♥♠♣♦ Non TUTTO ma di TUTTO ... anche Tenaris - Vol.04 - Apr. 2024 per @DANYeuro

Netflix chiude i primi tre mesi del 2024 con più di 9 milioni di nuovi utenti, per un totale di 269,6 milioni. Anche utile e fatturato superano le stime del mercato. Sul titolo pesa anche il trend di crescita degli abbonati, inferiore a quello del quarto trimestre 2023
Netflix fa il record di abbonati. Il colosso americano dello streaming ha chiuso i primi tre mesi del 2024 con più di 9 milioni di nuovi utenti, che hanno portato il totale a 269,6 milioni, ben sopra i 264,2 milioni attesi. Anche utile e fatturato hanno superato le stime del mercato. I profitti netti di Netflix sono saliti a 2,33 miliardi di dollari, pari a 5,28 dollari ad azione (consenso di 4,52 dollari). I ricavi invece sono arrivati a 9,37 miliardi (+15%), anche in questo caso oltre i 9,28 miliardi stimati. Infine, l’utile operativo ha toccato i 2,6 miliardi (+54%).
Netflix però è cauto sul secondo trimestre. Il gigante americano vede i ricavi crescere del 16% e del 13-15% nell’intero 2024. Nei prossimi tre mesi, quindi, la società si attende un fatturato di 9,49 miliardi, valore sotto i 9,53 miliardi attesi. L’utile per azione, invece, viene indicato in 4,68 dollari, poco sopra il consenso (4,54 dollari per azione).
Il titolo soffre a Wall Street
Nonostante i risultati record il titolo Netflix soffre a Wall Street. Alle 10:30 le azioni evidenziano un calo del 6% nel pre-mercato. Oltre alle stime caute sul secondo trimestre, gli investitori hanno notato che il trend di crescita degli abbonati è inferiore a quello del quarto trimestre del 2023, quando i nuovi iscritti sono arrivati a 13,1 milioni. Forse non è un caso, allora, che la società abbia deciso di non comunicare più il numero di nuovi abbonamenti e le entrate medie per utente a partire dal primo trimestre del 2025

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha invitato l'Iran, Israele e gli alleati a evitare un'escalation in Medio Oriente. I mercati azionari europei scendono ma non crollano.

Spredd0 sale a 143,7 punti base in attesa del giudizio di S&P sul rating dell'Italia, attualmente a BBB con un outlook stabile, dopo che a novembre l'agenzia di rating ha lasciato invariato il proprio giudizio. Tra la prossima settimana e la fine di maggio sono attesi anche i pronunciamenti di Dbrs, Fitch e Moody's, a cui a luglio si aggiungerà Scope.
 
Netflix chiude i primi tre mesi del 2024 con più di 9 milioni di nuovi utenti, per un totale di 269,6 milioni. Anche utile e fatturato superano le stime del mercato. Sul titolo pesa anche il trend di crescita degli abbonati, inferiore a quello del quarto trimestre 2023
Netflix fa il record di abbonati. Il colosso americano dello streaming ha chiuso i primi tre mesi del 2024 con più di 9 milioni di nuovi utenti, che hanno portato il totale a 269,6 milioni, ben sopra i 264,2 milioni attesi. Anche utile e fatturato hanno superato le stime del mercato. I profitti netti di Netflix sono saliti a 2,33 miliardi di dollari, pari a 5,28 dollari ad azione (consenso di 4,52 dollari). I ricavi invece sono arrivati a 9,37 miliardi (+15%), anche in questo caso oltre i 9,28 miliardi stimati. Infine, l’utile operativo ha toccato i 2,6 miliardi (+54%).
Netflix però è cauto sul secondo trimestre. Il gigante americano vede i ricavi crescere del 16% e del 13-15% nell’intero 2024. Nei prossimi tre mesi, quindi, la società si attende un fatturato di 9,49 miliardi, valore sotto i 9,53 miliardi attesi. L’utile per azione, invece, viene indicato in 4,68 dollari, poco sopra il consenso (4,54 dollari per azione).
Il titolo soffre a Wall Street
Nonostante i risultati record il titolo Netflix soffre a Wall Street. Alle 10:30 le azioni evidenziano un calo del 6% nel pre-mercato. Oltre alle stime caute sul secondo trimestre, gli investitori hanno notato che il trend di crescita degli abbonati è inferiore a quello del quarto trimestre del 2023, quando i nuovi iscritti sono arrivati a 13,1 milioni. Forse non è un caso, allora, che la società abbia deciso di non comunicare più il numero di nuovi abbonamenti e le entrate medie per utente a partire dal primo trimestre del 2025

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha invitato l'Iran, Israele e gli alleati a evitare un'escalation in Medio Oriente. I mercati azionari europei scendono ma non crollano.

Spredd0 sale a 143,7 punti base in attesa del giudizio di S&P sul rating dell'Italia, attualmente a BBB con un outlook stabile, dopo che a novembre l'agenzia di rating ha lasciato invariato il proprio giudizio. Tra la prossima settimana e la fine di maggio sono attesi anche i pronunciamenti di Dbrs, Fitch e Moody's, a cui a luglio si aggiungerà Scope.
22:30
L'agenzia Standard & Poor's conferma il rating BBB dell'Italia con outlook stabile.
È quanto emerge dalle tabelle pubblicate sul sito dell'agenzia.
 
