Mi pare che gli stessi nick che parlavano di dittatura dei vaccini adesso parlino di dittatura del cambiamento climatico

No tu metti in dubbio l'azione del governo italiano, di un paese che ha un emissione procapite di co2 che è quasi un terzo di quella dei russi, uno dei più bassi dell'Occidente e vivi, dici tu, in un paese che ha scatenato una guerra disastrosa per la guerra e che minaccia l'uso dell'arma atomica per l'incapacità di portarla a termine, anzi per evitare una quasi certa sconfitta, oltre ad aver minato una centrale atomica. La Russia per il ns pianeta è una minaccia reale, anzi lo è per la specie umana. Non credo che tu ti renda conto. Quindi se continui a fare propaganda pro putin è ovvio che trovi qualcuno che ti risponda a tono.
Ed è pure poco , credimi :yes:
Se tu fai ancora affidamento sulle dichiarazioni del governo italiano (destra o sinistra che sia) dopo 10 anni che ti dice che l'anno prossimo i conti saranno in regola e le tasse abbassate...ti invito amichevolmente a diffidare di chi ti chiama al telefono per proporti contratti luce e gas.
 
Il clima cambia, e' evidente. Le attivita' umane un effetto lo hanno, quanto grande non saprei. Inquinare meno e' doveroso, il consumismo sfrenato non aumenta la qualita' della vita.

Non raccontatecela con l'auto elettrica pero', perche' la verita' e' questa:
Vedi l'allegato 2924056


L'italia in 20 anni ha ridotto le proprio emissioni del 30%, la Cina le ha aumentate del 300%. Non voglio de-colpevolizzare l'Occidente, alla fine la Cina produce anche e soprattutto per noi. Pero' le auto, la dieta degli italiani, non spostano niente. Produrre miliardi di putt.nate made in China distrugge il pianeta.

Vogliamo ridurre le emissioni di CO2? Bandiamo buddanate made in China prodotte in modo super-inquinante, facciamo rientrare produzioni importanti in Italia.
Tutto vero ma:

1) Chi da la definizione di buddanata? Perché se chiedi a me sono buddanate tutto quello che gli altri acquistano mentre a casa mia entra solo lo stretto necessario. Poi se chiedo a te probabilmente diresti esattamente la stessa cosa riferito al tuo nucleo famigliare. Un terzo avrebbe opinione ancora diversa
2) Bandire le buddanate, qualunque cosa esse siano, avrebbe un impatto devastante sull'economia non solo in Far East ma anche qui da noi. Io mi occupo di un prodotto che potrebbe facilmente cadere nelle categorie delle buddanate ed è per la gran parte made in China/India. Se tu lo banni a livello worldwide, non ci sono solo 10K persone che perdono il lavoro in Asia ma anche qualche migliaio qui in occidente che si occupano del design, della progettazione, del repack quando arriva dall'Asia, della sua distribuzione e della vendita. E come il mio prodotto ce ne sono centinaia nelle più svariate categorie.
3) Nessuno riporta le produzioni in Occiddente se non si possono automatizzare. Nessuno può permettersi di spendere 30€/h per uno che cuce le magliette o che assembla e impacchetta i telefonini. A meno di pagare una tshirt 100€ (quelle unbranded), una bambola 100€ oppure e dire a Apple/Samsung che devono ridurre i loro margini del 50% (se non vuoi trovarti un telefono a 2000€)

La soluzione qual'è allora?
Sarò cinico ma semplicemente non esiste. O meglio, ci penserà la natura a ridurre il numero degli umani se questi non imparano a farlo da soli.
Poiché nessuno, e giustamente aggiungo io, è disposto a rinunicare alla propria dose di buddanate e allora bisogna essere molti di meno affinché il pianeta possa reggere.

Infine pur concordando che le misure intraprese dalla UE sono un palliativo, credo che se davvero vogliamo ritenerci una società civile e più avanzata di tutti i selvaggi che popolano il pianeta, abbiamo il dovere morale di alzare l'asticella per indicare la via a chi non ha il nostro standing. Anche se questo ci costa qualcosa.
 
