OBBLIGAZIONI VENEZUELA E PDVSA (Volume 109)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Allora se non si può fare........Maduro è fregato, Trump non toglie le sanzioni, default, Maduro cade (se ne va spontaneamente o spintaneamente) e il nuovo governo post-elettorale sarà aiutato dagli americani economicamente in cambio di una ristrutturazione soft del debito
 
Molto interessante in effetti.
Io sono appunto fuori e contavo di entrare dopo il pagamento del 2 novembre, certo mi aspettavo di entrare in un contesto differente, ma forse questo calo offre un'opportunità piuttosto rara che intendo cogliere.
Se i titoli fossero quotati in € ti direi che mi potrei accontentare di un 5% NETTO per un quinquennale (la Grecia paga 3,8% NETTO), e non meno di un 7-7,5% per un decennale o più. Ma dovendo aggiungere anche il rischio di cambio direi che non vorrei meno di un 10-12% per un decennale e un 7,5% per un quinquennale, insomma esattamente il doppio di quanto rende la Grecia al momento. Infatti cercherò di acquistare lunedì la 26 o la 28 attorno a 20-25 se dovesse scendere attorno a quella cifra, confidando che in caso di ristrutturazione gli interessi pagati siano almeno del 3% sul nominale senza haircut, in caso di default probabilmente invece ci sarebbe data la possibilità di acquistare anche attorno ai 10, cosa che farei sicuramente.
Comunque farei ingressi molto ben studiati e con size prediposte, niente all in o robe tipo il 50% del portafoglio, io intendo usare il Venezuela come possibilità di incrementare i rendimenti complessivi del mio portafoglio, non come rendita primaria.

ma qui abbiamo un mago della finanza.

confidando che in caso di ristrutturazione gli interessi pagati siano almeno del 3% sul nominale senza haircut, in caso di default probabilmente invece ci sarebbe data la possibilità di acquistare anche attorno ai 10, cosa che farei sicuramente.

intesa da il 5%
eni da il 5%
 
L'avere dichiarato la ristrutturazione prima dell'accredito dei rimborsi é un indizio che finora non ha fatto nessun buy back sulle VVV.
Li avesse avuti avrebbe pagato, capitale pdvsa e cedole pdvsa e vvv, sarebbe stato zitto o fatto le solite promesse (ho pagato e pagherò sempre) , e dopo l'accredito i bond sarebbero andati a 60 minimo, avrebbe venduto e DOPO avrebbe annunciato la ristrutturazione e magari ricomprato a 30.
 
allora riunione coi bondholders a Caracas il 13 / 11 ...e lì sapremo cosa ha architettato per noi il buon Maduro....cmq sono fiducioso , l'importante è non essersi esposti troppo , cosa che io ho fatto negli anni ...poi in ogni caso meglio così che il default , ma credo sarà ristrutturazione soft ...giusto x togliersi dalle grinfie del sistema americano e avere più tranquillità sul fronte politico interno

buon w.e.
 
Para Torino Capital, una reestructuración voluntaria de la deuda externa venezolana se hace muy difícil dentro del contexto de las sanciones financieras impuestas por el gobierno estadounidense.

La Orden Ejecutiva 13808 del 24 de agosto prohíbe a los individuos estadounidenses participar en cualquier transacción que provea financiamiento al gobierno venezolano o Pdvsa, con la excepción de deuda de corto plazo, compromisos emitidos por Citgo o pasivos adquiridos para importaciones de carácter humanitario.

“Esto hace que para los inversionistas institucionales domiciliados en Estados Unidos sea ilegal aceptar nuevos instrumentos venezolanos, como los que se tendrían que emitir en el caso de una reestructuración”, señala la firma en un reporte especial escrito por el economista jefe Francisco Rodríguez.

