Osservatorio congiunturale sull'industria delle costruzioni - Dicembre 2012

Se un progetto rispetta tutte le normative, che son ben precise in termini di cubatura e sp, un comune non può certo bocciare l'istanza perchè ci son già tante case invendute...:wall:

Certo!!!:wall::wall::wall:
La programmazione non la deve fare il Comune, ma il singolo costruttore....deve domandarsi :"Mi hanno dato il permesso, ho ricevuto anche i complimenti per il mio bel progetto...:D però quasi quasi non costruisco perchè potrebbero aver dato troppi permessi!
:clap:
 
Certo!!!:wall::wall::wall:
La programmazione non la deve fare il Comune, ma il singolo costruttore....deve domandarsi :"Mi hanno dato il permesso, ho ricevuto anche i complimenti per il mio bel progetto...:D però quasi quasi non costruisco perchè potrebbero aver dato troppi permessi!
:clap:
:rolleyes:

...ovvio che il prg lo fa il comune...anche se di fatto lo fanno sempre professionisti esterni e poi son le regioni ad approvarli....ma allora non è che ci si tara in corsa in modo discrezionale e che i PdC li approvano per avere gli oneri di costruzione...:cool:
Ma se tu mi dici che i comuni sono responsabili perchè dovrebbero autoregolarsi nel dare i permessi, ti ripeto che non è così...
 
io personalmente lo direi se mi arrivasse un bel progetto tra le mani..soprattuto visto l'infimo livello medio....è giusto dare soddisfazione al lavoro altrui...:o
 
:rolleyes:

...ovvio che il prg lo fa il comune...anche se di fatto lo fanno sempre professionisti esterni e poi son le regioni ad approvarli....ma allora non è che ci si tara in corsa in modo discrezionale e che i PdC li approvano per avere gli oneri di costruzione...:cool:
Ma se tu mi dici che i comuni sono responsabili perchè dovrebbero autoregolarsi nel dare i permessi, ti ripeto che non è così...

I Comuni sono responsabili. Lo scempio del territorio, la mancanza di verde, di parcheggi interrati, di asili , di strutture.....è tutta colpa dell'ente pubblico che latita.
Non credo proprio che negli altri paesi si affidino alla speranza che i costruttori si occupino di salvaguardia del territorio e progettazione urbanistica!:wall:
Affideresti il tuo gregge al pastore o al lupo?
 
credo che ti sfugga un piccolo particolare...con l'attuale mercato immobiliare intanto, non si salva nessuno, nè sano, nè non sano...:rolleyes:
Secondo, non credere che gli attuali costruttori abbiano chissà quali margini di guadagno, costruire attualmente costa parecchio di più di una volta, ma parecchio di più...il margine è stato già consumato temo...un ulteriore calo dei prezzi del nuovo ad esempio, porterebbe nemmeno ad un pareggio dei costi, ma ad una perdita...forse bisognerebbe conoscere meglio il sistema edilizia prima di fare considerazioni superficiali.
Il prezzo davvero gonfiato non è quello del nuovo, ma quello dell'usato...ogni italiano proprietario di uno schifosissimo appartamento degli anni 60 che convinto di avere in mano un tesoro, pretendeva di venderlo a 300 quando valeva 100 per comprarsene magari uno nuovo allo stesso prezzo...:rolleyes:
Nel nuovo negli ultimi anni c'è stato un aumento vertiginoso del costo dei materiali, un aumento assurdo dei terreni edificabili (sempre perchè ogni italiano con un fazzoletto di terra era convinto d'avere pure lui un tesoro), l'obbligo di adeguarsi a normative che imponevano requisiti che rappresentavano un ulteriore salasso, non solo in termini costruttivi, ma anche nella moltitudini di relazioni tecniche, per ogni 'azzata che andavano commissionate a professionisti ecc...ecc...ecc...). Per non parlare dei tempi biblici. Non pensiate che in Italia per costruire una casa basti metter su 4 mattoni...nell'edilizia si mette in moto una macchina burocratica mangia soldi da paura...:cool:
Detto questo a me dei costruttori FNS...ma nell'edilizia i costruttori sono una percentuale infinitesima della forza lavoro...io penso ai lavoratori diretti e a tutto l'indotto...e ci vedo una vera e propria emergenza...poi possiamo continuare a parlare per slogan, ma la realtà è un'altra cosa..

torno a dire che se un settore è in crisi e non tira, si chiude. Per il bene comune, e si investono i soldi da un'altra partre.
E' in utile continuare un'accanimento terapeutico chissà fino a qiuando.
 