Tutto vero ma:

1) Chi da la definizione di buddanata? Perché se chiedi a me sono buddanate tutto quello che gli altri acquistano mentre a casa mia entra solo lo stretto necessario. Poi se chiedo a te probabilmente diresti esattamente la stessa cosa riferito al tuo nucleo famigliare. Un terzo avrebbe opinione ancora diversa
2) Bandire le buddanate, qualunque cosa esse siano, avrebbe un impatto devastante sull'economia non solo in Far East ma anche qui da noi. Io mi occupo di un prodotto che potrebbe facilmente cadere nelle categorie delle buddanate ed è per la gran parte made in China/India. Se tu lo banni a livello worldwide, non ci sono solo 10K persone che perdono il lavoro in Asia ma anche qualche migliaio qui in occidente che si occupano del design, della progettazione, del repack quando arriva dall'Asia, della sua distribuzione e della vendita. E come il mio prodotto ce ne sono centinaia nelle più svariate categorie.
3) Nessuno riporta le produzioni in Occiddente se non si possono automatizzare. Nessuno può permettersi di spendere 30€/h per uno che cuce le magliette o che assembla e impacchetta i telefonini. A meno di pagare una tshirt 100€ (quelle unbranded), una bambola 100€ oppure e dire a Apple/Samsung che devono ridurre i loro margini del 50% (se non vuoi trovarti un telefono a 2000€)

La soluzione qual'è allora?
Sarò cinico ma semplicemente non esiste. O meglio, ci penserà la natura a ridurre il numero degli umani se questi non imparano a farlo da soli.
Poiché nessuno, e giustamente aggiungo io, è disposto a rinunicare alla propria dose di buddanate e allora bisogna essere molti di meno affinché il pianeta possa reggere.

Infine pur concordando che le misure intraprese dalla UE sono un palliativo, credo che se davvero vogliamo ritenerci una società civile e più avanzata di tutti i selvaggi che popolano il pianeta, abbiamo il dovere morale di alzare l'asticella per indicare la via a chi non ha il nostro standing. Anche se questo ci costa qualcosa.

Io sono l'ultimo che vieterebbe alle persone di fare come meglio credono. Ma se i nostri governi e la comunita' scientifica sono convinti che le emissioni di CO2 saranno un disastro per il clima e la specie, che inizino pure a mettere vincoli sulle produzioni industriali in Cina/India/Bangladesh etc.., che sicuramente hanno un impatto mille volte superiore delle auto/caldaie/abitazioni degli italiani e degli europei in generale.
 
Io sono l'ultimo che vieterebbe alle persone di fare come meglio credono. Ma se i nostri governi e la comunita' scientifica sono convinti che le emissioni di CO2 saranno un disastro per il clima e la specie, che inizino pure a mettere vincoli sulle produzioni industriali in Cina/India/Bangladesh etc.., che sicuramente hanno un impatto mille volte superiore delle auto/caldaie/abitazioni degli italiani e degli europei in generale.
Certo, ma devi mettere in conto che creeresti un sacco di problemi in EU sia dal punto di vista occupazionale che da quello della disponibilità di una moltitudine di merci. Per non parlare dei costi.

Già me li vedo i lamentoni professionisti di AP frignare perché non ci sono più i telefonini a 200€, la Barbie costa 80€, e le consegne delle auto sono slittate a 24 mesi poiché non arrivano più i componenti dalla Cina.
 
La penso in modo diametralmente opposto.
Molto semplicemente, a mio parere, si tende ad attuare la strategia di potere piu' vecchia e collaudata, dalle religioni (il Potere per definizione) in particolare: instillare il Senso di Colpa. Non ti vaccini, ti ammali muori e fai muorire, oppure il mondo si sta arrostendo per colpa tua.
Funziona sempre, sulle menti deboli e/o pseudoilluminate.
Quando invece il mondo, e con esso i virus, fanno esattamente il quarzo che gli pare, come, quando e quanto gli pare. Vanno avanti per la loro strada (che non conosciamo), nel bene e nel male, e se ne fregano bellamente di queste tarantelle.
E come al solito ci si divide ferocemente tra bacchettoni e atei integralisti.
Poi ci sono gli agnostici...
se fi fa sentire meglio fare queste elucubrazioni, buon per voi.

