Nucleare a Milano

Stiamo già costruendo i reattori di IV generazione?

Dove sono quelli già terminati, sai dirlo?

Il link che ha postato dice che non esistono, si parla forse di un reattore dimostrativo:

...I russi, che sono molto avanti su questo fronte ed entro il 2029 vorrebbero avere un reattore dimostrativo, stanno costruendo in realtà un impianto triplo (nell'illustrazione in alto, il progetto): uno che genera energia, uno che separa i rifiuti (composti da un mix di elementi).

Mettiamo che vada tutto bene, ora che condividono i risultati con la comunità scientifica, brevettano e rendono disponibili i dettagli tecnici per mettere a terra una prima centrale, almeno 10 anni, da oggi. Sempre se potranno commercializzare in Occidente
 
Al momento dal nucleare deriva un quarto della produzione di elettricità dell'Unione, con 106 reattori in funzione in 13 dei 27 Stati membri, anche se Germania e Belgio, due dei Paesi che hanno centrali atomiche, si sono impegnati a uscirne, mentre la Polonia potrebbe presto aggiungersi al club del nucleare.

In sette nazioni sono in programma delle espansioni delle capacità produttive con la costruzione di nuovi reattori, almeno otto.

In Europa in arrivo otto nuovi reattori nucleari. Ecco dove
 
Al momento dal nucleare deriva un quarto della produzione di elettricità dell'Unione, con 106 reattori in funzione in 13 dei 27 Stati membri, anche se Germania e Belgio, due dei Paesi che hanno centrali atomiche, si sono impegnati a uscirne, mentre la Polonia potrebbe presto aggiungersi al club del nucleare.

In sette nazioni sono in programma delle espansioni delle capacità produttive con la costruzione di nuovi reattori, almeno otto.

In Europa in arrivo otto nuovi reattori nucleari. Ecco dove

quanti di questi di IV generazione?
 
Non credo esistano ancora.
Ma non puo' essere un alibi per non pianificare nulla, se no tra 20 anni stiamo allo stesso punto.

io sono favorevole al nucleare, ma non alle capzate, cioè alle cose che ancora NON esistono

comunque il primo passo è che si deve fare un deposito per le scorie, senza quello ha poco senso procedere con le centrali ed essere dipendenti dall'estero anche per quello

purtroppo noi cittadini italiani, complessivamente, NON abbiamo la mentalità per questi progetti di respiro NAZIONALE, i politici meno ancora, a loro interessano solo le prossime elezioni condominiali
 
Perche'?
Una volta che ne dice una giusta.
Magari non in piazza S.Babila, ma la Lombardia lato est ha rischio sismico molto basso.

E' il contrario.
Rischio sismico basso (praticamente inesistente) è la parte occidentale della regione verso il Piemonte (regione non sismica).
Mentre la Lombardia orientale è sismica.
Giusto un esempio.
Magnitudo 5.2 mica poco

Terremoto di Salo del 2004 - Wikipedia
 
Il mito delle centrali nuke francesi mostra qualche leggerissima crepa, senza raffreddamento i sogni diventano incubi. Avvisate capitan nutelloso fracassa che non si tratta di tirare su un capannone.


https://www.dagospia.com/rubrica-29...icita-francese-costringe-39-italia-325123.htm

Un altro problema, finanziario, è il divario enorme dei prezzi ai due lati delle Alpi: sui contratti dicembre '22 ieri 1 Mwh di elettricità costava 1.350 euro in Francia, contro 512 euro in Italia.

avanti pure noi col nucleare :D:D
 
allora abbiamo posato la prima pietra a arcore? :D

discorso serio: le centrali si potrebbero fare sulle sponde dei grandi laghi, aspettatevi comunque un cambiamento del microclima anche pesante. per quando saranno attive saremo già tutti morti di freddo. come al solito, la cosa giusta da fare è quella contraria a salvini. oramai è un teorema
 
se ricordo bene, il nucleare in francia serviva per alimentare le portaerei, quindi parte dei costi delle centrali venivano scaricati tra le spese militari, ecco perchè appariva economico
 
allora abbiamo posato la prima pietra a arcore? :D

discorso serio: le centrali si potrebbero fare sulle sponde dei grandi laghi, aspettatevi comunque un cambiamento del microclima anche pesante. per quando saranno attive saremo già tutti morti di freddo. come al solito, la cosa giusta da fare è quella contraria a salvini. oramai è un teorema

penso che la diminuzione del turismo sui laghi sarebbe molto superiore al reddito prodotto dalle centrali, anche se un lago di garda caldo durante l'inverno potrebbe attrarre qualche turista coraggioso
 
penso che la diminuzione del turismo sui laghi sarebbe molto superiore al reddito prodotto dalle centrali, anche se un lago di garda caldo durante l'inverno potrebbe attrarre qualche turista coraggioso

in verità una volta era solo meta di turismo invernale, gardone riviera (arrivavano a riva con il treno e proseguivano in battello per gardone), ancora prima di sirmione è stata creata proprio in quell'ottica da un medico austriaco, e pure il principe austriaco aveva fatto di arco la sua corte invernale.
 
Il dibattito energetico s'è inasprito incredibilmente tra pro-Nuke e pro-rinnovabili in maniera surreale.

