andrea volterra
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Oggi nell'inserto economico del Corriere della Sera Matteo Motterlini, docente di economia cognitiva all'università San Raffaele stronca un paper a cui ero affezionato e di cui si era parlato in questo forum in passato (d'accordo lo ammetto, la responsabilità è mia: Io ne avevo parlato): "Are Investors Moonstruck? Lunar Phases and Stock Returns".
Il motivo per cui le conclusioni del paper sarebbero sbagliate è il fatto che siamo "stregati dai piccoli numeri" (e gli economisti non sono immuni). Il buon Kahneman dice che tendiamo sempre a generalizzare anche quando non abbiamo abbastanza dati per farlo. 8 teste su dieci? allora la moneta è truccata! sbagliato! ci vogliono più osservazioni.
La prima volta che ho letto di questo bias ho pensato: "Sono io!". infatti a me bastano pochissimi dati per inferire leggi universali. bastano poche rotture consecutive del max del giorno prima che abbiano un qualche seguito e mi convinco subito che il metodo migliore per entrare sia quello di entrare sempre in tendenza, ma altrettante tenute dei max che mi convinco del contrario, meglio entrare sempre in controtendenza.
Ho visto che anche di recente si è andati sullo stesso tema. indovinello di Roberto che in sostanza diceva "le correlazioni che osservate non vi servono a prevedere nulla" e Albano che rispondeva: "contando bene si possono fare buone previsioni". contare bene significa tante cose, ma qui il terreno si fa impervio quindi torno al mio argomento preferito, le fasi lunari.
Il paper in questione secondo me non soffre di nessun bias. anzi per me di dati c'è ne sono fin troppi. lo stesso Motterlini si tradisce: "paper...in cui le fasi lunari sono messe in relazione con i mercati azionari di ben quarantotto paesi...". qualcuno in passato qui mi faceva notare che l'errore poteva essere la confusione tra correlazione e causalità. può darsi che sia così, ma non posso giudicare visto che è un errore che io faccio molto spesso.
Non prendete seriamente quanto ho scritto, a me piace parlare di argomenti che non portano da nessuna parte, soprattutto che non portano soldi, ma nel caso siate tentati di farlo vi do il motivo definitivo per non farlo: dopo aver letto metà di "The astrology file" di Gunther Sachs (da prendere seriamente almeno solo per il fatto che è stato l'amante di Brigitte Bardot e questo di sicuro Motterlini nel curriculum vitae non c'è l'ha!) mi sono quasi convertito all'astrologia.
Il motivo per cui le conclusioni del paper sarebbero sbagliate è il fatto che siamo "stregati dai piccoli numeri" (e gli economisti non sono immuni). Il buon Kahneman dice che tendiamo sempre a generalizzare anche quando non abbiamo abbastanza dati per farlo. 8 teste su dieci? allora la moneta è truccata! sbagliato! ci vogliono più osservazioni.
La prima volta che ho letto di questo bias ho pensato: "Sono io!". infatti a me bastano pochissimi dati per inferire leggi universali. bastano poche rotture consecutive del max del giorno prima che abbiano un qualche seguito e mi convinco subito che il metodo migliore per entrare sia quello di entrare sempre in tendenza, ma altrettante tenute dei max che mi convinco del contrario, meglio entrare sempre in controtendenza.
Ho visto che anche di recente si è andati sullo stesso tema. indovinello di Roberto che in sostanza diceva "le correlazioni che osservate non vi servono a prevedere nulla" e Albano che rispondeva: "contando bene si possono fare buone previsioni". contare bene significa tante cose, ma qui il terreno si fa impervio quindi torno al mio argomento preferito, le fasi lunari.
Il paper in questione secondo me non soffre di nessun bias. anzi per me di dati c'è ne sono fin troppi. lo stesso Motterlini si tradisce: "paper...in cui le fasi lunari sono messe in relazione con i mercati azionari di ben quarantotto paesi...". qualcuno in passato qui mi faceva notare che l'errore poteva essere la confusione tra correlazione e causalità. può darsi che sia così, ma non posso giudicare visto che è un errore che io faccio molto spesso.
Non prendete seriamente quanto ho scritto, a me piace parlare di argomenti che non portano da nessuna parte, soprattutto che non portano soldi, ma nel caso siate tentati di farlo vi do il motivo definitivo per non farlo: dopo aver letto metà di "The astrology file" di Gunther Sachs (da prendere seriamente almeno solo per il fatto che è stato l'amante di Brigitte Bardot e questo di sicuro Motterlini nel curriculum vitae non c'è l'ha!) mi sono quasi convertito all'astrologia.