C'è una pandemia, fanno il vaccino, uno si vaccina; l'inquinamento globale aumenta in modo esponenziale, si cerca di porvi un freno. Stop.

Volete sentirvi dei genietti teorizzando chissà che (più che altro, recependo teorie strampalate formulate all'uopo) , fate pure, a me cambia zero :D
 
se fi fa sentire meglio fare queste elucubrazioni, buon per voi.

Ma quali elucubrazioni, e' semplicemente laicismo

C'è una pandemia, fanno il vaccino, uno si vaccina; l'inquinamento globale aumenta in modo esponenziale, si cerca di porvi un freno. Stop.

C'e' un dittatore sanguinario che fa guerra, uno spegne il climatizzatore e lo annienta. Stop.
Memoria corta eh?
L'inquinamento globale e' l'impatto di progresso e demografia. A parte regole di buon senso e civilta', da parte di cittadini e governi, non e' che ci sia molto che si possa fare (a parte sterminare tre quarti della popolazione mondiale). Meno che mai per il cd "cambiamento climatico", che si porta adesso...

Volete sentirvi dei genietti teorizzando chissà che (più che altro, recependo teorie strampalate formulate all'uopo) , fate pure, a me cambia zero :D

Sai che soddisfazione...
Preferisco di gran lunga sentirmi mediocre tra mediocri, piuttosto che genietto tra ingenui.
Quelle che tu chiami teorie strampalate sono semplicemente la prima arma di qualunque potere religioso, da migliaia di anni. Condizionare masse di ingenui attraverso il senso di colpa.
 
Non ho alcuna teoria nel cassetto. Intanto però ecco i tetti di Gerenzano (Varese)
2023-07-28 16 51 52.jpg
 
Io sono l'ultimo che vieterebbe alle persone di fare come meglio credono. Ma se i nostri governi e la comunita' scientifica sono convinti che le emissioni di CO2 saranno un disastro per il clima e la specie, che inizino pure a mettere vincoli sulle produzioni industriali in Cina/India/Bangladesh etc.., che sicuramente hanno un impatto mille volte superiore delle auto/caldaie/abitazioni degli italiani e degli europei in generale.
Per non parlare del vietare i voli aerei privati e altre misure che però visto che riguardano l'elite allora non si fanno
 
Tutto vero ma:

1) Chi da la definizione di buddanata? Perché se chiedi a me sono buddanate tutto quello che gli altri acquistano mentre a casa mia entra solo lo stretto necessario. Poi se chiedo a te probabilmente diresti esattamente la stessa cosa riferito al tuo nucleo famigliare. Un terzo avrebbe opinione ancora diversa
2) Bandire le buddanate, qualunque cosa esse siano, avrebbe un impatto devastante sull'economia non solo in Far East ma anche qui da noi. Io mi occupo di un prodotto che potrebbe facilmente cadere nelle categorie delle buddanate ed è per la gran parte made in China/India. Se tu lo banni a livello worldwide, non ci sono solo 10K persone che perdono il lavoro in Asia ma anche qualche migliaio qui in occidente che si occupano del design, della progettazione, del repack quando arriva dall'Asia, della sua distribuzione e della vendita. E come il mio prodotto ce ne sono centinaia nelle più svariate categorie.
3) Nessuno riporta le produzioni in Occiddente se non si possono automatizzare. Nessuno può permettersi di spendere 30€/h per uno che cuce le magliette o che assembla e impacchetta i telefonini. A meno di pagare una tshirt 100€ (quelle unbranded), una bambola 100€ oppure e dire a Apple/Samsung che devono ridurre i loro margini del 50% (se non vuoi trovarti un telefono a 2000€)

La soluzione qual'è allora?
Sarò cinico ma semplicemente non esiste. O meglio, ci penserà la natura a ridurre il numero degli umani se questi non imparano a farlo da soli.
Poiché nessuno, e giustamente aggiungo io, è disposto a rinunicare alla propria dose di buddanate e allora bisogna essere molti di meno affinché il pianeta possa reggere.

