Orizzonte 5/8 anni, capitale da recuperare (preferibilmente rivalutato)

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

RaffaP

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Buongiorno a tutti
Ho questa esigenza. Ho appena ricevuto un’eredità. In tutto circa 500k, dei quali 180k già passati in successione (sto attualmente smontando i fondi bancari peggiori, banca Isp), 320k in arrivo tra un mesetto per il rogito di una casa.
In famiglia abbiamo deciso che quei soldi andranno, divisi a metà, per aiutare i figli a comprare una casa per rendersi autonomi, quando saranno pronti per uscire di casa (avranno un lavoro e magari un compagno/a). Avendo i figli 23 e 20 anni (fanno università, uno ha appena iniziato, l altra fa medicina), abbiamo stimato che i soldi potrebbero servire loro in un orizzonte di minimo cinque max 8-9 anni.

Trattandosi di una spesa “prevista o prevedibile” credo che le obbligazioni siano lo strumento giusto. Ovviamente non tutte italiane. Vorrei quindi costruire una scaletta dal 2028 al 2032.
L’obiettivo è anche cercare di preservare il più possibile il potere d’acquisto di quei soldi. Ho però il dubbio se quindi gli strumenti giusti sarebbero btpi o altri europei agganciati all’inflazione o piuttosto obbligazioni a bassa cedola che danno il capitale a 100 alla fine, anche straniere, o altro. Voi che scelte fareste? Qualcuno si è trovato in questa situazione e può dirmi cosa ha scelto?

Considerando anche lo scenario attuale di probabile taglio tassi e quindi diminuzione rendimento delle prox emissioni….

Comunque i miei paletti sono: non tutto Italia, no rischio cambio, no nazioni come Romania o Ungheria. E in questo momento storico nemmeno Polonia

Grazie fin d ora a chi avrà la pazienza di rispondere
 
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Buongiorno a tutti
Ho questa esigenza. Ho appena ricevuto un’eredità. In tutto circa 500k, dei quali 180k già passati in successione (sto attualmente smontando i fondi bancari peggiori, banca Isp), 320k in arrivo tra un mesetto per il rogito di una casa.
In famiglia abbiamo deciso che quei soldi andranno, divisi a metà, per aiutare i figli a comprare una casa per rendersi autonomi, quando saranno pronti per uscire di casa (avranno un lavoro e magari un compagno/a). Avendo i figli 23 e 20 anni (fanno università, uno ha appena iniziato, l altra fa medicina), abbiamo stimato che i soldi potrebbero servire loro in un orizzonte di minimo cinque max 8-9 anni.

Trattandosi di una spesa “prevista o prevedibile” credo che le obbligazioni siano lo strumento giusto. Ovviamente non tutte italiane. Vorrei quindi costruire una scaletta dal 2028 al 2032.
L’obiettivo è anche cercare di preservare il più possibile il potere d’acquisto di quei soldi. Ho però il dubbio se quindi gli strumenti giusti sarebbero btpi o altri europei agganciati all’inflazione o piuttosto obbligazioni a bassa cedola che danno il capitale a 100 alla fine, anche straniere, o altro. Voi che scelte fareste? Qualcuno si è trovato in questa situazione e può dirmi cosa ha scelto?

Considerando anche lo scenario attuale di probabile taglio tassi e quindi diminuzione rendimento delle prox emissioni….

Comunque i miei paletti sono: non tutto Italia, no rischio cambio, no nazioni come Romania o Ungheria. E tantomeno Polonia

Grazie fin d ora a chi avrà la pazienza di rispondere
Se "tantomeno Polonia" significa che consideri la Polonia peggiore di Ungheria e Romania (per l'italiano è così), devi informarti meglio.
 
Le idee, giuste o sbagliate che siano, mi pare che le hai già chiare. Quello che non vuoi mettere sui btp mettilo sui titoli di stato tedeschi o francesi. Tuttavia stante le tue premesse metterei tutto sui btp per semplificare. Anche perché se l'Italia va in default penso che la ristrutturazione dei btp non sia il principale problema che ti troverai ad affrontare.
 
Si preferisco non la Polonia perché potrebbe essere coinvolta in qualche modo nella guerra. Lo so che il suo rating è migliore x es. della Romania

Cercavo soprattutto pareri sullo strumento giusto (indicizzati, a bassa cedola ecc.) cioè quali sarebbero quelli che danno più speranze di recuperare oltre al capitale anche il potere di acquisto

Grazie
 
Tuttavia stante le tue premesse metterei tutto sui btp per semplificare. Anche perché se l'Italia va in default penso che la ristrutturazione dei btp non sia il principale problema che ti troverai ad affrontare.

Non ritengo l'Italia sia prossima al fallimento comunque, secondo il principio della diversificazione, sarebbe corretto non mettere tutte le uova nello stesso cesto , quindi non tutto in BTP.

