Masi (Amarone)

Vuol dire che avendo un flottante risicato è molto volatile e facilmente manovrabile.

sì lo immaginavo però pensa che solitamente io, un flottante limitato, lo vedo come un'opportunità... ovviamente sui titolo validi...
 
sì lo immaginavo però pensa che solitamente io, un flottante limitato, lo vedo come un'opportunità... ovviamente sui titolo validi...

Mancanza di contendibilità, poco rispetto per le minorities sono elementi che inducono i fondi a stare lontani.
 
E periodo strano della Borsa in generale.Prevalgono gli interessi dei pochi,che non guardano al valore delle aziende.Vedo quotazioni assurde su titoli con bilanci disastrati.Bilanci che per essere analizzati avrebbero bisogno di un gruppo di commercialisti,tanto sono subdoli e dipinti ad arte.
Lo stato e costretto a nuove emissioni perche ha le casse vuote.La gente fatica ad arrivare a fone mese.Molte aziende approfittano della cassa,questo e palese,lo sto pagando io stesso.La Finanza e un mondo a se,un mondo parallelo.
Sara un anno duro per Masi.Resta un azienda solidissima.
 
E periodo strano della Borsa in generale.Prevalgono gli interessi dei pochi,che non guardano al valore delle aziende.Vedo quotazioni assurde su titoli con bilanci disastrati.Bilanci che per essere analizzati avrebbero bisogno di un gruppo di commercialisti,tanto sono subdoli e dipinti ad arte.
Lo stato e costretto a nuove emissioni perche ha le casse vuote.La gente fatica ad arrivare a fone mese.Molte aziende approfittano della cassa,questo e palese,lo sto pagando io stesso.La Finanza e un mondo a se,un mondo parallelo.
Sara un anno duro per Masi.Resta un azienda solidissima.

Il problema di Masi Agricola è la non contendibilità, pochissimo flottante e mercato aim.
Resterà nel limbo finchè non verranno risolti almeno 2 dei suddetti problemi.
Se gli attuali maggiori azionisti dovessero trovare degli investitori istituzionali a cui cedere parte delle loro azioni, farebbero cosa gradita al mercato e alle quotazioni.

Saluti
 
in che senso scusa?

Ciao Kemper, come stai? Qua mi sembra purtroppo il classico collocamento per incassare....con 20% di flottante non vedo molto movimento...anzi se per assurdo dovesse iniziare a fare numeri in crescita esponenziale....la delistano con un premio max del 15%.....poi che masi valga 60 milioni fa abbastanza ridere....credo solo di immobili tra un po’ ci arriva......
 
Ciao Kemper, come stai? Qua mi sembra purtroppo il classico collocamento per incassare....con 20% di flottante non vedo molto movimento...anzi se per assurdo dovesse iniziare a fare numeri in crescita esponenziale....la delistano con un premio max del 15%.....poi che masi valga 60 milioni fa abbastanza ridere....credo solo di immobili tra un po’ ci arriva......

Ciao Sheva tutto bene grazie. Collocamento per incassare direi solo in parte, il grosso fu in aumento di capitale. a mio parere le intenzioni erano anche buone cercando di spingere la crescita e la diversificazione. poi in larga parte disattese. la sottovalutazione patrimoniale indubbiamente c'è però sai bene che il mercato guarda ad altro


Il problema di Masi Agricola è la non contendibilità, pochissimo flottante e mercato aim.
Resterà nel limbo finchè non verranno risolti almeno 2 dei suddetti problemi.

A mio parere no. tante società hanno i "problemi" che citi e in borsa vanno bene.
per Masi le questioni sono altre... crescita flat o quasi, azienda monoprodotto o quasi... impatti del lockdown devastanti...
 
Volumi importanti, superiori al periodo in cui è entrato rosso.
Con scambi molto inferiori è scesa. Ora consolida, ma il futuro prossimo è nel vaccino. Quello remoto è per chi ci sarà.
 
rsi in area ipervenduto a 23 con titolo che staziona sui minimi storici.
Capisco che l'at non conti una cippa su questi titoli ma mi aspetto un rimbalzo tecnico interessante nei prox gg, semprechè i dati di domani non siano disastrosi.

Io sono dentro con pmc interessante.

Saluti

Uscito. Guadagno facile facile.

Buon ferragosto a tutti
 
Grandine e vento, vigneti rasi al suolo in Valpolicella. Zaia: "Stato di calamita" | WineMag.it - Giornale italiano, Guida vini e news
Una vera e propria tragedia, che colpisce la città scaligera e i preziosi vigneti della Valpolicella in una fase molto delicata per la maturazione delle uve atte alla produzione – tra gli altri – del vino Amarone. Non a caso il presidente della Regione Veneto è intenzionato a chiedere lo stato di calamità.

Che però essendo assicurati....forse non così negativa (?) (male assicurazioni: cattolica?)
 
che dice questa? stappa o ?:o
 
iwb +7 .. e noi chi siamo gli sfigati del vinello :'(:wall::specchio::specchio:
 
Sempre sul mercato AIM è quotata anche Italian Wine Brands (IWB) che è una comparabile al netto di una strategia operativa un pochino diversa (in particolare in termini di integrazione verticale - IWB esternalizza tutta la fase agricola - e di placement del prodotto finito). Sono azionista di IWB già da un paio di anni e seguo con molta attenzione l'azienda, il settore e ho studiato approfonditamente l'indagine dell'ufficio studi Mediobanca (maggio 2020) che vi invito a leggere (http://www.mbres.it/sites/default/files/resources/download_it/Sintesi_vini_2020.pdf).