Gelata sulla domanda di chip, prime tensioni da Tsmc a Nvidia
Dopo il rally trainato dall’intelligenza artificiale, nelle ultime tre settimane i big cadono: Nvidia perde il 10% in una singola seduta e brucia 250 miliardi
Possono manifestarsi euforia e disincanto nello stesso momento? A giudicare da quanto sta succedendo al mercato dei chip, la risposta è sì. Perché mentre l’entusiasmo legato al boom dell’intelligenza artificiale spinge la domanda di alcuni semiconduttori, una serie di concause fiacca quella dei chip più comuni. E del resto è lo scenario che traspare in modo chiaro dagli ultimi conti di TSMC, il gigante taiwanese che è il più grande produttore di chip a contratto al mondo. Un titano che produce semiconduttori per molti big (da Nvidia fino ad Apple), e che considerate le tensioni crescenti sull’isola, sta dislocando parte delle sue attività in giro per il mondo, con investimenti miliardari in Giappone, Stati Uniti e Germania.
Settimane difficili
Trimestrale di TSMC a parte
, che quelle attuali siano settimane difficili per le società legate ai chip, lo si intuisce anche dall’andamento in Borsa. Dallo scorso lunedì 25 marzo, infatti, hanno pagato dazio un po’ tutte, interrompendo un ciclo di crescita che sembrava interminabile. Anche Nvidia, la società che meglio ha interpretato il boom dell’intelligenza artificiale legato al mondo dei chip, ha frenato la sua corsa, scivolando di circa il 15% e bruciando oltre 350 miliardi di capitalizzazione di mercato. Crolli pesanti per le outsider Arm (-32%), Intel (-17%) e Amd (-16%), a testimonianza che la primavera 2024 non è iniziata nel modo migliore per i produttori di chip. La giornata di venerdì, inoltre, è stata campale per il settore. Perché dopo i dati di TSMC, il mercato ha reagito pesantemente, registrando la giornata peggiore di questo 2024 per i titoli del silicio. Nvidia ha perso il 10% durante gli scambi di venerdì 19 aprile, a New York. E performance simili le hanno fatte registrare gli altri: da Amd ad Arm, che addirittura ha chiuso a -16,9%.
Consumi deboli e tassi alti
Ma torniamo ai dati di TSMC, che sono il polso di questo mercato. La società taiwanese ha tagliato le sue aspettative per la crescita del mercato dei semiconduttori nel 2024 (-10%, rispetto al previsto), escludendo da questa sorta di debacle i chip di memoria, che poi sono quelli dedicati all’intelligenza artificiale. L’amministratore delegato, CC Wei, ha inoltre ridotto le sue previsioni di crescita per il settore della fonderia, di cui TSMC è leader. Sono numeri che raccontano come il mercato dei chip stia pagando la crisi dei consumi e le troppe scorte accumulate nella schizofrenica spinta alla produzione scatenata dalla crisi dei semiconduttori indotta dalla pandemia. «L’incertezza macroeconomica e geopolitica persiste, - ha detto il ceo di TSMC - pesando potenzialmente sulla fiducia dei consumatori e sulla domanda». Senza dimenticare che le aspettative sui tassi di interesse sono cambiate, allontanando le ipotesi sui tagli e irrigidendo i consumi. Così automobili, smartphone, personal computer, console da gioco, elettrodomestici e tutto il grande mondo di oggetti che contengono microprocessori, gelano un mercato che era in preda all’euforia dell’intelligenza artificiale. O forse lo spaccano in due, con fortune divergenti per chi produce chip per prodotti di consumo e chi si dedica a quelli più avanzati che sono cuore e gambe di chatbot come ChatGPT.
Un treno, due velocità
E infatti, sul lungo termine, gli investitori si aspettano che i chip focalizzati sull’intelligenza artificiale assorbano gradualmente una quota maggiore delle entrate di questo mercato. Tanto è vero che i ricavi derivanti dai semiconduttori legati all’AI di TSMC stanno crescendo a un tasso del 50% annuo, a leggere i dati forniti dalla società asitica a gennaio. Tuttavia, alcuni investitori rimangono più cauti, sostenendo che l’attuale livello di domanda di chip per l’AI sia insostenibile nel lungo periodo. Altre incognite, molto pesanti, riguardano le tensioni che incombono lungo lo stretto di Taiwan, dove Cina e Stati Uniti si giocano una partita geopolitica enorme
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Oggi stacco cedole di 15 società, di cui otto blue chip, causerà un calo tecnico dell'indice Ftse Mib di Piazza Affari pari all'1,53%. Ecco le 15 società coinvolte e il dividendo che staccano con il relativo rendimento: Banca Mediolanum (0,42 euro a saldo; 4,13%); Banco di Desio (0,2634 euro; 5,70%); Bff Bank (0,541 euro a saldo; 4,39%); Banco Bpm (0,56 euro; 8,81%); Basic Net (0,15 euro; 3,81%); Culti Milano (0,1 euro; 0,69%); Campari (0,065 euro; 0,69%); Edison risparmio (0,105 euro; 6,65%); Ferrari (2,443 euro; 0,62%); Iveco (0,22 euro; 1,75%); Maire (0,197 euro; 2,54%); Piaggio (0,08 euro a saldo; 2,85%); Prysmian (0,7 euro; 1,39%); Stellantis (1,55 euro; 6,37%) e Unicredit (1,8029 euro; 5,14%).

