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ecco l'estratto e la prox volta rifletti prima di dire che non l'ha letto nessuno
Nuovo corso per Tiscali Il 26 aprile al voto la fusione con Linkem
Si avvicina il momento clou dell’operazione con cui Tiscali passerà di mano. La storica internet company degli italiani (fu la prima a regalare la connessione gratuita) si avvia ad avere un nuovo azionista di controllo: Linkem, provider leader in Italia nel fixed wireless access. Andrea Biondi
Nuova stagione per Tiscali Linkem verso il controllo
Martedì l’assemblea per decidere sulla fusione per incorporazione
Dall’operazione resta fuori la parte infrastrutturale della società acquirente
Si avvicina il momento clou dell’operazione con cui Tiscali dovrebbe passare di mano. La storica internet company degli italiani (fu la prima a regalare la connessione gratuita alla gente) si avvia ad avere un nuovo azionista di controllo: Linkem, provider leader in Italia nel fixed wireless access (Fwa) in mano a un tris di fondi d’investimento e istituzioni finanziarie estere: Jefferies, Cowen in partnership con Ramius e Blackrock.
Martedì 26 aprile si terrà quello che nei fatti è l’ultimo passaggio chiave prima del nuovo corso di Tiscali, con l’assemblea straordinaria della telco alla cui guida nel 2019 era ritornato il fondatore, Renato Soru. Il quale, in base ai patti parasociali siglati lo scorso 5 aprile, rimarrà presidente nella nuova società. Il passaggio di martedì è centrale, con l’assemblea degli azionisti di Tiscali che sarà chiamata a dare il suo ok con il meccanismo del whitewash (la maggioranza degli azionisti di minoranza) all’operazione che trova il suo completamento con la fusione per incorporazione in Tiscali di Linkem Retail: “carve-out” delle attività retail dell’operatore Fwa. Dal deal con Tiscali resta fuori la parte infrastrutturale di Linkem (con le frequenze per il 5G) per la quale la società ha lanciato un teaser a società e fondi infrastrutturali interessati a rilevarne una quota. Agli advisor finanziari nominati, cioè Barclays e Macquarie Capital, sono arrivate alcune offerte. Assai attivo sul dossier (come riportato sul Sole 24 Ore del 29 marzo) sarebbe il fondo infrastrutturale elvetico Partners Group che già lo scorso novembre ha acquisito il gruppo Eolo. Proprio questo sdoppiamento di attività – da una parte Linkem Retail che rappresenta la chiave per entrare in Tiscali e dall’altra l’infrastruttura – ha portato all’arrivo nell’operatore Fwa del co-ceo Massimo Arciulo: oltre 20 anni di esperienza in primarie aziende italiane e approdato da Tim.
Tornando all’operazione Tiscali, questa passa attraverso il raggruppamento delle azioni con un rapporto di 1 a 100. Alcuni azionisti si sono nell’ultimo periodo rivolti alla società per chiedere lumi sull’operazione e si sono visti rispondere con una e-mail circolata su Telegram e visionata dal Sole 24 Ore. Fra i vari passaggi si legge che: «Come si evince dalla relazione in merito alla fusione, a seguito della stessa saranno emesse 104,0 milioni di azioni Tiscali a favore di Linkem: a fronte dei 66,2 milioni di azioni Tiscali oggi in circolazione (post raggruppamento 1:100), Linkem verrà quindi a detenere una quota del 61% nell’entità combinata post fusione, mentre gli azionisti Tiscali attuali deterranno il restante 39%». E ancora: «Dividendo il valore pro forma di patrimonio netto al 30 novembre 2011 del ramo di Linkem Retail conferito, pari a 184 milioni, per le azioni emesse a favore di Linkem, si ottiene una valutazione implicita pari a 1,76 €. Tale valore implica un premio del 49% rispetto al prezzo teorico ad oggi post raggruppamento pari a 1,18 €, con un chiaro vantaggio per gli azionisti Tiscali attuali. Infatti, Linkem conferisce in Tiscali una partecipazione del valore di 184 milioni, ricevendo in cambio azioni per un controvalore pari solo a 123 milioni (104 milioni x 1,18 €); ne consegue che gli azionisti attuali Tiscali beneficiano del maggior valore conferito». Da rilevare che 1,76 sarebbe il valore post raggruppamento 1 a cento. Quindi con un valore dell’azione a 0,0176 contro un valore attuale di 0,011.
L’ok dell’assemblea è dunque l’ultimo passaggio prima dei due mesi necessari per eventuali ricorsi e la chiusura del deal entro l’inizio dell’estate. Il 16 maggio invece è prevista l’assemblea ordinaria di Tiscali, con il rinnovo del cda. Nel quale, in base alla lista presentata giovedì sulla scorta dei patti parasociali fra Amsicora srl, Renato Soru e Linkem, sono annoverati 4 componenti espressione di Tiscali e 3 espressione di Linkem, fra cui Davide Rota che sarà il nuovo ad, lasciando la carica in Linkem. Al completamento del deal saranno nominati due componenti espressione di Linkem al posto di due dimissionari fra quelli Tiscali.
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Tiscali, la volta buona prima o poi arriverà (6)