Milano (città) - Osservatorio mercato immobiliare - Parte XIII

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Se raddoppi i salari dall'oggi al domani è ovvio che questo accada.
Ma un lento adeguamento delle paghe al costo della vita, come è avvanuto nel resto dell'Europa occidentale negli ultimi 30 anni non ho provocato questi sfracelli.
Chiaro che noi abbiamo perso il treno e oggi facciamo una fatica terribile a recuperare ma continuare a non fare nulla non è certo la soluzione.
Perché sfracelli? E' proprio ciò che offre il vantaggio ai posti ricchi.

Scandinavia, Svizzera, Olanda, ma pure Parigi e Londra: stipendi elevati trainano certi costi, soprattutto housing e costi di servizi col personale. Chiaramente non può esserci una relazione lineare perché ogni prodotto fa a sé, così come l'aumento di salario non è solitamente uniforme.

Però è la base della ricchezza di una zona: il servizio più caro è sinonimo di un "erogatore" con maggiori entrate.

L'auto, la lavatrice, il mobile ikea, l'energia elettrica, il vestiario basico, qualsiasi dispositivo elettronico, un biglietto aereo e molte altre spese cresceranno molto meno, garantendo un miglioramento del potere d'acquisto.
 
Che poi è un po' quello che è successo un po' dappertutto. La pizza costa il 50% più che a Milano ma le patate e il carburante sono allineati.
E siccome non si vive di sola pizza, net net il potere d'acquisto è migliore a Parigi che a Milano anche se un caffè ti costa 3€
Esattamente.
Motivo per cui economicamente conviene sempre andare a Zurigo :D
 
Se raddoppi i salari dall'oggi al domani è ovvio che questo accada.
Ma un lento adeguamento delle paghe al costo della vita, come è avvanuto nel resto dell'Europa occidentale negli ultimi 30 anni non ho provocato questi sfracelli.
Chiaro che noi abbiamo perso il treno e oggi facciamo una fatica terribile a recuperare ma continuare a non fare nulla non è certo la soluzione.
Le paghe possono adeguarsi al costo della vita solo se aumenta la produttività, altrimenti gli aumenti si scaricano sui prezzi e siamo daccapo, diventa un circolo vizioso. In Italia siamo al palo da vent'anni e possiamo competere col resto d'Europa solo tenendo basso il costo del lavoro, essendo inferiori su tutto il resto: costi delle materie prime, logistica, contesto normativo/burocratico, fiscalità.
 
Oltre alla produttività un punto fondamentale è la capacità di attrarre investimenti, che portano lavoro da parte di aziende molto capitalizzate e magari con investimenti grossi in tecnologia.

Sono abbastanza sicuro che in settori che anche qui vanno bene come il pharma e il lusso i salari siano di un diverso livello.

Ma ad esempio città come Amsterdam e Dublino hanno attratto aziende tech che offrono molti posti di lavoro e pagano molto sopra la media.

Per capirci, da noi una struttura del genere non esiste, o meglio ha dimensioni molto diverse. L'ingegnere col PhD ha un salario molto simile a quello medio nonostante, ovviamente, l'offerta di bravi ingegneri sia scarsa. Con una struttura economica diversa almeno il suo salario potrebbe crescere molto, e molto diversamente rispetto ad altre mansioni meno specializzate e a minor valore aggiunto, con effetti inflattivi diversi e ovviamente portando un effetto su altri salari correlati al suo (il suo manager, i suoi colleghi, ecc.).

Con una struttura appiattita su Tier 1 e un po' di Tier 2 l'effetto è tendente al quiet quitting, per forza.

Esempi che vanno assieme al grafico per aziende ad Amsterdam:
- Tear 1 è nel team che sta dietro al sistema IT del supermercato
- Tear 2 è nel team di Nike
- Tear 3 è nel team di Uber

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sarà...del suo anno (1991) al politecnico di carrieroni in Italia non ce ne sono. Ovviamente nell'ambito di riferimento.
Ovviamente intendevo 9 anni in svezia, non 9 mesi.
Ho lavorato come consulente in we build e gli ingegneri arrivavano facile facile a 10k al mese netti se accettavano di fare un mese in Italia e un mese sul cantiere (anche i 30enni).
Dopo 2 o 3 cantieri la carriera da Project Manager era spianata e non era necessario nemmeno andare all'estero per guadagnare facili 5k...
 
guarda...sarà,..io ci sono andato oramai 7/8 volte.
Ci andrei domani.
Welfare ottimo, cibo molto buono altroché, qualità della vita ottima, il clima è un problema pochi mesi all'anno ma solo lato luminosità. A New York fa molto più freddo che a Stoccolma.
Quanto al costo della vità, oggi Stoccolma costa come Milano, su molte cose meno.
Confermo al 100%. Peraltro Stoccolma l’ho trovata bellissima, molto vivace e pulita. Una città vivibile e all’avanguardia
 
Ho lavorato come consulente in we build e gli ingegneri arrivavano facile facile a 10k al mese netti se accettavano di fare un mese in Italia e un mese sul cantiere (anche i 30enni).
Dopo 2 o 3 cantieri la carriera da Project Manager era spianata e non era necessario nemmeno andare all'estero per guadagnare facili 5k...

