Ma i sindacati per quale valido motivo fanno fare 36 ore agli statali e 40 ai privati?

in realtà è peggio di così....negli anni 80 mia madre lavorava all INPS e ogni anno venivano assunti dei lavoratori per 3 mesi per fare il lavoro che non veniva fatto dai "posti fissi"...io all'epoca andavo all'università e lo feci 3 volte mettendomi da parte un bel po di soldini visto che ti davano pure la liquidazione alla fine dei 3 mesi....:clap:ho visto gente di 50 anni non fare assolutamente nulla per 3 mesi...incredibile...e se lavoravamo troppo di fretta ci venivano a dire di non esagerare senno si notava troppo la differenza....:5eek: ci potrei scrivere un libro su quell'esperienza ma fu in quel periodo che mi fu chiaro che non avrei mai fatto il "posto fisso"....oggi dopo 40 anni posso dire di aver fatto bene....:cool:
pensa se veramente lavorassero sai quanta gente piangerebbe?
un motivo in + per non farli lavorare:D:D:P
 
È una cosa vergognosa che mi ha sempre fatto arrabbiare non poco........ Ma il problema è sempre lo stesso trovare un altro numero di persone che la pensi come te e che sia disposta a una protesta seria. Funziona così da sempre da che mi ricordo io che ho 53 anni. Perché un dipendente privato deve fare 40 ore di lavoro settimanale mentre uno statale solo 36? Ripeto voglio capire una motivazione valida non le solite scuse ridicole
Le 36 ore sono distribuite su 6 giorni. Una scocciatura non da poco.
Comunque non è solo per gli statali. Anche molte aziende private che lavorano a turni fanno meno di 40 ore. E' già così da una quindicina di anni.
 
È una cosa vergognosa che mi ha sempre fatto arrabbiare non poco........ Ma il problema è sempre lo stesso trovare un altro numero di persone che la pensi come te e che sia disposta a una protesta seria. Funziona così da sempre da che mi ricordo io che ho 53 anni. Perché un dipendente privato deve fare 40 ore di lavoro settimanale mentre uno statale solo 36? Ripeto voglio capire una motivazione valida non le solite scuse ridicole
ecco questa è una buona battaglia
lotta per far arrivare a 40 ore gli statali :D :P
 
in realtà è peggio di così....negli anni 80 mia madre lavorava all INPS e ogni anno venivano assunti dei lavoratori per 3 mesi per fare il lavoro che non veniva fatto dai "posti fissi"...io all'epoca andavo all'università e lo feci 3 volte mettendomi da parte un bel po di soldini visto che ti davano pure la liquidazione alla fine dei 3 mesi....:clap:ho visto gente di 50 anni non fare assolutamente nulla per 3 mesi...incredibile...e se lavoravamo troppo di fretta ci venivano a dire di non esagerare senno si notava troppo la differenza....:5eek: ci potrei scrivere un libro su quell'esperienza ma fu in quel periodo che mi fu chiaro che non avrei mai fatto il "posto fisso"....oggi dopo 40 anni posso dire di aver fatto bene....:cool:
A metà anni 90 ai tempi in cui facevo l'università a Padova c'era la possibilità per gli studenti che avessero avuto bisogno di soldi di fare le cosiddette '150 ore' di lavoro presso l'amministrazione universitaria.
Così un anno le 150 ore le ho fatte anch'io e ho avuto la fortuna di farle presso gli uffici centrali dell'amministrazione universitaria.
In quel periodo c'era il concorso per professore ordinario o qualcosa del genere e quindi c'era una grande mole di lavoro da espletare :Dche i volenterosi dipendenti da soli non riuscivano a fare: servivano quindi rinforzi per gestire il flusso enorme di professori che venivano a chiedere la documentazione con la ricostruzione della loro carriera che serviva per partecipare al concorso.

In quegli uffici non si faceva un *****: una cosa vergognosa.
Chiamavano gli studenti perché i dipendenti non avevano voglia di andare in archivio a recuperare la documentazione. L'addetta all'archivio erano tre anni che non ci metteva piede: neanche sapeva che documenti dovevano essere nelle cartelle presenti in archivio e quali da tre anni non lo erano più.

Ricordo quando arrivavano i professori a richiedere i certificati veniva detto che serviva almeno una settimana a preparare la documentazione quando in realtà molte volte era una cosa che si poteva fare in 5 minuti. Si sarebbe potuto dire loro: andate fuori a bervi un caffè e poi tornate che il vostro certificato è già pronto.

Ad un certo punto hanno assunto anche un invalido per affiancarli. Questo poveretto si era messo subito a lavorare a testa bassa non capendo nulla delle logiche del lavoro pubblico. Ricordo che una collega provò con delle allusioni a fargli capire in modo velato che avrebbe dovuto adeguarsi ai ritmi dell'ufficio e smetterla di lavorare ma lui era troppo stupido per capirlo. Non so poi come sia andata a finire con questo tizio perché nel frattempo io le mie 150 ore le avevo fatte.