Infine pur concordando che le misure intraprese dalla UE sono un palliativo, credo che se davvero vogliamo ritenerci una società civile e più avanzata di tutti i selvaggi che popolano il pianeta, abbiamo il dovere morale di alzare l'asticella per indicare la via a chi non ha il nostro standing. Anche se questo ci costa qualcosa.
L'unico potenziale vero problema futuro del mondo "civilizzato" sono l'energia e le materie prime (la natura se ne frega altamente, viaggia su binari differenti), ma per l'uomo stesso...
 
Hai perfettamente ragione. Tra l'altro l'emissione di co2 procapite italiana è una delle più basse in Europa e quindi dei paesi industrializzati:

Nel complesso oggi Italia (5,4 tonnellate nel 2021), Francia (4,6 tonnellate) e Regno Unito (5,0 tonnellate) sono su livelli di emissioni pro capite non troppo distanti tra loro. Solo la Germania (8,1 tonnellate), che mantiene ancora un certo uso del carbone, risulta staccata ma comunque più vicina rispetto al passato.


Da notare che ovviamente nel 2020 le emissioni di CO2 hanno avuto un netto calo in quasi tutti i paesi del mondo a causa della crisi globale dovuta all’epidemia covid. Il rimbalzo delle emissioni del 2021, grazie alla ripresa dell’economia, nella gran parte dei paesi non è riuscito comunque a recuperare quanto perso nel 2020.


Gli Stati Uniti hanno avuto un calo delle emissioni pro capite per motivi simili a quelli detti per i paesi europei, pur con tempi un po’ diversi. Il grafico mostra però in modo impietoso come questo paese sia un emettitore di CO2 decisamente più attivo. Per di più tale situazione non deriva tanto da un utilizzo esagerato di fonti ad alte emissioni, ma da una generale tendenza a consumare energia in modo allegro e con scarsa efficienza, aspetto insolito per paesi ad economia avanzata ma che in parte si giustifica con il fatto di avere notevoli risorse di combustibili fossili da sfruttare.


Nel 2021 il dato pro capite negli Stati Uniti è di 14,2 tonnellate.


Tra tutti i paesi considerati è la Cina l’unico che mostra valori in significativa crescita, influenzati dallo sviluppo economico avuto in particolare dall’inizio degli anni 2000.


Nonostante la veloce crescita, la Cina attualmente si posiziona su livelli simili a quelli di Germania e Giappone e non poi troppo distante dal valore dell’Unione Europea (che ha superato dal 2012). Forse molti si sarebbero aspettati valori più alti ma bisogna considerare che la Cina a livello di ricchezza pro capite (e consumi di energia pro capite) è ancora un paese in via di sviluppo e abbastanza povero.


In realtà, quindi, la posizione di questo paese nel grafico è insolitamente elevata ed è legata al fatto di avere un sistema energetico dipendente dal carbone in diversi settori. In pratica la Cina sta vivendo ancora oggi la sua “fase carbone”, come capitato a diversi stati europei nel periodo tra gli anni ‘50 e ‘80.


Ad ogni modo si può notare che negli ultimi anni le emissioni cinesi hanno rallentato rispetto al primo decennio anni 2000, ad indicare che anche in Cina il sistema energetico ha iniziato una lenta fase di modernizzazione, con un rallentamento nell’utilizzo di fonti più inquinanti e il tentativo di incrementare l’efficienza energetica.


Da notare come in Cina nel 2020 non c’è stata una riduzione delle emissioni grazie ad una ripresa economica dalla crisi covid più rapida che altrove.


Nel 2021 le emissioni pro capite in Cina sono di 8,7 tonnellate.


Il Giappone è l’unico paese che mostra variazioni nel tempo assai ridotte, con una leggera tendenza a crescere che si è trasformata in una sostanziale stasi da metà anni ‘90. Dal 2014 si nota comunque una tendenza a scendere.


