Mario Schifano VIII

firmato e iscritto 62:o

Eseguito nella prima metà degli anni Settanta:o

se Biagio passa da qui e difende pure questo archivio
io mi prendo un anno di pausa dal forum e torno non prima del 2023.

:bye::bye::bye:
 
si li retrodatava

E si molte di queste opere sono retrodatate e cioè eseguite negli anni 70 e retrodatate da Schifano anni 60. Schifano lo faceva in quanto il mercato lo chiedeva e gliele pagavano di più. Il fenomeno è abbastanza frequente nella arte contemporanea; cito i chiodi su legno dipinti di rosso di Aubertin datati 69 70 71; probabilmente sono opere fatte tra il 99 il 2000 e il 2001, ricordandosi della idea di allora ma fortemente richieste dal mercato a un artista che aveva bruciato gli anni del boom e che aveva diritto a una vecchiaia e una pensione dignitose; non sò dire se avrebbero avuto lo stesso successo con la datazione 99 00 01 ( ma forse si).
 
firmato e iscritto 62:o

Eseguito nella prima metà degli anni Settanta:o

se Biagio passa da qui e difende pure questo archivio
io mi prendo un anno di pausa dal forum e torno non prima del 2023.

:bye::bye::bye:

No, dai resta.
Ma in questo caso non vedo alcun comportamento da stigmatizzare. Non lo hanno retrodatato, ma postdatato. Gli hanno tolto “importanza” storica, non gliene hanno artificiosamente aggiunta. Mi pare un atto di onestà intellettuale, no?
 
No, dai resta.
Ma in questo caso non vedo alcun comportamento da stigmatizzare. Non lo hanno retrodatato, ma postdatato. Gli hanno tolto “importanza” storica, non gliene hanno artificiosamente aggiunta. Mi pare un atto di onestà intellettuale, no?

Esattamente, hanno correttamente archiviato l'opera essendo autentica evidentemente ma sottolineando che non è coeva.
L'archivio si è dimostrato molto serio, l'artista un po' meno.
 
confermo.
 
La mia perplessità nasceva dal fatto che la data del quotidiano in alto a sx sembrerebbe riportare 1962. Capisco che il "trucco" per funzionare deve essere fatto bene ma su che base un archivio può stabilire che opere perfettamente compatibili con il decennio precedente sono successive. Chiaro che se il periodo fosse stato quello della datazione la stima sarebbe stata ben diversa.
 
La mia perplessità nasceva dal fatto che la data del quotidiano in alto a sx sembrerebbe riportare 1962. Capisco che il "trucco" per funzionare deve essere fatto bene ma su che base un archivio può stabilire che opere perfettamente compatibili con il decennio precedente sono successive.
Chiaro che se il periodo fosse stato quello della datazione la stima sarebbe stata ben diversa.

Molto probabilmente per il fatto che quel quotidiano del '62 sia stato applicato dall'artista sopra un cartoncino bianco simile a un F4 da 220 gr. Un archivio serio, al di là del caso in esame, sa con certezza che quell'artista ha iniziato a utilizzare quel tipo di carta a partire dagli anni '70,
mentre nella decade precedente era solito lavorare su fogli di carta da pacchi con una tonalità del bianco più vicina al color avorio che a un bianco cangiante. Senza parlare poi della naturale degradazione (imbrunimento) di una carta con più di cinquant'anni; solo l'osservazione empirica e "sensoriale" è uno degli elementi principali per valutare se il grado di bianco sia distintamente superiore alla maggior parte delle carte di quegli anni che passano sottomano al comitato esaminatore di un archivio. Un caro saluto :)
 
OK! Grazie carissimo, un vero piacere ritrovarti, hai centrato il senso del mio quesito e la risposta puntuale come sempre. Mi spiace solo quando sei troppo bravo nelle ricerche dove mi dai sempre un sacco di polvere! :(:flower:
 
la retro datazione con Schifano si ha solo su alcuni monocromi: Mario si era rotto di collezionisti e mercanti che gli chiedevano da 20 anni monocromi...

