Mercato Immobili Firenze

Porto un esempio recente: un conoscente della mia compagna ha appena venduto un appartamento ubicato tra Piazza Beccaria e Campo di Marte, quindi zona semi centrale ma non certo di particolare pregio, anni ‘60, di 150 mq a 550.000 euro, si tratta di un appartamento quindi da ristrutturare in buona parte (vogliamo mettere almeno 100.000 euro di ristrutturazione ?), tra l’altro senza il garage, già venduto ad altra persona.
Questo per dire e ribadire che non c’entrano niente le “dinastie medioevali” di Firenze, ma che i prezzi sono questi semplicemente perché il tessuto economico della città se lo può permettere.
Tutto il resto è solo invidia sociale.
A quale ceto sociale appartiene il conoscente? Il suo immobile in questione proviene da eredità?

Le dinastie non saranno tutte di origine medioevale ma c'entrano eccome, dato che quasi tutta la ricchezza Fiorentina si è stratificata nel corso di piu' generazioni, e questo contribuisce nel rendere la città "immobile" e ostile verso gli estranei.
 
A quale ceto sociale appartiene il conoscente? Il suo immobile in questione proviene da eredità?

Le dinastie non saranno tutte di origine medioevale ma c'entrano eccome, dato che quasi tutta la ricchezza Fiorentina si è stratificata nel corso di piu' generazioni, e questo contribuisce nel rendere la città "immobile" e ostile verso gli estranei.
Non so a quale ceto sociale appartengano venditore e acquirente ma li' sicuramente non acquisterebbe chi appartiene alla classe dei vip.
 
Non so a quale ceto sociale appartengano venditore e acquirente ma li' sicuramente non acquisterebbe chi appartiene alla classe dei vip.
Ma non si parla di antinori o corsini qui.
Magari sua nonna che aveva una piccola bottega lo avrà acquistato per l'equivalente di 100K € nel dopoguerra, forse anche prima.

Chi compra è gente che ha 2-3 generazioni di accumulazione, oppure sono investitori HNWI di altre regioni o stranieri (difficile, Campo di Marte è zona di fiorentini).
Voglio vederlo il 35-40enne di prima generazione che per acquistare un oggetto simile versa 200k di anticipo si fa 350k di mutuo e in più ha soldi per ristrutturare.

Pochissimi sono in grado di acquistare a Firenze senza generational wealth.
 
Ma non si parla di antinori o corsini qui.
Magari sua nonna che aveva una piccola bottega lo avrà acquistato per l'equivalente di 100K € nel dopoguerra, forse anche prima.

Chi compra è gente che ha 2-3 generazioni di accumulazione, oppure sono investitori HNWI di altre regioni o stranieri (difficile, Campo di Marte è zona di fiorentini).
Voglio vederlo il 35-40enne di prima generazione che per acquistare un oggetto simile versa 200k di anticipo si fa 350k di mutuo e in più ha soldi per ristrutturare.

Pochissimi sono in grado di acquistare a Firenze senza generational wealth.
Credo che un 35 enne di qualsiasi parte d'Italia avrebbe difficolta' ad acquistare ad un prezzo simile senza aiuti da parte della famiglia.
 
Porto un esempio recente: un conoscente della mia compagna ha appena venduto un appartamento ubicato tra Piazza Beccaria e Campo di Marte, quindi zona semi centrale ma non certo di particolare pregio, anni ‘60, di 150 mq a 550.000 euro, si tratta di un appartamento quindi da ristrutturare in buona parte (vogliamo mettere almeno 100.000 euro di ristrutturazione ?), tra l’altro senza il garage, già venduto ad altra persona.
Questo per dire e ribadire che non c’entrano niente le “dinastie medioevali” di Firenze, ma che i prezzi sono questi semplicemente perché il tessuto economico della città se lo può permettere.
Tutto il resto è solo invidia sociale.
Invidia sociale? Hai sbagliato indirizzo… non tutti quelli che partecipano al forum parlano di soldi per il fatto di non averne e sperare di farne….(a buon intenditor..)

