♥♠♣♦ Non TUTTO ma di TUTTO ... anche Tenaris - Vol.02 - Feb. 2024 - Per @danyeuro

IL NOSTRO INDICIOZZO DOVE SARÀ ALLA FINE DEL PRIMO QUADRIMESTRE DEL 2024 ?


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Barclays taglia i costi e punta a restituire agli azionisti 10 miliardi di sterline in tre anni. Nel 2023 utili in calo;La banca britannica ha pubblicato la relazione finanziaria 2023 annunciando anche l’apertura di cinque nuove divisioni operative
Ricavi in lieve aumento, utili netti in calo dell’11% e un piano per restituire 10 miliardi di sterline agli azionisti in tre anni. Sono questi i punti salienti dei risultati finanziari annuali di Barclays, pubblicati martedì 20 febbraio. Il mercato ha reagito ai conti 2023 spingendo il titolo della banca britannica sopra le 155 sterline per azione, in rialzo di oltre il 4% a Londra alle 11:30. Il titolo di Barclays viene, però, da un anno in cui ha ceduto quasi il 15% e, ricorda Reuters, la società ha una delle valutazioni più basse tra le banche europee.
Barclays ha, inoltre, avviato un programma di tagli da 2 miliardi entro il 2026, di cui 1 miliardo già nel 2024. Risultati che intende conseguire riducendo le spese: nel 2024 l’obiettivo è un rapporto costi/ricavi del 63% contro il 67% del 2023. Contestualmente la banca modificherà la propria struttura con cinque nuove divisioni operative (Barclays UK, Barclays UK Corporate Bank, Barclays Private Bank and Wealth Management, Barclays Investment Bank e Barclays US Consumer Bank) che vanno dal retail alla gestione patrimoniale e all’investment banking e avvieranno l’attività già nel primo trimestre.

Carte di credito, maxi fusione da 35 miliardi fra Capital One e Discover Accordo fra due delle principali società Usa attive nei pagamenti
Il colosso bancario statunitense Capital One ha annunciato che acquisirà la società di servizi finanziari Discover, in un accordo azionario da 35,3 miliardi di dollari che unisce due delle principali società di carte di credito americane.
In base all’accordo gli azionisti di Discover riceveranno 1,0192 azioni Capital One per ciascuna azione Discover, un premio del 26,6% rispetto al prezzo di chiusura di Discover di venerdì. L’acquisizione di Discover aiuterà a «costruire una rete di pagamenti in grado di competere con le più grandi reti e società di pagamento», ha affermato in una nota il fondatore e ceo di Capital One, Richard Fairbank. Una volta concluso l’accordo, gli azionisti di Capital One deterranno circa il 60% della società combinata, mentre gli azionisti di Discover ne deterranno circa il 40%.
Discover è una delle principali reti di carte di credito degli Stati Uniti, ma è più piccola delle prime tre: Visa, Mastercard e American Express. L’acquisizione della società «accelererà la crescita e massimizzerà il valore per i nostri azionisti, consentendo loro di partecipare all’enorme vantaggio della società combinata», ha affermato Michael Rhodes, ceo di Discover.
Secondo Capital One, se approvato, l’accordo dovrebbe concludersi alla fine del 2024 o all’inizio del 2025. «Le attività combinate delle carte di credito saranno in una posizione ancora più forte per fornire prodotti ed esperienze leader del settore che abbracciano il mercato delle carte di credito a tutti i consumatori, piccole imprese e commercianti», ha affermato Capital One.
 
Walmart acquisirà per 2,3 miliardi il produttore di smart tv Vizio per accelerare la crescita della sua attività pubblicitaria. Il sistema operativo SmartCast di Vizio consente agli utenti di trasmettere in streaming contenuti gratuiti con contenuti pubblicitari.

Home Depot flette del 2,5%. Nel quarto trimestre fiscale il rivenditore al dettaglio ha battuto le stime sugli utili (2,82 dollari vs 2,77 dollari) e sul fatturato (34,79 miliardi vs 34,64 miliardi), ma entrambi i valori sono diminuiti su base annua. Home Depot ha anche fornito delle previsioni inferiori alle attese sulla crescita delle vendite del 2024: +1% rispetto al +1,6% indicato dagli analisti.
 
