Motterlini non è Moonstruck

andrea volterra

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25/10/02
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Oggi nell'inserto economico del Corriere della Sera Matteo Motterlini, docente di economia cognitiva all'università San Raffaele stronca un paper a cui ero affezionato e di cui si era parlato in questo forum in passato (d'accordo lo ammetto, la responsabilità è mia: Io ne avevo parlato): "Are Investors Moonstruck? Lunar Phases and Stock Returns".

Il motivo per cui le conclusioni del paper sarebbero sbagliate è il fatto che siamo "stregati dai piccoli numeri" (e gli economisti non sono immuni). Il buon Kahneman dice che tendiamo sempre a generalizzare anche quando non abbiamo abbastanza dati per farlo. 8 teste su dieci? allora la moneta è truccata! sbagliato! ci vogliono più osservazioni.

La prima volta che ho letto di questo bias ho pensato: "Sono io!". infatti a me bastano pochissimi dati per inferire leggi universali. bastano poche rotture consecutive del max del giorno prima che abbiano un qualche seguito e mi convinco subito che il metodo migliore per entrare sia quello di entrare sempre in tendenza, ma altrettante tenute dei max che mi convinco del contrario, meglio entrare sempre in controtendenza.

Ho visto che anche di recente si è andati sullo stesso tema. indovinello di Roberto che in sostanza diceva "le correlazioni che osservate non vi servono a prevedere nulla" e Albano che rispondeva: "contando bene si possono fare buone previsioni". contare bene significa tante cose, ma qui il terreno si fa impervio quindi torno al mio argomento preferito, le fasi lunari.

Il paper in questione secondo me non soffre di nessun bias. anzi per me di dati c'è ne sono fin troppi. lo stesso Motterlini si tradisce: "paper...in cui le fasi lunari sono messe in relazione con i mercati azionari di ben quarantotto paesi...". qualcuno in passato qui mi faceva notare che l'errore poteva essere la confusione tra correlazione e causalità. può darsi che sia così, ma non posso giudicare visto che è un errore che io faccio molto spesso.

Non prendete seriamente quanto ho scritto, a me piace parlare di argomenti che non portano da nessuna parte, soprattutto che non portano soldi, ma nel caso siate tentati di farlo vi do il motivo definitivo per non farlo: dopo aver letto metà di "The astrology file" di Gunther Sachs (da prendere seriamente almeno solo per il fatto che è stato l'amante di Brigitte Bardot e questo di sicuro Motterlini nel curriculum vitae non c'è l'ha!) mi sono quasi convertito all'astrologia.
 
le previsioni le lascio ai "machi" ed ai possessori delle "lampade all'eugenio"
 
andrea volterra ha scritto:
Oggi nell'inserto economico del Corriere della Sera Matteo Motterlini, docente di economia cognitiva all'università San Raffaele stronca un paper a cui ero affezionato e di cui si era parlato in questo forum in passato (d'accordo lo ammetto, la responsabilità è mia: Io ne avevo parlato): "Are Investors Moonstruck? Lunar Phases and Stock Returns".

Il motivo per cui le conclusioni del paper sarebbero sbagliate è il fatto che siamo "stregati dai piccoli numeri" (e gli economisti non sono immuni). Il buon Kahneman dice che tendiamo sempre a generalizzare anche quando non abbiamo abbastanza dati per farlo. 8 teste su dieci? allora la moneta è truccata! sbagliato! ci vogliono più osservazioni.

La prima volta che ho letto di questo bias ho pensato: "Sono io!". infatti a me bastano pochissimi dati per inferire leggi universali. bastano poche rotture consecutive del max del giorno prima che abbiano un qualche seguito e mi convinco subito che il metodo migliore per entrare sia quello di entrare sempre in tendenza, ma altrettante tenute dei max che mi convinco del contrario, meglio entrare sempre in controtendenza.

Ho visto che anche di recente si è andati sullo stesso tema. indovinello di Roberto che in sostanza diceva "le correlazioni che osservate non vi servono a prevedere nulla" e Albano che rispondeva: "contando bene si possono fare buone previsioni". contare bene significa tante cose, ma qui il terreno si fa impervio quindi torno al mio argomento preferito, le fasi lunari.

Il paper in questione secondo me non soffre di nessun bias. anzi per me di dati c'è ne sono fin troppi. lo stesso Motterlini si tradisce: "paper...in cui le fasi lunari sono messe in relazione con i mercati azionari di ben quarantotto paesi...". qualcuno in passato qui mi faceva notare che l'errore poteva essere la confusione tra correlazione e causalità. può darsi che sia così, ma non posso giudicare visto che è un errore che io faccio molto spesso.

Non prendete seriamente quanto ho scritto, a me piace parlare di argomenti che non portano da nessuna parte, soprattutto che non portano soldi, ma nel caso siate tentati di farlo vi do il motivo definitivo per non farlo: dopo aver letto metà di "The astrology file" di Gunther Sachs (da prendere seriamente almeno solo per il fatto che è stato l'amante di Brigitte Bardot e questo di sicuro Motterlini nel curriculum vitae non c'è l'ha!) mi sono quasi convertito all'astrologia.


Tenga...lo sviluppai in linguaggio Metastock anni fa basandomi sulle macchie solari (la mia compagna di allora accusava singolari ma infallibili eritemi se esposta dalle 12 alle 14 nello stabilimento "Saporetti" (Sabaudia) , con lo schienale del lettino inclinato di 38° ed un fritto di paranza tra le mani).