Spredd0 139,05

Confermato il rating tripla B e l’outlook stabile sull’Italia in linea con le decisioni dell’autunno scorso. Rispetto a qualche mese fa, è cambiata la prospettiva del debito, ora visto in risalita di 2,5 punti percentuali nel suo rapporto con il pil fra quest’anno e i prossimi due. Ma la discesa degli ultimi tre anni, che ha tagliato il peso del passivo di 17,6 punti percentuali rispetto ai picchi del 2020, è stata decisamente più rapida di ogni previsione, anche per l’ennesima revisione al rialzo del pil operata dall’Istat a marzo. Certo, il ritmo di crescita dell’Italia non è esaltante, ma rimane intorno all’1% l’anno e può beneficiare del Pnrr ora arrivato alla fase della spesa effettiva. I prossimi appuntamenti sono il 26 aprile con Dbrs (BBB-high con un outlook stabile), il 3 maggio con Fitch (BBB con un outlook stabile) e il 31 maggio con Moody’s (Baa3 con un outlook stabile).

I prezzi del petrolio scendono, anche il prezzo dell’oro .

Barclays ha alzato il target price di Intesa Sanpaolo da 3,80 a 4 euro, di Unicredit da 35,9 a 41,5 euro, di Banco Bpm da 7 a 7,8 euro e di Mediobanca da 12,7 a 14,6 euro. Focus anche su Tim perché la Commissione Europea deciderà sulla proposta di acquisto della rete fissa da parte di Kkr entro il 30 maggio. Intanto il colosso tlc ha valutato la sua attività di cavi sottomarini Sparkle 481 milioni di euro al 31 dicembre 2023, a seguito di una svalutazione di 107 milioni registrata nel corso dell'anno.
Invece, Campari non esclude nuove acquisizioni e continua a guardare ad opportunità di M&A nei liquori di alta e altissima fascia e nei marchi forti in Usa e Asia, come ha affermato l'ad, Matteo Fantacchiotti, in un'intervista a Milano Finanza di sabato. Il gruppo guarda anche al segmento dei whisky.
Cambio di poltrone in casa Iveco. Il ceo, Gerrit Marx, lascerà il gruppo per assumere il ruolo di ceo di Cnh Industrial con decorrenza 1 luglio. Il suo posto verrà preso da Olof Persson. Mentre il cda di Pininfarina, riunito dopo la scomparsa di Paolo Pininfarina, ha nominato presidente Lucia Morselli, già amministratore indipendente e non esecutivo della società e fino allo scorso febbraio ad di Acciaierie d'Italia
Attenzione a Leonardo perché la Nigeria punta ad acquistare 24 jet fighter per modernizzare la sua flotta. E se Jefferies Financial Group ha acquisito il controllo indiretto della società Tesselis, ma non è tenuta a lanciare un'offerta pubblica di acquisto sull'intero capitale, Faber Five, società riconducibile alla famiglia Favrin, ha presentato un quesito alla Consob volto a confermare l'insussistenza di un obbligo di opa sulle azioni Ratti, a seguito del consolidamento della propria partecipazione in Trenora Srl di cui ora controlla pressoché l'intero capitale. Trenora è azionista al 52,2% di Marzotto, mentre quest'ultima e Faber Five detengono ciascuna una quota del 34,4% di Ratti

Interpump si rafforza nel settore dei tubi e dei raccordi. Il gruppo presieduto da Fulvio Montipò ha annunciato di aver acquisito, tramite la controllata inglese Interpump Hydraulics, il 100% del capitale di Alltube Engineering, gruppo che opera nel settore dei tubi e dei raccordi, per 2,3 milioni di euro.

Dax trimetrale SAP post chiusura
 
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Leonardo
Mentre l'Istituto Sipri calcola che la spesa militare a livello globale è aumentata del 7% raggiungendo 2.443 miliardi di dollari nel 2023, nel fine settimana la Nigeria ha annunciato che riceverà i primi sei dei 24 aerei da addestramento leggero e caccia italiani M-346 Alenia Aermacchi di Leonardo che ha ordinato entro la fine dell'anno. Notizia non del tutto scontata dal titolo in borsa, secondo Banca Akros

Leonardo
Officina Stellare firma contratto da 1,6 milioni di euro con Leonardo per la fornitura di sistemi ottici
L’azienda vicentina specializzata in strumentazione opto-meccanica per aerospazio, ricerca e difesa, ha siglato un nuovo contratto per la costellazione satellitare italiana Iride
Officina Stellare ha annunciato oggi la firma di un nuovo contratto con Leonardo per la fornitura di quattro sistemi ottici per strumenti iperspettrali a media risoluzione, destinati alla piattaforma Platino4. Questi sistemi saranno installati come parte integrante della costellazione satellitare italiana «Iride», rappresentando un passo significativo nell'ambito dei progetti spaziali innovativi.
Il contratto, del valore complessivo di circa 1,6 milioni di euro e con una durata di 12 mesi, include la realizzazione dei payload ottici e attività di ingegneria per la qualifica di processi critici di integrazione.
Carlo Spezzapria, amministratore delegato di Officina Stellare, commenta «Siamo entusiasti di questa commessa che ci vede nuovamente al fianco di una eccellenza globale come Leonardo, e parte attiva nella realizzazione di uno dei progetti più innovativi in ambito spaziale, con ruolo chiave nella fornitura di sistemi ad elevata prestazione destinati ad una costellazione unica nel suo genere quale Iride».

