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[Reuters] PUNTO 1-Mps, banca sarà indipendente, nuovo socio non industriale-Profumo
[BMPS.MI] (Aggiunge dettagli) SIENA, 9 ottobre (Reuters) - Mps <BMPS.MI> ha le capacità per restare indipendente e con base a Siena e il futuro aumento di capitale dovrà fare spazio a un nuovo socio, ma non industriale, perché l'obiettivo non è vendere la banca. Lo ha detto il presidente di Mps Alessandro Profumo in replica agli interventi degli azionisti in assemblea. "Il nostro obiettivo, e la banca ne ha assolute capacità, è di mantenere la totale autonomia del Monte dei paschi di Siena e mantenere il nostro marchio indipendente", ha detto Profumo. "L'investitore ideale non è industriale perché non vogliamo vendere la banca", ha aggiunto. Per centrare questo obiettivo, ha spiegato Profumo, occorre accettare che "certe fabbriche vengano condivise", citando il progetto,previsto dal piano, di cedere il controllo di attività nel leasing e nel credito al consumo per fare joint venture. Il presidente della banca ha negato di conoscere già il profilo del potenziale nuovo socio a cui verrebbe offerto l'ingresso nel capitale con l'aumento, con esclusione ai soci, da un miliardo entro il 2015. "Se qualcuno lo conosce ce lo presenti", ha ironizzato parlando delle difficoltà in questi tempi a trovare investitori.
Replicando poi al presidente della Fondazione che chiedeva al management di fare di tutto per evitare l'aumento, Profumo ha detto chiaramente che questo non sembra possibile. "Alle condizioni attuali e con il piano attuale l'aumento è necessario, mentre sulle tempistiche dipende da come realizziamo il piano e dalle condizioni di mercato. Comunque non prevediamo di realizzare questo aumento a breve termine", ha detto. Oggi la banca chiede di autorizzare la delega al cda per aumentare il capitale al massimo di un miliardo entro il 2015 per fare entrare nuovi soci e stabilizzare il rafforzamento patrimoniale dopo gli aiuti di Stato richiesti. Poi, nel secondo dei due punti all'ordine del giorno - contro cui stanno protestando molti piccoli soci - si chiede di modificare lo Statuto togliendo qualche prerogativa all'assemblea sulla cessione di rami aziendali e le incorporazioni di controllate, per assegnare la responsabilità al Cda guidato dal presidente Alessandro Profumo e all'AD Fabrizio Viola. "Non mi risulta di aver alcun potere a parte la rappresentanza, se poi si parla del consiglio di amministrazione è un'altra cosa. Le riunioni del cda sono particolarmente intense con una discussione che è approfondita", ha detto Profumo.
L'aumento verrà offerto escludendo il diritto di opzione ai soci - di qui la protesta dei piccoli azionisti - perché l'indebitata Fondazione non lo sottoscriverebbe ed avverrà entro il periodo del nuovo piano industriale attraverso l'accordo con un nuovo o più azionisti stabili, con una o più operazioni, a seconda delle convenienze strategiche e di mercato. La scelta di escludere l'opzione ai soci attuali, ha spiegato Profumo, accorcia di molto i 90-100 giorni che solitamente intercorrono tra la convocazione dell'assemblea e il lancio dell'aumento. Un lasso di tempo "in cui la banca è esposta al rischio di mercato e con questa volatilità e con il fatto che il socio non sottoscrive significherebbe generare un forte sconto sul prezzo dell'operazione con forte danno anche per azionisti minori", ha spiegato Profumo. Infine, sollecitato da un intervento che chiedeva azioni di responsabilità sui precedenti amministratori, Profumo ha detto che "ad oggi non abbiamo elementi per avviare azioni di responsabilità". (Stefano Bernabei) ((In redazione a Roma Giselda Vagnoni,
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