felico, dimenticavo nella mia risposta in pvt però questo problemuccio che potrebbe costare 200 milioni a PMI (ma una caz.zo di legge sono stati in grado di farla? tecnicamente parlando....da quella sulla PA a questa....a si la tua preferita: la cirinnà (e adesso dovremo pagare altre pensioni di reversibilitàBannato)):
Titolo: MF CONTRARIAN: Sulla riforma delle Popolari il confronto e' tutt'altro che finito
Ora: 23/12/2016 08:02
Testo:
MILANO (MF-DJ)--Sull'intervento della Corte costituzionale sulla legge
di riforma delle banche popolari sta montando una certa confusione.
Mercoledi' 21 la Consulta ha deciso sul conflitto di attribuzioni tra
Regioni e Stato sollevato dalla Regione Lombardia, la quale ha sostenuto
che la legge sconfinasse non tenendo conto che in materia di ordinamento
degli enti creditizi a carattere locale le Regioni ordinarie hanno una
competenza concorrente con quella dello Stato. La Corte non ha condiviso
questa tesi e, in parte, ha dichiarato inammissibile la questione
sollevata negando la ricorrenza di un conflitto, in parte ha disconosciuto
fondamento alle altre tesi della Regione ricorrente.
Esamineremo in dettaglio le argomentazioni della Consulta che fanno leva
sulla tutela del risparmio come attribuzione esclusiva dello Stato -alla
quale verosimilmente e' subordinata la materia degli istituti di credito
locali- e sulla non sindacabilita' della soglia di 8 miliardi, assunta
come livello degli asset dal quale scatta la sottoposizione delle Popolari
alla riforma, perche' si tratta di una scelta tecnica non manifestamente
irragionevole
Nell'affrontare l'esame del conflitto di attribuzioni la Corte ha anche
valutato la ricorrenza, alla base del decreto che introdusse la revisione,
dei requisiti di straordinarieta' e urgenza, affermando la legittimita' di
tale decretazione. Quest'ultimo e' sostanzialmente l'unico punto in comune
con le eccezioni di incostituzionalita' sollevate dal Consiglio di Stato
in un altro procedimento: e' intuitivo che un nuovo giudizio su questo
circoscritto punto avra' la stessa risposta da parte della Consulta. In
definitiva, nel primo caso siamo in presenza di un conflitto di
attribuzioni, che fin dall'inizio poteva essere considerato opinabile; nel
secondo, invece, e' stata posta la questione della legittimita'
costituzionale di alcune norme della riforma che la Consulta deve ancora
esaminare. In particolare si tratta dei limiti (fino all'annullamento) che
sono stati imposti al diritto di recesso dei soci dissenzienti rispetto
alla trasformazione in spa di una banca popolare. Accanto ad altri aspetti
vi e' poi il problema dello scorporo dalla cooperativa di credito
dell'azienda bancaria spa, attraverso appunto il conferimento d'azienda,
in modo che si vari un'architettura con una holding in forma cooperativa e
una banca in forma di societa' inizialmente controllata appunto dalla
cooperativa.
Il divieto di ricorrere a un tale assetto -proposto su queste colonne
diversi anni fa- e' stato introdotto in sede di normativa secondaria da
parte della Vigilanza, in quanto ritenuto un aggiramento della riforma. Il
Consiglio di Stato invece ha avanzato dubbi sulla preclusione. Questa e',
comunque, materia che non involge questioni di costituzionalita', sicche'
potrebbe essere affrontata direttamente dal Consiglio in occasione della
prossima udienza del 12 gennaio. Insomma, il controllo della riforma sulle
popolari da parte del giudice delle leggi e di quello della giustizia
amministrativa, per le rispettive parti di competenza, non e' affatto
concluso. Per diversi aspetti la questione, dunque, resta aperta. Gli
istituti di credito, rappresentate da Assopopolari e dal suo presidente
Corrado Sforza Fogliani, restano in fiduciosa attesa.
red
(fine)
MF-DJ NEWS
2308:01 dic 2016