Iveco cede il 4% il giorno dopo la notizia dell’uscita dell’ad Gerrit Marx, che torna a Cnh e sarà sostituito da Olof Persson. Gli analisti definiscono inattesa la notizia e potenzialmente negativa per entrambi i titoli della galassia Exo
 
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Apple sarebbe vicina a raggiungere un accordo con la Fifa per i diritti tv del mondiale per club del 2025 su Apple Tv.


Saipem chiude il primo trimestre con un utile di 57 milioni
Nel 2023 primi 3 mesi in pareggio. Ricavi oltre 3 miliardi;
aipem ha chiuso il primo trimestre dell'anno con un risultato netto di 57 milioni di euro, a fronte del pareggio registrato nell'analogo periodo precedente.
In crescita del 18% i ricavi a quota 3,05 miliardi, mentre il margine operativo lordo è balzato del 40% a 268 milioni.
Con una generazione di cassa di 68 milioni di euro la posizione finanziaria netta è tornata positiva per 209 milioni (post-Ifrs 16) e per 284 milioni (pre-Ifrs), a fronte di un passivo rispettivamente di 261 e 216 milioni a fine anno.
E' pari a 28,75 miliardi di euro il portafoglio ordini, che sale a 28,8 miliardi includendo le società non consolidate, dopo nuove acquisizioni per 2 miliardi circa.
"I risultati del primo trimestre - sottolinea Saipem - continuano a evidenziare il miglioramento della performance operativa e finanziaria, in linea con gli obiettivi del Piano Strategico" 2024-2027 presentato lo scorso 29 febbraio.
Obiettivi sui quali "il livello del portafoglio ordini già acquisiti e la robusta 'pipeline commerciale'" confermano una "ottima visibilità". Nel primo trimestre il 75% circa delle acquisizioni di ordini è stato realizzato dalla divisione 'Offshore E&C', relativa alle opere in acque profonde, su cui il gruppo ha concentrato la propria attività. In crescita da 77 a 92 milioni gli investimenti tecnici.

Digital Value acquisisce Infordata per 22 milioni e sale in borsa. Per gli analisti può correre ancora; Intesa Sanpaolo conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo di 115 euro. Per Equita il titolo vale invece 84 euro
Il gruppo Infordata
Venerdì 19 aprile a mercato chiuso Digital Value ha comunicato di aver sottoscritto un'offerta vincolante per acquisire il 100% del capitale di Infordata e che tale offerta è stata accettata dal socio unico In Holding. Il valore del deal è fissato a 22 milioni di euro. Di questi, 10 milioni verranno pagati al closing, 6 milioni entro il 12° mese dal closing e i restanti 6 entro il 24° mese. Sempre al closing è previsto che il venditore sottoscriva azioni ordinarie Digital Value di nuova emissione del valore di 6,6 milioni di euro. L'operazione prevede un obbligo di non concorrenza e di non sollecitazione di In Holding e soci per 3 anni dal closing.
Sede a Latina, Infordata, assieme alle proprie controllate, tra cui Eurolink (100%) e Technis Blu (78,8%), rappresenta un importante gruppo nazionale attivo nel settore della progettazione e dello sviluppo di programmi per l'automazione delle procedure aziendali, della fornitura di servizi di assistenza, consulenza e formazione per l'implementazione di sistemi informatici, la cui acquisizione rappresenta un add-on strategico per Digital Value, si legge nella nota.
Il deal Infordata è la seconda mossa del gruppo nel 2024 dopo l’annuncio a marzo di aver avviato una partnership con Teradata per commercializzare le sue soluzioni di Datawarehouse e Analytics nei settori finance e pubblica amministrazione

Tim, Vivendi si astiene sul cda ma non rinuncia alla causa sulla rete
Con un giorno di anticipo sull’assemblea Telecom il socio francese scioglie la suspense, senza deporre le armi
Alla fine Vivendi ha deciso di astenersi sulla nomina del cda Tim. Con un giorno d’anticipo sull’assemblea - che si tiene domani, 23 aprile, a “porte chiuse” con la formula del rappresentante designato - il socio francese, che detiene il 23,75% del capitale ordinario, lo ha fatto sapere con un comunicato dove precisa che comunque porterà avanti la causa, presentata al Tribunale di Milano, perchè in disaccordo con le decisioni prese dal consiglio Tim sulla cessione della rete. La media company che fa capo alla famiglia Bollorè spiega che ormai si considera un «investitore finanziario» e, come tale, «si preoccupa che consiglio e management di Tim garantiscano una crescita duratura del corso delle azioni attraverso decisioni gestionali nell’interesse della società, rispettose delle prerogative degli azionisti e dei principi di buona governance».
«Di conseguenza Vivendi - si legge nella nota - non sostiene la lista presentata dal consiglio di amministrazione uscente, data la continuità con un consiglio durante il cui mandato il titolo ha perso metà del suo valore e che è responsabile di aver approvato la vendita della rete fissa di Tim nel novembre 2023 a un prezzo che, a giudizio Vivendi, non riflette il pieno valore dell’asset, senza coinvolgere l’assemblea degli azionisti e il comitato parti correlate e senza fornire, a oggi, informazioni complete e affidabili al mercato sull’operazione e sui suoi effetti sulla sostenibilità di Tim».
«Spetta al management in carica e ai suoi sostenitori risolvere la delicata situazione in cui si trova Tim», sottolinea Vivendi che comunque non depone le armi, ma anzi ribadisce che «porterà avanti con decisione il ricorso contro la delibera del consiglio di amministrazione del novembre 2023 (quella che ha dato l’ok alla vendita della rete a Kkr, ndr) presso il Tribunale di Milano e ogni altro strumento giuridico a sua disposizione per tutelare i propri diritti». Il 21 maggio è fissata la prima udienza in Tribunale.
Per quanto riguarda l’assemblea Tim, è scontato a questo punto che la lista del consiglio esprimerà la maggioranza del nuovo board, con Alberta Figari indicata per la presidenza e la riconferma di Pietro Labriola come amministratore delegato. L’unica incognita è la ripartizione dei posti riservati alle minoranze tra le due liste sfidanti, presentate da Merlyn e Bluebell, che avevano entrambe avanzato candidature alternative sia per la presidenza sia per la posizione di ad.
 
