October (LENDIX) - Investire in prestiti alle imprese

  • Ecco la 68° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    La settimana è stata all’insegna degli acquisti per i principali listini internazionali. Gli indici americani S&P 500, Nasdaq e Dow Jones hanno aggiornato i massimi storici dopo i dati americani sui prezzi al consumo di mercoledì, che hanno evidenziato una discesa in linea con le aspettative, con l’inflazione headline al 3,4% e l’indice al 3,6% annuo, allentando i timori per un’inflazione persistente. Anche le vendite al dettaglio Usa sono rimaste invariate su base mensile, suggerendo un raffreddamento dei consumi che hanno fin qui sostenuto i prezzi. Questi dati, dunque, rafforzano complessivamente le possibilità di un taglio dei tassi a settembre da parte della Fed (le scommesse del mercato sono ora per due tagli nel 2024). Per continuare a leggere visita il link

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

    Per continuare a leggere visita questo LINK
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(Boursier.com) - In una dichiarazione, TechnoFirst indica che in seguito al fallimento dei negoziati avviati da Jean-Philippe Varnet, CEO di TechnoFirst, con le banche, hanno denunciato le linee a breve termine .

TechnoFirst potrebbe infatti essere in fase di cessazione del pagamento mentre ha più di 1 milione di euro in contanti al 30 giugno 2018.
Il Consiglio di amministrazione si riunisce con urgenza per licenziare il direttore generale in carica e chiede l'apertura di una procedura collettiva, il 30 luglio 2018, il tribunale commerciale di Marsiglia.
Sebbene sia certo di trovare un esito favorevole a questa situazione, il Consiglio di amministrazione informerà gli azionisti in ogni nuova fase della procedura, fino a quando la società non troverà una normale attività , spiega il Consiglio di amministrazione.
La ripresa della quotazione di TechnoFirst avverrà nei prossimi giorni. Il titolo è in un ultimo prezzo quotato di 0,7 euro.
 
Onestamente a me le società che chiedono un secondo prestito a breve distanza dal primo non piacciono molto (a pelle intendo, non ho competenze in materia tali da poter emettere un giudizio oggettivo e non soggettivo) comunque questo è quello che risulta a me dai movimenti:

05 LUGL 18+ 2,76 €
05 GIUG 18 + 2,75 €
05 MAGG 18 + 2,76 €
29 MARZ 18 - 80 € Presta a Technofirst #2

Comunque per la cronaca Technofirst era un rating B+.
 
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Comunque per la cronaca xyz era un rating B+.

Era un B+ anche l'altra società che ho in portafoglio come default :rolleyes:
Ha pagato solo 5 rate su 24 ed è in procedura di salvaguardia. La si vedrà, come per quella di cui si parla oggi, nel file excel del mese di agosto, che uscirà verso metà agosto.
 
Era un B+ anche l'altra società che ho in portafoglio come default :rolleyes:
Ha pagato solo 5 rate su 24 ed è in procedura di salvaguardia. La si vedrà, come per quella di cui si parla oggi, nel file excel del mese di agosto, che uscirà verso metà agosto.

Non credo che omettere il nome di TF serva a chissà che cosa, i problemi che stanno emergendo sono di pubblico dominio (aka Google Notizie), altra cosa rispetto all'email che noi prestatori abbiamo ricevuto e che non dovremmo divulgare, comunque era per dire appunto che il rating non è comunque una garanzia a cui affidarsi ciecamente.
 
certo che qui c'è stata proprio volontà di truffare la gente da parte di XXXXXX
1mln di prestito e non paga le prime quattro rate :rolleyes:
comunque si sempre massima diversificazione, volare bassi e massima fiducia a Lendix che da come scrivono sanno il fatto loro :sperem:

Immagino che in questo caso non ci fossero le premesse per chiederlo, ma quando il rating è più basso non possono prevedere delle garanzie aggiuntive per i prestatori?
 