Credo che non sia fattibile un calcolo così diretto....:no:
Intanto questo vale solo ed esclusivamente per i centri storici e per determinate città...poi un appartamento degli anni 50-60 ristrutturato non darà quasi mai le medesime prestazioni in termini di efficienza ( quindi anche di risparmio di gestione) del nuovo. Basti pensare che una ristrutturazione di solito prevede lavori sull'interno e non sull'involucro edilizio...:cool:...poi dipende dai potenziali clienti e da quello cui aspirano...se tutti preferiscono la casa nuova con il giardino invece del condominio mezzo fatiscente con costi di gestione abnormi, problemi di vicinato, e magari la svalorizzazzione della zona dovuta alla gran quantità di affitti a gruppi di extracomunitari con l'intento speculativo dei proprietari che preferiscono affittare a due famiglie straniere una casa presa male piuttosto che ristrutturarla...le zone centrali dove si concentra il mercato dell'usato non sono tutte zona brera di milano..:cool:
In poche parole, non si può raccogliere l'usato in una macrocategoria su cui aggiungere il prezzo della ristrutturazione per equipararlo al nuovo e quindi seguirne l'andamento dei prezzi...:no:

No, ok, ma il mio era un esempio per dire che c'è comunque una relazione tra l'aumento dei costi di costruzione del nuovo e il prezzo dell'usato.
 
I Comuni sono responsabili. Lo scempio del territorio, la mancanza di verde, di parcheggi interrati, di asili , di strutture.....è tutta colpa dell'ente pubblico che latita.
Non credo proprio che negli altri paesi si affidino alla speranza che i costruttori si occupino di salvaguardia del territorio e progettazione urbanistica!:wall:
Affideresti il tuo gregge al pastore o al lupo?

guarda che se insisti finisci con il farti male alla capa....:o

Non mi pare di aver detto questo...:mmmm:
Comunque deciditi latita o lo fa per intascare soldi.??..perchè un conto è attribuirgli inerzia ed altro eccesso di zelo finalizzato a fare cassa..:D
Io son sempre convinta che se un sistema non funziona la colpa non sia da attribuire alla cosiddetta ultima ruota del carro...il problema è un pochino di più ampio respiro...perchè se è vero che il PRG lo fanno i comuni è vero anche che lo approvano le Regioni, allora è colpa dei Comuni che propongono o delle Regioni che approvano??? e ti dirò di più, visto che l'eccesso di mattone è un problema a livello ambientale e la tutela dell'ambiente è di competenza legislativa esclusiva dello Stato... allora è colpa dello Stato, delle Regioni o dei Comuni?...:cool:
Sai qui in Italia è così facile fare lo scarica barile....:o
 
L'ente pubblico latita ma cerca di incassare soldi.
Lo vede chiunque.
Da noi ad esempio non c'è più il vigile che fa attraversare la vecchietta o ammonisce il ragazzotto maleducato...ma ci sono gli ausiliari che fanno multe a raffica e ad ca.zum. E' un esempio banale, ot (scusate), sotto gli occhi di tutti.
 
L'ente pubblico latita ma cerca di incassare soldi.
Lo vede chiunque.
Da noi ad esempio non c'è più il vigile che fa attraversare la vecchietta o ammonisce il ragazzotto maleducato...ma ci sono gli ausiliari che fanno multe a raffica e ad ca.zum. E' un esempio banale, ot (scusate), sotto gli occhi di tutti.