Nel 2021 le emissioni pro capite in Giappone sono pari a 8,6 tonnellate.


L’India è un paese in via di sviluppo come la Cina e vorrebbe ripercorrere le stesse orme di quest’ultima ma per ora la crescita economica è più lenta e, come si vede, pure le relative emissioni di CO2.


Nel 2021 le emissioni pro capite in India sono di 1,9 tonnellate.


La Russia è il secondo più rilevante emettitore di CO2 pro capite dopo gli Stati Uniti. Sono evidenti gli effetti della crisi economica seguita alla disgregazione del blocco comunista, ma ad ogni modo le emissioni sono tornate a mostrare una tendenza alla crescita dalla fine degli anni ‘90.


In questo paese il settore dell’energia elettrica incide in modo rilevante sulle emissioni. Oltre ad avere un sistema ancora molto basato su fonti fossili (e con poche nuove fonti rinnovabili), va considerato anche che la Russia è un paese con un clima estremo e rigido e questo finisce per incidere sui consumi di energia. E’ l’unico paese tra quelli considerati che nel 2021 mostra un notevole incremento delle emissioni.


Nel 2021 la Russia ha registrato emissioni pro capite di 13,5 tonnellate.

Emissioni di CO2 pro capite e totali in Italia e altri paesi (1970-2021) | Grafici

Dunque Russia Cina e USA e anche, sia pur staccata, la Germania, sono i paesi che emettono più co2 procapite. I russi in particolare oltre a scatenare guerre inquinano pure :D Una vera jattura per il pianeta :mad:
Ma nessuno ha commentato questo ?

Troppo difficile ? :D
 
Ma nessuno ha commentato questo ?

Troppo difficile ? :D
Scusa che ragionamento è? E che c'entra la guerra con l'inquinamento. A quel punto potrei risponderti che ok Putin è brutto e cattivo e se ne frega del clima ma noi Europei tanto sensibili alla tutela dell'ambiente inviamo proiettili all'uranio impoverito che se non inquinano quelli!!

Occorre essere consapevoli che ogni scelta ha un costo che si può tradurre in perdita di posti di lavoro, riduzione del tenore di vita, maggiori spese per gli spostamenti, rinunce etc.
Il punto vero è sempre sul piano costi-benefici perché la sensazione è di parzialità o miopia enfatizzando alcuni aspetti e censurandone altri. Poi leggi, non so se la notizia sia verificata, che a Rodi nell'area dove si sono sviluppati gli incendi dovranno sorgere campi eolici e più di un dubbio ti viene. Tra l'altro osservo da quando in qua i piromani che appiccano incendi dolosi sono reclutati tra le emergenze ambientali, come avviene nelle notizie recenti.
 
:D

In un thread che parla di bufale propagandistiche mi vai a tirar fuori una delle più assurde e ridicole in assoluto: il Trattato di Coen non e' mai stato ratificato per cui non e' in vigore, ma soprattutto e' stato ultimato dall'ultimo governo Berlusconi, di cui i due baldi giovini Salvini e Meloni, che lo usarono per propaganda appunto, facevano parte.:asd: Poi fu firmato da Gentilini nel 2015, ma a conclusione dell'iter, mica si fanno in pochi mesi questi accordi. Non regalava nulla comunque, si scambiavano tratti di mare per praticità di navigazione, ma ripeto non e' in vigore.

Poi guarda, sostenere che il referendum per il nucleare sia opera della sinistra per favorire la Francia e' altrettanto comico: fu promosso da Di Pietro e votato o non votato da tutti, mica solo dai comunisti😂 Scelta molto saggia, all'epoca, perchè con i governi corrotti e vicini ad ambienti mafiosi le scorie sarebbero state gestite in modo criminale, vivremmo su terre radioattive: preciso che sono per il nucleare di ultima generazione, per il futuro.

