OBBLIGAZIONI VENEZUELA E PDVSA (Volume 109)

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Quindi lo vorresri paghere intorno a 30 (cosa più cosa meno) il nuovo titolo, se molto lungo e con cedola al 3-3.5, per poter avere un rateo triplo (che è l'ordine di grandezza dei facciali degli attuali titoli).

In effetti la tua ipotesi (prezzo 30 e cedola 3%) porterebbe inevitabilmente gli attuali detentori di bonos ad incrementare le loro posizioni per avere un maggiore flusso cedolare, quantomeno paragonabile al precedente (come nel mio caso). Ovviamente se avessero ancora liquidità da investire...
 
secondo me MADURO pagherà le cedole entro il 13/11
poi al tavolo delle trattative tirerà la corda ancora,naturalmente la colpa
sarà sempre degli americani,avrà il consenso del popolo,
cosi sarà rieletto ancora.Lui non vuole scendere dal potere,se ci sarà rinegoziazione
dei bonos sicuramente avranno già qualcosa in mente,per me allungheranno le corte da 2 a 5 anni,gli interessi
non li toccherà,continuerà a pagare.Il 2018 e 2019 no ci sono tanti pagamenti,e cercherà di farsi togliere le sanzioni.
Questa e una mia opinione che mi sono fatto,per me è una guerra piu politica(contro gli USA)
 
per guadagnare tanto bisogna non temere di perdere tanto

il miglior soldato è quello che non teme la morte

Quello che scrivi è estremamente corretto! Il rischio Venezuela è e deve essere conosciuto da anni oramai! Ora, politicamente il Maduro (despota ignorante, sanguinario e incapace) qualora venisse destituito .....le opposizioni (di cui io appoggio la loro protesta) potrebbero riconoscere il debito disastroso accumulato da questo regime? Io credo risponderanno: Assolutamente no! Faranno default per far ripartire il paese da zero! Non è che in America Latina sia una novità! Io credo che chi ha rischiato di prendere i titoli Venezuelani.....sapeva il rischio enorme...molti hanno già recuperato con le sostanziose cedole....purtroppo il Venezuela è alla fame......quando si è alla fame.....pagare i debiti è l'ultimo dei problemi.
 
In effetti se il facciale è definito così basso il prezzo di acquisto non può che essere atrettanto basso, come giustamente indichi. Con una cedola del 3% non si possono pretendere certi livelli di prezzo, questo sarà da tenere presente . In ogni caso -uscendo dall'ipotesi di essere fuori- di fronte ad una proposta di mantenere inalterato il nominale a fronte di un taglio delle cedole nell'ordine di 6 punti, non posso dirmi di certo soddisfatta dell'investimento fatto proprio in virtù di un consistente flusso cedolare.

L'ipotesi di stare fuori la si fa proprio perchè stando dentro e appena si abbia qualche indizio su quale sconto pensano di chiedere sugli interessi (sperando proprio che non si parli di haircut + cedole ribassate perchè allora sarebbe dura pure per chi le ha in carico relativamente basse) uno si può fare un'idea di quanto potrebbero quotare i nuovi titoli.
 
Rimanendo nell'ipotesi di swap volontario, le adesioni richieste per attivare le CAC della totalita' o quasi dei Bonos soberanos ammontano al 75%... (la 2034 richiede l'85% e la 2027 richiede addirittura il 100%)... ossia, un valore molto elevato.
Pertanto, salvo incidenti improvvisi e drammatici, sono ragionevolmente speranzoso nella possibilita' di fare holdout.
 