Puoi portare tutti gli esempi che vuoi...io non dico che i Comuni siano tutti meritevoli...dico solo che trovo facile e riduttivo puntare il dito su di loro, nella convinzione che possano fare un po' quello che gli pare...talvolta quelle che sembrano scelte scellerate, non sono proprio scelte....ti rispondo in modo conciso : spending review e patto di stabilità...:cool:

Poi possiamo scagliarci contro i comuni, perchè sono l'amministrazione più vicina a noi, ma ti assicuro che molto spesso, la colpa è a monte...:yes:
 
Comunque la pensiate questo tema della cementificazione e della distruzione del paesaggio è molto importante. Ci sono paesi con una densità pari o superiore alla nostra che hanno una grande cura: lato strada curato, rotonde piene di aiuole fiorite, boschetti a lato delle autostrade etc...e non necessariamente paesi ricchi.
 
Comunque la pensiate questo tema della cementificazione e della distruzione del paesaggio è molto importante. Ci sono paesi con una densità pari o superiore alla nostra che hanno una grande cura: lato strada curato, rotonde piene di aiuole fiorite, boschetti a lato delle autostrade etc...e non necessariamente paesi ricchi.

Ah si, su questo non ci piove, concordo è un tema molto importante, insieme ad altri non da meno comunque...ma temo che il nostro paese la veda in maniera un po' diversa...recentemente volevano addirittura estendere l'istituto del silenzio/assenso anche alle aree vincolate...:rolleyes:
 
ANCE news

Ance, crisi dell´immobiliare fa crollare i mutui (Fonte: formiche.net - 10/12/2012)

Nei primi nove mesi dell´anno le compravendite nel mercato immobiliare hanno subito un calo del 23,9%. Secondo Ance la situazione non è destinata a migliorare.
L´allarme arriva questa volta dall´Associazione nazionale costruttori edili (Ance): nel 2013 caleranno gli investimenti e i posti di lavoro saranno sempre meno. L´arrivo del nuovo anno non porta insomma buone speranze per il settore delle costruzioni.

Sebbene il fabbisogno del paese si attesti a quota circa 600 mila abitazioni, nei primi nove mesi dell'anno le compravendite nel mercato immobiliare hanno subito un calo del 23,9%. Secondo gli esperti dell´Ance, a determinare una simile situazione interverrebbe "l'estrema incertezza che scoraggia e rinvia le decisioni di investimento delle famiglie, per le difficili prospettive del mercato del lavoro e per la flessione del reddito disponibile". A questo si aggiunge il blocco messo in atto dal circuito finanziario a medio-lungo termine, che ostacola le famiglie nell´accesso ai mutui per l'acquisto della casa. Non è poi di poco conto il carico fiscale proveniente dall'Imu.

Guardando invece al futuro che ci aspetta, secondo il parere dell´Ance, nei prossimi dodici mesi "proseguirà la fase di caduta con una riduzione degli investimenti in costruzioni del 3,8% in termini reali rispetto al 2012". Il circolo vizioso si avviterà ulteriormente, anche considerando che non sono attesi miglioramenti per famiglie e imprese riguardo alla possibilità di sottoscrivere prestiti bancari.

Nel corso del 2012 gli investimenti hanno infatti registrato un calo del 7,6%, ben peggiore rispetto a quello dell'anno precedente (-5,3%). Secondo l'Associazione dei costruttori edili "quello che sta accadendo nel settore è fortemente preoccupante. In sei anni, dal 2008 al 2013, avrà perso circa il 30% degli investimenti e si colloca sui livelli di attività più bassi degli ultimi 40 anni".

Il momento critico coinvolge tutti i comparti: da quello della produzione di nuove abitazioni che alla fine del prossimo anno avrà perso il 54,2%, all'edilizia non residenziale privata che segna una riduzione del 341,6%, alle opere pubbliche che registrano una caduta del 42,9%. Gli unici dati positivi sono quelli che interessano il comparto della riqualificazione del patrimonio abitativo esistente, che aumenta del 12,6%.
 
Che lo Stato non intervenga è veramente brutto KO! Niente edilizia pubblica, niente social housing, niente lavoro ai disoccupati dell'edilizia....:(
 
Che lo Stato non intervenga è veramente brutto KO! Niente edilizia pubblica, niente social housing, niente lavoro ai disoccupati dell'edilizia....:(

non deve intervenire altrimenti torniamo allo stato assistenziale !

