A sorpresa tra i sottoscrittori dell‘aumento di capitale di MPS da 2,5 miliardi di euro a 2 euro per azione, che parte oggi e si chiuderà il prossimo 31 ottobre (si veda altro articolo di BeBeez), ci sarà anche ION Investment Group, provider globale di tecnologia al servizio del settore finanziario, fondata più di 20 anni fa dall’imprenditore italiano Andrea Pignataro, già azionista di Illimity (si veda altro articolo di BeBeez) e controllante anche di Cerved (si veda altro articolo di BeBeez) e Cedacri (si veda altro articolo di BeBeez). Lo ha scritto lo scorso sabato 15 ottobre MF Milano Finanza, precisando che l’impegno di ION in MPS sarebbe per 50 milioni di euro.
Ricordiamo che i componenti il consorzio di garanzia si sono impegnati a sottoscrivere le nuove azioni non sottoscritte al termine dell’asta dell’inoptato per un importo massimo di euro 857 milioni, che il Tesoro, azionista al 64,23%, farà la sua parte per un importo di 1,606 miliardi e che terzi investitori si sono già impegnati per circa 500 milioni di euro.
Più nel dettaglio, il consorzio è composto dalle banche Mediobanca, Credit Suisse, BofA Securities, Citigroup, Credit Suisse, a cui si sono aggiunte come joint bookrunner Société Générale, Sitfel Europe Bank, Banco Santander e Barclays, che si sono impegnate per 807 milioni e da Algebris, che si è impegnato per 50 milioni, di cui 30 milioni pari passu con le banche garanti e 20 milioni come sub-underwriter. Quanto agli investitori terzi, oltre a ION, ci sono l’asset manager Usa PIMCO con 75 milioni, l’asset manager italiano Anima Holding con 25 milioni, poi di alcune fondazioni toscane come la CR Firenze, i cui organi avrebbero deliberato un intervento da 10 milioni, a cui si uniscono anche la CR Lucca e Fondazione MPS. Si parla poi di alcune fondazioni toscane come la CR Firenze, i cui organi avrebbero deliberato un intervento da 10 milioni, a cui si uniscono anche la CR Lucca e Fondazione MPS. Si fa il nome anche di Hosking Partners e di Denis Dumont, ex socio del Credito Valtellinese di cui Luigi Lovaglio, ceo di MPS, è stato in precedenza ceo. Si parla di un impegno importante dell’asset manager Usa PIMCO. Ma soprattutto si sa che anche AXA, numero uno delle assicurazioni in Francia e partner di MPS dal 2007, si è impegnata per una quota di oltre il 5% (si dice ora 200 milioni) anche sulla base di possibili obiettivi strategici che coinvolgono il nuovo Monte, visto che sarà il secondo azionista dietro il MEF. All’appello per raggiungere quota 2,5 miliardi, quindi, mancano ora circa 400 milioni di euro, che le banche del consorzio di garanzia dovranno cercare presso investitori istituzionali, fondi pensione e risparmiatori.
Sottolineiamo che, se tutti i nomi degli investitori appena citati erano bene o male già stati svelati nelle scorse settimane, quello di ION si è aggiunto alla lista soltanto nel corso del weekend. Il gruppo guidato da Andrea PIgnataro aggiunge quindi un nuovo pezzo al puzzle di partecipazioni. (omissis)
bebeez.it 17/10/2022