Cina al galoppo, mercoledì 21 febbraio, dopo il taglio storico dei tassi a 5 anni, la lunghezza di riferimento dei mutui, per ravvivare il mercato immobiliare. Alle ore 7:20 italiane l’Hang Seng sale del 2,3%, Shanghai del 2% circa, mentre in Giappone il Nikkei cede lo 0,25% appesantito anche dalla chiusura in rosso del Nasdaq. I mercati sono in attesa, infatti, della trimestrale del colosso dell’AI, Nvidia, attesa in serata dopo Wall Street.

In base al posizionamento delle opzioni, gli investitori di Nvidia potrebbero veder muoversi un valore di mercato di quasi 200 miliardi di dollari dopo la pubblicazione del report sugli utili mercoledì sera. I prezzi per call e put a breve termine implicano un movimento del 10,6% nelle azioni del produttore di chip, secondo Bloomberg. Un fatto che influenzerebbe la capitalizzazione di mercato di Nvidia di circa 180 miliardi di dollari, uno dei più grandi movimenti mai registrati in una singola sessione.

Da monitorare anche Mediobanca dopo che Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio, ha ceduto lo 0,12% tra il 9 e il 14 febbraio, e Stellantis che potrebbe produrre veicoli elettrici basati sulla tecnologia della cinese Leapmotor in Europa, Nord America o altri mercati, come ha confermato l'ad, Carlos Tavares, dopo le indiscrezioni su una possibile produzione a Mirafiori riprese da milanofinanza.it. Il gruppo automobilistico ha anche annunciato che continuerà a produrre la 500 elettrica a Torino, incluse le sue prossime versioni, e ha detto anche di puntare a un aumento di vendite delle Maserati prodotte a Mirafiori.
E se A2A ha chiuso il 2023 con un ebitda vicino a 2 miliardi (+32%) e investimenti in aumento a 1,38 miliardi, Enel ha lanciato un bond ibrido perpetuo di size benchmark da 900 milioni di euro con una domanda di oltre 3,6 miliardi e una cedola del 3,5%. Anche Banca Ifis ha collocato con successo un'emissione obbligazionaria senior preferred unsecured da 400 milioni di euro, durata quinquennale con un rendimento a scadenza del 5,65% e cedola annua del 5,5%.
attenzione a Mps perché, come riporta Mf-Milano Finanza, per il Mef scadono i 90 giorni di lock up sulla partecipazione nella banca senese. La cessione di una tranche del 10% potrebbe arrivare a breve, anche prima dello stacco della cedola Lo Stato scenderebbe così sotto il 30% del capitale del Monte, onorando gli impegni con Bruxelles. L’alternativa è un’integrazione con un’altra banca.

Concluso positivamente l'aumento di capitale deliberato dal cda di Portobello, mediante collocamento privato in accelerated bookbuilding. L'operazione, si legge in una nota, ha avuto a oggetto 661.050 nuove azioni ordinarie prive di indicazione del valore nominale, corrispondenti a circa il 12,44% del nuovo capitale, per un controvalore di 4.627.350 euro, incluso il sovrapprezzo.
Le azioni di nuova emissione sono state collocate a 7 euro, di cui 0,19 euro imputato a quota capitale e 6,81 euro a sovrapprezzo.

*Enel, domanda pari a tre volte l’offerta per il bond ibrido
Emissione da 900 milioni e richiesta da oltre 3 miliardi - Cedola fissa annuale del 4,750% fino al 2029
 
Banca Ifis ha collocato un'obbligazione senior preferred unsecured per 400 milioni di euro nell'ambito del programma di emissioni Emtm. Si tratta di un’emissione rivolta agli investitori istituzionali, con un taglio minimo di 100.000 euro.
Il bond a 5 anni scade nel 2029 con un reoffer price di 99,362 per un rendimento a scadenza del 5,65% ed una cedola pagabile annualmente del 5,50%. L'obbligazione sarà quotata presso il mercato Euronext di Milano e ha un rating atteso di BB+ da parte di Fitch e di Baa3 da parte di Moody's.
Il collocamento dell'obbligazione in oggetto rientra nel programma di funding Emtn previsto dal Piano Industriale della banca relativo al triennio 2022-24, che stima 2,5 miliardi di nuovi collocamenti.
A Piazza Affari, Banca Ifis sale mercoledì 21 febbraio dell’1,35% a 16,67 euro per 900 milioni di capitalizzazione. Da inizio anno l’istituto di credito ha realizzato una performance del +5%
 
