Mario Draghi tira dritto: i tassi resteranno bassi ancora a lungo

Ottimo il 3% di Rendimax; ma se in futuro viene aumentata l'imposta di bollo o la ritenuta fiscale, si rimane bloccati essendo non svincolabile.

Di solito quando le condizioni vengono modificate danno l'opportunità di recedere anticipatamente.
Non so se la modifica di una ritenuta fiscale rientri in questa logica.
 
Di solito quando le condizioni vengono modificate danno l'opportunità di recedere anticipatamente.
Non so se la modifica di una ritenuta fiscale rientri in questa logica.

No, variazioni percentuali di ritenuta fiscale o imposta di bollo non comportano modifiche contrattuali e quindi non puoi recedere anticipatamente.
In passato avevano dato questa possibilità, perchè è stata introdotta l'imposta di bollo a carico del cliente.
 
Vincoli lunghi senza possibilità di svincolo però non sono per tutti, ognuno ha le sue esigenze.
A me ad esempio un NON svincolabile non andrebbe per nulla bene perché potrei avere bisogno di soldi quando meno me lo aspetto e quindi vado sempre su cd tra i 12 e i 24 mesi massimo.

È giusto. Ognuno ha le proprie esigenze. Dipende da quanto capitale hai, se ti possono servire i soldi. Per me non poter svincolare non è un problema. Tra l'altro se proprio mi servissero potrei attingere in altri conti dove lo svincolo è possibile. Ognuno correttamente guarda a quello di cui ha bisogno.
 
È giusto. Ognuno ha le proprie esigenze. Dipende da quanto capitale hai, se ti possono servire i soldi. Per me non poter svincolare non è un problema. Tra l'altro se proprio mi servissero potrei attingere in altri conti dove lo svincolo è possibile. Ognuno correttamente guarda a quello di cui ha bisogno.
OK! :bye:
 
Vincoli lunghi senza possibilità di svincolo però non sono per tutti, ognuno ha le sue esigenze.
A me ad esempio un NON svincolabile non andrebbe per nulla bene perché potrei avere bisogno di soldi quando meno me lo aspetto e quindi vado sempre su cd tra i 12 e i 24 mesi massimo.

Ma alla fine la non svincolabilità e la lunga durata non sono due fattori necessariamente collegati (se il capitale è consistente) ;)

Per quello il problema è risolvibile con un po' di organizzazione, se uno vuole anche vincolare l'intero patrimonio a lungo basta che 1/4 di esso lo vincoli ad esempio con Twist per 5 anni (e in caso di necessità può svincolare) e i restanti 3/4 può benissimo bloccarli su Rendimax per altrettanti 5 anni o altri conti non svincolabili.
Nel fratempo uno si becca tutte le cedole ed è consapevole che può far cessare 1 dei suoi vincoli grossi.
 
Ma alla fine la non svincolabilità e la lunga durata non sono due fattori necessariamente collegati (se il capitale è consistente) ;)

Per quello il problema è risolvibile con un po' di organizzazione, se uno vuole anche vincolare l'intero patrimonio a lungo basta che 1/4 di esso lo vincoli ad esempio con Twist per 5 anni (e in caso di necessità può svincolare) e i restanti 3/4 può benissimo bloccarli su Rendimax per altrettanti 5 anni o altri conti non svincolabili.
Nel fratempo uno si becca tutte le cedole ed è consapevole che può far cessare 1 dei suoi vincoli grossi.
:clap::clap::clap:

:bye:
 
Ma alla fine la non svincolabilità e la lunga durata non sono due fattori necessariamente collegati (se il capitale è consistente) ;)

Per quello il problema è risolvibile con un po' di organizzazione, se uno vuole anche vincolare l'intero patrimonio a lungo basta che 1/4 di esso lo vincoli ad esempio con Twist per 5 anni (e in caso di necessità può svincolare) e i restanti 3/4 può benissimo bloccarli su Rendimax per altrettanti 5 anni o altri conti non svincolabili.
Nel fratempo uno si becca tutte le cedole ed è consapevole che può far cessare 1 dei suoi vincoli grossi.

Condivido la gestione della liquidità. In alternativa a Twist si potrebbe optare per Fca vincolato al momento all'1,30% senza perdere gli interessi in caso di svincoli prima di tre mesi.
 