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Borse asiatiche caute, eccetto Hong Kong, con gli investitori sul chi va là in attesa dei risultati trimestrali di alcune delle più grandi aziende del mondo ( Tesla oggi, 23 aprile, Meta Platforms giovedì, insieme a Microsoft e la casa madre di Google, Alphabet) e di ulteriori indizi su un taglio dei tassi d'interesse negli Stati Uniti.
Solo un +0,3% per l’indice Nikkei del Giappone così come il più ampio Topix. La Banca del Giappone venerdì dovrebbe lasciare i tassi invariati. Mentre l’indice Asx 200 dell'Australia è cresciuto dello 0,4%, in parte sostenuto dai forti dati sull’indice Pmi di aprile, che hanno mostrato che il settore manifatturiero si è avvicinato all’area di espansione. Piatto il Kospi della Corea del Sud.

I prezzi del petrolio sono stati misti in Asia dopo che il Brent ha chiuso lunedì al livello più basso dalla fine di marzo, in seguito all’apparente allentamento delle tensioni in Medio Oriente. Gli operatori hanno anche spostato l’attenzione sull’inflazione e sulla prospettiva di tagli ai tassi di interesse da parte della Federal Reserve quest’anno.
Nel complesso, i prezzi del petrolio dovrebbero «rimanere elevati fino a quando le tensioni nella regione non si allenteranno in modo più diffuso» o se l’OPEC+ «deciderà di immettere altri barili nell’offerta», secondo Tradition Energy.

L’oro si è indebolito in Asia dopo che lunedì il contratto futures sull’oro più attivo ha segnato il peggior calo percentuale in un giorno da oltre un anno, sempre a causa dell’attenuarsi delle preoccupazioni geopolitiche. I prossimi dati economici statunitensi potrebbero fornire importanti indizi sulla futura traiettoria dei tassi di interesse, che possono influenzare in modo significativo l’attrattiva di asset non remunerativi come l’oro.

Borse europee attese positive in avvio di seduta

A milano Eni con la controllata Vaar Energi che ha chiuso il primo trimestre del 2024 con un utile operativo in linea con le attese, confermando la guidance sul dividendo per il secondo trimestre di 270 milioni di dollari.
Da monitorare Recordati perché JP Morgan ha alzato il target price da 56 a 60 euro, Stm con Berenberg che ha alza il giudizio da hold a buy (target price da 53 a 49 euro). Lo stesso broker ha alzato il target price su Prysmian da 57 a 58 euro
Stellantis ha licenziato 199 lavoratori addetti allo stabilimento di Sterling Heights che crea il Ram 1500 a Detroit. Quanto a Enel l’Autorità Antitrust ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Enel Energia a seguito di numerose denunce (oltre 600) a partire da gennaio di singoli consumatori e micro imprese che lamentano «il significativo aumento del prezzo delle forniture di gas ed energia elettrica nel quadrimestre ottobre 2023-gennaio 2024 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente».
Tra i titli minori, occhio a Ivs Group dopo che E-Coffee Solutions, società controllata dal gruppo Lavazza e Ivs partecipazioni (azionista di maggioranza di Ivs group) hanno raggiunto un accordo per la promozione da parte della società di nuova costituzione, Grey, di un’opa volontaria per cassa sulla totalità delle azioni Ivs Group finalizzata al delisting al prezzo di 7,15 euro per azione.
Mentre Cy4gate ha siglato contratti con prestigiose società del settore banking nazionale per l’acquisizione ed estensione della piattaforma antifrode Xtn cognitive security platform. I contratti hanno un valore totale superiore a 1 milione di euro, per una durata di dodici mesi.