Non servono ragionamenti indiretti e cervellotici per comprendere la dimensione sociale di Firenze, basta valutare e soppesare la struttura industriale e trarre le proprie conclusioni (farsi un giro a Capalle per capire il livello di aziende del territorio).
Dopodiché, a differenza di altri, io me ne fotto del fatto che a Firenze vivano molti (troppi) bamboccioni con il portafoglio gonfio per ragioni familiari. Mi sono limitato a dire di aver alzato i tacchi senza voltarmi perché trovavo l’ambiente estremamente poco stimolante. Un bamboccione, di norma, ha ben poche cose interessanti da dire (salvo parlare del su’ nonno che aveva questo e quello) e vedere ingrigire i capelli alla gente davanti al Colle Bereto, come in un tragico time lapse, non fa parte delle mie ambizioni. Se aggiungiamo una dimensione provinciale che stona rispetto al respiro potenzialmente internazionale della città… la frittata e’ fatta.
Se permetti il mondo e’ un po’ piu’ sfaccettato e offre qualcosina di più guardandosi attorno. Per ragioni lavorative ho spesso avuto a che fare con giovani sotto i 40 anni, in posizioni strategiche all’interno di grossi fondi d’investimento americani (ci siamo capiti, spero) che a me potevano dare tre giri (gente spesso con il nulla alle spalle dal punto di vista familiare) e a quelli con i risvoltini e i cappotti di lana grezza che fanno “girare” la buona società fiorentina di giri neppure si degnano di darne. Un conto e’ parlare con qualcuno dell’ultima acquisizione aziendale da un miliardo, un conto e’ parlare con quello che ti parla del su’ nonno (nei rari momenti di lucidità, peraltro)
 
Ultima modifica:
prova a cercare parcheggio in quella zona dopo una giornata di lavoro... poi puoi dire se sono pochi o tanti...
nei pressi di Beccaria-Savonarola-fino a poco prima di Oberdan, la prima cosa è il box, poi la casa...
3k ai prezzi pre-Covid, seppur da ristrutturare e di dimensioni eccessive per la famiglia media. Direi che ci siamo nell'ambito del prezzo quasi normale. Il prossimo step probabilmente sarà a 2k prezzi pre-Covid. Dipende ovviamente da tanti fattori. Ad esempio quanto e se costruiranno qualcosa nei prossimi 5 anni.
La questione parcheggio non mi appassiona particolarmente a livello personale.
 
Invidia sociale? Hai sbagliato indirizzo… non tutti quelli che partecipano al forum parlano di soldi per il fatto di non averne e sperare di farne….(a buon intenditor..)

Non servono ragionamenti indiretti e cervellotici per comprendere la dimensione sociale di Firenze, basta valutare e soppesare la struttura industriale e trarre le proprie conclusioni (farsi un giro a Capalle per capire il livello di aziende del territorio).
Dopodiché, a differenza di altri, io me ne fotto del fatto che a Firenze vivano molti (troppi) bamboccioni con il portafoglio gonfio per ragioni familiari. Mi sono limitato a dire di aver alzato i tacchi senza voltarmi perché trovavo l’ambiente estremamente poco stimolante. Un bamboccione, di norma, ha ben poche cose interessanti da dire (salvo parlare del su’ nonno che aveva questo e quello) e vedere ingrigire i capelli alla gente davanti al Colle Bereto, come in un tragico time lapse, non fa parte delle mie ambizioni. Se aggiungiamo una dimensione provinciale che stona rispetto al respiro potenzialmente internazionale della città… la frittata e’ fatta.
Se permetti il mondo e’ un po’ piu’ sfaccettato e offre qualcosina di più guardandosi attorno. Per ragioni lavorative ho spesso avuto a che fare con giovani sotto i 40 anni, in posizioni strategiche all’interno di grossi fondi d’investimento americani (ci siamo capiti, spero) che a me potevano dare tre giri (gente spesso con il nulla alle spalle dal punto di vista familiare) e a quelli con i risvoltini e i cappotti di lana grezza che fanno “girare” la buona società fiorentina di giri neppure si degnano di darne. Un conto e’ parlare con qualcuno dell’ultima acquisizione aziendale da un miliardo, un conto e’ parlare con quello che ti parla del su’ nonno (nei rari momenti di lucidità, peraltro)
Esatto città enorme a livello internazionale come nome. Diventato un mangificio per ricchi e meno ricchi con posti pubblici e "libere" professioni corporative e ultra regolate. Città chiusa e mal gestita. Cemento e traffico; traffico e cemento. Non cambierà. Buona per investire però. (se il sindaco di turno non sbrocca con idee idiote).
 
