Ma com'è che nonostante l'america sui massimi il portafoglio negli ultimi giorni è sceso parecchio?
quello a cui stiamo assistendo nelle ultime settimane, specialmente in agosto, è una forte divergenza tra listini azionari statunitensi e il resto del mondo. Mentre i primi, come sottolineato, sono ai massimi di sempre, il resto dei listini azionari fa molta fatica: solo guardando all'ultimo mese, vediamo come Europa, Giappone, Regno Unito e soprattutto emergenti siano tutti in territorio negativo. Le motivazioni dietro questa divergenza sono molteplici e quelli per ora più evidenti a nostro avviso sono:
- fondamentali forti in USA con stagioni degli utili ultimamente migliori che nel resto del mondo
- un forte momentum che porta molti operatori sistematici a creare forti posizioni lunghe sull’azionario americano
- la percezione che a vincere un’eventuale guerra commerciale saranno gli Stati Uniti.
Il nostro portafoglio prevede sí un’esposizione all’azionario statunitense, ma non si esaurisce con essa. Gli Stati Uniti concorrono per una parte importante ma non esaustiva alla composizione dei portafogli Moneyfarm, che rimangono diversificati a livello globale. Pertanto possono soffrire anche se vediamo Wall Street segnare continuamente nuovi massimi.
A dir la verità, questa divergenza è in atto già da prima di agosto, ma nei mesi precedenti il rafforzamento del dollaro aveva premiato i portafogli, permettendo di compensare in parte questa divergenza. Con il biglietto verde ora piú stabile, senza dimenticare il mercato obbligazionario fermo, questo tipo di dinamiche emergono con piú forza sulla performance del portafoglio.
Mi permetto di aggiungere anche che nel mese di luglio ci siamo mossi in questa direzione per ridurre l’azionariato emergente incrementando anche l’azionario statunitense. Portiamo avanti la nostra convinzione che il nostro approccio sia corretto per gestire anche il rischio prospettico che l’azionario americano presenta e che non va sottovalutato.