Spredd0 132,83

( Fib torna il sole )
 
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Buongiorno a tutti quelli che non sono mai scappati dalla Stalla.
Mi dispiace veder scivolare in seconda pagina questo thread storico quindi lo "uppo" postando i miei soliti indicatori.
Da notare il grande recupero del Nymo nel breve spazio di un paio di sedute. E di spazio, verso l'alto, pare essercene ancora.
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I mercati continuano a essere dominati dalla volatilità e dopo il recupero di Wall Street, mercoledì 24 aprile anche l’Asia galoppa. Alle ore 7:30 italiane il Nikkei corre del 2,33%, Hong Kong del 2%, mentre Shanghai sale dello 0,3%. Il T bond Usa decennale vede nel frattempo il rendimento salire dal 4,6% di inizio sessione al 4,62%, mentre i futures sul Nasdaq sono positivi per lo 0,7% grazie anche a Tesla (+13,3% nel premarket) dopo che il fondatore, Elon Musk, ha anticipato la produzione di auto elettriche a prezzi più bassi entro il 2025 e quasi 6.000 licenziamenti negli Usa.

Xiaomi vende più auto elettriche del previsto
Il nuovo veicolo elettrico del gruppo cinese di smartphone Xiaomi sta vendendo più delle attese, grazie anche al fatto che il prezzo è inferiore a Model 3 di Tesla.
Xiaomi ha ricevuto oltre 70.000 ordini per la sua berlina elettrica SU7 a partire dal 20 aprile, vicino all'obiettivo originale della società per tutto il 2024, ha detto agli investitori il ceo Lei Jun. Xiaomi punta ora a consegnare 100.000 nuovi veicoli elettrici quest’anno, ha proseguito il manager.
Xiaomi ha immesso su mercato il modello SU7 a fine marzo con un prezzo inferiore di circa 4.000 dollari rispetto al Model 3 di Tesla e ha avviato le consegne. Il gruppo cinese ha annunciato un aggiornamento sul settore auto nella giornata di giovedì.

Euro ancora in rimonta sul dollaro
Borse europee attese in rialzo in avvio di seduta.

A milano attenzione a Eni che ha chiuso il primo trimestre del 2024 con un utile netto adjusted di 1,58 miliardi di euro rispetto ai 2,90 miliardi del primo trimestre 2023, mentre l'utile netto è passato da 2,38 miliardi a 1,21 miliardi. Il risultato operativo proforma adjusted si è attestato a 4,11 miliardi di euro (-30%). Attesi anche i conti di Moncler e Maire .
Tim all’indomani dell’assemblea degli azionisti che si sono espressi a favore di un secondo mandato per l'ad, Pietro Labriola, per portare avanti il rilancio del gruppo incentrato sulla vendita della rete al fondo Usa Kkr. Le liste Merlyn Partners e Bluebell Capital Partners, che sfidavano Labriola, hanno ottenuto complessivamente tre posti in consiglio.
Enel ha dichiarato nella sua relazione sulla sostenibilità che l'anno scorso non ha raggiunto uno dei target inclusi in dieci emissioni sustainability-linked. Le cedole di queste emissioni potrebbe subire un aumento di oltre 100 milioni di euro in totale, facendo riferimento a dieci bond con scadenze dal 2025 al 2031.
Recordati con Cvc Capital Partners che sta valutando diverse opzioni per la sua partecipazione di controllo, come riporta Bloomberg, inclusa una potenziale vendita o un merger con un'altra azienda, e Salcef dopo che Finhold, azionista di maggioranza del gruppo, e i fondi gestiti da Morgan Stanley Infrastructure Partners hanno sottoscritto un accordo finalizzato a un investimento nella società che costruisce infrastrutture ferroviarie e di mobilità urbana. Al closing, atteso entro luglio, verrà lanciata un’opa sul 35,23% di Salcef rimasto sul mercato a un prezzo di 26,55 euro per azione, comprensivo di dividendo, con obiettivo il delisting dal segmento Star.

Assemblee degli azionisti in agenda da cui potrebbero emergere spunti interessanti: quelle di A2A, Amplifon, Azimut Holding, DiaSorin, FinecoBank, Generali, Intesa Sanpaolo, Moncler e Unipol

Spredd0 130,51
 
Buongiorno a tutti quelli che non sono mai scappati dalla Stalla.
Mi dispiace veder scivolare in seconda pagina questo thread storico ..............................
Vedi l'allegato 3008679Vedi l'allegato 3008680
Si, spiace... e probabilmente la causa è la supponenza di chi se la canta e la suona da solo - dopo aver allontanato molti - convinto che il thread ne avrebbe solo guadagnato.
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Macro:
Germania
Ore 10.00

Indice IFO, dato di aprile. Attesa: 88.9 (precedente 87.5)
Indice IFO situazione corrente, dato di aprile. Attesa: 88.7 (precedente 88.1)
Indice IFO attesa economica, dato di aprile. Attesa: 88.9 (precedente 88.6)

Italia
Ore 10.00
Fiducia dei consumatori, dato di aprile. Attesa: 96.9 (precedente 96.5)
Fiducia delle imprese, dato di aprile. Attesa: 89.5 (precedente 88.6)

Usa
Ore 14.30

Ordini di beni durevoli, dato di marzo. Attesa: --- (precedente 1.4%)
Ordini di beni durevoli, escluso vendite auto, dato di marzo. Attesa: 0.3% (precedente 0.5%)
Ore 16.30
Scorte petrolifere. Attesa: 1,7 milioni (precedenza 2,735 milioni)
 
buongiorno a tutti domani borsa chiusa?
 