La vera domanda che uno si deve porre in questi casi secondo me è (fingendo di essere fuori invece che dentro) :
Se all'indomani di questa ristrutturazione io mi trovo i nuovi titoli di QUESTO Venezuela Chavista, in QUESTA fase storica del petrolio (pure se ci auguriamo che qualcosa continui a recuperare il petrolio), in una situazione di debito più alleggerita e sostenibile (e per sapere quanto migliora la sostenibilità si devono sapere i termini della ristrutturazione)...
Domanda: che rendimenti vorrei per acquistarli e tenerli in portafoglio, e guarderei al rendimento complessivo a scadenza o al rendimento corrente da flusso cedolare. In sostanza quale sarebbe l'Exit Yield dopo ristrutturazione per me per entrarci ?
Credo che tutti siamo d'accordo che potremmo dare un peso al rendimento a scadenza solo per titoli relativamente brevi, al massimo 3-5 anni.
Per un paese così su un titolo lungo io guarderei solo il rateo che mi copre dal rischio di tenerlo in portafoglio e quindi alle cedole staccate ogni semestre.

Nell'esempio fatto da Policeman, (prendiamolo solo come esempio che da molti sia di qua che sull'altro forum è stato visto come qualcosa su cui metterci la firma):
nominale immutato, interesse del 3 o 3.5% e scadenze spostate di 3-5 anni.
A questo punto le lunghe diventano lunghissime, le medie lunghe e solo le attuali 2018-2019-2020 diventano non proprio brevissime (dipende di quanto si allungano 3, 4, 5) ma su queste il peso del nominale invariato potrebbe sentirsi e all'indomani della ristrutturazione quoterebbero più delle lunghe perché si terrebbe conto anche del rendimento a scadenza (marginalmente e sempre più man mano che si avvicina).
Ma su una media diventata lunga e su una lunga diventata trentennale, voi che flusso cedolare vorreste ? (ripeto da questo paese in questa fase storica).
Non credo di sbagliare se dico che la 2027 (vado a memoria non sono andato a rivedermi il grafico) ha quotato in tutta l'epoca Chavista solo sporadicamente alla pari o poco sopra, quasi sempre sotto, solo nel periodo prima della grande crisi del 2007-2008, quando il petrolio aveva raggiunto prezzi folli in alto, mi pare che avesse quotato molto sopra la pari...tipo 2006-2007. Poi con lo shock petrolifero (petrolio a 38-40) post crollo LB, tra 2008 e 2009 crollata a prezzi distressed (io comprai nel febbraio 2009 la 2015 in € 7% a 48).
In sintesi in almeno 10 o 15 anni, anche prima che il debito Venezuelano aumentasse di molto con le emissioni del 2009-10-11-12-13 non mi sembra che il mercato (tranne brevi periodi di euforia) abbia mai chiesto al Venezuela chavista meno dell'8-9%...spesso di più....
In trading range considerato normale per la 2027 9.25% è stato per molti anni tra i 70 e i 100 a seconda di notizie sul paese e sempre la solita correlazione con l'oil soprattutto.
Quindi, come ho detto sopra, bene che andava chi comprava voleva il 9% spesso di più.

Quindi la domanda è quella iniziale.
Post ristrutturazione se foste fuori che interesse vorreste per stare dentro ? Da questa risposta si possono ricostruire i possibili npv e recovery di medio termine simulando tutta una serie di tipologie di ristrutturazione sulla base di: nuovo nominale, cedola, allungamento scadenze.

Comunque al di là del ragionamento in generale sono veramente curioso anche di sondare qualche opinione su quale rendimento vorreste per comprare se foste fuori.

Molto interessante in effetti.
Io sono appunto fuori e contavo di entrare dopo il pagamento del 2 novembre, certo mi aspettavo di entrare in un contesto differente, ma forse questo calo offre un'opportunità piuttosto rara che intendo cogliere.
Se i titoli fossero quotati in € ti direi che mi potrei accontentare di un 5% NETTO per un quinquennale (la Grecia paga 3,8% NETTO), e non meno di un 7-7,5% per un decennale o più. Ma dovendo aggiungere anche il rischio di cambio direi che non vorrei meno di un 10-12% per un decennale e un 7,5% per un quinquennale, insomma esattamente il doppio di quanto rende la Grecia al momento. Infatti cercherò di acquistare lunedì la 26 o la 28 attorno a 20-25 se dovesse scendere attorno a quella cifra, confidando che in caso di ristrutturazione gli interessi pagati siano almeno del 3% sul nominale senza haircut, in caso di default probabilmente invece ci sarebbe data la possibilità di acquistare anche attorno ai 10, cosa che farei sicuramente.
Comunque farei ingressi molto ben studiati e con size prediposte, niente all in o robe tipo il 50% del portafoglio, io intendo usare il Venezuela come possibilità di incrementare i rendimenti complessivi del mio portafoglio, non come rendita primaria.
 