Sul resto dissento totalmente, il problema è che noi italiani non siamo abituati alla programmazione, tutto ciò che non serve all'immediato, all'oggi stesso, lo vediamo come una perdita assurda di tempi e denaro, i nordici per nostra fortuna invece lo fanno e noi stando nella UE saremmo obbligati ad andare contro la nostra natura di naviganti a vista :D
Certo che più inquadrato del te nel Csx si fa fatica a trovarlo. Sei uno che teme governi corrotti e mafiosi ma poi hai piena fiducia in ogni narrazione. Il legame PD-Francia è evidente per molteplici aspetti, la Lega è viceversa più filo tedesca. Un accordo esiste anche se non ratificato, basta un appoggio in sede UE o qualche concessione sul debito per ottenere l'approvazione. A proposito di referendum dall'esito scontato credo sia evidente l'assurdità di aver rinunciato al nuke per poi importare energia da lì prodotta, grazie a centrali poste sul confine francese e svizzero, che in caso di incidente ci coinvolgono in pieno. Vedo che quando su è trattato di imporre obblighi anche assurdi e indiscriminati non si è lasciata una libertà di scelta pur riguardando la salute individuale.

Considerando la programmazione ho zero fiducia nei provvedimenti firmati Timmermans e Von der Leyen, credo sia suff per quest'ultima citare le dosi multiple in stra-esubero di vax acquistati con relativi contratti secretati. Davvero pensiamo che l'auto elettrica o le rinnovabili siano la soluzione a tutti i pb. per non parlare di indiscriminati interventi edilizi assolutamente non risolutivi e di efficacia forse temporanea, un modo per nascondere i pb. sotto il tappeto.
 
Ma nessuno ha commentato questo ?

Troppo difficile ? :D
L'unico commento che mi sentirei di fare è che ai russi così come ai cinesi non gliene frega niente di questa svolta green per cui accanirsi su chi mangia tre briciole mettendolo a dieta mentre chi mangia l'intero panino continua a farlo, è ancora più ridicola come soluzione.
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Scusa che ragionamento è? E che c'entra la guerra con l'inquinamento. A quel punto potrei risponderti che ok Putin è brutto e cattivo e se ne frega del clima ma noi Europei tanto sensibili alla tutela dell'ambiente inviamo proiettili all'uranio impoverito che se non inquinano quelli!!

Occorre essere consapevoli che ogni scelta ha un costo che si può tradurre in perdita di posti di lavoro, riduzione del tenore di vita, maggiori spese per gli spostamenti, rinunce etc.
Il punto vero è sempre sul piano costi-benefici perché la sensazione è di parzialità o miopia enfatizzando alcuni aspetti e censurandone altri. Poi leggi, non so se la notizia sia verificata, che a Rodi nell'area dove si sono sviluppati gli incendi dovranno sorgere campi eolici e più di un dubbio ti viene. Tra l'altro osservo da quando in qua i piromani che appiccano incendi dolosi sono reclutati tra le emergenze ambientali, come avviene nelle notizie recenti.
Come che ragionamento e' :D noi siamo tra i paesi più virtuosi al mondo in fatto di emissione di co2 procapite, e ci impongono auto elettrica e restrizioni di ogni tipo, fascia verde, abolizione caldaie a gas, quando gli altri paesi che emettono co2 più di noi se ne fregano altamente. Ma cominciassero prima gli altri a ridurre, Germania in testa che produce quasi il doppio delle ns emissioni, e poi USA,cina e russia. Poi quando arrivano al ns livello, se ci arrivano, ne parliamo . E' come mettere a dieta uno che pesa 70 chili perchè fa bene alla salute e non fare nulla per chi pesa 100 o 110 chili. Quanto alla guerra, inquina eccome, anzi ha un impatto ambientale devastante.
 
Ma nessuno ha commentato questo ?

Troppo difficile ? :D
Se vuoi ti aiuto io. Russia e usa sono tra i maggiori produttori di petrolio, assieme all arabia.
L europa non sta combattendo il cambiamento climatico, sta combattendo per non essere più dipendente da questi paesi produttori di petrolio.
Tu guardi alla co2 interna, ma trascuri che la co2 prodotta dai paesi in sviluppo è principalmente fatta per vendere in europa.