Si, spiace... e probabilmente la causa è la supponenza di chi se la canta e la suona da solo - dopo aver allontanato molti - convinto che il thread ne avrebbe solo guadagnato.
Ciao Mil, ho sempre evitato di scrivere al riguardo, se lo faccio è solo per chiarire il mio pensiero e non per aprire una discussione nella discussione.
Io penso che ormai l'uso dei social non sia materia nuova per nessuno di noi quindi tutti dovremmo essere in grado di dare sempre il giusto valore agli altrui post e non trasformare anche il minimo dissenso in una guerra personale. Ognuno di noi ha probabilmente consolidato le proprie opinioni borsistiche ma legge e scrive su un forum di finanza perché cerca notizie e spunti nuovi da passare al "setaccio" e portare qualche granello che saranno gli altri a giudicare.
Preferisco sempre l'informazione all'opinione ma qui il confine è spesso labile e lo vediamo ogni giorno in chi l'informazione dovrebbe farla di mestiere, per cui non sarà certo il forumista-opinionista a farmi saltare i nervi, casomai salterò il suo post come ho sempre fatto.
Io spero che la Stalla si ripopoli di tutte le "specie" di forumisti.
 
Ferrari è salita in vetta al Ftse Mib e continuerà a crescere ancora. Parla il ceo Benedetto Vigna
Metodo scientifico e gestione della complessità sono i principi che guidano l’innovazione all’università di Pisa, dove si è distinto con lode in fisica subnucleare. Passato per il Cern di Ginevra, l’università di Berkeley, il gigante dei chip Stm, da due anni e mezzo Benedetto Vigna ha portato la sua «rivoluzione gentile» in Ferrari, guidando l’azienda al vertice del Ftse Mib per capitalizzazione. La sua ricetta, il trinomio tra lusso, innovazione e sostenibilità, ha spinto la rossa verso traguardi storici: la vittoria di Le Mans, oltre il miliardo di euro di utile netto, il valore di borsa raddoppiato dal suo arrivo alla guida di Maranello.
Cosa porterà Lewes Hamilton a Ferrari?
Vigna Ciò che è scritto nel nostro dna: la volontà di progresso continuo che è fondamentale affinché un'azienda continui a essere vincente in futuro.
Dopo un 2023 da record, quali attese per il 2024?
Vingna Mi aspetto di raggiungere gli obiettivi dichiarati a febbraio: 6,4 miliardi di fatturato, ebitda sopra il 38% ed ebit superiore al 27%.
 
Stati Uniti approvano pacchetto di aiuti militari per 95 miliardi di dollari a Ucraina, Israele e Taiwan
La Camera dei rappresentanti ha ratificato un nuovo pacchetto di aiuti. L'approvazione riflette una solidità bipartisan, con fondi destinati alla sicurezza, al ripristino delle scorte e al supporto umanitario, ma restano interrogativi sulla reazione russa
La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha ratificato, dopo un lungo processo di negoziati e pressioni politica tra dem e repubblicani, un pacchetto di aiuti per diversi Paesi. Il provvedimento è passato con un'ampia maggioranza di 311 voti a favore e 112 contrari. Il sostegno, principalmente militare, è stato approvato per un totale di 61 miliardi di dollari per l'Ucraina, 26 miliardi per Israele e 8 miliardi per Taiwan e la regione dell'Indo-Pacifico.
La legge di sostegno per l'Ucraina, prevede che 23 miliardi rimangano negli Stati Uniti per rifornire gli arsenali nazionali, mentre 7,8 miliardi saranno forniti direttamente al bilancio ucraino sotto forma di prestito, con la possibilità che il presidente possa cancellare il debito dopo le elezioni del 5 novembre. Tale disposizione è stata inclusa in considerazione di un possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, che potrebbe chiedere il rimborso a Kiev. La legge include anche una clausola che da la possibilità al presidente di trasferire missili a lungo raggio Atacms all'Ucraina, a meno che ciò non comporti rischi per gli interessi nazionali americani.
Nello specifico: 19,85 miliardi per la ricostituzione delle scorte di armi e munizioni degli Stati Uniti donate all'Ucraina, 14,8 miliardi per la gestione delle operazioni in Ucraina da parte del comando Usa in Europa, 13,8 miliardi per l'acquisto di armamenti USA e 8 miliardi per coordinare e sostenere le agenzie federali impegnate nel sostegno allo sforzo bellico ucraino. Per Israele sono stati destinati 26,4 miliardi di dollari, di cui 4 miliardi per sostenere i sistemi di difesa aerea Iron Dome e David's Sling (quella che ha difeso Israele dal raid iraniano), 1,2 miliardi per finanziare il sistema laser di difesa aerea Iron Beam e 3,5 miliardi in forniture di armi e munizioni in ambito Foreign Military Sales. Infine, per il supplemento per la sicurezza nell'Indo-Pacifico sono stati allocati 8,1 miliardi di dollari, con 3,3 miliardi per l'industria subacquea statunitense, 2 miliardi per il sostegno a Taiwan e 1,9 miliardi per ricostituire negli Usa le scorte di armi e munizioni delle forze armate statunitensi cedute a Taiwan.
Nonostante questo il presidente Joe Biden, si è detto contento dell’appoggio bipartisan di importanza storica, perché segnala unione politica in un momento critico. I fondi stanziati saranno destinati in gran parte al ripristino delle scorte di armamenti e munizioni degli Stati Uniti inviate ai Paesi in conflitto e al potenziamento delle forze statunitensi in Europa, ma anche al finanziamento diretto di armamenti e addestramento per le forze ucraine.
L'approvazione ha anche implicazioni economiche e occupazionali negli Stati Uniti, con un impatto che potrebbe riflettersi nelle prossime elezioni. Ci sono dubbi, infatti, sul tempo che potrebbe trascorrere prima che i benefici di questi aiuti si possano manifestare sul campo. Gli analisti sottolineano le sfide che l'Ucraina potrebbe affrontare nel ricevere e utilizzare efficacemente le risorse, considerando la situazione critica sul terreno e le gravi perdite subite dalle sue forze armate.
Mosca grida al peggioramento della situazione globale e prevede conseguenze. Ma questi sviluppi indicano un impegno verso la stabilizzazione della regione e il sostegno agli sforzi ucraini per difendere la propria sovranità e integrità territoriale.
 
