Nuova mossa progressista in Canada: depenalizzare l'uso delle droghe pesanti!

Le religioni sono state usate da sempre come leva per giustificare la prevaricazione dell'uomo sull'uomo.
Imporre la propria volontà agli altri è nella natura umana ma porta con sè un certo stigma sociale. Se però lo dice dio, allora va bene.
il primo sacerdote è stato il primo furbacchione che ha incontrato i primi gonzi :D
 
il principio di autoconservazione non c'entra.
quando uno si rende conto di non avere alcuna prospettiva di guarigione, di andare incontro a sofferenze per tutto quello che gli resta da vivere e di costituire un grosso problema per i figli a cui vuole bene la scelta del suicidio è la soluzione migliore
l'autoconservazione c'entra eccome, ma probabilmente non hai letto gli articoli che ho linkato.
Non è che tutti (o i più) prima o poi si ritrovino nella condizione di un male incurabile che si trasforma in problema per altri.
 
l'autoconservazione c'entra eccome, ma probabilmente non hai letto gli articoli che ho linkato.
Non è che tutti (o i più) prima o poi si ritrovino nella condizione di un male incurabile che si trasforma in problema per altri.
mi sembrano parecchio di parte. :o
io sostengo da sempre il diritto fondamentale di un individuo di fare qualunque cosa che non leda la libertà degli altri. rinunciare alla propria vita non lo fa, impedire a qualcuno di rinunciare alla propria vita si. sempre che si consideri l'individuo una persona libera e non uno schiavo. sicuramente uno schiavo che rinuncia alla propria vita procura un danno al padrone
 
l'autoconservazione c'entra eccome, ma probabilmente non hai letto gli articoli che ho linkato.
Non è che tutti (o i più) prima o poi si ritrovino nella condizione di un male incurabile che si trasforma in problema per altri.
E' comunque volonta di prevaricazione. E non è un caso che i primi due link postati si riconducano a associazioni religiose.
Saranno un po' fatti miei quando e come voglio porre fine alla mia esistenza! Che sia malato o meno. L'istinto ce l'hanno gli animali, noi uomini dovremmo essere un pochino più evoluti
 
Con tutto il bene, ma che ragionamento è?
Dove esiste proibizionismo in media il contenimento è ridicolo (citiamo casi come il Kif marocchino o la coltivazione di papaveri afghana?) e principalmente si ha poca trasparenza nei dati.

L'articolo presenta invece il problema reale: il disagio. Pensare alla trasgressione in questi casi è davvero surreale. Si tratta di una reazione (sbagliata e non condivisibile) figlia della precarietà dell'esistenza.

Bisogna innanzitutto capire che i drogati non sono tutti uguali. Non si può pensare che lo sballone che pippa prima della serata sia paragonabile a chi dorme in strada fatto di anfetamine, la differenza dovrebbe essere immediata.
L'articolo presenta invece il problema reale: il disagio. Pensare alla trasgressione in questi casi è davvero surreale. Si tratta di una reazione (sbagliata e non condivisibile) figlia della precarietà dell'esistenza.
Quale sarebbe il disagio di quelli che sniffano cocaina ?
figlia della precarietà dell'esistenza
Dici che se gli diamo il posto fisso poi smettono ?
 
Quale sarebbe il disagio di quelli che sniffano cocaina ?

Come ho scritto, lo sballone che pippa in serata è un discorso, il consumatore abituale è schiavo della sostanza. Quando si parla di manager/chirurghi o simili si parla di persone che non riescono a reggere i ritmi della loro vita e trovano nella bamba una soluzione. Non è che siano dei trasgressivi.

Dici che se gli diamo il posto fisso poi smettono ?

Puoi pure far battute, ma il tossicodipendente è quasi sempre una persona ai margini della società già da prima. Va bene che il consumo esiste ed è trasversale a diversi ceti sociali, ma la dipendenza si radica con maggior facilità negli individui più fragili.
Pensare che siano persone stupide che si comportano male per trasgressione significa non voler affrontare il problema.
 
Condivido il discorso di cecc88, non credo che una persona mentalmente ed emotivamente sana abbia grandi possibilità di sviluppare una dipendenza seria da stupefacenti.

O meglio considerando chi lo fa per trasgredire o sballarsi anche in questo caso per me è presente una componente di disagio.

Nella mia esperienza che è chiaramente limitata e non fa statistica, tutte le persone che ho conosciuto che consumavano stupefacenti avevano chi più chi meno qualche disagio sopratutto problemi che si trascinavano dall'infanzia.

Ricordo in particolare una ragazza a Londra che all'apparenza aveva tutto, biondona fica della madonna, 26 anni, percorso avviato in un master in noto dipartimento business e network familiare pronto ad inserirla una volta terminati gli studi.
Aveva nel centro di Londra un appartamentino tutto per sè pagato dai genitori.
Ricca da fare schifo e con ottima vita sociale, se avessi dovuto dare un voto alla sua vita le avrei dato 9.5 minimo eppure pippava coca, lo ha fatto anche davanti a me in un locale mentre stavamo bevendo e me l'ha offerta come se fosse la cosa più normale del mondo.

Dall'altra parte mio vicino di stanza al dormitorio universitario, trovatosi a contare il centesimo in quanto anche lui stava li con borsa di studio tanto che il giorno sul presto studiava ed il giorno sul tardi lavorara in un negozio, a lui bastava una canna a fine giornata per rilassarsi.

