Mutuo acquisto casa da parenti, fattibilità?

crik91

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Salve a tutti, stiamo iniziando a informarci perché nei prossimi mesi(o il prossimo anno) dovremo acquistare casa.

In pratica, la casa in questione è quella dove già abitiamo(da 8 anni), è intestata a mia mamma, fu comprata in quanto ero molto giovane e non mi sarei trasferito altrove col resto della famiglia. L'idea è sempre stata quella, un giorno, di riacquistarla perché vorrei fosse mia, anche i lavori di ristrutturazione li feci fare a mio gusto proprio per questo.

Ho letto in giro che l'acquisto di case tra parenti non è visto bene dalle banche, tra l'altro ho anche altre complicazioni:
  • ho 3 sorelle, non sono minimamente interessate alla casa e sono pronte a fare qualsiasi rinuncia, anche perché non abitano in questa città/provincia;
  • mia mamma vorrebbe dividere in 5 l'importo della casa(1/5 per se e mio padre, le altre 4 parti vorrebbe darle in parti uguali a noi 4 figli/e);
  • il prezzo di vendita per il quale ci siamo accordati è troppo basso: mia mamma non vuole lucrare su di me, 8 anni fa la casa è stata acquistata a una cifra di 110.000 euro(aveva bisogno di parecchi interventi e l'abbiamo ristrutturata) in contanti, quindi senza mutuo, era già al di sotto del valore di mercato, abbiamo speso circa 40.000 euro di interventi(nuovi impianti e modifiche anche murarie, tutto in regola) perciò non vuole più di 150.000 euro ma questa è una casa che in questa zona si aggira mediamente intorno ai 220.000 euro, forse qualcosa in più.

La domanda è: tutto ciò è impossibile o qualche speranza c'è? Sono una serie di gatte da pelare tra banche(se concedono il mutuo) e penso che un notaio potrebbe storcere la bocca.

Grazie mille!
 
Salve a tutti, stiamo iniziando a informarci perché nei prossimi mesi(o il prossimo anno) dovremo acquistare casa.

In pratica, la casa in questione è quella dove già abitiamo(da 8 anni), è intestata a mia mamma, fu comprata in quanto ero molto giovane e non mi sarei trasferito altrove col resto della famiglia. L'idea è sempre stata quella, un giorno, di riacquistarla perché vorrei fosse mia, anche i lavori di ristrutturazione li feci fare a mio gusto proprio per questo.

Ho letto in giro che l'acquisto di case tra parenti non è visto bene dalle banche, tra l'altro ho anche altre complicazioni:
  • ho 3 sorelle, non sono minimamente interessate alla casa e sono pronte a fare qualsiasi rinuncia, anche perché non abitano in questa città/provincia;
  • mia mamma vorrebbe dividere in 5 l'importo della casa(1/5 per se e mio padre, le altre 4 parti vorrebbe darle in parti uguali a noi 4 figli/e);
  • il prezzo di vendita per il quale ci siamo accordati è troppo basso: mia mamma non vuole lucrare su di me, 8 anni fa la casa è stata acquistata a una cifra di 110.000 euro(aveva bisogno di parecchi interventi e l'abbiamo ristrutturata) in contanti, quindi senza mutuo, era già al di sotto del valore di mercato, abbiamo speso circa 40.000 euro di interventi(nuovi impianti e modifiche anche murarie, tutto in regola) perciò non vuole più di 150.000 euro ma questa è una casa che in questa zona si aggira mediamente intorno ai 220.000 euro, forse qualcosa in più.

La domanda è: tutto ciò è impossibile o qualche speranza c'è? Sono una serie di gatte da pelare tra banche(se concedono il mutuo) e penso che un notaio potrebbe storcere la bocca.

Grazie mille!
dovresti provare a chiedere, ma non penso che la banca ti conceda il mutuo
 
Salve a tutti, stiamo iniziando a informarci perché nei prossimi mesi(o il prossimo anno) dovremo acquistare casa.

In pratica, la casa in questione è quella dove già abitiamo(da 8 anni), è intestata a mia mamma, fu comprata in quanto ero molto giovane e non mi sarei trasferito altrove col resto della famiglia. L'idea è sempre stata quella, un giorno, di riacquistarla perché vorrei fosse mia, anche i lavori di ristrutturazione li feci fare a mio gusto proprio per questo.