Senza gli occhiali dell'ideologia non si può che considerare entrambe le soluzioni per vari motivi:
- le rinnovabili hanno problemi di vario tipo che vanno a incidere in via incrementale con la capacità installata
- il nucleare rappresenta una fonte di energia decarbonizzata stabile e programmabile, il che consentirebbe una minor pressione sulle rinnovabili
- il nucleare necessità di approvvigionamenti di fuel abbastanza contenuti, il che permetterebbe una diversificazione dagli attuali monopoli (produttori fossili e produttori pannelli/batterie/pale)
 
Milano mi sembra un po' troppo densamente popolata. In Lombardia assolutamente necessaria e fattibile. I lombardi mi sembrano gente pragmatica e quindi potrebbero comprenderne l'utilità.
Infatti a Caorso c'era. Lombardia praticamente
 
Infatti a Caorso c'era. Lombardia praticamente

40 anni fa a un lombardo della bassa a dire che il po sarebbe andato in secca a gennaio (fino all'autunno successivo) si finiva in manicomio.

Ora sono scenari plausibili e si parla di clima texano nel prossimo breve futuro (6mesi di secca 6 mesi di freddo).
 
Il dibattito energetico s'è inasprito incredibilmente tra pro-Nuke e pro-rinnovabili in maniera surreale.

Senza gli occhiali dell'ideologia non si può che considerare entrambe le soluzioni per vari motivi:
- le rinnovabili hanno problemi di vario tipo che vanno a incidere in via incrementale con la capacità installata
- il nucleare rappresenta una fonte di energia decarbonizzata stabile e programmabile, il che consentirebbe una minor pressione sulle rinnovabili
- il nucleare necessità di approvvigionamenti di fuel abbastanza contenuti, il che permetterebbe una diversificazione dagli attuali monopoli (produttori fossili e produttori pannelli/batterie/pale)

diciamo che sostanzialmente sono d'accordo ma bisogna tenere conto che se si incominciano a programmare oggi le centrali nucleari se va bene le avremo funzionanti tra 10 anni più probabilmente entro 15 anni. Quindi ne conseguono 2 considerazioni:

1) nel breve termine dobbiamo concentrare i nostri sforzi sulle rinnovabili
2) chi in campagna elettorale propone il nucleare come soluzione a breve - medio termine fa solo populismo
 
Lo svantaggio principale per il nuke è, attualmente, il timing.

Ora come ora ci troviamo energie rinnovabili che hanno raggiunto capex interessanti e hanno margine di crescita a breve termine piuttosto ampio in quanto la capacità installata di gas è sufficiente a sostenere una crescita importante.
I progetti nucleari di 4a generazione non sono ancora pronti e parallelamente sono cresciuti negli anni i costi per tecnologie più consolidate. A questi si aggiungono tempi che in Europa abbiamo visto essere lunghi e conoscendo la tradizione italica ho dubbi seri che si possa prospettare un risultato migliore.

Ciò significa che tra scelta del sito (o dei), progettazione e realizzazione è probabile che passino oltre 10 anni, con un sistema che necessità di interventi più rapidi e il rischio crescente di variazioni nello scenario tecnologico che possano far riconsiderare la convenienza del progetto.

D'altra parte il rischio concreto è di non riuscire a eliminare i fossili puntando al 100% rinnovabile. Ad oggi, e pure a domani, un mix del genere è tecnicamente infattibile, fatto salvo per nazioni particolari che incrociano ampia disponibilità di RES (di cui una grossa parte idroelettriche), poca popolazione e una ricchezza elevata.
 
quanto costerebbe di perdite di turismo e svalutazione immobiliare?
E' notorio che nei paesi dove ci sono le centrali nucleari non ci va più nessuno:o
Vedi Giappone e Francia per esempio
Giappone 38 centrali nucleari 31 milioni di turisti stranieri
Francia 53 centrali nucleari 89 milioni di turisti stranieri
Italia Italia 65 milioni

Speriamo che facciano presto qualche centrale nucleare :clap::clap::clap:
 
Lo svantaggio principale per il nuke è, attualmente, il timing.

Ora come ora ci troviamo energie rinnovabili che hanno raggiunto capex interessanti e hanno margine di crescita a breve termine piuttosto ampio in quanto la capacità installata di gas è sufficiente a sostenere una crescita importante.
I progetti nucleari di 4a generazione non sono ancora pronti e parallelamente sono cresciuti negli anni i costi per tecnologie più consolidate. A questi si aggiungono tempi che in Europa abbiamo visto essere lunghi e conoscendo la tradizione italica ho dubbi seri che si possa prospettare un risultato migliore.

Ciò significa che tra scelta del sito (o dei), progettazione e realizzazione è probabile che passino oltre 10 anni, con un sistema che necessità di interventi più rapidi e il rischio crescente di variazioni nello scenario tecnologico che possano far riconsiderare la convenienza del progetto.

D'altra parte il rischio concreto è di non riuscire a eliminare i fossili puntando al 100% rinnovabile. Ad oggi, e pure a domani, un mix del genere è tecnicamente infattibile, fatto salvo per nazioni particolari che incrociano ampia disponibilità di RES (di cui una grossa parte idroelettriche), poca popolazione e una ricchezza elevata.

un altro svantaggio sono i costi, sono lievietati parecchio negli ultimi 20 anni, da alcuni studi sembrerebbe essere poco conveniente.
 
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