Rimane però un grosso problema: dovremo iniziare a produrci da soli le batterie e la corrente, perchè per non essere più dipendenti dal petrolio poi rischi di diventare dipendente in toto della cina o usa che sono i paesi più avanzati nel mercato elettrico.
 
Guardati le emissioni di co2 di iran, arabia saudita&co.. tutti produttori di petrolio.
la guerra non è principalmente al cambiamento climatico ma ai produttori di petrolio.
Che poi tu guardi la co2 pro capite invrce sarebbe comunque meglio guardare anche le condizioni di vita perchè se vivi come in un pollaio capisci che la co2 pro capite si abbassa ma non vuol dire che non ci sia inquinamento.
Guardati questo video del pakistan.. 0.5 co2 pro capite secondo il tuo ragionamento inquinano poco.
 
Assumendo che per assurdo il "cambiamento climatico" sia al 100% colpa delle attività umane, e posto che la UE conta circa 450mln di abitanti su un totale di 8mld di abitanti del pianeta (con gli altri 7,5mld di abitanti che non hanno alcuna intenzione, quantomeno non in tempi brevi e con la nostra foga fanatista, di attuare alcuna svolta green), abitanti tra l'altro destinati a crescere in futuro soprattutto dove di queste tematiche green se ne strasbattono altamente (Africa e Asia), mi si spiega quale può essere l'impatto lato UE sul fenomeno? Mi si spiegano i costi? Mi si spiega il rapporto/costi benefici (considerando che come UE siamo gia "efficienti" su normative euro per veicoli, limiti alle emissioni delle fabbriche ecc)?

Trovo legittimo pensare che se anche da domattina tutti gli europei iniziassero a muoversi a piedi e chiudessero tutte le fabbriche tornando a zappare i campi, globalmente l'impatto sarebbe davvero molto ridotto, globalmente.

Solo io penso che tutta questa svolta obbligata sarà foriera di impoverimento generale ed inflazione?

Un altro paio di temi, mi ci arrovello sempre. Possibile che dalle bocche di tutti i profeti della lotta al cambiamento climatico non abbia sentito una, dico una volta toccare questi due temi?

1) l'auspicarsi di una decrescita demografica a livello mondiale. Cosa più efficace per la lotta all'inquinamento e al consumo di risorse, se non il porre freno ad una crescita incontrollata?

2) l'auspicarsi di ritornare ad una morigeratezza dei consumi. Stop al demenziale consumismo sfrenato. Comprare ciò che serve, quando serve, e riparare (e imporre alle aziende produttrici di facilitare la cosa) invece di buttare. Mai sentito. Strano. Invece no " Consuma come prima e più di prima, ma con il nuovissimo e sfavillante prodotto green!! Bravo polletto da spennare, apri il portafoglio (o fai un bel finanziamento a taeg a doppia cifra, visti i tempi) e contribuisci a far girare la ruota!! "

Ultime riflessioni sparse sulla quotidianità, giusto per evidenziare l'ipocrisia/disinteresse con cui si gestisce la situazione. Lo smart working. Assodato che milioni di persone hanno potuto lavorare tranquillamente da casa per mesi e mesi senza intoppi ed anzi non di rado con miglioramento della produttività, perchè non spingere lato Stato (eventualmente anche incentivando le aziende) per rendere strutturale la cosa? E invece no, pecoreccio ritorno totale o parziale in sede. Milioni di persone a muovere quotidianamente milioni di auto, a intasare il traffico o i mezzi pubblici. Questo non è inquinamento che può essere evitato? Aaah ma andava tutelato l'interesse di chi si giova di chi si muove per lavoro. Baretti dal pregiato caffè bruciato e brioches scongelate, tavole calde con menù a 10€ a pranzo, accise su carburanti, iva su acquisto e mantenimento auto, affitti per uffici e quant altro. Qui l'inquinamento non interessava. Strano.