RAGAZZA UNICREDIT a nuovo massimo conferma ipotesi di 5 in corso da 28.44,stento a crederci che stia sopra 30.50 a volte i sogni diventano realtà :cincin:visto che le avevo anche quando crollammo a 6 AMEN
 
Mps a passo rapido, il mercato scommette sul collocamento di una quota del Mef
Lo scenario più probabile sarebbe il piazzamento sul mercato di una quota compresa tra l’8% e il 10%
Banca Monte Paschi Siena +5,88% ben comprata, con un rialzo arrivato anche oltre un punto, in una seduta positiva per tutto il comparto bancario, mentre le indiscrezioni di stampa riferiscono di un nuovo giro di consultazioni con gli advisor del Governo per definire il processo di uscita dal capitale della banca. Il Governo è ancora primo azionista della banca con una quota del 39% e secondo le indiscrezioni di stampa lo scenario più probabile sarebbe il piazzamento sul mercato di una quota compresa tra l’8% e il 10%, con l’operazione che potrebbe avvenire anche prima dello stacco del dividendo il 20 maggio.
«Il piazzamento di una quota di circa il 10% da parte del Mef potrebbe creare dell’overhang sul titolo - dicono gli analisti di Equita, che hanno un giudizio hold sul titolo con target price a 4,30 euro - sebbene riteniamo che, come osservato nel caso del primo piazzamento, il mercato nell’attuale contesto possa assorbirlo con relativa facilità».
 

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WASHINGTON, 21 febbraio (Reuters) - La maggior parte dei policymaker presenti all'ultima riunione della Federal Reserve americana era preoccupata per i rischi di un taglio dei tassi di interesse troppo presto, con un'ampia incertezza su quanto a lungo i costi di indebitamento dovrebbero rimanere al livello attuale, secondo i verbali di la sessione del 30-31 gennaio.
"I partecipanti hanno sottolineato l'incertezza associata alla durata di una politica monetaria restrittiva che dovrebbe essere mantenuta" per riportare l'inflazione all'obiettivo del 2% della Fed, si legge nei verbali.
Mentre "la maggior parte dei partecipanti ha notato i rischi di agire troppo rapidamente per allentare la posizione politica", solo "un paio... hanno sottolineato i rischi al ribasso per l'economia associati al mantenimento di una posizione eccessivamente restrittiva per troppo tempo".
I politici “generalmente” concordano sul fatto che hanno bisogno di “maggiore fiducia” nel calo dell’inflazione prima di prendere in considerazione il taglio dei tassi, si legge nei verbali in un linguaggio che sembra enfatizzare un approccio attento e forse più lento ai tagli dei tassi che gli operatori di mercato ora si aspettano di iniziare a giugno.

Il presidente della Fed Jerome Powell nella sua conferenza stampa del 31 gennaio ha sostanzialmente escluso un taglio dei tassi alla riunione del 19-20 marzo, e i verbali suggeriscono che non si trattava di una decisione particolarmente ravvicinata.
I dati pubblicati dopo l'ultima riunione della Fed hanno mostrato una crescita dell'occupazione e dell'inflazione più forti del previsto a gennaio. Anche se questi rapporti non hanno cambiato l’opinione generale dei politici secondo cui l’inflazione continuerà a scendere quest’anno, hanno fatto ben poco per aumentare la “fiducia” che i politici desiderano prima di allentare la stretta politica monetaria utilizzata per combattere la peggiore epidemia di inflazione dagli anni ’80.

Lo staff della Fed, nel frattempo, ha preso atto di una serie di rischi, dalle “notevoli” vulnerabilità del sistema finanziario statunitense, compreso il calo dei prezzi degli immobili commerciali, alla possibilità che “la riduzione dell’inflazione potrebbe richiedere più tempo del previsto”. Ciò a sua volta potrebbe “rallentare il ritmo dell’attività reale” più del previsto.
I verbali riportano anche le prossime decisioni su quando e come interrompere la riduzione delle dimensioni del bilancio della Fed, con "molti partecipanti" che suggeriscono l'inizio di discussioni "approfondite" sulla politica di bilancio nella prossima riunione di marzo.

