Buongiorno a tutti!
Seguo ogni giorno questo forum perché sono molto interessato ai temi economici-finanziari. Da tempo cerco di fare una valutazione che però fino ad ora non mi ha portato a prendere una decisione. Sostanzialmente penso che la mia indecisione è legata principalmente ad emotività. Ora vi spiego:
1° prestito: euro 7000 a 7 anni che scadrà a Maggio 2020 (ad oggi debito residuo di circa 5000 euro) - rata 107 (odio questo prestito...troppo lungo...al tempo ero part-time e non potevo alzare troppo la rata anche per avere la possibilità di chiedere ulteriori finanziamenti in futuro)
2° prestito: euro 8000 a 6 anni che scadrà a marzo 2018 (fatto per mia sorella che doveva acquistare auto ma non aveva un contratto stabile...mi versa ogni mese 140 euro che pago dal mio c/c) - debito residuo 3800
3° prestito: euro 7500 a 5 anni che scadrà ad Aprile 2019 (acquisto auto usata) - rata 150 euro - debito residuo 5800
I tre prestiti sono tutti al 7,20% perché richiesti come dipendente. Oggi l'azienda fa il 5,9% ai dipendenti.
Inoltre possiedo un fondo "azionario euro" di 4200 euro (ci sto guadagnando 150 euro però era arrivato anche a 4600 euro prima della crisi greca e poi cinese) che ho messo da parte con un pac da 350 euro mensili che ultimamente ho sospeso per via di altre spese. Infatti il fido da 1500 euro sul conto è utilizzato per più di 1400 che con lo stipendio si rigenera e ho effettuato alcune spese con carta di credito che pago a saldo ogni mese (ultima volta 600 euro che ho anche utilizzato per ripianare il c/c...inteso spese 450+150 per versarli sul c/c). Poi possiedo una polizza di accumulo che ora ha un valore di 1000 euro.
Premettendo che a me dispiacerebbe togliere di mezzo i miei risparmi perché penso che almeno qualcosa ad oggi l'ho racimolata e ripartire da zero non è il massimo. Inoltre sull'azionario euro forse non è il momento di mollare considerato che sta avendo dei rialzi. Però allo stesso tempo avere questi prestiti molto a lungo termine mi da anche noia.
Il discorso che io faccio a me stesso è che adesso comunque vivendo con i miei non ho spese fisse e quindi sono in grado di far fronte a tutto. Però fra 4/5 anni vorrei comprare casa facendo un mutuo con la mia ragazza e se non avessi una somma come "avviamento" potrei rischiare di non fare nulla. Allo stesso tempo vorrei togliere qualche prestito.
Scusate se sono stato un pò contorto ma il problema è proprio questo: GRANDE INDECISIONE!
Voi cosa fareste al mio posto? Mantenere i risparmi e lasciare il mondo com'è, estinguere qualcosa e rinunciare ai risparmi accumulati, o rinegoziare per diminuire il tempo e togliersi davanti subito il debito?
Sono dipendente privato a tempo indeterminato full time, 28 anni, vivo a casa con i miei che hanno casa di proprietà, stipendio di 1400/1500 con 13°, 14° e premio di produzione di circa 1200 lordi.
Grazie a chiunque vorrà contribuire a questa discussione.
Seguo ogni giorno questo forum perché sono molto interessato ai temi economici-finanziari. Da tempo cerco di fare una valutazione che però fino ad ora non mi ha portato a prendere una decisione. Sostanzialmente penso che la mia indecisione è legata principalmente ad emotività. Ora vi spiego:
1° prestito: euro 7000 a 7 anni che scadrà a Maggio 2020 (ad oggi debito residuo di circa 5000 euro) - rata 107 (odio questo prestito...troppo lungo...al tempo ero part-time e non potevo alzare troppo la rata anche per avere la possibilità di chiedere ulteriori finanziamenti in futuro)
2° prestito: euro 8000 a 6 anni che scadrà a marzo 2018 (fatto per mia sorella che doveva acquistare auto ma non aveva un contratto stabile...mi versa ogni mese 140 euro che pago dal mio c/c) - debito residuo 3800
3° prestito: euro 7500 a 5 anni che scadrà ad Aprile 2019 (acquisto auto usata) - rata 150 euro - debito residuo 5800
I tre prestiti sono tutti al 7,20% perché richiesti come dipendente. Oggi l'azienda fa il 5,9% ai dipendenti.
Inoltre possiedo un fondo "azionario euro" di 4200 euro (ci sto guadagnando 150 euro però era arrivato anche a 4600 euro prima della crisi greca e poi cinese) che ho messo da parte con un pac da 350 euro mensili che ultimamente ho sospeso per via di altre spese. Infatti il fido da 1500 euro sul conto è utilizzato per più di 1400 che con lo stipendio si rigenera e ho effettuato alcune spese con carta di credito che pago a saldo ogni mese (ultima volta 600 euro che ho anche utilizzato per ripianare il c/c...inteso spese 450+150 per versarli sul c/c). Poi possiedo una polizza di accumulo che ora ha un valore di 1000 euro.
Premettendo che a me dispiacerebbe togliere di mezzo i miei risparmi perché penso che almeno qualcosa ad oggi l'ho racimolata e ripartire da zero non è il massimo. Inoltre sull'azionario euro forse non è il momento di mollare considerato che sta avendo dei rialzi. Però allo stesso tempo avere questi prestiti molto a lungo termine mi da anche noia.
Il discorso che io faccio a me stesso è che adesso comunque vivendo con i miei non ho spese fisse e quindi sono in grado di far fronte a tutto. Però fra 4/5 anni vorrei comprare casa facendo un mutuo con la mia ragazza e se non avessi una somma come "avviamento" potrei rischiare di non fare nulla. Allo stesso tempo vorrei togliere qualche prestito.
Scusate se sono stato un pò contorto ma il problema è proprio questo: GRANDE INDECISIONE!
Voi cosa fareste al mio posto? Mantenere i risparmi e lasciare il mondo com'è, estinguere qualcosa e rinunciare ai risparmi accumulati, o rinegoziare per diminuire il tempo e togliersi davanti subito il debito?
Sono dipendente privato a tempo indeterminato full time, 28 anni, vivo a casa con i miei che hanno casa di proprietà, stipendio di 1400/1500 con 13°, 14° e premio di produzione di circa 1200 lordi.
Grazie a chiunque vorrà contribuire a questa discussione.