Altra cosa che mi stupì molto era che nonostante non si facesse praticamente nulla, se va bene facevano una pratica al giorno, i dipendenti si lamentavano dello stipendio. Facevano poche ore e mi pare guadagnassero un milione e seicentomila lire che a quei tempi era un buono stipendio.
Avevano anche il buono colazione per cui alle 10 o giù di lì i dipendenti di assentavano una mezz'oretta per uscire al bar a mangiarsi qualcosa.

Una dipendente mi disse che fino a poco tempo prima non avevano neanche l'obbligo di timbrare per cui c'era gente che andava e veniva all'orario che voleva e gente che addirittura neanche si disturbava a venire a lavorare.

In un giorno di lavoro nella mia azienda faccio molto di più di quello che ho fatto allora in tutte le 150 ore presso l'amministrazione universitaria, ed io qualcosa lo facevo....i dipendenti neanche quello.
 
Ultima modifica:
Le 36 ore sono distribuite su 6 giorni. Una scocciatura non da poco.
Comunque non è solo per gli statali. Anche molte aziende private che lavorano a turni fanno meno di 40 ore. E' già così da una quindicina di anni.
No.
Di solito sono distribuite su 5 giorni, almeno da me in Veneto.
Ci sono due giorni in cui fanno il rientro il pomeriggio lavorando quindi 9 ore al giorno, mentre gli altri tre giorni fa no 6 ore.
Da notare che hanno la flessibilità in ingresso, possono iniziare a lavorare già dalle 07.00 o 07.30 in molti casi.
Iniziare alle 07.00 vuol dire finire alle 13.00 e avere tre pomeriggi pieni a settimana.
Oltre a fare meno ore il grosso vantaggio ey che quelle ore sono allocate in modo da lasciarti tre pomeriggi liberi. Non è poco come vantaggio.
 
cosa vuoi che siano.....in korea del sud lavoravano di legge 72 ore a settimana, poi recentemente le hanno abbassate a 60 62.
motivo? non facevano piu' figli,sempre intenti a lavorare

in fondo quante macchine koreane abbiamo in giro?
io ho una koreana, usata ma sempre koreana e'
72 ore a settimana? Impossibile.
Perfino Stalin aveva imposto la misura draconiana della settimana a 56 ore.
Ma erano 56 ore, non 72.
 
A metà anni 90 ai tempi in cui facevo l'università a Padova c'era la possibilità per gli studenti che avessero avuto bisogno di soldi di fare le cosiddette '150 ore' di lavoro presso l'amministrazione universitaria.
Così un anno le 150 ore le ho fatte anch'io e ho avuto la fortuna di farle presso gli uffici centrali dell'amministrazione universitaria.
In quel periodo c'era il concorso per professore ordinario o qualcosa del genere e quindi c'era una grande mole di lavoro da espletare :Dche i volenterosi dipendenti da soldi non riuscivano a fare: servivano quindi rinforzi per gestire il flusso enorme di professori che venivano a chiedere la documentazione con la ricostruzione della loro carriera che serviva per partecipare al concorso.

In quegli uffici non si faceva un *****: una cosa vergognosa.
Chiamavano gli studenti perché i dipendenti non avevano voglia di andare in archivio a recuperare la documentazione. L'addetta all'archivio erano tre anni che non ci metteva piede: neanche sapeva che documenti dovevano essere nelle cartelle presenti in archivio e quali da tre anni non lo erano più.

Ricordo quando arrivavano i professori a richiedere i certificati veniva detto che serviva almeno una settimana a preparare la documentazione quando in realtà molte volte era una cosa che si poteva fare in 5 minuti. Si sarebbe potuto dire loro: andate fuori a bervi un caffè e poi tornate che il vostro certificato è già pronto.

Ad un certo punto hanno assunto anche un invalido per affiancarli. Questo poveretto si era messo subito a lavorare a testa bassa non capendo nulla delle logiche del lavoro pubblico. Ricordo che una collega provò con delle allusioni a fargli capire in modo velato che avrebbe dovuto adeguarsi ai ritmi dell'ufficio e smetterla di lavorare ma lui era troppo stupido per capirlo. Non so poi come sia andata a finire con questo tizio perché nel frattempo io le mie 250 ore le avevo fatte.

Altra cosa che mi stupì molto era che nonostante non si facesse praticamente nulla, se va bene facevano una pratica al giorno, i dipendenti si lamentavano dello stipendio. Facevano poche ore e mi pare guadagnassero un milione e seicentomila lire che a quei tempi era un buono stipendio.
Avevano anche il buono colazione per cui alle 10 o giù di lì i dipendenti di assentavano una mezz'oretta per uscire al bar a mangiarsi qualcosa.