del resto Schifano aveva rotto con la Sonnabend (preso dal primo sito che mi è capitato...Nel 1963 rompe il sodalizio con Ileana Sonnabend che rimane sconcertata dal cambiamento della sua produzione artistica così lontana dalle prime stesure...) che gli chiedeva di continuare a produrre monocromi per il mercato americano ed europeo proprio perchè Mario voleva evolvere e mantenere libera la sua linea di ricerca incessante e vulcanica - orientata sempre più ai media e alle tecnologie, all'uso moderno e multimediale dell'immagine - e comunque in generale sempre contemporanea alle tendenze della società , per cui negli anni 70 quando domina il concettuale e la pittura analitica i colori si fanno anemici per poi esplodere con il ritorno alla pittura di inizio anni '80, ecc...per finire con l'attrazione per le tecnologie, le fibre ottiche, le immagini Tv e computerizzate, i satelliti, ecc..

però ciclicamente anche negli anni '70 mercanti e collezionisti volevano ancora il loro piccolo monocromo su carta...e lo chiedevano anni 60...e Mario, che conduceva una vita dispendiosa..., glielo dava...(e l'Archivio conosce bene la questione e archivia correttamente, discernendo tra monocromi anni '60 e successivi)

come del resto oggi che il collezionista medio non ha ancora capito Mario e magari spende tanto per una insignificante opera anni '60 (es un monocromino su carta minore...o peggio...) magari pagandola quanto un'opera bella anni '80 o '90...ma il tempo è galantuomo...prima o poi Schifano verrà capito "TUTTO" e "CON ANIMA" e anche il mercato seguirà...è solo questione di tempo...ora si iniziano a sdoganare gli anni '70 ma poi arrivano gli anni '80...

Schifano guardava sempre avanti, a come evolvere, non aveva opere in magazzino e pensava sempre al quadro "successivo"...ma al collezionista piace tanto comprare la "coca cola" del 1979/80 "rifatta" da un'idea di 17 anni prima, perchè colleziona Schifano con la stessa mentalità con cui colleziona Castellani... Mario non è mai stato un pittore "ragioniere" e il collezionista "ragioniere" non riuscirà mai a valutare a 360 gradi e "con anima"... per questo Schifano è difficile e democratico, perchè chi lo ama può trovare appieno il suo pensiero e la sua anima anche in una foto ritoccata (ovviamente non in tutte, ma tra le migliaia svariate sono piccoli capolavori...che acquistano valore se lette considerando il tutto, l'intero corpus) e magari c'è chi non lo ha capito e spende 100K per comprare un'opera tuttto sommato minore! (si, perchè viste le cifre di oggi...ci sono opere da 100K che sono a tutti gli effetti opere "minori" e comunque non essenziali, certo non germinali come direbbe Mazzoli)

NOTA BENE: solo alcuni temi nel tempo sono stati rivisitati ed attualizzati con tutte le tecniche e gli stili (perchè amati da Mario) e tra essi ci sono sicuramente l'albero della vita (non a caso simbolo della "vecchia" Fondazione) e le palme.
 
Molto probabilmente per il fatto che quel quotidiano del '62 sia stato applicato dall'artista sopra un cartoncino bianco simile a un F4 da 220 gr. Un archivio serio, al di là del caso in esame, sa con certezza che quell'artista ha iniziato a utilizzare quel tipo di carta a partire dagli anni '70,
mentre nella decade precedente era solito lavorare su fogli di carta da pacchi con una tonalità del bianco più vicina al color avorio che a un bianco cangiante. Senza parlare poi della naturale degradazione (imbrunimento) di una carta con più di cinquant'anni; solo l'osservazione empirica e "sensoriale" è uno degli elementi principali per valutare se il grado di bianco sia distintamente superiore alla maggior parte delle carte di quegli anni che passano sottomano al comitato esaminatore di un archivio. Un caro saluto :)

ciao Caro, bentornato sul Fol!!!

i tuoi interventi sono sempre puntuali e comunque mai banali, in ogni tread che frequenti

un saluto!
 
ciao Caro, bentornato sul Fol!!!

i tuoi interventi sono sempre puntuali e comunque mai banali, in ogni tread che frequenti

un saluto!