Il rapido allentamento delle condizioni finanziarie durante il quarto trimestre del 2023, dopo che la Fed aveva iniziato a segnalare che probabilmente i rialzi dei tassi erano finiti, aveva in gran parte esaurito il suo corso quando i funzionari si sono riuniti alla fine di gennaio. Da allora, il quadro è stato contrastante: i rendimenti dei titoli del Tesoro sono aumentati di oltre un quarto di punto percentuale, ponendo fine per il momento al calo dei costi di finanziamento dei consumatori e delle imprese, ma le azioni hanno continuato a marciare verso livelli record.
 
WASHINGTON, 21 febbraio (Reuters) - La maggior parte dei policymaker presenti all'ultima riunione della Federal Reserve americana era preoccupata per i rischi di un taglio dei tassi di interesse troppo presto, con un'ampia incertezza su quanto a lungo i costi di indebitamento dovrebbero rimanere al livello attuale, secondo i verbali di la sessione del 30-31 gennaio.
"I partecipanti hanno sottolineato l'incertezza associata alla durata di una politica monetaria restrittiva che dovrebbe essere mantenuta" per riportare l'inflazione all'obiettivo del 2% della Fed, si legge nei verbali.
Mentre "la maggior parte dei partecipanti ha notato i rischi di agire troppo rapidamente per allentare la posizione politica", solo "un paio... hanno sottolineato i rischi al ribasso per l'economia associati al mantenimento di una posizione eccessivamente restrittiva per troppo tempo".
I politici “generalmente” concordano sul fatto che hanno bisogno di “maggiore fiducia” nel calo dell’inflazione prima di prendere in considerazione il taglio dei tassi, si legge nei verbali in un linguaggio che sembra enfatizzare un approccio attento e forse più lento ai tagli dei tassi che gli operatori di mercato ora si aspettano di iniziare a giugno.

Il presidente della Fed Jerome Powell nella sua conferenza stampa del 31 gennaio ha sostanzialmente escluso un taglio dei tassi alla riunione del 19-20 marzo, e i verbali suggeriscono che non si trattava di una decisione particolarmente ravvicinata.
I dati pubblicati dopo l'ultima riunione della Fed hanno mostrato una crescita dell'occupazione e dell'inflazione più forti del previsto a gennaio. Anche se questi rapporti non hanno cambiato l’opinione generale dei politici secondo cui l’inflazione continuerà a scendere quest’anno, hanno fatto ben poco per aumentare la “fiducia” che i politici desiderano prima di allentare la stretta politica monetaria utilizzata per combattere la peggiore epidemia di inflazione dagli anni ’80.

Lo staff della Fed, nel frattempo, ha preso atto di una serie di rischi, dalle “notevoli” vulnerabilità del sistema finanziario statunitense, compreso il calo dei prezzi degli immobili commerciali, alla possibilità che “la riduzione dell’inflazione potrebbe richiedere più tempo del previsto”. Ciò a sua volta potrebbe “rallentare il ritmo dell’attività reale” più del previsto.
I verbali riportano anche le prossime decisioni su quando e come interrompere la riduzione delle dimensioni del bilancio della Fed, con "molti partecipanti" che suggeriscono l'inizio di discussioni "approfondite" sulla politica di bilancio nella prossima riunione di marzo.

Il rapido allentamento delle condizioni finanziarie durante il quarto trimestre del 2023, dopo che la Fed aveva iniziato a segnalare che probabilmente i rialzi dei tassi erano finiti, aveva in gran parte esaurito il suo corso quando i funzionari si sono riuniti alla fine di gennaio. Da allora, il quadro è stato contrastante: i rendimenti dei titoli del Tesoro sono aumentati di oltre un quarto di punto percentuale, ponendo fine per il momento al calo dei costi di finanziamento dei consumatori e delle imprese, ma le azioni hanno continuato a marciare verso livelli record.
Stanno confezionando la prossima crisi bancaria
 
Buonasera a tutti, una cortesia.....a che ore comunica dati la cavalla??? Grazie mille
 
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