Roma, 27 set (Il Velino/Velino Latam) - Il Partido socialista unido de Venezuela (Psuv), la formazione che sostiene il presidente Hugo Chavez, avrà almeno 95 dei 165 seggi che compongono l'Assemblea nazionale. È il risultato quasi definitivo delle elezioni legislative tenutesi domenica nel paese sudamericano. Alla coalizione dei partiti di centrodestra, Mesa de unidad democratica (Mud), andranno 61 scranni, mentre il partito Patria para todos (Ppt), annunciato come il possibile ago della bilancia, è sin qui riuscito a far eleggere solo due parlamentari. Il conto si chiuderà con i sette deputati ancora da designare a scrutinio finito. Il governo si è dunque assicurato un'ampia maggioranza parlamentare ma non ha raggiunto l'obiettivo prefissato, quello dei due terzi. Una quota che avrebbe permesso all'esecutivo di portare avanti senza mediazioni parlamentari una serie di riforme anche di carattere costituzionale.
È il responsabile della campagna elettorale del Psuv, Aristobulo Isturiz, ad ammettere che il risultato rappresenta un parziale fallimento: "L'obiettivo erano 110 deputati, e non siamo riusciti a ragiungerl", ha detto ai media locali pur sottolineando che il risultato assegna ai "chavisti", una "vittoria netta". Dal quartiere generale della Mud sottolineano invece come la riforma della legge elettorale e delle circoscrizioni voluta dal governo abbia avuto un ruolo determinante nel decretare la vittoria del partito del presidente. E non è tutto. “Il Consiglio elettorale nazionale - sottolineano i dirigenti dell'opposizione ha evitato di rendere pubblico un dato fondamentale, ovvero che il voto popolare ci ha premiato con il 52 per cento dei suffragi”. Per l'opposizione questi risultati rappresentano un successo. Cinque anni fa avevano boicottato le elezioni ed erano rimasti fuori dal Congresso, oggi hanno dimostrato che uniti in una coalizione possono rappresentare un avversario pericoloso per il chavismo, soprattutto in vista delle presidenziali del 2012.