Immagino che in questo caso non ci fossero le premesse per chiederlo, ma quando il rating è più basso non possono prevedere delle garanzie aggiuntive per i prestatori?

a quel punto andrebbero a chiedere i soldi in banca
 
Immagino che in questo caso non ci fossero le premesse per chiederlo, ma quando il rating è più basso non possono prevedere delle garanzie aggiuntive per i prestatori?

Per le imprese italiane c'è il fondo di garanzia per le PMI con requisiti ben specifici ma, come mi diceva il servizio clienti qualche giorno fa, non è automatico e non tutti ne usufruiscono (ed è scritto chiaramente nella descrizione del progetto se coperto o no).
 
Sera a tutti vedo che già ne state parlando, io ho letto adesso, direi che questa ė la prima azienda tra quelle in difficoltà a presentare delle notevoli zone d’ombra, tra l’altro ben evidenziate da Lendix nella mail che ci ha inviato. Finora le aziende in ritardo si sono dimostrate collaborative e a volte risolutive in pochi giorni. Purtroppo se qualcuno trucca le carte c’è ben poco da fare, la diversificazione è fondamentale
 
Immagino che in questo caso non ci fossero le premesse per chiederlo, ma quando il rating è più basso non possono prevedere delle garanzie aggiuntive per i prestatori?

Quando il rating è basso aumenta il tasso del prestito, chiedere ulteriori garanzie diverrebbe proibitivo per le aziende, d’altra parte ho in ptf vari prestiti tra l’8 e il 9% che pagano regolarmente.
 
Prendo spunto da questi post per chiedervi se avete delle formule di calcolo per ripararsi da qualche società che va in default. Ricordo che in uno dei tanti meeting finanziari gratuiti, un certo Dott Lupotto, aveva presentato una (chiamiamola strategia) per l'investimento in Obbligazioni ad alta cedola , quindi abbastanza rischiose. In pratica era un foglio excel dove ti faceva vedere che investendo in un certo modo potevi superare il default di 1...2....3 Obbligazioni. Purtroppo non riesco piu trovarlo.
 
Prendo spunto da questi post per chiedervi se avete delle formule di calcolo per ripararsi da qualche società che va in default. Ricordo che in uno dei tanti meeting finanziari gratuiti, un certo Dott Lupotto, aveva presentato una (chiamiamola strategia) per l'investimento in Obbligazioni ad alta cedola , quindi abbastanza rischiose. In pratica era un foglio excel dove ti faceva vedere che investendo in un certo modo potevi superare il default di 1...2....3 Obbligazioni. Purtroppo non riesco piu trovarlo.

Investi in 100 progetti.

Se il rendimento del portafoglio è del 5 % netto hai 5 cartucce da sparare prima che questo investimento diventi una fregatura.
 
Prendo spunto da questi post per chiedervi se avete delle formule di calcolo per ripararsi da qualche società che va in default. Ricordo che in uno dei tanti meeting finanziari gratuiti, un certo Dott Lupotto, aveva presentato una (chiamiamola strategia) per l'investimento in Obbligazioni ad alta cedola , quindi abbastanza rischiose. In pratica era un foglio excel dove ti faceva vedere che investendo in un certo modo potevi superare il default di 1...2....3 Obbligazioni. Purtroppo non riesco piu trovarlo.

Sarà mica quella roba del rosso e del nero che devi puntare sempre il doppio quando perdi ? :D Scherzi a parte, in mancanza della palla di cristallo, la risposta è diversificare il più possibile. C'era chi aveva notato una correlazione tra il numero di dipendenti (pochi / tanti) e il ritardo o meno nei rimborsi ma sinceramente non so se fosse una certezza o solo un'ipotesi.
 
Sarà mica quella roba del rosso e del nero che devi puntare sempre il doppio quando perdi ? :D Scherzi a parte, in mancanza della palla di cristallo, la risposta è diversificare il più possibile. C'era chi aveva notato una correlazione tra il numero di dipendenti (pochi / tanti) e il ritardo o meno nei rimborsi ma sinceramente non so se fosse una certezza o solo un'ipotesi.

