MPS secondo voi arriverà un cavaliere bianco e rilancerà Banca Mps?

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

Per questi motivi mi aspetto di vedere Unipol al 20% in MPS (così come in Bper e Sondrio) per poter entrare in cabina di regia e determinare le scelte future.
Speriamo di no, Cimbri deve finirla di piazzarsi al 20% in tutte le banche pensando di comandare, se vuole incidere lanci l'Opa... 😄
 
Speriamo di no, Cimbri deve finirla di piazzarsi al 20% in tutte le banche pensando di comandare, se vuole incidere lanci l'Opa... 😄
I due azionisti dominanti di Intesa Sanpaolo sono:
Compagnia di San Paolo1 188 947 3046,503 %
Fondazione Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde961 333 9005,258 %

AXA piazza le sue polizze con la rete del Monte grazie ad un misero 8% che aveva, il Credit Agricole controlla Bami con il 9,904%...
 
investo seguendo il metodo dei multipli di settore. entro long sul medio su titoli il cui prezzo e' inferiore al prezzo target.
questo mi ha permesso di scoprire UCG che mi ha fatto e facendo notevolmente guadagnare.

grazie a @rocki12 ho analizzato MPS che sembrerebbe un'altra perla. come utili ho preso il valore a bilancio 2023 meno l'utile non ricorrente (per essere conservativo). come multiplo utilizzo conservativamente 7 per MPS (per UCG ed ISP uso 9).

MPS sembrerebbe abbia ottime prospettive: 8,8 sul medio.
La trovo di piu' difficile lettura rispetto ad UCG ed ISP poiche' mentre queste ultime sono lineari nel caso MPS ci sono gli esiti delle cause legali pendenti che ne possono variare il prezzo: ho letto l'interessante post di @pginside
MPS secondo voi arriverà un cavaliere bianco e rilancerà Banca Mps?

e questa alea mi impedisce di entrare con importi superiori su MPS (strategia adottata per UCG)

Vedi l'allegato 3009489

Anche un sito che si occupa di analisi fondamentale e che utilizzo per verificare le mie ipotesi ed altri aspetti di AF:
Banca Monte dei Paschi di Siena (BIT:BMPS) - Stock Price, News & Analysis - Simply Wall St
Ottima analisi
 
7 MAGGIO.....

tp MIGLIORATO

SPERIAMO IN CONT IN LINEA..PER LA GIOIA DEL gOVERNO ANCORA MAXI AZIONISTA
 
I due azionisti dominanti di Intesa Sanpaolo sono:
Compagnia di San Paolo1 188 947 3046,503 %
Fondazione Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde961 333 9005,258 %

AXA piazza le sue polizze con la rete del Monte grazie ad un misero 8% che aveva, il Credit Agricole controlla Bami con il 9,904%...
Il 10% rende comunque la banca scalabile e contendibile.
Un socio al 20% blocca qualsiasi potenziale operazione di aggregazione.
Il rischio è che dopo un iniziale movimento al rialzo sulla scia della speculazione la quotazione vada poi nella direzione opposta perché viene meno la contendibilità della banca.
 
Il 10% rende comunque la banca scalabile e contendibile
Non proprio...
Non esiste una percentuale "magica" che determina la contendibilità.
Con il Credit Agricole al 9,904% si sono bloccati persino gli studi di fattibilità dei vari report (oltre che di Unipol) su BAMI perché parliamo di un bel colosso.
Fare a cazzotti con CA per BAMI significa o perdere o dover pagare dannatamente tanto.
BPER e Sondrio sono inattaccabili anche perché "fidanzate", con uno stile e modello di gestione analogo e lo stesso primo azionista.
Questo rende agevole un arrocco difensivo anche senza poison pill takeover defense.
In passato si sono viste scalare banche che avevano un azionista ben oltre il 30% ma l'azionista era ben disposto a cedere e banche con un primo azionista sotto il 10% di fatto inattaccabili.
Comunque di solito la percentuale di controllo di una banca è veramente bassa anche perché le capitalizzazioni delle banche sono considerevoli.
Soggetti con, letteralmente, miliardi tendono a diversificare.
Guarda quanto è frastagliato l'azionariato Unicredit...
 