Teóricamente, existen formas en las que Venezuela podría refinanciar su deuda sin violar las normas estadounidenses. Por ejemplo, podría usar las Cláusulas de Acción Colectiva (CAC) de sus bonos soberanos para cambiar los términos de la obligación, ya que esta modificación no genera un compromiso nuevo, sino que altera los términos de los ya existentes.

También podría emitir nuevos pasivos si los recursos obtenidos se destinan a importaciones de alimentos y medicinas. Por último, podría tratar de emitir un bono dirigido exclusivamente a inversionistas fuera de los Estados Unidos.

“Creemos que, en la práctica, ninguna de estas alternativas será relevante”, señala la firma. El intento de usar solo las CAC en un refinanciamiento probablemente fracase si no se combina con cláusulas de consentimiento de salida, lo cual, en cualquier caso, sería bloqueado por las autoridades de Estados Unidos.

La emisión de un “bono humanitario” requeriría mecanismos de monitoreo que garanticen que los fondos se destinen solo a cierto tipo de importaciones y resulta difícil prever que las autoridades venezolanas acepten cualquier tipo de supervisión en este sentido.

Por último, es poco probable que los inversionistas no estadounidenses estén dispuestos a renunciar a sus pagos para permitirle al gobierno cubrir sus compromisos con los tenedores estadounidenses, mucho menos si lo que reciben es un bono nuevo que no pueda ser transado en el mercado norteamericano.

“Por lo tanto, no hay claridad sobre si el gobierno venezolano podrá ejecutar una reestructuración exitosa de sus bonos. La pregunta clave es si las autoridades están dispuestas a seguir honrando sus pagos en caso de que no se alcance un acuerdo con los tenedores”, plantea la firma.
 
Certo ma logan 172 euri di cedole li faceva quasi in un giorno. Sono sicuramente altri ordini di grandezza. E poi potrebbe essere come me all' estero in un altro fuso orario.

se fosse in america ok, ma ti ciedo che fai alzato a questa ora 4,30 ore di N.Y.

o forse è in cina per vedere se regalono ancora soldi al vnz.
 
ma qui abbiamo un mago della finanza.

confidando che in caso di ristrutturazione gli interessi pagati siano almeno del 3% sul nominale senza haircut, in caso di default probabilmente invece ci sarebbe data la possibilità di acquistare anche attorno ai 10, cosa che farei sicuramente.

intesa da il 5%
eni da il 5%
Ah ah ah ah
 
allora riunione coi bondholders a Caracas il 13 / 11 ...e lì sapremo cosa ha architettato per noi il buon Maduro....cmq sono fiducioso , l'importante è non essersi esposti troppo , cosa che io ho fatto negli anni ...poi in ogni caso meglio così che il default , ma credo sarà ristrutturazione soft ...giusto x togliersi dalle grinfie del sistema americano e avere più tranquillità sul fronte politico interno

buon w.e.

ma si dai, maduro dice che stiamo solo giocando, certo che perdere il 30% in un giorno e dire che è tutto ok cè ne vuole.
 
E se facesse una ristrutturazione sostituendo i bond valuta dollaro con altri bond stesso nominale rimodulando scadenze e interessi in valuta euro per i non americani lasciando gli americani con i loro bond in dollari non pagandoli più? per fregare solo Tramp e l' america?

Il rischio che dal USD passi al Bolivar?!
 
Comunque le cedole del 2026 dovranno onorarle e in effetti anche la 2028 che scade martedì 7 novembre . Dovrebbe essere così a meno di strane alchimie finanziarie create per fotterci
 
Il Venezuela chiede di ristrutturare il debito
–Gianluca Di Donfrancesco Sabato 04 Novembre 2017
Caracas si gioca le ultime carte per evitare il default. In un acceso discorso trasmesso dalla televisione nazionale, il presidente Nicolas Maduro ha annunciato giovedì «un rifinanziamento, una ristrutturazione del debito estero e di tutti i pagamenti che deve effettuare il Venezuela». E ieri il vicepresidente, Tareck El Aissami, ha invitato i creditori a Caracas il 13 novembre «per mettere in campo insieme meccanismi che garantiscano la tenuta degli impegni sovrani nel quadro della rinegoziazione del debito».