Una dipendente mi disse che fino a poco tempo prima non avevano neanche l'obbligo di timbrare per cui c'era gente che andava e veniva all'orario che voleva e gente che addirittura neanche si disturbava a venire a lavorare.

In un giorno di lavoro nella mia azienda faccio molto di più di quello che ho fatto allora in tutte le 150 ore presso l'amministrazione universitaria, ed io qualcosa lo facevo....i dipendenti neanche quello.
immaginavo che le cose non fossero cambiate nemmeno negli anni successivi....e pensa che negli anni 80 non esistevano nemmeno i badge quindi i dipendenti firmavano un libro all entrata e all uscita ma durante le ore di lavoro facevano quello che volevano....andavano a fare la spesa, commissioni varie etc etc...mi ricordo di 2 poveracci assunti da poco che avranno avuto 35 anni che erano già disperati....erano gli unici che lavoravano ma sapevano che era inutile perchè la carriera si faceva per anzianità e avrebbero dovuto passare con quella gente nullafacente i prossimi 30 anni....:pop: non ti dico poi che conversazioni interessanti facevano la dentro....:ops:
 
il licenziamento non è l'unica leva
c'è un misto di senso del dovere (che per me è una leva fortissima, come dicevo per me è un aspetto fondamentale lavorare per il bene comune invece che per arricchire qualcuno, cambia completamente prospettiva) e di deterrenti da parte dei pari e dei superiori, che sono altrettanto efficienti della minaccia di licenziamento
In parte è vero. Durante il servizio militare ho lavorato pure di notte per rimettere a posto la contabilità dell'anno precedente, di cui ovviamente non ero responsabile per correggere degli errori commessi dal capitano (che poi mi ha dato una settimana di licenza non scalata :D)
 
72 ore a settimana? Impossibile.
Perfino Stalin aveva imposto la misura draconiana della settimana a 56 ore.
Ma erano 56 ore, non 72.
È vero
Molti anni fa un collega è andato a dirigere un impianto in corea e mi ha detto che lavoravano 6 giorni la settimana per 10 ore al giorno e quasi tutti facevano parecchio straordinario
 
È vero
Molti anni fa un collega è andato a dirigere un impianto in corea e mi ha detto che lavoravano 6 giorni la settimana per 10 ore al giorno e quasi tutti facevano parecchio straordinario
6 per 20 fanno 60 ore, è dura farne altre 23 per arrivare a 72.
 
Nel pubblico è una tua scelta se vuoi sbatterti o meno.
C'è tanta morchia (gente che si parcheggia e non fa nulla), ma ci sono anche persone molto valide che lavorano per tutti gli altri, molto più che nel privato.
Ecco, se vengono tolti i piccoli vantaggi del pubblico, le 36 ore ecc, scordatevi le persone valide, se ne andrebbero nel privato a guadagnare il doppio/triplo.
 
6 per 20 fanno 60 ore, è dura farne altre 23 per arrivare a 72.
6x20 farebbero 120 :D
Se aggiungi alle 60 un paio d'ore al giorno di straordinari arrivi a 72
Naturalmente intendevo dire:
6 per 10 fanno 60 ore, è dura farne altre 2 (di straordinario al giorno) per arrivare a 72.

Colpa del telefonino da marocchini che ho, che non recepisce bene i miei comandi :asd:
 
Naturalmente intendevo dire:
6 per 10 fanno 60 ore, è dura farne altre 2 (di straordinario al giorno) per arrivare a 72.

Colpa del telefonino da marocchini che ho, che non recepisce bene i miei comandi :asd:
Mi ha detto che molti lavoravano pure la domenica
Comunque sono passati 30 anni, la situazione sarà cambiata (lo spero per loro)
 
Ecco, se vengono tolti i piccoli vantaggi del pubblico, le 36 ore ecc, scordatevi le persone valide, se ne andrebbero nel privato a guadagnare il doppio/triplo.
mah... ultimamente, parlo di mansioni amministrative e quindi non di ruoli di nicchia, gli stipendi sono abbastanza livellati fra pubblico e privato, le differenze ci sono ma non sono cosi' importanti, se poi contiamo che nel pubblico i vantaggi sono molti... difficile vi sia una grossa transumanza... ripeto mi riferisco a figure "medie"
 
mah... ultimamente, parlo di mansioni amministrative e quindi non di ruoli di nicchia, gli stipendi sono abbastanza livellati fra pubblico e privato, le differenze ci sono ma non sono cosi' importanti, se poi contiamo che nel pubblico i vantaggi sono molti... difficile vi sia una grossa transumanza... ripeto mi riferisco a figure "medie"
Tutte le figure tecniche (ingegneri, architetti, informatici ecc) scapperebbero al volo dalla PA (già lo stanno facendo) se venissero ridotti i loro vantaggi (a parte la morchia che c'è anche nelle figure tecniche, ovviamente).
 
