Le reazioni di pasromano ai movimenti repentini del proprio ptf appaiono da un certo punto di vista degni di interesse perchè in fondo rappresentano
il paradigma dell'avversione al rischio:
l'eccitazione quando tutto sale, desiderando avidamente di migliorare le performance limando ulteriormente i costi di gestione, la disperazione quando tutto scende e con il pensiero fisso di perdere denaro guadagnato giorno per giorno con il duro lavoro.
Sarà formativo per molti capirne gli aspetti psicologici,
la sua capacità di mantenere immutato l'atto di fede nella crescita perenne dei mercati azionari nel medio-lungo termine.
Il forum può invero fornire una forma di sollievo alle perdite: il mal comune, il sostegno reciproco di fronte ad una avversità può essere in grado di lenire la sofferenza psicologica.
Chi si ritrova in una situazione simile dovrebbe chiedersi introspettivamente se i giorni/settimane/mesi trascorsi in uno stato di sofferenza mentale e/o con disturbi del sonno valgono qualche punto percentuale in più di rendimento netto annuo.
E' anche possibile che pasromano riesca prima o poi ad entrare in un mindset tale da fargli accettare come fisiologiche temporanee perdite virtuali di portafoglio, un inevitabile tributo di sangue da versare al dio mercato, con la speranza di un futuro epilogo positivo della sua avventura fuori dalla comfort zone dei conti deposito al 3% lordo annuo (vincoli Esagon e Rendimax ancora attivi in qualche ptf ma ovviamente non più sottoscrivibili da tempo).
Si accettano scommesse....