Quelli che invece non ho mai visto consumare sostanze o anche esagerare con alcol e dolci sono gli ingegneri, non ne ho conosciuto neanche uno che lo facesse nemmeno quelli che stavano 3 mesi a casa e 3 mesi all'estero dove ci sono i pozzi petroliferi.
 
Nella mia esperienza che è chiaramente limitata e non fa statistica, tutte le persone che ho conosciuto che consumavano stupefacenti avevano chi più chi meno qualche disagio sopratutto problemi che si trascinavano dall'infanzia.

Ricordo in particolare una ragazza a Londra che all'apparenza aveva tutto, biondona fica della madonna, 26 anni, percorso avviato in un master in noto dipartimento business e network familiare pronto ad inserirla una volta terminati gli studi......
L'esempio che porti sembra contraddire la premessa.:mmmm:
 
.....ed ecco invece il "proselitismo" sull'alcool che si trova quasi quotidianamente sui media italiani, lo
trovo francamente eccessivo , diseducativo, e poco rispettoso nei confronti di chi ha sviluppato una
dipendenza ; e come già detto, questi articoli servono per "sdoganarlo alla grande", non lo trovo corretto...
in questo caso il Corriere della sera on-line, ben due riferimenti, ed é un continuo:

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E' comunque volonta di prevaricazione. E non è un caso che i primi due link postati si riconducano a associazioni religiose.
Saranno un po' fatti miei quando e come voglio porre fine alla mia esistenza! Che sia malato o meno. L'istinto ce l'hanno gli animali, noi uomini dovremmo essere un pochino più evoluti
Verissimo, ed è pieno di ponti e di fiumi. Ma uno Stato che merita essere definito come tale dovrebbe proporre alternative valide al suicidio, soprattutto quando non si tratta di questioni di malattia grave. Per intenderci, non può essere accettabile che uno Stato favorisca il suicidio di una persona perchè magari è depressa o povera piuttosto che ricorrere ad altre soluzioni "umane".
 
Voi dire che la ragazza aveva dei disagi scaturiti nell'infanzia ?
Te lo ha detto lei o l'hai desunto ?
.....io invece non la vedo in questo modo, ci sono tantissime persone che non hanno o non hanno avuto nessun
disagio ma semplicemente assumono sostanze psicotrope esclusivamente perchè gli piace .
Non è vero che ci siano sempre dietro delle giustificazioni, molto spesso sono "ludiche"
Non sono tutti disagiati o problematici quelli che pippano, semplicemente sono annoiati e si "divertono".
Dopo, ma dopo un po' ,allora nasce il disagio.
 
Verissimo, ed è pieno di ponti e di fiumi. Ma uno Stato che merita essere definito come tale dovrebbe proporre alternative valide al suicidio, soprattutto quando non si tratta di questioni di malattia grave. Per intenderci, non può essere accettabile che uno Stato favorisca il suicidio di una persona perchè magari è depressa o povera piuttosto che ricorrere ad altre soluzioni "umane".
lo stato non deve favorire nulla, lo stato ti deve mettere a disposizione una struttura in cui puoi suicidarti se e quando lo vuoi.
la cosa non tollerabile è uno stato che ti costringa ad aprire il rubinetto del gas per suicidarti mettendo a rischio la vita dei vicini di casa o a buttarti sotto la metro e bloccare mezza città per un pomeriggio.
in alternativa, lo stato ti deve permettere di comperare una scatola di sonnifero senza bisogno di ricetta medica e il suicidio te lo autogestisci, se sei ancora in grado di farlo
 
Non è il liberismo.
È, come hai correttamente individuato, l’assenza di “altro”. Un tempo questo vuoto veniva riempito dalla spossatezza causata dal lavoro fisico. Venendo a mancare quella molti individui non riescono a riempire la loro anima e allora cercano la salvezza nelle droghe.
Se è così, allora qualcuno potrebbe proporre di colmare questo vuoto con regolari dosi di frustate. Obbiettivo disintossicarli e redimerli dal vizio, ristorare le loro anime e fargli trovare la "salvezza" :o :D

 
lo stato non deve favorire nulla, lo stato ti deve mettere a disposizione una struttura in cui puoi suicidarti se e quando lo vuoi.
la cosa non tollerabile è uno stato che ti costringa ad aprire il rubinetto del gas per suicidarti mettendo a rischio la vita dei vicini di casa o a buttarti sotto la metro e bloccare mezza città per un pomeriggio.
in alternativa, lo stato ti deve permettere di comperare una scatola di sonnifero senza bisogno di ricetta medica e il suicidio te lo autogestisci, se sei ancora in grado di farlo
Lo stato deve favorire le condizioni che non ti portino a certe scelte, non favorire il suicidio per tamponare i propri fallimenti.
 
Ultima modifica:
Voi dire che la ragazza aveva dei disagi scaturiti nell'infanzia ?
Te lo ha detto lei o l'hai desunto ?
E' un pattern che ho notato fra queste ragazze top dell'alta società europea, hanno quasi sempre situazioni familiari all'apparenza da romanzo ma nella realtà tutt'altro che idilliache.
Nel caso di questa ragazza c'era un padre semi assente e disinteressato emotivamente ma più interessato ad introdurla nel rispettivo ceto sociale che non a volerle bene come bambina, insomma tanta ansia da prestazione e poco affetto.

Quasi sempre finiscono ad abusare di alcolici e droghe oltre a vivere una sessualità promiscua.
 
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