Ok, quindi metti da parte la tua lotta al fantasma sovietico e seguimi: secondo te quanto deve costare l'affitto di un monolocale in periferia per distruggere la domanda? Uno stipendio, mezzo stipendio? Quanto tempo passa prima che l'inquilino se ti va bene se ne va (aumentandoti gli sfitti e abbattendo la redditività) e se ti va male smette di pagare?
Quello che serve perché appunto la domanda si distrugga.
Va bene che i proprietari sono il male, ma se non affittano e non vendono, i prezzi vedi che li abbassano.
Mah, questa cosa che "non si può fare nulla" andrebbe anche dimostrata, perchè se nulla funziona non si capisce perchè letteralmente tutti continuino a provarci. A me sembra evidente che le città stiano cercando un equilibrio fra l'attrarre turisti e lavoratori qualificati (i famosi "digital nomads" contro cui si scagliano i residenti in paesi come Messico o Portogallo) e il mantenere la propria anima, il proprio status quo, e un'accettabilità decente dei cambiamenti nel tempo.
Credo poi che sia ancora un po' presto per tirare le somme dato che parliamo di fenomeni nuovi o nuovissimi - il lavoro remoto e gli affitti brevi hanno avuto un boost negli ultimi 5 anni - comunque ad esempio da
qui:
our results indicate that introducing specific regulations produces indeed rather positive results, if compared with cities that have done almost nothing. Regulating the market may not definitely eliminate the negative effects of touristification, but substantially reduce its pressure on the housing market, particularly in terms of housing availability for residents and therefore, indirectly, tourism-led gentrification and the depopulation of cities' cores. To those who oppose those regulations accusing them of being anti-growth, our results indicate that this is not the case.
Partendo dal fatto che sono tendenzialmente a favore di alcune limitazioni, mi si perdoni lo scetticismo di fronte all'ennesimo modellone che standardizza N policies differenti e X effetti differenti (non misurati) in Y città differenti.
Dal paper:
we will assess to what extent regulations: reduce the pressure of short-term rentals, intended as the total number of listings of entire apartments; alter the composition of the short-term rental supply, i.e. the ratio between entire apartments and shared rooms; curb the professionalization of the market, which we estimate through the number of hosts managing more than one apartment; and impact the spatial concentration of short-term rentals in the city.
Cioè l'impatto si misura sulla base degli annunci su AirBnB?
Le "evidence" ripetono più volte essere limitate alle US Cities.
Dicono loro
Empirical investigations of the effects and outcomes of regulations are rarer. Some of those focus on single cities and provide, consequently, only partial evidence. ... A similar pattern was observed in the French city of Bordeaux, where a decrease in the central area led to an increase in contigous Municipalities (Robertson et al., 2023).
Uno splendido comparativo basato sulle regolamentazioni della contea di LA,
Comparative assessments of different cities are certainly more illuminating, and closer to the scope of the present article. Koster et al. (2021) compared 18 regulated cities with 88 unregulated ones in Los Angeles County, using quasi-experimental methods. Regulating short-term rentals, the authors estimated, led to a decline of 50 % in Airbnb listings and a decrease of 2 % in house prices and rents.
(altro articolo citava un -4% sugli house prices)
Insomma, un articolo molto interessante che metterà luce su determinati aspetti e che non presenta ancora UNA valutazione sui prezzi. UNA.
Il tutto sempre non considerando l'effetto uomo che soprattutto in Italia non ho dubbi che si adatterà (hint: provare a contattare un po' di host parigini, scoprirete come vengano mantenuti annunci civetta per continuare a fare del gran black
)
Nel mentre, tanto per citare qualcosa di reale, il governo olandese citava un house shortage di 400'000 unità, in crescita tendenziale e continua fino al 2028, stimano.
E lo dico dalla prospettiva di chi AirBnB lo limiterebbe.
Sei tu che lasci intendere l'inevitabilità di avere un centro per ricchi, una periferia per lavori ad alto reddito e gli altri non si capisce bene dove vadano.
Semplicemente propongo che sia il mercato a decidere chi abita dove. Se non va bene, si faccia come in Austria (mi pare) con le popolari in centro città. Poi però tocca tenerle come in Austria eh.
Se anche sposti le sedi - faccio notare che esistono già decine di multinazionali in periferia, in provincia, nell'hinterland e in buona parte della regione - o le università (anche qui, Bicocca o Bovisa non sono nate ieri), non puoi farlo per tutto senza snaturare completamente la città.
Mind è già la via, il resto sono studentati. Eh si Bovisa e Bicocca sono nate prima del turismo milanese e meno male che sono già fuori.
Le aziende si spostano SE conviene. Tu mi dici che non trovano personale e che non possono pagare di più, io dico che allora si devono spostare.
Proponi una Milano senza i teatri del centro (magari lasci la Scala per i turisti però mi sposti il Piccolo il Dal Verme il Manzoni il Nazionale.......),
Lol, ma quando mai? Chi avrebbe detto sta roba? In città vivranno persone, sta roba che sia come Venezia fa ridere, che andranno a teatro. Perché dovrei spostare i teatri?
una città studi senza studi,
Non vedo il problema, già la statale si sposta.
i licei dici di non volerli spostare però chi ci lavora avrà sicuramente voglia di farsi 3h di viaggio al giorno e non avranno quindi problemi ad attrarre personale,
Pay them more, come sempre. Un problema nazionale (mancano pure nel resto del Nord) non si risolve con gli affitti calmierati (o chissà che altro).
i cinema si sta cercando di lottare per non farli chiudere da anni, per non parlare degli innumerevoli servizi per i residenti (negozi di quartiere, centri sportivi, istituti di formazione).
I cinema chiudono per la gentrificazione? ma quando mai?
I negozi di quartiere cambieranno, il resto rimarrà perché gli abitanti saranno lì e ne usufruiranno.
Magari lasci qualche museo ma anche qui non si capisce chi ci dovrebbe lavorare, ma alla fine appunto dipingi una distopia che, credo e spero, non avverrà mai.
I musei, punto turistico per antonomasia, "magari lascio" ? Ma che è?
Senza considerare che la fai davvero troppo semplice: le aziende hanno bisogno sia di stare in centro per fare network, sia di poter attirare e pagare i dipendenti. Non è che prendi e sposti.
Non è che la faccio facile. E' che qui pare che la classica lamentela all'italiana. L'azienda non trova personale e chiede allo stato (aka, alle tasse dei cittadini) i sostegni economici per continuare a pagare poco i dipendenti nella sede centrale?
Se poi sposti fuori, sparisce semplicemente il concetto di città, ma è proprio quello che vogliamo evitare. Che motivo avrei di voler vivere in centro se mi sposti e diffondi i servizi? Altro che città dei 15 minuti.
Delocalizzare e promuovere sviluppo altrove è letteralmente la città dei 15 min. Al contrario di adesso, dove c'è la Milano A, dentro la circonvalla, e la Milano B, fuori dalla circonvalla.
Peraltro quali servizi secondo te sarebbe diffusi? Mica chiudono i parrucchieri, i medici, le scuole, i negozi di prossimità (che stanno in piedi, chiaramente).
Pare la crociata per salvare le edicole.
Io ho capito quello che vuoi, la città che in semicentro sia affrontabile con sacrifici, in periferia comoda e alla portata di tutti e l'hinterland bello economico. La soluzione è solo una: la recessione.