Invidia sociale? Hai sbagliato indirizzo… non tutti quelli che partecipano al forum parlano di soldi per il fatto di non averne e sperare di farne….(a buon intenditor..)

Non servono ragionamenti indiretti e cervellotici per comprendere la dimensione sociale di Firenze, basta valutare e soppesare la struttura industriale e trarre le proprie conclusioni (farsi un giro a Capalle per capire il livello di aziende del territorio).
Dopodiché, a differenza di altri, io me ne fotto del fatto che a Firenze vivano molti (troppi) bamboccioni con il portafoglio gonfio per ragioni familiari. Mi sono limitato a dire di aver alzato i tacchi senza voltarmi perché trovavo l’ambiente estremamente poco stimolante. Un bamboccione, di norma, ha ben poche cose interessanti da dire (salvo parlare del su’ nonno che aveva questo e quello) e vedere ingrigire i capelli alla gente davanti al Colle Bereto, come in un tragico time lapse, non fa parte delle mie ambizioni. Se aggiungiamo una dimensione provinciale che stona rispetto al respiro potenzialmente internazionale della città… la frittata e’ fatta.
Se permetti il mondo e’ un po’ piu’ sfaccettato e offre qualcosina di più guardandosi attorno. Per ragioni lavorative ho spesso avuto a che fare con giovani sotto i 40 anni, in posizioni strategiche all’interno di grossi fondi d’investimento americani (ci siamo capiti, spero) che a me potevano dare tre giri (gente spesso con il nulla alle spalle dal punto di vista familiare) e a quelli con i risvoltini e i cappotti di lana grezza che fanno “girare” la buona società fiorentina di giri neppure si degnano di darne. Un conto e’ parlare con qualcuno dell’ultima acquisizione aziendale da un miliardo, un conto e’ parlare con quello che ti parla del su’ nonno (nei rari momenti di lucidità, peraltro)
Quella che descrivi è la classica città di bottegai, dove però si produce oltre il 2% della ricchezza nazionale contro una popolazione dello 0,70% (riferito alla città), produzione formata si da un 27% legata al commercio ma anche un 17% legata all'industria in senso stretto a cui si aggiunge un 34% di artigianato (dati presi da una relazione dell'università S.Anna di Pisa), insomma non sono dati da città chiusa come descrivi tu.
I giudizi di alcuni sono motivati dal proprio vissuto personale che però non combacia con la realtà.
Poi per il provincialismo posso anche essere d'accordo ma quante città in Italia possono non dirsi provinciali ? Milano, Roma,......poi ?
 
Quella che descrivi è la classica città di bottegai, dove però si produce oltre il 2% della ricchezza nazionale contro una popolazione dello 0,70% (riferito alla città), produzione formata si da un 27% legata al commercio ma anche un 17% legata all'industria in senso stretto a cui si aggiunge un 34% di artigianato (dati presi da una relazione dell'università S.Anna di Pisa), insomma non sono dati da città chiusa come descrivi tu.
I giudizi di alcuni sono motivati dal proprio vissuto personale che però non combacia con la realtà.
Poi per il provincialismo posso anche essere d'accordo ma quante città in Italia possono non dirsi provinciali ? Milano, Roma,......poi ?
E' chiaramente un Hub di export (turismo) e quindi sifona capitali. Capitali che poi finiscono nell'immobiliare. Tutto giusto.
Infatti la considero una buona città dove investire del buon "old money".
giudizio in sospeso sul viverci. Pro e contro.
 
basta valutare e soppesare la struttura industriale e trarre le proprie conclusioni (farsi un giro a Capalle per capire il livello di aziende del territorio).
in che senso? Nelsenso ironico, cioè industria nulla o nel senso che ci sono ancora industrie importanti?

Quello che non ho mai capito della zona di Firenze è come fanno a stare in piedi le ricchezze stratificate se ci sono molti bamboccioni
 
E' chiaramente un Hub di export (turismo) e quindi sifona capitali. Capitali che poi finiscono nell'immobiliare. Tutto giusto.
Infatti la considero una buona città dove investire del buon "old money".
giudizio in sospeso sul viverci. Pro e contro.
L'artigianato non è quello delle bancarelle per turisti ma viene esportato in tutta Italia e all'estero: industria e artigianato valgono per il 51% del pil fiorentino, se poi andiamo a guardare la provincia la parte industriale aumenta ancora di più, in molte città italiane e non le industrie le trovi molto più al di fuori della città propriamente detta.
 
