Gran parte delle entrate petrolifere sono utilizzate per pagare il debito, quindi con il calo della produzione e gli ancora elevati esborsi che devono essere eseguiti nei prossimi tre anni, è necessario un processo di ristrutturazione del debito estero. Gli esperti hanno sottolineato nel forum Perspectives 2018, organizzato dall'IESA, che gli investitori non si fidano dell'attuale governo a intraprendere una negoziazione di questo tipo.
Con questo governo hanno già dichiarato che appesantiranno le sanzioni ,altro che ristrutturare il debito . Perciò chi dice che dopo le elezioni si risolverà magicamente tutto velocemente si sbaglia di grosso :le cose deve farle adesso perché ci sono tanti elettori del V. Che hanno quei titoli di stato,non ci vivono solo persone povere .
Non si può presentare alle elezioni con il default di elecar (ci lavorano un sacco di persone e sono voti) e con tutte le obbligazioni in S.D. (Oltre ai dati economici dello stato terrificanti ed alle condizioni di vita pessime degli abitanti stessi) !
Hanno messo il baffo alle spalle al muro e Falcon incalza ......