Paradossalmente però è altrettanto corretta la tua affermazione in neretto, poichè l'utente @RaffaP chiede consiglio su come allocare il denaro in attesa di impiegarlo per comprare case ai figli, case presumibilmente in Italia...e quindi se fa default lo Stato italiano allora si schianta pure il mercato immobiliare assieme a tutto il resto
 
Non ritengo l'Italia sia prossima al fallimento comunque, secondo il principio della diversificazione, sarebbe corretto non mettere tutte le uova nello stesso cesto , quindi non tutto in BTP.

Paradossalmente però è altrettanto corretta la tua affermazione in neretto, poichè l'utente @RaffaP chiede consiglio su come allocare il denaro in attesa di impiegarlo per comprare case ai figli, case presumibilmente in Italia...e quindi se fa default lo Stato italiano allora si schianta pure il mercato immobiliare assieme a tutto il resto
Eh si, hai ragione. Di fronte a uno scenario così forse c’è poco da fare.
Però anche io credo che l’Italia non fallirà nei prossimi 5/8 anni
La scelta è intricata. E tutti i pareri sono benaccetti
 
Hai già le idee chiare, c'è poco da dire: un mix di scadenze brevi Francia/Germania/Spagna, qualche sovranazionale UE (BEI, EU), e una percentuale di BTP Italia.

Li trovi direttamente su www.simpletoolsforinvestors.eu
Sì grazie. Conosco questo strumento. Il mio dubbio era appunto sulle percentuali e sulla validità della strategia x gli obiettivi che ho illustrato
 
L unico strumento che ti garantisce la non perdita del potere di acquisto è l indicizzato all inflazione.
Il tasso fisso a posteriori potrà risultare più favorevole o meno favorevole dell indicizzato.
Quindi, dipende da quanto è imperativa l esigenza di " Preservare il potere d acquisto ". Io diversificherei tra fissi e indicizzati, rinunciando in parte a quella garanzia, con la possibilità ( ma non la certezza), che la parte di fissi sovraperformi l indicizzato. Diversificando, hai la certezza di non aver scelto la via migliore, ma nemmeno aver fatto la scelta peggiore. Insomma, disastri non ne fai. L inflazione futura ( che è quella che ti interessa) è una incognita.
 
L unico strumento che ti garantisce la non perdita del potere di acquisto è l indicizzato all inflazione.
Il tasso fisso a posteriori potrà risultare più favorevole o meno favorevole dell indicizzato.
Quindi, dipende da quanto è imperativa l esigenza di " Preservare il potere d acquisto ". Io diversificherei tra fissi e indicizzati, rinunciando in parte a quella garanzia, con la possibilità ( ma non la certezza), che la parte di fissi sovraperformi l indicizzato. Diversificando, hai la certezza di non aver scelto la via migliore, ma nemmeno aver fatto la scelta peggiore. Insomma, disastri non ne fai. L inflazione futura ( che è quella che ti interessa) è una incognita.
Già il problema è proprio questo
50/50 sarebbe una giusta proporzione secondo te?
 
Assolutamente mi sembra sensata la suddivisione 50 50. Poi dipende, tornando al messaggio precedente, quanto sei disposto a rinunciare alla garanzia del preservare il potere di acquisto.
 
Per il meccanismo, che trovo preferibile, propenderei per i BTP Italia. Però uno legato all inflazione europea ci sta benissimo. Emittente non Italia.
Per esigenza di diversificazione sui fissi invece altri titoli di stato europei.
Suddividendo le scadenze. Ogni anno devo avere una parte di obbligazionario tasso fisso che giunge a scadenza. Con la normalizzazione della curva dei tassi che si presume prima o poi arriverà, l'importo giunto a scadenza, verrà poi reinvestito con scadenza nell'annualità successiva a quella del piano iniziale.
Ipotizzo piano iniziale a 7 anni, ultima scadenza del piano 2031. Ogni anno scade una parte..la parte che scadrà nel 2025, verrà eventualmente reinvestita con scadenza 2032. Si manterrà costante la durata del piano, e la durata delle scadenze. tuttavia, con la normalizzazione della curva dei tassi si reinvestirà ai rendimenti più alti della durata del piano prestabilito.
In più hai ogni anno qualcosa prossimo alla scadenza che insomma, ti permette di non essere incastrato in caso di imprevisti... anche vendendo prima della scadenza, se necessario. Non si discosterà granchè dal 100 finale la quotazione di mercato.
 
. Emittente non Italia.
Il problema è che quelli non italia arrivano molto dopo sul MOT e non sono acquistabili prima e arrivano anche anni dopo con CI alto e prezzi alti quindi l'effetto diversificazione si elimina con l'effetto investimento poco redditizio....
 