Tutte le figure tecniche (ingegneri, architetti, informatici ecc) scapperebbero al volo dalla PA (già lo stanno facendo) se venissero ridotti i loro vantaggi (a parte la morchia che c'è anche nelle figure tecniche, ovviamente).
Quindi ammetti anche tu che godono di vantaggi privilegi
 
A metà anni 90 ai tempi in cui facevo l'università a Padova c'era la possibilità per gli studenti che avessero avuto bisogno di soldi di fare le cosiddette '150 ore' di lavoro presso l'amministrazione universitaria.
Così un anno le 150 ore le ho fatte anch'io e ho avuto la fortuna di farle presso gli uffici centrali dell'amministrazione universitaria.
In quel periodo c'era il concorso per professore ordinario o qualcosa del genere e quindi c'era una grande mole di lavoro da espletare :Dche i volenterosi dipendenti da soli non riuscivano a fare: servivano quindi rinforzi per gestire il flusso enorme di professori che venivano a chiedere la documentazione con la ricostruzione della loro carriera che serviva per partecipare al concorso.

In quegli uffici non si faceva un *****: una cosa vergognosa.
Chiamavano gli studenti perché i dipendenti non avevano voglia di andare in archivio a recuperare la documentazione. L'addetta all'archivio erano tre anni che non ci metteva piede: neanche sapeva che documenti dovevano essere nelle cartelle presenti in archivio e quali da tre anni non lo erano più.

Ricordo quando arrivavano i professori a richiedere i certificati veniva detto che serviva almeno una settimana a preparare la documentazione quando in realtà molte volte era una cosa che si poteva fare in 5 minuti. Si sarebbe potuto dire loro: andate fuori a bervi un caffè e poi tornate che il vostro certificato è già pronto.

Ad un certo punto hanno assunto anche un invalido per affiancarli. Questo poveretto si era messo subito a lavorare a testa bassa non capendo nulla delle logiche del lavoro pubblico. Ricordo che una collega provò con delle allusioni a fargli capire in modo velato che avrebbe dovuto adeguarsi ai ritmi dell'ufficio e smetterla di lavorare ma lui era troppo stupido per capirlo. Non so poi come sia andata a finire con questo tizio perché nel frattempo io le mie 250 ore le avevo fatte.

Altra cosa che mi stupì molto era che nonostante non si facesse praticamente nulla, se va bene facevano una pratica al giorno, i dipendenti si lamentavano dello stipendio. Facevano poche ore e mi pare guadagnassero un milione e seicentomila lire che a quei tempi era un buono stipendio.
Avevano anche il buono colazione per cui alle 10 o giù di lì i dipendenti di assentavano una mezz'oretta per uscire al bar a mangiarsi qualcosa.

Una dipendente mi disse che fino a poco tempo prima non avevano neanche l'obbligo di timbrare per cui c'era gente che andava e veniva all'orario che voleva e gente che addirittura neanche si disturbava a venire a lavorare.

In un giorno di lavoro nella mia azienda faccio molto di più di quello che ho fatto allora in tutte le 150 ore presso l'amministrazione universitaria, ed io qualcosa lo facevo....i dipendenti neanche quello.
È veramente vergognoso quello che hai descritto..... E ci sono dipendenti privati che si fanno il mazzo tutti i giorni arrivando a casa la sera stanchi e stressati.Che schifo di paese..... Sembra che il marciume sia solo dentro in Parlamento in realtà è ovunque
 
No.
Di solito sono distribuite su 5 giorni, almeno da me in Veneto.
Ci sono due giorni in cui fanno il rientro il pomeriggio lavorando quindi 9 ore al giorno, mentre gli altri tre giorni fa no 6 ore.
Da notare che hanno la flessibilità in ingresso, possono iniziare a lavorare già dalle 07.00 o 07.30 in molti casi.
Iniziare alle 07.00 vuol dire finire alle 13.00 e avere tre pomeriggi pieni a settimana.
Oltre a fare meno ore il grosso vantaggio ey che quelle ore sono allocate in modo da lasciarti tre pomeriggi liberi. Non è poco come vantaggio.
Ennesima conferma che una buona fetta di dipendenti pubblici è privilegiata nettamente...... In tante piccole aziende nel privato quello che hai descritto tu è utopia..... Devi sempre essere disponibile anche a fare straordinari lavorare il sabato mattina venendolo a sapere all'ultimo minuto..... Parlo per esperienza personale
 
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