Tutto facile insomma.

Poi però 5k li prende il 4% dei milanesi e la RAL media di un ingegnere trentenne è sui 35k.

Selection bias - Wikipedia
Survivorship bias - Wikipedia
 
Tutto facile insomma.

Poi però 5k li prende il 4% dei milanesi e la RAL media di un ingegnere trentenne è sui 35k.

Selection bias - Wikipedia
Survivorship bias - Wikipedia
bisogna anche saper leggere quello che uno scrive eh, e soprattutto inquadrare il contesto.

dire che gli ingegneri di we build (ma anche saipem e le altre società di ingegneria) guadagnano x non significa che tutti gli ingegneri guadagnano x.

rispondevo al post relativo al fatto che in italia certe cifre non si guadagnano mentre in svezia invece si.
 
In Italia c'è anche gente che guadagna 200k a 30 anni.

Il problema è la distribuzione dei redditi, non il caso singolo del survivor.

Quando si dice che "in Svezia invece sì" si intende che è molto più diffuso guadagnare certe cifre, mentre qui le opportunità sono per pochi, e chi rimane indietro non è per forza un incapace o uno svogliato: semplicemente non ci sono i posti.
 
E' pur vero che anche i contratti esteri sono parametrati.

Se vai in piattaforma con Eni prendi una frazione di Total, Shell o BP a parità di ruolo. D'altronde il salario d'ufficio è il benchmark.

I paesi nordici offrono in media ottima qualità della vita perché hanno un'impronta social democratica radicata per cui non finiscono nel turbine dell'eccesso di lavoro tipico di altre società ma beneficiano di quanto dicevo sull'inflazione.
Hanno mediamente costi elevati pure al supermercato (o altre gabole specifiche, tipo CO2 tax o bastonate sull'alcol), ampiamente compensate dalla deflazione che offre praticamente tutto il mondo che ha salari più bassi.

La loro fortuna e sfortuna girerà parecchio attorno all'immigrazione.
 
MSN

Case in affitto o in vendita in provincia di Milano: i Comuni più economici, i prezzi e le tipologie più cercate​

 
Ragazzi buongiorno, non so se è il post giusto, ma credete che i prezzi delle case a Milano continueranno a salire per sempre?
 
Ragazzi buongiorno, non so se è il post giusto, ma credete che i prezzi delle case a Milano continueranno a salire per sempre?
Da questi commenti però si evince che l'euforia sul mercato immobiliare milanese è ancora tanta.
Possono rimanere costanti, decrescere un po' e stabilizzarsi. Ovviamente dipende dalla domanda che ci sarà in futuro e dall'offerta.
 
Invece per quanto riguarda il clima prevedo che domani se non dovesse piovere sarà soleggiato, o al limite nuovoloso. Le temperature rimarranno piacevoli ma potrebbe anche fare freddo, oppure virare al caldo.
 
Da questi commenti però si evince che l'euforia sul mercato immobiliare milanese è ancora tanta.
Possono rimanere costanti, decrescere un po' e stabilizzarsi. Ovviamente dipende dalla domanda che ci sarà in futuro e dall'offerta.
Parlano di effetto Liguria , si spiega in questo articolo:
Il MERCATO di MILANO non è per GIOVANI: la MAGGIORANZA di chi compra CASE di PRESTIGIO è over 65, 1 su 3 è straniero - Milano Città Stato
Trattano delle zone super nell'articolo.

Sono stupito della resistenza del mercato al rialzo dei tassi e assicuro che rispetto a 6 mesi fa ho numeri a riprova che anche da noi ( peones della periferia N/O, nulla a che vedere con voi altolocati ) i trilocali in vendita sotto i 250K cominciano ad essere pochi .
Cioè in un quartierone da 33K abitanti , i trilocali sotto i 250K sono passati da oltre 40 di inizio anno a 15 con vendite abbastanza stabili nel tempo , addirittura al Gallaratese 1 ( quindi Bonola, Comina, Cotica ) zona migliore di San Leonardo ( G2 ) , sono solo 5.
Ho l'impressione che gli acquisti vengano da fuori zona e che visto che le aree limitrofe QT8 o Portello sono diventate fuori budget per molti, gli acquirenti stiano ripiegando su soluzioni più economiche . Probabilmente il nuovo quartiere di Cascina Merlata ci sta riflettendo un po' della sua luce ( vediamo se lo farà un po' anche il centro commerciale nuovo che apre entro fine novembre o se cannibalizza il centro Bonola ).
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Sugli stipendi italiani , purtroppo i ccnl regolano gli stipendi a livello nazionale, il che crea distorsioni per cui a parità di ruolo un milanese rischia di fare una vita grama rispetto ad un lavoratore della provincia ed è la scoperta dell'acqua calda, anche perchè non sono tutti manager da 100K lordi all'anno che più o meno vivono bene dappertutto. Crescere dei figli a Milano comincia ad essere difficoltoso economicamente, e costringere a rinunce.
Si conclude che a questi prezzi gli acquisti vengono conclusi da lavoratori con ruoli via via meglio retribuiti rispetto a quelli degli acquirenti dei precedenti 10 anni, forse anche 15 anni sui vecchi massimi relativi dei prezzi ( o forniti di risparmi anche famigliari allo stesso modo più alti ). Gentrification che prosegue, quelli attuali potrebbero essere anche acquirenti molto resistenti alle crisi, il che rende anche abbastanza robusto il trend, finché ci sono manager/"superquadri con il mantello" disponibili a trasferirsi a Milano si intende.

