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Titolo: WALL STREET: in rialzo dopo Yellen, greggio su massimi 2016
Ora: 07/06/2016 16:40
Testo:
MILANO (MF-DJ)--Wall Street continua a trattare in lieve rialzo dopo il
discorso del presidente della Fed, Janet Yellen, grazie anche alla
performance positiva dei prezzi del petrolio che sono sui massimi del 2016.
Il Dow Jones sale dello 0,42%, l'S&P 500 dello 0,32% e il Nasdaq
Composite dello 0,08%. Sul fronte del greggio il Brent avanza dello 0,97%
a 51,04 dollari al barile con massimo a 51,3 usd e il Wti dello 0,76% a
50,07 usd con picco giornaliero a 50,35 usd.
Il greggio continua a rafforzarsi e conforta gli investitori su una
ripresa degli utili dell'S&P 500, puntualizza Doug Foreman, chief
investment officer di Kayne Anderson Rudnick Investment Management.
Yellen "si e' ben guardata dal modificare radicalmente" il suo
atteggiamento e "ha ribadito che la politica monetaria e' attualmente
accomodante ed e' sua opinione che i tassi dovranno salire gradualmente.
Ma a nessuno e' sfuggito che alla locuzione temporale 'coming months'
utilizzata 10 giorni fa e' stato sostituito un piu' generico 'overtime' a
indicare che un rialzo prima dell'estate non e' piu' lo scenario
centrale", sottolinea Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital
Partners, puntualizzando che Yellen ha inoltre aggiunto uno specifico
riferimento report sul mercato del lavoro di maggio, "sostenendo che e'
necessario indagare per capire se e' una pausa o un segnale di qualcosa di
piu' sinistro".
In sostanza per l'esperto "un rialzo al Fomc di giugno e' da escludersi,
mentre per luglio, che dista ancora 50 giorni, c'e' ancora possibilita',
ma sul fronte dati la musica deve tornare quella di marzo. Si tratta, a
mio modo di vedere, dell'unica strada percorribile per Yellen. Ostinarsi a
alzare i tassi, facendo leva sul fatto che la politica monetaria e' troppo
accomodante, minerebbe ulteriormente la credibilita' del Fomc, avendo i
suoi membri ripetuto fino alla nausea che la Fed e' dipendente dai dati
macro. E il mercato correrebbe a prezzare un errore di politica monetaria,
ancor piu' delicato, visto che andiamo verso una campagna elettorale
infuocata".
Dalla parole di Yellen e' emerso che il presidente della Fed "potrebbe
essere ancora favorevole a un rialzo dei tassi di interesse a luglio, ma
servira' un rimbalzo delle figure del mondo del lavoro di giugno e un voto
in Gran Bretagna a favore della permanenza nell'Unione europea", aggiunge
Paul AshWorth, capo economista per gli Usa di Capital Economics, il quale
ritiene che la Banca centrale statunitense alzera' due volte i tassi
quest'anno, a luglio/settembre e a dicembre. Per l'esperto inoltre
l'aumento dei salari e dell'inflazione spingera' la Federal Reserve a
cambiare approccio il prossimo anno, con i Fed fundche dovrebbero
attestarsi oltre il 2% a fine 2017.
Nel frattempo, sul fronte macroeconomico, la lettura definitiva del
costo unitario del lavoro negli Stati Uniti nel 1* trimestre e' stata
rivista al rialzo dal +4,1% t/t del dato preliminare al +4,5% t/t (+4,1%
t/t il consenso). L'indice di produttivita' nei settori non agricoli nel
1* trimestre si e' invece attestato al -0,6% t/t dal -1% t/t del dato
preliminare (-0,6% t/t il consenso).
Sul valutario il cambio euro/usd tratta a 1,1342 con minimo intraday a
1,1338 e massimo a 1,1380. Sull'obbligazionario il rendimento del Treasury
biennale e' allo 0,78% e quello decennale all'1,71%.
alb
alberto.chimenti@mfdowjones.it
(fine)
MF-DJ NEWS
0716:40 giu 2016