Accoppiato ad una sapiente lettura dei tarocchi ed evocando lo spirito di Boris Karloff offre una discreta affidabilità. Invece che entrare mi dice di uscire...

Saluti,

Sig.E


P.s: funziona solo da Saporetti

P.s2:la mia compagna di allora BB.

P.s3: Mi é rimasto il dubbio...sarà stata l'attività solare o il fritto?
 

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Sig. Ernesto ha scritto:
P.s3: Mi é rimasto il dubbio...sarà stata l'attività solare o il fritto?

il fritto, senza alcun dubbio!

saluti

US
 
andrea volterra ha scritto:
Oggi nell'inserto economico del Corriere della Sera Matteo Motterlini, docente di economia cognitiva all'università San Raffaele stronca un paper a cui ero affezionato e di cui si era parlato in questo forum in passato (d'accordo lo ammetto, la responsabilità è mia: Io ne avevo parlato): "Are Investors Moonstruck? Lunar Phases and Stock Returns".

Il motivo per cui le conclusioni del paper sarebbero sbagliate è il fatto che siamo "stregati dai piccoli numeri" (e gli economisti non sono immuni). Il buon Kahneman dice che tendiamo sempre a generalizzare anche quando non abbiamo abbastanza dati per farlo. 8 teste su dieci? allora la moneta è truccata! sbagliato! ci vogliono più osservazioni.

La prima volta che ho letto di questo bias ho pensato: "Sono io!". infatti a me bastano pochissimi dati per inferire leggi universali. bastano poche rotture consecutive del max del giorno prima che abbiano un qualche seguito e mi convinco subito che il metodo migliore per entrare sia quello di entrare sempre in tendenza, ma altrettante tenute dei max che mi convinco del contrario, meglio entrare sempre in controtendenza.

Ho visto che anche di recente si è andati sullo stesso tema. indovinello di Roberto che in sostanza diceva "le correlazioni che osservate non vi servono a prevedere nulla" e Albano che rispondeva: "contando bene si possono fare buone previsioni". contare bene significa tante cose, ma qui il terreno si fa impervio quindi torno al mio argomento preferito, le fasi lunari.

Il paper in questione secondo me non soffre di nessun bias. anzi per me di dati c'è ne sono fin troppi. lo stesso Motterlini si tradisce: "paper...in cui le fasi lunari sono messe in relazione con i mercati azionari di ben quarantotto paesi...". qualcuno in passato qui mi faceva notare che l'errore poteva essere la confusione tra correlazione e causalità. può darsi che sia così, ma non posso giudicare visto che è un errore che io faccio molto spesso.

Non prendete seriamente quanto ho scritto, a me piace parlare di argomenti che non portano da nessuna parte, soprattutto che non portano soldi, ma nel caso siate tentati di farlo vi do il motivo definitivo per non farlo: dopo aver letto metà di "The astrology file" di Gunther Sachs (da prendere seriamente almeno solo per il fatto che è stato l'amante di Brigitte Bardot e questo di sicuro Motterlini nel curriculum vitae non c'è l'ha!) mi sono quasi convertito all'astrologia.
Innanzitutto un caloroso saluto ad Andrea!

Non ero al corrente del paper che Motterlini ha stroncato, ma se le motivazioni addotte fossero esclusivamente riferibili all'inadeguatezza della quantità di dati, bhè...rimarrei abbastanza perplesso sulla risonanza che Il Corriere della sera ha determinato su tale smentita.
Un paper di tale tipologia che si rispetti infatti non può prescindere da test statistici (ad esempio t e derivati) per dimostrare qualsivoglia ipotesi fenomenologica di base; un Professore serio sorriderebbe, al di là dei contenuti, davanti alla palese fallacia metodologica fondante lo studio senza scomodore testate nazionali...a meno che il paper di cui sopra non abbia avuto un tal inspiegabile successo da non poterlo non condannare alla gogna mediatica.

Detto questo non rimarrebbe altro che pianificare un serio studio scientifico che studi l'eventuale correlazione fra fasi lunari ed andamento di mercato riportando la probabilità alfa (dipendente dal numero di osservazioni) che le conclusioni siano realmente veritiere...e da questo punto di vista non escluderei a priori che la convinzione astropredittiva di taluni esoterici trader non possa veramente muovere alcuni titoli illiquidi italiani ponendo in essere così inefficienze sfruttabili.
Personalmente pongo però questo lavoro a ritroso, nella mia lista di cose da fare, rispetto a cose più interessanti come tenere in equilibrio un vaso con la fronte, accarezzare statue, dare spallate ai muri, raschiare forme stradali etc. etc.

Sono riuscito a cogliere lo spirito semi-goliardico del tuo post Andrea? :)

Saluti


P.S. Il fatto che tal Gunther Sachs sia stato l'amante della Bardot non depone certo a favore del suo manoscritto...è noto infatti il bias millenario ed ancora efficientemente persistente per cui le donne apprezzano oltremodo chi dice loro, in modo convincente, piacevoli verità destituite di fondamento delle quali si vorrebbero persuadere :)
 
Ultima modifica:
a proposito del tuo ps mi sa che hai ragione tu albano...

al solito è un piacere ritrovarti qui.

hai colto nel segno per quanto riguarda lo spirito del mio post anche se qualcosa che penso sul serio c'è (la critica infondata di motterlini, l'importanza di lasciar perdere i pregiudizi, di entrare nel merito delle questioni etc).

ciao :)
 
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