Ho letto in giro che l'acquisto di case tra parenti non è visto bene dalle banche, tra l'altro ho anche altre complicazioni:
  • ho 3 sorelle, non sono minimamente interessate alla casa e sono pronte a fare qualsiasi rinuncia, anche perché non abitano in questa città/provincia;
  • mia mamma vorrebbe dividere in 5 l'importo della casa(1/5 per se e mio padre, le altre 4 parti vorrebbe darle in parti uguali a noi 4 figli/e);
  • il prezzo di vendita per il quale ci siamo accordati è troppo basso: mia mamma non vuole lucrare su di me, 8 anni fa la casa è stata acquistata a una cifra di 110.000 euro(aveva bisogno di parecchi interventi e l'abbiamo ristrutturata) in contanti, quindi senza mutuo, era già al di sotto del valore di mercato, abbiamo speso circa 40.000 euro di interventi(nuovi impianti e modifiche anche murarie, tutto in regola) perciò non vuole più di 150.000 euro ma questa è una casa che in questa zona si aggira mediamente intorno ai 220.000 euro, forse qualcosa in più.

La domanda è: tutto ciò è impossibile o qualche speranza c'è? Sono una serie di gatte da pelare tra banche(se concedono il mutuo) e penso che un notaio potrebbe storcere la bocca.

Grazie mille!
Anni fa (diciamo circa 12 anni fa), io ho fatto una cosa del genere,(ed ha funzionato), nel senso che ho avuto dei soldi nel vendere la mia quota della casa ereditata; mio nipote (figlio di una delle mie due sorelle), mi ha saldato quella mia quota facendo un mutuo ...

Aggiungo : la casa oggetto della vendita, era appunto dei miei/nostri genitori, le mie due sorelle decisero (entrambe), di "donare" la loro quota appunto all'acquirente (figlio appunto di una delle due mie sorelle), io fui l'unico ad avere dei soldi; la cosa, ripeto, fu fattibile; non so dire se la cosa fu possibile perchè magari LTV (che all'epoca era un parametro probabilmente sconosciuto), era piuttosto basso : il 66% era di fatto già "pagato", la mia quota sebbene coprisse il restante 33, 33% della casa, aveva un importo decisamente ridotto rispetto ai prezzi di mercato.

Per capirci, supponiamo che il valore della casa fosse stato di 300K, i primi 200K erano appunto donati dalle mie due sorelle ed io anzichè chiedere i restanti 100K, ne chiesi 50K .... quindi l' LTV era decisamente basso.
 
non puoi vendere al prezzo che dici tu ma a quello di mercato se no l'ADE ti viene a citofonare a casa
 
Salve a tutti, stiamo iniziando a informarci perché nei prossimi mesi(o il prossimo anno) dovremo acquistare casa.

In pratica, la casa in questione è quella dove già abitiamo(da 8 anni), è intestata a mia mamma, fu comprata in quanto ero molto giovane e non mi sarei trasferito altrove col resto della famiglia. L'idea è sempre stata quella, un giorno, di riacquistarla perché vorrei fosse mia, anche i lavori di ristrutturazione li feci fare a mio gusto proprio per questo.

Ho letto in giro che l'acquisto di case tra parenti non è visto bene dalle banche, tra l'altro ho anche altre complicazioni:
  • ho 3 sorelle, non sono minimamente interessate alla casa e sono pronte a fare qualsiasi rinuncia, anche perché non abitano in questa città/provincia;
  • mia mamma vorrebbe dividere in 5 l'importo della casa(1/5 per se e mio padre, le altre 4 parti vorrebbe darle in parti uguali a noi 4 figli/e);
  • il prezzo di vendita per il quale ci siamo accordati è troppo basso: mia mamma non vuole lucrare su di me, 8 anni fa la casa è stata acquistata a una cifra di 110.000 euro(aveva bisogno di parecchi interventi e l'abbiamo ristrutturata) in contanti, quindi senza mutuo, era già al di sotto del valore di mercato, abbiamo speso circa 40.000 euro di interventi(nuovi impianti e modifiche anche murarie, tutto in regola) perciò non vuole più di 150.000 euro ma questa è una casa che in questa zona si aggira mediamente intorno ai 220.000 euro, forse qualcosa in più.