Non esiste una percentuale "magica" che determina la contendibilità.
Con il Credit Agricole al 9,904% si sono bloccati persino gli studi di fattibilità dei vari report (oltre che di Unipol) su BAMI perché parliamo di un bel colosso.
Fare a cazzotti con CA per BAMI significa o perdere o dover pagare dannatamente tanto.
BPER e Sondrio sono inattaccabili anche perché "fidanzate", con uno stile e modello di gestione analogo e lo stesso primo azionista.
Questo rende agevole un arrocco difensivo anche senza poison pill takeover defense.
In passato si sono viste scalare banche che avevano un azionista ben oltre il 30% ma l'azionista era ben disposto a cedere e banche con un primo azionista sotto il 10% di fatto inattaccabili.
Comunque di solito la percentuale di controllo di una banca è veramente bassa anche perché le capitalizzazioni delle banche sono considerevoli.
Soggetti con, letteralmente, miliardi tendono a diversificare.
Guarda quanto è frastagliato l'azionariato Unicredit...
I report su M&A con target BAMI ci sono ancora, i più recenti sono quelli di DB, JPMorgan e Barclays, basta che vai su Bloomberg. Il 10% non ti blocca, specialmente se Amundi è già tuo partner nella distribuzione fondi come avviene per UniCredit, basta che Orcel estenda l'accordo con Amundi oltre il 2027 con Amundi e CA consegna subito le sue azioni di BAMI :D .

Il 20% di Unipol invece sì, rischia di essere un serio ostacolo dal momento che nessuno sano di mente lancerebbe un'Opa su una banca in cui Cimbri è dentro con quelle percentuali, soprattutto dal momento che UniCredit ha già Allianz come azionista forte e non può certo sostituirla con Unipol.
 
Quei report me li guarderò volentieri, ma se CA, avendo una quantità di azioni adeguate ad impedire lo squeeze out e il delisting, non se li facesse pagare un'ira di Dio tanto da scoraggiare Orcel sarebbe un unicum assoluto. Banche che non sciacallano non esistono, altro che consegnare subito.
Orcel non vuole aumentare il rischio Italia di Unicredit, con MPS voleva addirittura essere pagato lui 🤣
 
[...] MPS sembrerebbe abbia ottime prospettive: 8,8 sul medio.
La trovo di piu' difficile lettura rispetto ad UCG ed ISP poiche' mentre queste ultime sono lineari nel caso MPS ci sono gli esiti delle cause legali pendenti che ne possono variare il prezzo: ho letto l'interessante post di @pginside
MPS secondo voi arriverà un cavaliere bianco e rilancerà Banca Mps? [...]
Quando i rischi legali saranno completamente alle spalle, assai probabile ma aspettiamo per esserne certi, a 8.8 ci sarà la partenza dalla stazione di lancio.
 
I report su M&A con target BAMI ci sono ancora, i più recenti sono quelli di DB, JPMorgan e Barclays, basta che vai su Bloomberg. Il 10% non ti blocca, specialmente se Amundi è già tuo partner nella distribuzione fondi come avviene per UniCredit, basta che Orcel estenda l'accordo con Amundi oltre il 2027 con Amundi e CA consegna subito le sue azioni di BAMI :D .

Il 20% di Unipol invece sì, rischia di essere un serio ostacolo dal momento che nessuno sano di mente lancerebbe un'Opa su una banca in cui Cimbri è dentro con quelle percentuali, soprattutto dal momento che UniCredit ha già Allianz come azionista forte e non può certo sostituirla con Unipol.
E Cimbri sa molto bene che con un 20% ed un esborso al momento contenuto, potrebbe determinare le scelte strategiche di MPS e di fatto prenderne il controllo senza per forza di cose entrare in M&A; per questo immagino che potrebbe tentate di fare qualcosa su MPS
 
Ultima modifica:
A parte tutto io non riesco a capire perché Orcel venga preso così poco sul serio quando dice che non gli interessano le banche italiane e punta sull'Europa Orientale (peraltro un deal lo ha già fatto con Alpha Bank).
Unicredit è in una posizione ideale come banca paneuropea intanto perché il rischio Italia è gestibile anche perché essendo mezza tedesca (tedesca germanica e tedesca austriaca) in un'eventuale crisi degli spread tipo Bunga Bunga si troverebbe in pancia tanti titoli di stato che si apprezzano mentre altri si deprezzano.
Ma è in posizione ideale anche perché essere paneuropea le permette di andare a caccia di occasioni in praterie ampie.
Che ne sappiamo noi se in Ungheria o in Austria non c'è un'opportunità anche migliore di MPS?
Escluderei che qualcuno qua dentro sia così qualificato da essere in grado di analizzare un'area così grande.
Oltretutto, "povero" (si fa per dire :asd:) Orcel: un cervello in fuga dall'Italia vero, non di quelli che vanno a fare i camerieri in Irlanda, torna con la reputazione di "Cristiano Ronaldo dei banchieri" (oh, mica Cicciobombo cannoniere) fa delle dichiarazioni programmatiche nette e chiare e viene trattato come un Salvini qualsiasi.
Fino a prova contraria non è un c@zz@ro e si può ragionevolmente presumere che sia credibile quando dice che non gli interessano banche italiane.
Non capisco questa fissa di infilare a forza Unicredit in deal italiani.
Non dico nemmeno che sia proprio impossibile, ma decisamente non è probabile.
Quanta poca voglia abbia di banche italiane si è visto in maniera monumentale proprio con MPS: è vero che all'epoca la mina delle cause appariva enormemente più pericolosa di adesso, ma non la volle letteralmente nemmeno regalata, chiese pure dei soldi aggiuntivi pur di farsi dire di no...
Con il senno di poi si può benissimo dire che abbia pure esagerato, ma Orcel ha la sindrome di Marchionne: più internazionalizza l'azienda più si sente sicuro (e non è che non abbia motivi validi, purtroppo).
 