Altro punto, i semafori. Nord Italia, alcuni impianti semaforici nuovi o recenti. Per lavoro su turni mi muovo ad orari particolari. È normale che, percorrendo una strada principale magari alle 5 di mattina, con le intersezioni deserte, nessun pedone e sotto i limiti di velocità (si sa mai che ci sia un rosso stop), gran parte dei semafori continuino bovinamente il loro ciclo verde/rosso facendo fermare inutilmente chissà quanti veicoli nell'arco di una giornata, causando in un anno lo spreco di chissà quante migliaia di litri di carburante per singolo semaforo?

Ultimo punto, differenziata porta a porta, ho litigato pochi giorni fa con il Comune. Un passaggio settimanale per indefferenziato, due per umido. Una sciccheria, soprattutto d'estate. Mi hanno risposto che si, non è il massimo e vedranno per l'anno prossimo di attivarsi ler incrementare i giorni di raccolta, nel mentre posso caricare la spazzatura in auto per portarla all'isola ecologica. E certo, mi pare giusto, mi levi i cassonetti, poi di fronte ad una raccolta inefficiente mi dici di prendere e muovere l'auto (appositamente, visto il cul de sac in cui si trova l'isola ecologica) per fare il turismo spazzatura. Tutto bellissimo. Si ride per non piangere.
Ti rispondo io ad alcune domande.
Secondo me i ragionamenti fatti dai nostri capoccia europei sono semplici: continuare a petrolio, ci impoverirà di più che convertirci all elettrico.
1) l europa non produce una goccia di petrolio
2) l europa può prodursi l elettricità, tramite centrali nucleari, pannelli solari, geotermico etcetc (certo non produrrà il 100% del suo fabbisogno ma già iniziare è un passo importante)

Non è una questione di co2 ma di petrolio. I paesi che emettono più co2 sono i paesi che producono più petrolio (usa, russia, iran, arabia). Quindi meno petrolio compri, meno sei dipendenteda questi paesi e indirettamente meno co2 gli fai produrre. Ma fargli produrre meno co2 è un fatto secondario, secondo me la realtà è che o diventiamo indipendenti da questi paesi guerrafondai o pian piano andremo incontro alla fine del benessere.

Secondo me si è scelto l elettrico perchè è una tecnologia dove paesi come iran o arabia o russia sono molto indietro e vengono tagliati fuori dal business europeo.

Sul calo demografico hai ragione, ma l europa può fare poco o nulla. L unica cosa è smettere di comprare da questi paesi in boom demografico.

Sulle quotidianità che racconti cè sempre da migliorare ma sono una inezia rispetto alle decisioni a monte (eliminare petrolio).
 
Guardati le emissioni di co2 di iran, arabia saudita&co.. tutti produttori di petrolio.
la guerra non è principalmente al cambiamento climatico ma ai produttori di petrolio.
Che poi tu guardi la co2 pro capite invrce sarebbe comunque meglio guardare anche le condizioni di vita perchè se vivi come in un pollaio capisci che la co2 pro capite si abbassa ma non vuol dire che non ci sia inquinamento.
Guardati questo video del pakistan.. 0.5 co2 pro capite secondo il tuo ragionamento inquinano poco.
Ma noi siamo un paese industriale, l'Italia è il secondo esportatore dell'Unione dopo la Germania, e la Germania produce quasi il doppio di co2 procapite dell'Italia. Onestamente del Pakistan o del Messico mi frega poco. Tutta la paccottiglia cinese, dai telefoni oppio in poi, presente in Occidente , totalmente inutile, compresi i giocattolini tossici che ogni tanto vengono banditi, permessi dai globalisti che ora gridano al pianeta morente, fosse per me sarebbero totalmente aboliti. Cominciamo da li, riduciamo le emissioni delle navi portacontainer, che in un solo viaggio emettono sostanze inquinanti come mille Tir, imponiamo ai paesi africani restrizioni demografiche, diminuiamo la popolazione su questo pianeta e poi ne riparliamo.
Sono gli altri paesi a dover scendere alle emissioni italiane, non imporre a noi situazioni totalmente inutili. Noi siamo magri e ci fanno mangiare poco quando gli altri sono obesi ? :no: :nono:
 
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