Grazie per le belle parole, lo sai già che la stima è reciproca ... però te lo ripeto lo stesso caro Marione. :yes:

Vi leggo sempre e ogni tanto torno a scrivere, oggi lo faccio giusto per stemperare l'attesa dell'asta di stasera ... :p



Un caro saluto e Forza Mario :)



PS. Saluto e ringrazio anche Stefano e Tiziano :)
 
Molto probabilmente per il fatto che quel quotidiano del '62 sia stato applicato dall'artista sopra un cartoncino bianco simile a un F4 da 220 gr. Un archivio serio, al di là del caso in esame, sa con certezza che quell'artista ha iniziato a utilizzare quel tipo di carta a partire dagli anni '70,
mentre nella decade precedente era solito lavorare su fogli di carta da pacchi con una tonalità del bianco più vicina al color avorio che a un bianco cangiante. Senza parlare poi della naturale degradazione (imbrunimento) di una carta con più di cinquant'anni; solo l'osservazione empirica e "sensoriale" è uno degli elementi principali per valutare se il grado di bianco sia distintamente superiore alla maggior parte delle carte di quegli anni che passano sottomano al comitato esaminatore di un archivio. Un caro saluto :)

sei stato prezioso.
Tornando a bomba però non so se io comprerei un'opera pure considerata autentica con una palese difformità tra la data riportata sull'opera e sull'archivio.
 
sei stato prezioso.
Tornando a bomba però non so se io comprerei un'opera pure considerata autentica con una palese difformità tra la data riportata sull'opera e sull'archivio.

Ti ringrazio :)

Neanche io la comprerei mai... soprattutto se non è pubblicata con l'artista in vita. Penso che ne dobbiamo parlare proprio per cercare di districarci al meglio in un mercato a volte non limpido che, proprio come ha scritto poco fa Marione, ha costretto alcuni grandi Artisti - per le più disparate vicissitudini nella loro professione - a cedere a qualche copromesso. Ecco perchè in tutta sincerità ti dico che trovo stimolante il confronto e la necessità di ascoltare e rispettare l'opinione di tutti/e. :)
 
Molto probabilmente per il fatto che quel quotidiano del '62 sia stato applicato dall'artista sopra un cartoncino bianco simile a un F4 da 220 gr. Un archivio serio, al di là del caso in esame, sa con certezza che quell'artista ha iniziato a utilizzare quel tipo di carta a partire dagli anni '70,
mentre nella decade precedente era solito lavorare su fogli di carta da pacchi con una tonalità del bianco più vicina al color avorio che a un bianco cangiante. Senza parlare poi della naturale degradazione (imbrunimento) di una carta con più di cinquant'anni; solo l'osservazione empirica e "sensoriale" è uno degli elementi principali per valutare se il grado di bianco sia distintamente superiore alla maggior parte delle carte di quegli anni che passano sottomano al comitato esaminatore di un archivio. Un caro saluto :)

la retro datazione con Schifano si ha solo su alcuni monocromi: Mario si era rotto di collezionisti e mercanti che gli chiedevano da 20 anni monocromi...

del resto Schifano aveva rotto con la Sonnabend (preso dal primo sito che mi è capitato...Nel 1963 rompe il sodalizio con Ileana Sonnabend che rimane sconcertata dal cambiamento della sua produzione artistica così lontana dalle prime stesure...) che gli chiedeva di continuare a produrre monocromi per il mercato americano ed europeo proprio perchè Mario voleva evolvere e mantenere libera la sua linea di ricerca incessante e vulcanica - orientata sempre più ai media e alle tecnologie, all'uso moderno e multimediale dell'immagine - e comunque in generale sempre contemporanea alle tendenze della società , per cui negli anni 70 quando domina il concettuale e la pittura analitica i colori si fanno anemici per poi esplodere con il ritorno alla pittura di inizio anni '80, ecc...per finire con l'attrazione per le tecnologie, le fibre ottiche, le immagini Tv e computerizzate, i satelliti, ecc..

però ciclicamente anche negli anni '70 mercanti e collezionisti volevano ancora il loro piccolo monocromo su carta...e lo chiedevano anni 60...e Mario, che conduceva una vita dispendiosa..., glielo dava...(e l'Archivio conosce bene la questione e archivia correttamente, discernendo tra monocromi anni '60 e successivi)

come del resto oggi che il collezionista medio non ha ancora capito Mario e magari spende tanto per una insignificante opera anni '60 (es un monocromino su carta minore...o peggio...) magari pagandola quanto un'opera bella anni '80 o '90...ma il tempo è galantuomo...prima o poi Schifano verrà capito "TUTTO" e "CON ANIMA" e anche il mercato seguirà...è solo questione di tempo...ora si iniziano a sdoganare gli anni '70 ma poi arrivano gli anni '80...