Non si tratta ancora di un default, ma il processo, come afferma El Aissami, è già cominciato: ai detentori di bond è stato indicato un indirizzo di posta elettronica al quale scrivere per avere informazioni.

Giovedì Maduro ha spiegato che il rimborso di circa 1,1 miliardi di dollari su un bond dell’azienda petrolifera statale Pdvsa, scaduto giovedì, sarà l’ultimo che il Paese onorerà prima di rinegoziare il proprio debito estero. Il pagamento, che segue quello da 842 milioni del 27 ottobre, avverrà con fondi pubblici. Poi, una commissione coordinata da El Aissami, si occuperà della ristrutturazione.

Entro l’anno, Governo e Pdvsa sono chiamati a rispettare scadenze per 1,6 miliardi di dollari. Altri 9 miliardi arriveranno a maturazione nel 2018. Il prossimo pagamento per Pdvsa va fatto entro una settimana: si tratta di 81 milioni di dollari scaduti il 12 ottobre e per i quali la società sta utilizzando del “periodo di grazia” di 30 giorni.

Per Maduro, la colpa dei guai del Venezuela va data alle sanzioni finanziarie imposte dagli Stati Uniti. Caracas, ha sottolineato il presidente, «ha sempre pagato fino all’ultimo centesimo, con grandi sacrifici, ed è nostra intenzione continuare a farlo, ma per questo deve cessare la persecuzione finanziaria delle banche e degli organismi internazionali». I nemici sono l’«impero» americano, l’opposizione antichavista - fatta di «traditori della patria» - e il Governo colombiano di Juan Manuel Santos, «uno sciacallo dell’impero, che odia il Venezuela».

Un default di Pdvsa innescherebbe battaglie legali internazionali sul controllo degli asset che la società possiede all’estero, compresa la raffineria Citgo negli Usa e le petroliere che trasportano greggio nel mondo. Le esportazioni del primo Paese al mondo per riserve di petrolio rischierebbero il blocco, rendendo Caracas sempre più dipendente dalla russa Rosneft, che già ad aprile ha anticipato a Pdvsa un miliardo di dollari per permetterle di rimborsare un bond da 3 miliardi. La settimana scorsa, la compagnia russa si è detta pronta a una moratoria sui crediti che vanta dal Venezuela.

Le sanzioni imposte ad agosto da Washington, che accusa Caracas di violazioni dei diritti umani, hanno reso molto complicato il rifinanziamento sui mercati internazionali. Per lo stesso motivo, il Paese farà fatica a ristrutturare il debito: la Casa Bianca vieta alle banche Usa di partecipare a negoziati di questo genere. Lo stesso El Aissami compare sulla lista nera di Washington, accusato di avere legami con i cartelli della droga messicani e colombiani (il ministro dell’Economia, Simon Zerpa, è sotto sanzioni per corruzione).

Ieri, i 3 miliardi di dollari di bond venezuelani in scadenza nel 2026 e i 4,2 miliardi di titoli in scadenza nel 2031 hanno perso entrambi circa 10 punti base, mentre i rendimenti corrono a livelli record, rispettivamente al 39,4 e al 37,9%. Il bond di Pdvsa in scadenza nel 2021 ha perso 20 punti base.

Secondo Torino Capital, Governo ed entità statali hanno accumulato circa 140 miliardi di dollari di esposizione estera: 63 miliardi di debito commerciale, 5 di prestiti ricevuti da istituzioni internazionali, 17 nei confronti della Cina e altri 3 verso la Russia, oltre ad avere emesso 52 miliardi in obbligazioni.