Ma alla fine la non svincolabilità e la lunga durata non sono due fattori necessariamente collegati (se il capitale è consistente) ;)

Per quello il problema è risolvibile con un po' di organizzazione, se uno vuole anche vincolare l'intero patrimonio a lungo basta che 1/4 di esso lo vincoli ad esempio con Twist per 5 anni (e in caso di necessità può svincolare) e i restanti 3/4 può benissimo bloccarli su Rendimax per altrettanti 5 anni o altri conti non svincolabili.
Nel fratempo uno si becca tutte le cedole ed è consapevole che può far cessare 1 dei suoi vincoli grossi.

Esatto. Questo discorso vale unicamente per chi ha una grossa liquidità da investire. Su cifre grosse allora sì che quel 3% di Rendimax avrà il suo "peso" come interessi. Ma se si ragiona su cifre medio-basse (e mi ci metto pure io che sto poco sopra il limite fitd) vincolare su 5 anni è controproducente
 
Esatto. Questo discorso vale unicamente per chi ha una grossa liquidità da investire. Su cifre grosse allora sì che quel 3% di Rendimax avrà il suo "peso" come interessi. Ma se si ragiona su cifre medio-basse (e mi ci metto pure io che sto poco sopra il limite fitd) vincolare su 5 anni è controproducente

Tuttavia direi che vincolare 100k al 3,00% oggi significa avere una rendita garantita netta non trascurabile (come già ricordato nel thread di Rendimax).
Il tutto vale investendo al massimo i 3/4 della liquidità.
 
Anche io vorrei vincolare una somma al 3%, ma ho già dei vincoli attivi su Rendimax che scadono a fine anno. Secondo voi posso stare tranquillo superando il limite FITD per alcuni mesi?
 
Anche io vorrei vincolare una somma al 3%, ma ho già dei vincoli attivi su Rendimax che scadono a fine anno. Secondo voi posso stare tranquillo superando il limite FITD per alcuni mesi?

A mio parere si può stare tranquilli. Venerdì avremo notizie sui risultati del secondo trimestre.
P.S.
Per Rendimax postate su apposito thread.
 
La Fed taglia i tassi per la prima volta dal 2008. Ma potrebbe essere tardi. E non bastare a Trump



Con una mossa attesa dagli operatori, la Federal Reserve ha tagliato i tassi di 25 punti base, la prima riduzione degli ultimi dieci anni. Una decisione che, secondo molti osservatori, non basterà però a ridare fiato all’economia Usa e a eliminare i rischi di recessione e che sicuramente non servirà nemmeno a evitare le ire del presidente Donald Trump che, con il suo solito stile roboante, nei giorni scorsi aveva sfidato l’indipendenza della Banca centrale statunitense chiedendo a gran voce una riduzione del costo del denaro di entità maggiore. Nel tentativo di placare la Casa Bianca, però, il Federal Open Market Committee (Fomc), cioè il Comitato della Fed che si occupa di decidere le mosse di politica monetaria al termine della riunione di oggi, 31 luglio, con cui ha annunciato il taglio dei tassi ha anche messo per iscritto che intende fermare prima del previsto la riduzione del bilancio della Fed: in parole povere, la Banca centrale Usa potrebbe tornare a sostenere l’economia statunitense anche attraverso nuovi programmi di acquisto di titoli, trasmettendo in questo modo la riduzione dei tassi anche sul mercato secondario.


Pesano la frenata mondiale e le ricadute della guerra commerciale

Il taglio del principale tasso di interesse di 25 punti base è il primo dopo la sequenza di aumento seguiti alla fine della crisi finanziaria: dopo aver portato dal 5,25% a zero il tasso sui Fed Funds tra il 2007 e il 2009, quando l’esplosione della bolla dei mutui subprime aveva mandato in recessione l’intera economia mondiale, la Federal Reserve tra il 2015 e il 2018 aveva gradualmente innalzato i tassi sino al 2,5% nel tentativo di “raffreddare” la corsa senza freni dell’economia Usa, scatenata in ripresa. Ora però i segnali di incertezza che arrivano dall’economia mondiale, la riduzione delle pressioni inflazionistiche e i rischi delle ricadute della guerra commerciale globale scatenata da Trump nei confronti della Cina, del Messico e dell’Unione Europea hanno determinato una nuova fase accomodante. Il Fomc ha così deciso di abbassare l’intervallo obiettivo per il tasso dei Fed funds al 2-2,25%.