Schifano guardava sempre avanti, a come evolvere, non aveva opere in magazzino e pensava sempre al quadro "successivo"...ma al collezionista piace tanto comprare la "coca cola" del 1979/80 "rifatta" da un'idea di 17 anni prima, perchè colleziona Schifano con la stessa mentalità con cui colleziona Castellani... Mario non è mai stato un pittore "ragioniere" e il collezionista "ragioniere" non riuscirà mai a valutare a 360 gradi e "con anima"... per questo Schifano è difficile e democratico, perchè chi lo ama può trovare appieno il suo pensiero e la sua anima anche in una foto ritoccata (ovviamente non in tutte, ma tra le migliaia svariate sono piccoli capolavori...che acquistano valore se lette considerando il tutto, l'intero corpus) e magari c'è chi non lo ha capito e spende 100K per comprare un'opera tuttto sommato minore! (si, perchè viste le cifre di oggi...ci sono opere da 100K che sono a tutti gli effetti opere "minori" e comunque non essenziali, certo non germinali come direbbe Mazzoli)

NOTA BENE: solo alcuni temi nel tempo sono stati rivisitati ed attualizzati con tutte le tecniche e gli stili (perchè amati da Mario) e tra essi ci sono sicuramente l'albero della vita (non a caso simbolo della "vecchia" Fondazione) e le palme.


Grazie mille :bow::bow::bow:

che farebbe il forum senza utenti così precisi?:clap::clap::clap:
 
si vede anche già dalla firma: lui, da gran paragnosta qual era, provava a scimmiottare quella di 10/15 anni prima, ma è impossibile....
 
Grazie per le belle parole, lo sai già che la stima è reciproca ... però te lo ripeto lo stesso caro Marione. :yes:

Vi leggo sempre e ogni tanto torno a scrivere, oggi lo faccio giusto per stemperare l'attesa dell'asta di stasera ... :p



Un caro saluto e Forza Mario :)



PS. Saluto e ringrazio anche Stefano e Tiziano :)

Che bello rileggerti ! Torna più spesso ! Sei prezioso ! Un caro saluto schifaniano 😉💪
 
Mi fa piacere aver sollevato il punto che evidenzia anche il diverso approccio collezionistico e può essere utile a chi si approccia e magri si trova a confrontare opere in asta nello stesso periodo. Avevo immaginato qcs di simile visto che il mercato rappresenta per me una sorta di Fantacalcio mentre voi lo praticate, vista l'incongruenza di valutazione rispetto ad opere realmente riconducibili al periodo dichiarato. Anch'io soprattutto se schifaniano.doc non vorrei un'opera che l'artista stesso considera un prodotto "da mercato" perchè lui è già passato oltre.
Colgo l'occasione se vi va di esprimere un giudizio sulle aggiudicazioni di Felima, opere a mio parere non eccelse. Un caro saluto e complimenti per la qualità e puntualità degli interventi.
 
Mi fa piacere aver sollevato il punto che evidenzia anche il diverso approccio collezionistico e può essere utile a chi si approccia e magri si trova a confrontare opere in asta nello stesso periodo. Avevo immaginato qcs di simile visto che il mercato rappresenta per me una sorta di Fantacalcio mentre voi lo praticate, vista l'incongruenza di valutazione rispetto ad opere realmente riconducibili al periodo dichiarato. Anch'io soprattutto se schifaniano.doc non vorrei un'opera che l'artista stesso considera un prodotto "da mercato" perchè lui è già passato oltre.
Colgo l'occasione se vi va di esprimere un giudizio sulle aggiudicazioni di Felima, opere a mio parere non eccelse. Un caro saluto e complimenti per la qualità e puntualità degli interventi.

Quali erano le opere da felima? Comunque con tutto rispetto una casa d’aste minore .. se uno avesse una bella opera non penso la metterebbe in vendita li..
 
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