Per il meccanismo, che trovo preferibile, propenderei per i BTP Italia. Però uno legato all inflazione europea ci sta benissimo. Emittente non Italia.
Per esigenza di diversificazione sui fissi invece altri titoli di stato europei.
Suddividendo le scadenze. Ogni anno devo avere una parte di obbligazionario tasso fisso che giunge a scadenza. Con la normalizzazione della curva dei tassi che si presume prima o poi arriverà, l'importo giunto a scadenza, verrà poi reinvestito con scadenza nell'annualità successiva a quella del piano iniziale.
Ipotizzo piano iniziale a 7 anni, ultima scadenza del piano 2031. Ogni anno scade una parte..la parte che scadrà nel 2025, verrà eventualmente reinvestita con scadenza 2032. Si manterrà costante la durata del piano, e la durata delle scadenze. tuttavia, con la normalizzazione della curva dei tassi si reinvestirà ai rendimenti più alti della durata del piano prestabilito.
In più hai ogni anno qualcosa prossimo alla scadenza che insomma, ti permette di non essere incastrato in caso di imprevisti... anche vendendo prima della scadenza, se necessario. Non si discosterà granchè dal 100 finale la quotazione di mercato.
Sì io pensavo di fare più o meno così. Con la differenza che nel mio caso quando poi dovrò versare i soldi ai figli la scaletta si interromperà e non reinvesto più. Pago e basta 😩
 
Sì io pensavo di fare più o meno così. Con la differenza che nel mio caso quando poi dovrò versare i soldi ai figli la scaletta si interromperà e non reinvesto più. Pago e basta 😩
Ma in comode rate annuali :-)
 
Buongiorno a tutti
Ho questa esigenza. Ho appena ricevuto un’eredità. In tutto circa 500k, dei quali 180k già passati in successione (sto attualmente smontando i fondi bancari peggiori, banca Isp), 320k in arrivo tra un mesetto per il rogito di una casa.
In famiglia abbiamo deciso che quei soldi andranno, divisi a metà, per aiutare i figli a comprare una casa per rendersi autonomi, quando saranno pronti per uscire di casa (avranno un lavoro e magari un compagno/a). Avendo i figli 23 e 20 anni (fanno università, uno ha appena iniziato, l altra fa medicina), abbiamo stimato che i soldi potrebbero servire loro in un orizzonte di minimo cinque max 8-9 anni.

Trattandosi di una spesa “prevista o prevedibile” credo che le obbligazioni siano lo strumento giusto. Ovviamente non tutte italiane. Vorrei quindi costruire una scaletta dal 2028 al 2032.
L’obiettivo è anche cercare di preservare il più possibile il potere d’acquisto di quei soldi. Ho però il dubbio se quindi gli strumenti giusti sarebbero btpi o altri europei agganciati all’inflazione o piuttosto obbligazioni a bassa cedola che danno il capitale a 100 alla fine, anche straniere, o altro. Voi che scelte fareste? Qualcuno si è trovato in questa situazione e può dirmi cosa ha scelto?

Considerando anche lo scenario attuale di probabile taglio tassi e quindi diminuzione rendimento delle prox emissioni….

Comunque i miei paletti sono: non tutto Italia, no rischio cambio, no nazioni come Romania o Ungheria. E in questo momento storico nemmeno Polonia

Grazie fin d ora a chi avrà la pazienza di rispondere
se il tuo obiettivo è conservare il potere d'acquisto, dovresti acquistare solo BTP€i, sperando di trovarne uno appena uscito. è l'unico strumento che ti salva dall'inflazione (e la cumula per tutta la vita, mentre il BTP italia la paga poco alla volta).

poi è ovvio che io ci metterei del tasso fisso (e tanto, soprattutto adesso che rende bene), ma dopo si rientra nelle scommesse: mi conviene fare un fisso al 3,5% adesso che l'inflazione è al 2,5% o se poi torna al 4% sono fregato? per quanti anni posso guadagnare di più dell'inflazione per la probabilità che ciò rimanga così per i prossimi 5-8 anni tenendo conto che ogni anno con inflazione al 2,5% per andare in pari servono due anni con inflazione al 4%?

se il tuo obiettivo è "solo" la conservazione del potere d'acquisto devi trarre le dovute conseguenze.

purtroppo i titoli di stato europei legati all'inflazione arrivano con molto ritardo e raramente alla borsa di milano, i più recenti sono del 2021 e caricano già un bel po' di inflazione
Bundei 0,1% Ap33 Eur
Oatei Tf 0,1% Lg31 Eur

P.S. potresti investire nei cct, ce n'è uno che scade per ogni anno dal 2028 al 2031 (se l'inflazione si impenna i tassi rimangono alti: è una scommessa sulla conservazione del potere d'acquisto rispetto ad in titolo legato all'inflazione ma più piccola delle altre)
 
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