I mercati si aspettano da tempo il default: il Pil si è contratto del 10% lo scorso anno e l’Fmi stima che l’inflazione supererà il 2.000% nel 2018. Le riserve valutarie sono ai minimi da 20 anni, a 10 miliardi di dollari. Il debito venezuelano è quello che paga gli interessi più alti tra i mercati emergenti, sulla base del JPMorgan Embi Global Diversified Index: lo spread sui Treasury Usa è del 31%, il doppio di quello del Mozambico, già in default, e sei volte quello dell’Ucraina martoriata dalla guerra.
 
Allora se non si può fare........Maduro è fregato, Trump non toglie le sanzioni, default, Maduro cade (se ne va spontaneamente o spintaneamente) e il nuovo governo post-elettorale sarà aiutato dagli americani economicamente in cambio di una ristrutturazione soft del debito
Assolutamente no purtroppo in questo caso fa a finire male per noi soprattutto per me, perché maduro con i ns soldi ci finanzia la campagna elettorale come già sta facendo (rialzo pensioni e salario minimo )!diventa L eroe 🎖 del popolo da la colpa a trump ( che ha contribuito a zoffonnarci) e riviene eletto per altri 5 anni di disastri a farsi i fatti suoi!!!!
 
Panic selling... dove sono i geni dell'all in tanto hanno sempre pagato? Stanno incrementando?
Non credo che chi abbia fatto all-in abbia fatto la cosa giusta, questo indipendentemente da Venezuela o BTP. Anche il panic selling di ieri non è in discussione. Tuttavia, puoi mettere in dubbio che abbiano sempre pagato tutto e per tempo, a parte le cedole in Grace Period?
 
Per i sostenitori del buyback, come si fa a ricomprarsi debito senza far lievitare le quotazioni?

Si fanno crollare le quotazioni con sparate come quella del rifinanziamento dell'altra sera. I titoli fanno -30%. E, se questo ti basta, inizi a ricomprare piano piano. Le fai risalire un po', tutti credono che la buriana sia passata e risalgono sul carro velocemente. Allora tu fai un'altra sparata e quelle ricrollano. E tu ricompri. E così via.
 
L'avere dichiarato la ristrutturazione prima dell'accredito dei rimborsi é un indizio che finora non ha fatto nessun buy back sulle VVV.
Li avesse avuti avrebbe pagato, capitale pdvsa e cedole pdvsa e vvv, sarebbe stato zitto o fatto le solite promesse (ho pagato e pagherò sempre) , e dopo l'accredito i bond sarebbero andati a 60 minimo, avrebbe venduto e DOPO avrebbe annunciato la ristrutturazione e magari ricomprato a 30.

No aspetta, un conto è fare un buyback nascosto comprando le scadenze dei prox 3 anni ad un quarto del valore come dice natixis
Un conto è fare quello che dici tu che è roba da trading che uno stato non si mette a fare su...
Già è fantasiosa la teoria del buyback (ma ha fondi di verità) , quella del trading è surreale
 
Non credo che chi abbia fatto all-in abbia fatto la cosa giusta, questo indipendentemente da Venezuela o BTP. Anche il panic selling di ieri non è in discussione. Tuttavia, puoi mettere in dubbio che abbiano sempre pagato tutto e per tempo, a parte le cedole in Grace Period?

Chi è entrato nel 2014 con prezzi tra 40/50, ora, dopo 3 anni al 10% ha prezzo medio intorno a 20. Fate le vostre valutazioni.
 
Si fanno crollare le quotazioni con sparate come quella del rifinanziamento dell'altra sera. I titoli fanno -30%. E, se questo ti basta, inizi a ricomprare piano piano. Le fai risalire un po', tutti credono che la buriana sia passata e risalgono sul carro velocemente. Allora tu fai un'altra sparata e quelle ricrollano. E tu ricompri. E così via.
No la questione è politica , stavolta la storia ha preso una brutta piega qua è finita , non hanno soldi 💰 e si tengono i nostri non so fino a quando
 
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