L'ipotesi di stare fuori la si fa proprio perchè stando dentro e appena si abbia qualche indizio su quale sconto pensano di chiedere sugli interessi (sperando proprio che non si parli di haircut + cedole ribassate perchè allora sarebbe dura pure per chi le ha in carico relativamente basse) uno si può fare un'idea di quanto potrebbero quotare i nuovi titoli.
E' un 'ipotesa corretta ,essenziale nella valutazione dei prezzi postristrutturazione in dipendenza dalle scelte cedolari di quest'ultima.Non posso che concordare con te.
 
Rimanendo nell'ipotesi di swap volontario, le adesioni richieste per attivare le CAC della totalita' o quasi dei Bonos soberanos ammontano al 75%... ossia un valore molto elevato.
Pertanto, salvo scenari drammatici, sono ragionevolmente speranzoso nella possibilita' di fare holdout.

Sempre ammesso che si possa fare con le sanzioni di Trump.
Mentre si vociferava che invece, se si raggiunge il quorum sulle CAC e si può procedere a modificare i termini nei prospetti dei bond, questi si possono considerare isin invariati e quindi formalmente l'investitore americano non riceverebbe nuovi bond da Maduro, ma manterrebbe in ptf i suoi titoli di sempre con termini modificati perchè ha dato il consenso o perchè vi è stato trascinato dal voto sopra soglia degli altro bondholders.
Per modificare i prospetti ovviamente devono passare le CAC perchè poi vengono cambiati i termini di tutta la emissione e non può esistere più il vecchio titolo con cui qualcuno possa fare holdout.
 
Molto interessante in effetti.
Io sono appunto fuori e contavo di entrare dopo il pagamento del 2 novembre, certo mi aspettavo di entrare in un contesto differente, ma forse questo calo offre un'opportunità piuttosto rara che intendo cogliere.
Se i titoli fossero quotati in € ti direi che mi potrei accontentare di un 5% NETTO per un quinquennale (la Grecia paga 3,8% NETTO), e non meno di un 7-7,5% per un decennale o più. Ma dovendo aggiungere anche il rischio di cambio direi che non vorrei meno di un 10-12% per un decennale e un 7,5% per un quinquennale, insomma esattamente il doppio di quanto rende la Grecia al momento. Infatti cercherò di acquistare lunedì la 26 o la 28 attorno a 20-25 se dovesse scendere attorno a quella cifra, confidando che in caso di ristrutturazione gli interessi pagati siano almeno del 3% sul nominale senza haircut, in caso di default probabilmente invece ci sarebbe data la possibilità di acquistare anche attorno ai 10, cosa che farei sicuramente.
Comunque farei ingressi molto ben studiati e con size prediposte, niente all in o robe tipo il 50% del portafoglio, io intendo usare il Venezuela come possibilità di incrementare i rendimenti complessivi del mio portafoglio, non come rendita primaria.
Il rischio cambio è di certo un 'ulteriore fattore favorente la pretesa di cedole alte, ma questo vale solo per noi che non usiamo i dollari.
 
Il rischio cambio è di certo un 'ulteriore fattore favorente la pretesa di cedole alte, ma questo vale solo per noi che non usiamo i dollari.

Lo so, però non possiamo far finta di niente, almeno io non posso. Io meno di 10% per un decennale Venezuelano non accetterei mai.
Che poi quel 10% me lo debba costruire io acquistando un titolo con nominale 100 e cedola 3% pagandolo 30-25 o meno mi sta egualmente bene, vista la possibilità. Ma solo vista la possibilità attuale. I titoli step up greci furono una presa in giro colossale, rendimenti al 2% per poi arrivare ad un misero 4,31% LORDO per titoli ventennali/trentennali dopo un haircut del 53,5% è un insulto. Se uno è dentro ovvio che accetta quel che può e cerca di salvare la pelle, ma da esterno non entrerei MAI se la situazione dovesse anche lontanamente sembrare simile.
 