Stati Uniti approvano pacchetto di aiuti militari per 95 miliardi di dollari a Ucraina, Israele e Taiwan
La Camera dei rappresentanti ha ratificato un nuovo pacchetto di aiuti. L'approvazione riflette una solidità bipartisan, con fondi destinati alla sicurezza, al ripristino delle scorte e al supporto umanitario, ma restano interrogativi sulla reazione russa
La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha ratificato, dopo un lungo processo di negoziati e pressioni politica tra dem e repubblicani, un pacchetto di aiuti per diversi Paesi. Il provvedimento è passato con un'ampia maggioranza di 311 voti a favore e 112 contrari. Il sostegno, principalmente militare, è stato approvato per un totale di 61 miliardi di dollari per l'Ucraina, 26 miliardi per Israele e 8 miliardi per Taiwan e la regione dell'Indo-Pacifico.
La legge di sostegno per l'Ucraina, prevede che 23 miliardi rimangano negli Stati Uniti per rifornire gli arsenali nazionali, mentre 7,8 miliardi saranno forniti direttamente al bilancio ucraino sotto forma di prestito, con la possibilità che il presidente possa cancellare il debito dopo le elezioni del 5 novembre. Tale disposizione è stata inclusa in considerazione di un possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, che potrebbe chiedere il rimborso a Kiev. La legge include anche una clausola che da la possibilità al presidente di trasferire missili a lungo raggio Atacms all'Ucraina, a meno che ciò non comporti rischi per gli interessi nazionali americani.
Nello specifico: 19,85 miliardi per la ricostituzione delle scorte di armi e munizioni degli Stati Uniti donate all'Ucraina, 14,8 miliardi per la gestione delle operazioni in Ucraina da parte del comando Usa in Europa, 13,8 miliardi per l'acquisto di armamenti USA e 8 miliardi per coordinare e sostenere le agenzie federali impegnate nel sostegno allo sforzo bellico ucraino. Per Israele sono stati destinati 26,4 miliardi di dollari, di cui 4 miliardi per sostenere i sistemi di difesa aerea Iron Dome e David's Sling (quella che ha difeso Israele dal raid iraniano), 1,2 miliardi per finanziare il sistema laser di difesa aerea Iron Beam e 3,5 miliardi in forniture di armi e munizioni in ambito Foreign Military Sales. Infine, per il supplemento per la sicurezza nell'Indo-Pacifico sono stati allocati 8,1 miliardi di dollari, con 3,3 miliardi per l'industria subacquea statunitense, 2 miliardi per il sostegno a Taiwan e 1,9 miliardi per ricostituire negli Usa le scorte di armi e munizioni delle forze armate statunitensi cedute a Taiwan.
Nonostante questo il presidente Joe Biden, si è detto contento dell’appoggio bipartisan di importanza storica, perché segnala unione politica in un momento critico. I fondi stanziati saranno destinati in gran parte al ripristino delle scorte di armamenti e munizioni degli Stati Uniti inviate ai Paesi in conflitto e al potenziamento delle forze statunitensi in Europa, ma anche al finanziamento diretto di armamenti e addestramento per le forze ucraine.
L'approvazione ha anche implicazioni economiche e occupazionali negli Stati Uniti, con un impatto che potrebbe riflettersi nelle prossime elezioni. Ci sono dubbi, infatti, sul tempo che potrebbe trascorrere prima che i benefici di questi aiuti si possano manifestare sul campo. Gli analisti sottolineano le sfide che l'Ucraina potrebbe affrontare nel ricevere e utilizzare efficacemente le risorse, considerando la situazione critica sul terreno e le gravi perdite subite dalle sue forze armate.
Mosca grida al peggioramento della situazione globale e prevede conseguenze. Ma questi sviluppi indicano un impegno verso la stabilizzazione della regione e il sostegno agli sforzi ucraini per difendere la propria sovranità e integrità territoriale.
Non c’è affatto voglia di distensione…
 
Boeing nel primo trimestre la società ha registrato una perdita rettificata di 1,13 dollari per azione, un risultato migliore della perdita di 1,76 dollari per azione stimata dagli analisti di Lseg. Anche il fatturato, pari a 16,57 miliardi di dollari, ha superato le previsioni.

Secondo la testata finanziaria israeliana Calcalist, Nvidia starebbe per chiudere l’acquisizione della startup Run:ai per circa 700 milioni di

Moderna La casa farmaceutica ha stretto una partnership con OpenAI per utilizzare gli strumenti di AI generativa della società di Sam Altman nel campo della medicina a mRNA. dollari.
 
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