Infine ammetto che nei precedenti interventi in cui parlavo di uno stop dei prezzi da me, ma anche in generale sulla città , almeno da me sto sbagliando ( fortunatamente ).
 
Parlano di effetto Liguria , si spiega in questo articolo:
Il MERCATO di MILANO non è per GIOVANI: la MAGGIORANZA di chi compra CASE di PRESTIGIO è over 65, 1 su 3 è straniero - Milano Città Stato
Trattano delle zone super nell'articolo.

Sono stupito della resistenza del mercato al rialzo dei tassi e assicuro che rispetto a 6 mesi fa ho numeri a riprova che anche da noi ( peones della periferia N/O, nulla a che vedere con voi altolocati ) i trilocali in vendita sotto i 250K cominciano ad essere pochi .
Cioè in un quartierone da 33K abitanti , i trilocali sotto i 250K sono passati da oltre 40 di inizio anno a 15 con vendite abbastanza stabili nel tempo , addirittura al Gallaratese 1 ( quindi Bonola, Comina, Cotica ) zona migliore di San Leonardo ( G2 ) , sono solo 5.
Ho l'impressione che gli acquisti vengano da fuori zona e che visto che le aree limitrofe QT8 o Portello sono diventate fuori budget per molti, gli acquirenti stiano ripiegando su soluzioni più economiche . Probabilmente il nuovo quartiere di Cascina Merlata ci sta riflettendo un po' della sua luce ( vediamo se lo farà un po' anche il centro commerciale nuovo che apre entro fine novembre o se cannibalizza il centro Bonola ).
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Sugli stipendi italiani , purtroppo i ccnl regolano gli stipendi a livello nazionale, il che crea distorsioni per cui a parità di ruolo un milanese rischia di fare una vita grama rispetto ad un lavoratore della provincia ed è la scoperta dell'acqua calda, anche perchè non sono tutti manager da 100K lordi all'anno che più o meno vivono bene dappertutto. Crescere dei figli a Milano comincia ad essere difficoltoso economicamente, e costringere a rinunce.
Il CCNL però stabilisce il minimo poi ci dovrebbe essere la possibilità di contrattare il superminimo. Anche se in Italia solo i lavoratori diciamo qualificati hannno l'opportunità di averlo. Molti devono accontentarsi del minimo sindacale.
Si conclude che a questi prezzi gli acquisti vengono conclusi da lavoratori con ruoli via via meglio retribuiti rispetto a quelli degli acquirenti dei precedenti 10 anni, forse anche 15 anni sui vecchi massimi relativi dei prezzi ( o forniti di risparmi anche famigliari allo stesso modo più alti ). Gentrification che prosegue, quelli attuali potrebbero essere anche acquirenti molto resistenti alle crisi, il che rende anche abbastanza robusto il trend, finché ci sono manager/"superquadri con il mantello" disponibili a trasferirsi a Milano si intende.
Sicuramente i nuovi acquirenti ma anche affittuari sono molto più soldi rispetto a quelli di 10-15 anni fa. Sia per reddito, patrimonio ma in generale posizione lavorativa molto più resiliente alle crisi.
 
Tutti a piangere ma poi vengono tutti a Milano, caput mundi e frequentano università da 15.756€ l'anno x 6 anni = 94.540€ + vitto, alloggio e divertimento. Diciamo che tutti i 6 anni da fuori sede inclusa l'università gli saranno costati a spanne un totale di 170.000-200.000€ a seconda del tenore di vita.

Jacopo, 25 anni, medico specializzando in Anestesia: «Guadagno 1.600 euro ma resto in Italia. Papà dottore diceva: cambia lavoro»

Tredicesimo su 5 mila candidati alla facoltà di Medicina del San Raffaele, poi il trasferimento dalla Puglia a Milano: «Né per fama né per soldi. Se vivi a Milano devi essere oculato per arrivare a fine mese»
 

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Sono stupito della resistenza del mercato al rialzo dei tassi
C'è da dire che la principale banca italiana per erogato mutui (Intesa) non ha ancora alzato molto i tassi. E' stabile sul 3,85% (un mese fa era sul 3.80%).
Mentre Unicredit è sui 4,67%. (Ho preso come esempio un 30ennale all'80%)

Secondo me l'impatto lo si avrà (se lo si avrà), se Intesa aumenterà i tassi al livello di UC.
 
Ragazzi buongiorno, non so se è il post giusto, ma credete che i prezzi delle case a Milano continueranno a salire per sempre?
immobili belli terranno, la fuffa dei sognatori che speravano di fare l'affare della vita vendendo l'appartamento della nonna dovra' ridimensionarsi
 
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