Ciao a tutti,
avevo segnalato io la correlazione con il numero dei dipendenti.
Prima di iniziare ad investire avevo analizzato il file in statistiche e notato che tutte le aziende in "judicial procedure" avevano meno di 50 dipendenti con prevalenza di 1-10. Tra i ritardi maggiori di 120 gg invece, solo una ha più di 50 dipendenti.
Un'altro utente aveva correttamente notato che i default erano tutti prestiti con durata superiore a 36 mesi.

Io, cautelativamente, non presto ad aziende con 1-10 dipendenti od ad aziende con duration >36 mesi . Anche 11-50 ci penso bene...

Si tratta semplicemente di una sorta di analisi retrospettiva con i limitati dati a disposizione (457 prestiti nel file) per tentare di abbassare il rischio. Ovviamente nessuna certezza.
 
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Ciao a tutti,
avevo segnalato io la correlazione con il numero dei dipendenti.
Prima di iniziare ad investire avevo analizzato il file in statistiche e notato che tutte le aziende in "judicial procedure" avevano meno di 50 dipendenti con prevalenza di 1-10. Tra i ritardi > di 120 gg invece, solo una ha più di 50 dipendenti.
Un'altro utente aveva correttamente notato che i default erano tutti prestiti maggiori di 36 mesi.

Io, cautelativamente, non presto ad aziende con 1-10 dipendenti od ad aziende con duration >36 mesi . Anche 11-50 ci penso bene...

Si tratta semplicemente di una sorta di analisi retrospettiva con i limitati dati a disposizione (457 prestiti nel file) per tentare di abbassare il rischio. Ovviamente nessuna certezza.

In effetti gli ultimi due prestiti in default segnalati sul forum sono 3.75% a 24 mesi B+ 12 dipendenti e 4.65% a 30 mesi B+ 11 dipendenti.
Il criterio dei > di 50 ha retto mentre quello della durata del prestito no!
 
In effetti gli ultimi due prestiti in default segnalati sul forum sono 3.75% a 24 mesi B+ 12 dipendenti e 4.65% a 30 mesi B+ 11 dipendenti.
Il criterio dei > di 50 ha retto mentre quello della durata del prestito no!

Vediamo se nel prossimo aggiornamento del file saranno riportati i due progetti in default. Solo per capire se i dati pubblicati nelle statistiche sono affidabili.
 
Sarà mica quella roba del rosso e del nero che devi puntare sempre il doppio quando perdi ? :D Scherzi a parte, in mancanza della palla di cristallo, la risposta è diversificare il più possibile. C'era chi aveva notato una correlazione tra il numero di dipendenti (pochi / tanti) e il ritardo o meno nei rimborsi ma sinceramente non so se fosse una certezza o solo un'ipotesi.

No signore non è proprio quella. Anche perché dopo avere scritto per più di 15 anni su riviste del settore sistemistico e matematica sul gioco d'azzardo sono sicurissimo che non era quella. : - ))))))))))))))))))))) Con rispetto.
 
Da una mia analisi sui dati finora disponibili, al 1° luglio 2018, quindi senza i due default B+ a 24 mesi, di cui forse anche il prossimo mese 1 non sarà visibile in quanto comunicato il 2 agosto, cioè il giorno dopo del freeze della situazione che pubblica Lendix ogni mese sul sito, mi risultava:
  • i prestiti con meno di 48 rate sono molto meno a rischio (ora ciò non è più vero...)
  • le aziende di recente costituzione hanno rischio di ritardi, più che di default
  • rischio di ritardi più alto per rating C, rischio default più alto per rating B (ora si inserisce il rischio del B+...)
  • meno rischiosi i prestiti con alto ammontare
Questa analisi va presa con un minimo di cautela perchè ovviamente risente della "giovinezza" della piattaforma.

Alla data dell'analisi solo 13 progetti erano conclusi secondo scadenza naturale, 22 erano conclusi per pagamento anticipato e quelli in corso erano 419, con una durata media rimanente (non conosiderando i default) di 35,5 mesi
 
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