3k ai prezzi pre-Covid, seppur da ristrutturare e di dimensioni eccessive per la famiglia media. Direi che ci siamo nell'ambito del prezzo quasi normale. Il prossimo step probabilmente sarà a 2k prezzi pre-Covid. Dipende ovviamente da tanti fattori. Ad esempio quanto e se costruiranno qualcosa nei prossimi 5 anni.
La questione parcheggio non mi appassiona particolarmente a livello personale.
Forse non ti è chiaro che per legge regionale non può costruire a Firenze … sono finite le aree libere …aspetta e spera … quando e se ci sarà la crisi immobiliare i prezzi di Firenze saranno più alti rispetto a quelli di Milano …
 
Invidia sociale? Hai sbagliato indirizzo… non tutti quelli che partecipano al forum parlano di soldi per il fatto di non averne e sperare di farne….(a buon intenditor..)

Non servono ragionamenti indiretti e cervellotici per comprendere la dimensione sociale di Firenze, basta valutare e soppesare la struttura industriale e trarre le proprie conclusioni (farsi un giro a Capalle per capire il livello di aziende del territorio).
Dopodiché, a differenza di altri, io me ne fotto del fatto che a Firenze vivano molti (troppi) bamboccioni con il portafoglio gonfio per ragioni familiari. Mi sono limitato a dire di aver alzato i tacchi senza voltarmi perché trovavo l’ambiente estremamente poco stimolante. Un bamboccione, di norma, ha ben poche cose interessanti da dire (salvo parlare del su’ nonno che aveva questo e quello) e vedere ingrigire i capelli alla gente davanti al Colle Bereto, come in un tragico time lapse, non fa parte delle mie ambizioni. Se aggiungiamo una dimensione provinciale che stona rispetto al respiro potenzialmente internazionale della città… la frittata e’ fatta.
Se permetti il mondo e’ un po’ piu’ sfaccettato e offre qualcosina di più guardandosi attorno. Per ragioni lavorative ho spesso avuto a che fare con giovani sotto i 40 anni, in posizioni strategiche all’interno di grossi fondi d’investimento americani (ci siamo capiti, spero) che a me potevano dare tre giri (gente spesso con il nulla alle spalle dal punto di vista familiare) e a quelli con i risvoltini e i cappotti di lana grezza che fanno “girare” la buona società fiorentina di giri neppure si degnano di darne. Un conto e’ parlare con qualcuno dell’ultima acquisizione aziendale da un miliardo, un conto e’ parlare con quello che ti parla del su’ nonno (nei rari momenti di lucidità, peraltro)
complimenti quoto veramente tutto essendo fiorentino 100% (lontano da circa 10 anni) e avendo vissuto in pieno quello che dici, sia il Colle Bereto che i fondi di investimento. La parte poi dei cappotti di lana grezza (osceni) mi ha veramente steso :D :D :D
 
Forse non ti è chiaro che per legge regionale non può costruire a Firenze … sono finite le aree libere …aspetta e spera … quando e se ci sarà la crisi immobiliare i prezzi di Firenze saranno più alti rispetto a quelli di Milano …
ok non mi ricordavo. Allora il gioco lo farà soltanto il pil e la popolazione.
 
comunque 150mq da ristrutturare a firenze ti partono facili facili 150k...e fanno 700k senza garage o posto auto...auguri...
 
mio conoscente ha preso un terratetto a Marignolle a 850 k.....
ovviamente grazie a fondi ricevuti da nonni e genitori dentisti che hanno fatto nero a palate negli anni 90-00.

lui come lavoro vende condizionatori da dipendente (1200 euro al mese).


Welcome to Florence!
 
mio conoscente ha preso un terratetto a Marignolle a 850 k.....
ovviamente grazie a fondi ricevuti da nonni e genitori dentisti che hanno fatto nero a palate negli anni 90-00.

lui come lavoro vende condizionatori da dipendente (1200 euro al mese).


Welcome to Florence!
si ma come fa a mantenerla con quello stipendio?
 
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