Chi è che non vuole assumersi le proprie responsabilità?
Chi piagnucola, chi da le colpe dei propri limiti e fallimenti alla società, allo straniero, alla sorte, al tempo.
Cos'è che nelle mie parole ti porta a dire che non mi assumo le mie responsabilità?
Che piagnucoli, che dai le colpe dei tuoi limiti e fallimenti alla società, allo straniero, alla sorte, al tempo.
E che ti ritieni sullo stesso livello dell'imprenditore che ti offre lavoro. Perché non lo sei!
Il fatto che voglio godermi ANCHE la vita?
Anche qui nascondi un errore di fondo gravissimo: pure il lavoro è vita. Godersi la vita è la priorità assoluta, come ti ho già detto.
Ed il fatto che tu la contrapponga al lavoro, vuol dire che sei frustrato nel lavoro. Infelice. Che vedi il lavoro come sacrificio.
La vita è equilibrio: anche il lavoro deve essere amore e felicità. E te lo dice un'imprenditrice con 5 figli, a cui insegna quotidianamente a non lamentarsi mai, a non giustificarsi mai, e a lottare, con entusiasmo, per se stessi.
Lavorare tanto significa rinunciare alla vita privata. Se lo faccio voglio essere pagato in modo tale che il tempo perso venga compensato con un salario tale che mi permetta di alzare il tenore di vita. Sennò che sono fesso?
Si che sei fesso. Il lavoro è passione, a volte devi dedicargli più tempo, altre volte meno. In funzione del tuo benessere. La stessa tua contrapposizione tra lavoro e vita privata è sbagliata. La tua vita è l'insieme di tutto, in un equilibrio che stabilisci tu. Ma vedere il lavoro come il sacrificio, e il tempo libero come il piacere, è un errore. Per te stesso.
E di nuovo a piagnucolare che vuoi più soldi per lavorare di più. Come se piovessero dal cielo!
Responsabilità? Perchè no... ma voglio essere pagato rispetto a chi non ne ha: invece succede che tu porti avanti la baracca ed il resto galleggia con la metà di responsabilità.
E di nuovo a piagnucolare "voglio di più", "pretendo questo", "pretendo quell'altro". E chi te lo dovrebbe dare?
Questa è la differenza di base tra un imprenditore ed un bamboccione: il primo agisce, il secondo piagnucola.
Ed è così al di la di tutti i discorsi. E questo fa girare i c0glioni perchè oggi in Italia c'è una fetta di persone professionalmente preparate che lavorano e tutta una serie di persone generiche senza arte ne parte che galleggiano e prendono più o meno come te. Questo succede non a missed ma a tutti i missed d'Italia....e fa girare i c0glion1.
Fa rabbia anche a me. Ma è esattamente il frutto di quello che sei. O meglio, sei tu il frutto di una cultura che ti ha portato ad aspettarti tutto dal mondo, come se tutto ti fosse dovuto, rifiutando responsabilità personali.
Sarebbe interessante anche una testimonianza del mio caporeparto, a 200€ più di me con 20 uomini da coordinare.
Anche qui vorrei capire da un imprenditore, il motivo per cui uno debba accettare un ruolo del genere a quella cifra: per la gloria?
Perché gli piace? Per la carriera? O magari per la solita legge della domanda e dell'offerta?
Secondo te invece tacciare chi si lamenta di essere un bamboccione che non vuole fare una m1nkia dalla mattina alla sera, è dare un immagine onesta?
Si, fintanto che quel bamboccione si aspetta la pappa pronta.
E il nostro amico imprenditore che vuole che uno si presenti in Azienda e dica "mettimi alla prova 6 mesi e poi parliamo del compenso"? Anche lui da un immagine onesta?
Che c'entra l'onestà? Anche lui piagnucola, e alla fine se non alza il prezzo si arrangia. Domanda e offerta.
Può darsi sia invidia sociale la mia.....non lo so, diciamo che è lo stesso male che ti porta a considerare chi si lamenta un vagabondo.
Che centra un "vagabondo" con il lamentarsi?
Volevi dire "bamboccione"? Cioè che io ho invidia sociale del bamboccione?