Ultima modifica:
Quando i rischi legali saranno completamente alle spalle, assai probabile ma aspettiamo per esserne certi, a 8.8 ci sarà la partenza dalla stazione di lancio.
Già oggi è ben più facile che siano degli accantonamenti in eccesso che non il contrario...
 
E Cimbri sa molto bene che con un 20% ed un esborso al momento contenuto, potrebbe determinare le scelte strategiche di MPS e di fatto prenderne il controllo senza per forza di cose entrare in M&A; per questo credo lo farà (o proverà a farlo)
Sono le autorità di controllo che dovrebbero intervenire e bloccarlo, se vuoi esercitare il controllo dovresti lanciare l'Opa, altrimenti ti attacchi 😄, ma guardando a chi abbiamo alla Consob...
 
A parte tutto io non riesco a capire perché Orcel venga preso così poco sul serio quando dice che non gli interessano le banche italiane e punta sull'Europa Orientale (peraltro un deal lo ha già fatto con Alpha Bank).
Unicredit è in una posizione ideale come banca paneuropea intanto perché il rischio Italia è gestibile anche perché essendo mezza tedesca (tedesca germanica e tedesca austriaca) in un'eventuale crisi degli spread tipo Bunga Bunga si troverebbe in pancia tanti titoli di stato che si apprezzano mentre altri si deprezzano.
Ma è in posizione ideale anche perché essere paneuropea le permette di andare a caccia di occasioni in praterie ampie.
Che ne sappiamo noi se in Ungheria o in Austria non c'è un'opportunità anche migliore di MPS?
Escluderei che qualcuno qua dentro sia così qualificato da essere in grado di analizzare un'area così grande.
Oltretutto, "povero" (si fa per dire :asd:) Orcel: un cervello in fuga dall'Italia vero, non di quelli che vanno a fare i camerieri in Irlanda, torna con la reputazione di "Cristiano Ronaldo dei banchieri" (oh, mica Cicciobombo cannoniere) fa delle dichiarazioni programmatiche nette e chiare e viene trattato come un Salvini qualsiasi.
Fino a prova contraria non è un c@zz@ro e si può ragionevolmente presumere che sia credibile quando dice che non gli interessano banche italiane.
Non capisco questa fissa di infilare a forza Unicredit in deal italiani.
Non dico nemmeno che sia proprio impossibile, ma decisamente non è probabile.
Quanta poca voglia abbia di banche italiane si è visto in maniera monumentale proprio con MPS: è vero che all'epoca la mina delle cause appariva enormemente più pericolosa di adesso, ma non la volle letteralmente nemmeno regalata, chiese pure dei soldi aggiuntivi pur di farsi dire di no...
Con il senno di poi si può benissimo dire che abbia pure esagerato, ma Orcel ha la sindrome di Marchionne: più internazionalizza l'azienda più si sente sicuro (e non è che non abbia motivi validi, purtroppo).
Il boccone più prelibato rispetto alle italiane c'è e si chiama Commerzbank, che sta avendo un ottimo turnaround dopo anni di crisi e ha un P/BV di 0,5. Occorre però essere coraggiosi dato che vale più di 17 miliardi e occorre dare un premio almeno del 30%, oltre ad ottenere il benestare del governo tedesco che è azionista... Ma dal punto di vista delle sinergie con Hvb sarebbe un'ottima operazione. Vedremo se Orcel troverà il coraggio o continuerà a dilettarsi con operazioni di piccolo cabotaggio...
 
Fossi in Orcel che è decisamente capace e non ha bisogno di consigli, tanto più dal sottoscritto, evitarei est Europa perché sono paesi insidiosi e con una classe politica discutibile quindi bisogna anche considerare il rischio geo-politico, quanto a Commerz è un boccone troppo grande da digerire e con parecchie zone d'ombra .... mentre con il Monte l' aggregazione sarebbe veramente perfetta per tanti motivi.Limiterebbe in primis lo strapotere di Intesa e limiterebbe di molto l' ambizione di Unipol che fi 20% in 20% comincia a essere un rivale decisamente temibile.
Saluti
 
Indietro