Non c’è stata unanimità sulla misura

Il taglio dei tassi di interesse era ampiamente previsto da investitori ed economisti, ma è stato accompagnato anche da una decisione inattesa che consiste nello stop alla riduzione del bilancio della Fed da domani, primo agosto, con due mesi di anticipo sul previsto. Il taglio dei tassi è stato sponsorizzato da Jay Powell, il presidente della Fed, e ha ottenuto la maggioranza dei voti dei partecipanti al Fomc (la Federal Reserve è un organismo federale con rappresentanti in alcune delle principali città statunitensi) ma Esther George, presidente della Fed di Kansas City, ed Eric Rosengren, presidente della Fed di Boston, hanno votato contro il taglio, dicendo che preferivano mantenere i tassi costanti. Negli Stati Uniti la disoccupazione rimane quasi ai minimi storici e i consumi interni restano elevati, ma nel secondo trimestre le statistiche economiche segnalano un rallentamento della crescita, investimenti più deboli del previsto e inflazione inferiore al target del 2%.


Gli indicatori “vedono” recessione certa entro 12 mesi

Secondo alcuni indicatori predittivi del ciclo economico, però, la mossa della Fed potrebbe essere arrivata troppo tardi. A giugno un indicatore econometrico di recessione calcolato su un modello probabilistico dalla Fed di New York ha raggiunto il suo livello più alto dal 2009. Il dato elaborato della Federal Reserve di New York, che prevede la probabilità di una recessione degli Stati Uniti nei prossimi 12 mesi, è stato pari al 32,9% alla fine del mese scorso: il valore era al 28% a maggio. Tutte le volte che l’indicatore ha superato la soglia del 30%, dal 1960 a oggi, è poi puntualmente arrivata una recessione nei 12 mesi successivi.

Anche Ue, India, Cina e Giappone allargano le maglie

La scorsa settimana anche Mario Draghi, presidente uscente della Banca centrale europea, ha indirizzato la Bce verso possibili riduzioni dei tassi e acquisti di titoli in autunno per combattere l’inflazione che continua a restare sotto i livelli sperati. Politiche accomodanti sui tassi sono state messe in cantiere recentemente dalla Banca del Popolo cinese, dalla Banca centrale del Giappone e da quella dell’India, che a giugno ha tagliato il tasso base dello 0,25% portandolo al 5,75%.
 
Stavo pensando di vincolare qualcosa con Siconto a 10 anni.....
Quando offrirono questa soluzione mi ero “ schifato”....mai e poi ci avrei messo 1 €. Ora, talvolta, penso che tra qualche mese mi potrei pentire di non averci messo qualcosa....forse forse, qualcosa lo mettero’....al limite svincolero’...faro’ le mie valutazioni durante questi 10 anni !
 
Stavo pensando di vincolare qualcosa con Siconto a 10 anni.....
Quando offrirono questa soluzione mi ero “ schifato”....mai e poi ci avrei messo 1 €. Ora, talvolta, penso che tra qualche mese mi potrei pentire di non averci messo qualcosa....forse forse, qualcosa lo mettero’....al limite svincolero’...faro’ le mie valutazioni durante questi 10 anni !

Meglio se vincoli su GBM è più conveniente.
 
Draghi pronto a riarmare il bazooka: a settembre taglio dei tassi e apertura del Qe2
Il governatore della Banca centrale finlandese Olli Rehn preannuncia che il pacchetto di misure di stimolo per una politica monetaria più accomodante, alla prossima riunione della Bce il 12 settembre, andrà oltre le aspettative dei mercati. Rehn conferma l’arrivo del taglio dei tassi e la riapertura degli acquisti netti di attività, il QE2. I mercati hanno subito reagito: il rendimento dei Bund e BTp decennali è sceso

Draghi pronto a riarmare il bazooka: a settembre taglio dei tassi e apertura del Qe2 - Il Sole 24 ORE
 
So io dove glie lo metterei il bazooka a Draghi
 
Stavo pensando di vincolare qualcosa con Siconto a 10 anni.....
Quando offrirono questa soluzione mi ero “ schifato”....mai e poi ci avrei messo 1 €. Ora, talvolta, penso che tra qualche mese mi potrei pentire di non averci messo qualcosa....forse forse, qualcosa lo mettero’....al limite svincolero’...faro’ le mie valutazioni durante questi 10 anni !

In 10 anni altro che valutazioni,potrai tirare le somme.
E cioè, essere più vecchio e non di poco.
 
Occhio che potresti trovartelo come capo del governo.

Scenario verosimile.
Sicuramente verrà nominato senatore a vita, preludio a un eventuale incarico di governo (vedasi Monti eletto senatore a vita da Napolitano nell'ottobre del 2011 preludio al conferimento dell'incarico di presidente del consiglio nel novembre 2011) e successivamente candidabile alla presidenza della Repubblica alla scadenza del settennato di Mattarella prevista nel gennaio 2022.
 
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