Masi Agricola quota a multipli leggermente più elevati (prendendo a riferimento i risultati del consolidato 2019 e le quotazioni di borsa attuali): EV/Ebitda intorno a 7 per entrambe; EV/Fatturato 1,31 (Masi) e 0,8 (IWB); P/E intorno a 15 (Masi) e intorno a 13 (IWB). A mio modo di vedere, alle quotazioni attuali, Italian Wine Brands risulta estremamente più conveniente ed interessante, per diversi motivi:

- IWB è un'azienda perfettamente contendibile (il flottante è oltre il 70%) al contrario di Masi che è controllata per il 75% circa dalla famiglia Boscaini;

- La performance economico-finanziaria di Masi è stata decisamente inferiore rispetto a quella di IWB. Al netto dell'acquisizione di Canevel oggi Masi si troverebbe con pfn sostanzialmente a 0, nonostante grazie all'IPO partisse da una situazione di PFN abbondantemente positiva. Al contrario, IWB, partendo da una situazione di pfn negativa si trova oggi sostanzialmente a 0 nonostante due diverse acquisizioni per un controvalore complessivo di circa 14 mln. I principali indicatori di performance di redditività (ROI, ROE, ROS) di Masi hanno avuto un trend in discesa e si collocano sotto alle medie del settore, al contrario di quelli di IWB che sin dall'IPO sono cresciuti in modo stabile e sostanziale e si collocano abbondantemente sopra la media di settore. Tra le due aziende c'è un abisso in termini di redditività: la redditività operativa di IWB è circa il doppio rispetto a quella di Masi (9% vs 4,8%) e la redditività del capitale proprio è quasi tripla (9% vs 3,3%).

- Le due aziende presentano anche un grado di rischio molto diverso: IWB non possiede alcun vigneto e dunque presenta una leva operativa molto più bassa rispetto a Masi che invece è molto integrata verticalmente. Un calo della domanda ha un impatto molto inferiore su IWB che può ridurre agevolmente i quantitativi di uve e mosti acquistati, contrariamente a Masi (naturalmente vale anche l'opposto: un'eventuale esplosione al rialzo della domanda di vini o dei prezzi delle uve favorirebbe Masi). L'esternalizzazione della produzione di uve e mosti si è rivelata una scelta vincente, data l'elevata frammentazione del settore vinicolo italiano IWB riesce ad acquistare uve e mosti a prezzi competitivi senza accollarsi il pesante e lungo processo agricolo. Un altro fattore di rischio rilevante: Masi ha il 35% del fatturato che viene dalle Americhe ed a breve anche i vini italiani (graziati l'autunno scorso, contrariamente ai vini francesi) potrebbero essere colpiti dai dazi. Questo sarebbe un colpo pesante da incassare per Masi e un rischio sostanzialmente nullo per IWB (che esporta in Usa circa l'1% del fatturato totale).

- Le prospettive di breve-medio termine sono a favore di IWB in modo schiacciante: IWB ha già dichiarato che per l'anno in corso prevede un forte aumento dei ricavi, contrariamente a Masi che già nel primo trimestre (che include solo un mese di lockdown) ha registrato ricavi in calo quasi dell'8%. Questo perchè la produzione IWB è di gamma inferiore e destinata principalmente alla GDO, contrariamente a quella di Masi che è di gamma premium. Naturalmente, in periodi di crisi, i prodotti di gamma superiore sono penalizzati a favore di quelli di gamma inferiore. IWB è anche molto più avanzata nel canale delle vendite online (rivelatosi cruciale durante il lockdown), al punto che le vendite online di IWB sono raddoppiate durante il lockdown.

- IWB ha molte più probabilità di passare al MTA (più probabilmente allo S.T.A.R) avendo già tutti i requisiti e considerate diverse dichiarazioni del management. Anche questo è un aspetto a mio avviso fondamentale considerando che le quotate sull'AIM vengono penalizzate in termini di capitalizzazione in quanto vi è più opacità informativa e std di controllo meno stringenti, a danno degli azionisti.

Chiarisco che l'intento del mio post non è denigrare un'azienda di cui non sono azionista ma soltanto condividere la mia visione basata su studio approfondito del settore e dati oggettivi e pubblicamente disponibili.
Un saluto!

A mio avviso la miglior performance del titolo IWB vs Masi si potrebbe attribuire a queste considerazioni. Penso che quelle considerazioni siano ancora tutte valide ad eccezione del confronto tra multipli, che normalizzando i risultati in condizioni covid-free dicono che ora Masi è leggermente più a sconto (perché peggio gestita)
 
oggettivamente fosse "il" o "uno dei pochi" player per quanto riguarda le uve per amarone e vini pregiati entrerei nuovamente su MASI.
Ma negli ultimi anni ho conosciuto numerose aziende agricole "minori" che fanno prodotti oggettivamente superiori con prezzi di vendita pari o talvolta minori (cito ad esempio Fornaser)

ed il mercato, compresa la ristorazione, alla lunga se ne accorge o forse se n'è già accorto a livello nazionale
l'interesse sul prodotto è alto, ma è altrettanto alta l'offerta
 
Indietro