Casey Stoner and LCR Honda (2006)
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"Inizio stagione ...era la terza gara su cinque che chiudevo davanti a uno, se non entrambi, i piloti ufficiali Honda...diventai presto vittima del mio successo. La Michelin aveva iniziato a capire che me la cavavo con i tempi sul giro, soprattutto con le gomme consumate, cosi iniziarono ad usarmi come cavia. Mi facevano testare un determinato set di gomme per le prove libere e io ero contento e mi adeguavo subito. Poi, il giorno della gara, mi dicevano: "non puoi usare quelle, non resisterebbero fino alla fine". Insistevano perchè usassi delle gomme diverse e poi sulla griglia scoprivo che Dani o Nicky o qualcun altro montava le gomme con le quali avevo pensato di correre io. Per contratto ero obbligato a usare qualsiasi pneumatico decidesse Michelin.
Non era come oggi, dove a ogni pilota viene assegnato un set di pneumatici identici per tutto il weekend. All'epoca era lotta aperta. Davi il tuo feedback a Michelin e loro in teoria avrebbero dovuto decidere qual era la gomma migliore per ogni sessione. Potevamo testarne alcune nelle prove, ma per la gara erano loro a scegliere per noi. Non sapevamo mai che cosa ci sarebbe capitato: usavamo una gomma con un certo codice per tutto il fine settimana e poi in gara ci ritrovavamo un set con un codice diverso. Spesso capitava addirittura che la ruota anteriore non fosse accoppiata con quella posteriore. A volte nelle prove tutto funzionava bene, ma poi in gara inboccavo una curva e l'anteriore si piegava. Altre volte la gomma posteriore aveva troppa aderenza rispetto a quella anteriore. Io continuavo a spingere perchè ingenuamente mi fidavo di loro, ma questo mi causò alcuni gravi incidenti. Il primo fu al Mugello...La stessa cosa si ripete nella tappa successiva in Catalogna...quando l'anteriore si piegò ancora una volta. Mio padre racconta: "Quando ancora non eravamo entrati in MotoGP, guardando i Gran Premi avevamo sentito parlare di queste cosidette <guerre delle gomme> ma non avevamo mai capito quante implicazioni tattiche ci fossero dietro. In sostanza Michelin controllava il campionato e praticamente decideva chi doveva vincere, Per alcuni piloti facevano addirittura arrivare le gomme dalla francia in aereo nel giro di una notte! Casey non ha mai ricevuto questo trattamento di favore, lo so per certo. Se nelle prove montava delle gomme che lo rendevano tre o quattro decimi più veloce degli altri - e ci sono le tabelle a testimoniarlo se non ci credete, perchè questa è la verità - gliele ritiravano e le davano a un altro pilota. Poi andava in gara e quasi sempre gli si piegava l'anteriore. E il punto era che non lo mettevano nemmeno in guardia! ".
Papà aveva ragione. Cominciavo a sentirmi come un manichino da crash test e, via via che la stagione procedeva, la situazione peggiorava, finchè mi arrabbiai e iniziai a dare segni di insofferenza, guadagnandomi la reputazione del moccioso viziato. Non sto cercando scuse, ma ero veramente demoralizzato.
....Continuai a lavorare sodo come facevo da una vita, e naturalmente continuai a cadere, attirandomi critiche feroci da parte della stampa e degli addetti ai lavori e conquistandomi il soprannome di "Rolling Stoner", che mi irritava parecchio. Ma io non ho mai voluto essere uno di quei piloti che galleggia intorno al decimo posto perchè non riescono a gestire l'anteriore e non capiscono perchè."
- Casey Stoner: La mia vita. Oltre ogni limite -