La domanda è: tutto ciò è impossibile o qualche speranza c'è? Sono una serie di gatte da pelare tra banche(se concedono il mutuo) e penso che un notaio potrebbe storcere la bocca.

Grazie mille!
Carissima/o partiamo con ordine. La vendita è sicuramente fattibile poi che sia finanziabile da una banca è un altro paio di maniche, ma con un escamotage potrai farcela. Puoi risolvere la questione in due modi: 1) Compravendita diretta + mutuo 2) Donazione+compravendita di quote+mutuo. Il primo caso è quello di trovare una banca che pratichi il mutuo acquisto tra parenti in linea retta. Esistono due banche che la fanno prova a sentirle (MPS e Deutsche Bank) solo che in questo momento se erogano lo fanno a condizioni non molto convenienti come tasso d'interesse. In questo caso volendo tua mamma € 150.000,00 si deve dividere per 5 quote da 30.000 euro. Quindi sottraendo la tua quota rimarrebbero € 120.000,00 che però la banca finanzierà al massimo all'80%, quindi potrai ottenere max € 96.000,00. 2) Nel secondo caso attraverso un atto di donazione tua mamma cede l'immobile indiviso a voi figli in 4 quote uguali. A questo punto tu potrai rilevare le quote delle tue sorelle. Quindi farai un atto di compravendita delle quote che potrà essere finanziato con un mutuo. Considerando che l'intervento della banca è sempre per l'80% del prezzo delle quote residue. P.S.: il notaio non storce assolutamente la bocca, ma uno bravo vi potrebbe guidare nella scelta migliore.
 
Ti riferisci al prezzo valore?
quando l'acquisto è prima casa bisogna indicare il prezzo reale della compravendita e poi le tasse si pagheranno in base alla rendita catastale. L'ADE non viene a citofonare proprio a nessuno. Questo è un acquisto prima casa dove vigono le agevolazioni fiscale e l'ADE concede di pagare le tasse sul valore catastale, il prezzo reale quello pattuito va indicato in base alla normativa antiriciclaggio. Il valore commerciale è altra cosa e non rientra nella fattispecie in oggetto, trattandosi appunto di acquisto fra privati e prima casa.
 
quando l'acquisto è prima casa bisogna indicare il prezzo reale della compravendita e poi le tasse si pagheranno in base alla rendita catastale. L'ADE non viene a citofonare proprio a nessuno. Questo è un acquisto prima casa dove vigono le agevolazioni fiscale e l'ADE concede di pagare le tasse sul valore catastale, il prezzo reale quello pattuito va indicato in base alla normativa antiriciclaggio. Il valore commerciale è altra cosa e non rientra nella fattispecie in oggetto, trattandosi appunto di acquisto fra privati e prima casa.
mi ricordo una campagna di striscia la notizia verso l'ADE. Alcune persone avevano venduto immobili ad un prezzo basso ma perchè erano malmessi ma cmq locati in buone strade. L'ADE contestava il prezzo e ti taglieggiava del tipo....dammi 5-10k di multa e la chiudiamo. E tu tra stress,paura,parcelle avvocato ti rendevi conto che ti conveniva pagare quella cifra
 
La logica della norma è per non far evadere le tasse sulla compravendita. Ma per legge è stabilito che in caso di acquisto per immobili ad uso abitativo le tasse vanno pagate sulla rendita catastale aumentata del 5% e moltiplicata per 115. Il problema sorgerebbe solo quando il prezzo "reale" dichiarato è inferiore a tale valore. Mi spiego supponiamo che ci sia accordati per un prezzo di 150.000,00 per un immobile che ha una rendita catastale di 200 euro. Ebbene il valore catastale sarà = (200 +(200x5%))x115 =€ 24.150,00 sarà il valore catastale. In questo caso l'ADE non può contestare nulla, perchè è lo stato che ti dice attraverso una legge come devi calcolare le tasse!!! Cosa diversa è per gli immobili ad uso commerciale dove non vige il principio del prezzo-valore ma si indica il prezzo della cessione oppure quando seppur ad uso abitativo si compra da impresa e la vendita è soggetta ad IVA.
 
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