Quante seghe mentali....io vorrei..io spererei..io non sarei d accordo. Discorsi che valgono zero, ormai siete dentro e prendete quel che vi danno,se fosse zero, sarà zero scommessa sbagliata....la cupidigia porta a forti perdite!
 
secondo me MADURO pagherà le cedole entro il 13/11
poi al tavolo delle trattative tirerà la corda ancora,naturalmente la colpa
sarà sempre degli americani,avrà il consenso del popolo,
cosi sarà rieletto ancora.Lui non vuole scendere dal potere,se ci sarà rinegoziazione
dei bonos sicuramente avranno già qualcosa in mente,per me allungheranno le corte da 2 a 5 anni,gli interessi
non li toccherà,continuerà a pagare.Il 2018 e 2019 no ci sono tanti pagamenti,e cercherà di farsi togliere le sanzioni.

Questa e una mia opinione che mi sono fatto,per me è una guerra piu politica(contro gli USA)

Magari fosse.
Con questi termini si tornerebbe a 50-60 sulle medie e lunghe in un amen post ristrutturazione.
 
staremo a vedere
in ogni caso abbiamo un governo che vuole fare una ristrutturazione ordinata e non un default disordinato come si paventava da parte di molti analisti
un paese che non vuole appoggiarsi al FMI per non perdere sovranità e indipendenza e ha come mentore la prima economia mondiale
vediamo se l'ONU si prende la responsabilità della crisi umanitaria.

Non lo escludo, in ogni caso con questa mossa Maduro ha guadagnato moltissimi punti sul fronte interno e anche su quello internazionale.

veramente hai un governo che non sa la differenza tra ristrutturazione e rinegoziazione e per questo é stato ridicolizzato da bloomberg in tv
Ieri ho letto solo articoli che screditano maduro, il suo governo e il loro operato, per sentire qualcosa di positivo devi sintonizzarti su telesur che nelle ultime settimane non ha fatto altro che raccontare balle (dalle cedole non pagate per colpa delle sanzioni alle cedole pagate "domani" tramite la db, questa detta una decina di gg fa), altro che "ha guadagnato moltissimi punti sul fronte internazionale", il fronte lima (Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Honduras, Messico, Panama, Paraguay e Perù) ieri ha presentato una dichiarazione contro il governo maduro e il Canada ha sanzionato i vertici del Venezuela, tra cui le persone incaricate da maduro di trattare coi debitori; l´fmi ha detto chiaramente, e ho postato prima il link all´articolo, che il Venezuela non presenta i dati su bilanci e debiti dal 2004 quindi é inutile che ora vada a chiedere favori se prima non si mette in regola con la documentazioen mancante
l´onu é un comitato d´affari, della crisi umanitaria non frega nulla, mi sembra che ci siano non pochi casi che lo comprovino, la questione é solo politica
 
Sempre ammesso che si possa fare con le sanzioni di Trump.
Mentre si vociferava che invece, se si raggiunge il quorum sulle CAC e si può procedere a modificare i termini nei prospetti dei bond, questi si possono considerare isin invariati e quindi formalmente l'investitore americano non riceverebbe nuovi bond da Maduro, ma manterrebbe in ptf i suoi titoli di sempre con termini modificati perchè ha dato il consenso o perchè vi è stato trascinato dal voto sopra soglia degli altro bondholders.
Per modificare i prospetti ovviamente devono passare le CAC perchè poi vengono cambiati i termini di tutta la emissione e non può esistere più il vecchio titolo con cui qualcuno possa fare holdout.

Faccio una domanda molto "dummy"..: potrebbe "Maduro", viste le sanzioni USA fare uno "swap, un rifinanziamento, una ristrutturazione":D al quale , viste sempre le sanzioni..,gli investitori USA non potrebbero partecipare..??
 
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