Ricollocare i lavoratori dell'edilizia.

I minatori del Sulcis e dell'Alcoa, allora, bisogna che lo Stato intervenga? Certamente, facendo per esempio un parco minerario nell'area che possa attirare turisti e fondi dall Unione europea per la sua creazione ed il suo mantenimento come attività culturale.

Quando il rame cala di prezzo, le miniere chiudono, ed il prezzo e la produzione si stabilizzano in funzione delle esigenze del momento.

Poi la situazione migliora, c'è più richiesta di Rame e le miniere riaprono.

Ormai lo stato assistenziale è morto
 
Ultima modifica:
Veramente il social housing lo fanno i paesi nordici, che sono molto meno assistenziali del nostro, e l'occupazione degli operai edili è una banale conseguenza.
Altra cosa è dare un lavoro simbolico a chi non ha nessuna utilità effettiva.
In questo paese non ci sono le idee chiare...:mad:
 
Veramente il social housing lo fanno i paesi nordici, che sono molto meno assistenziali del nostro, e l'occupazione degli operai edili è una banale conseguenza.
Altra cosa è dare un lavoro simbolico a chi non ha nessuna utilità effettiva.
In questo paese non ci sono le idee chiare...:mad:

concordo...OK!
 
non deve intervenire altrimenti torniamo allo stato assistenziale !

Ricollocare i lavoratori dell'edilizia.

I minatori del Sulcis e dell'Alcoa, allora, bisogna che lo Stato intervenga? Certamente, facendo per esempio un parco minerario nell'area che possa attirare turisti e fondi dall Unione europea per la sua creazione ed il suo mantenimento come attività culturale.

Quando il rame cala di prezzo, le miniere chiudono, ed il prezzo e la produzione si stabilizzano in funzione delle esigenze del momento.

Poi la situazione migliora, c'è più richiesta di Rame e le miniere riaprono.

Ormai lo stato assistenziale è morto

Io non colgo il nesso tra l'edilizia pubblica e l'assistenzialismo statale...:mmmm:
 
Io non colgo il nesso tra l'edilizia pubblica e l'assistenzialismo statale...:mmmm:

E infatti si sbaglia. Sono proprio in contrasto.
L'edilizia pubblica agisce da calmiere per il mercato.
I privati invece si arrangino e imparino a fare i loro conti (si chiama rischio d'impresa).
 
non deve intervenire altrimenti torniamo allo stato assistenziale !

Ricollocare i lavoratori dell'edilizia.

Hai completamente frainteso, il senso era che, in un momento in cui l'edilizia privata frena, se si facessero le case popolari indirettamente ci sarebbe un po' meno disoccupazione nel settore. Inoltre si terrebbero bassi i prezzi delle case.
Consideriamo anche che, se per qualche anno si fermassero completamente i cantieri, il calo dei prezzi potrebbe subire un rallentamento...:mmmm:
 
Hai completamente frainteso, il senso era che, in un momento in cui l'edilizia privata frena, se si facessero le case popolari indirettamente ci sarebbe un po' meno disoccupazione nel settore. Inoltre si terrebbero bassi i prezzi delle case.
Consideriamo anche che, se per qualche anno si fermassero completamente i cantieri, il calo dei prezzi potrebbe subire un rallentamento...:mmmm:

edilizia pubblica in queste condizioni ?? Ho capito bene ? Social housing ?

Non tutti i cantieri si fermeranno, alcuni cantieri forse la maggior parte, ma solo quelli non competitivi. Il calo dei prezzi si fermerà quando si sarà raggiunto un equilibrio fra diomanda e offerta. E nel calo dell'offerta è previsto anche il fallimento di alcune imprese (spiace dirlo ma è così). Una volta ENEL, ENI e TELECOM erano gestite dal pubblico ed i risultati si vedevano.

Se il settore si riprende, le imprese riapriranno.

Importante è tassare, tassare, tassare le case sfitte e la speculazione sulla casa che è e deve essere un bene primario. Finora è stato preda di palazzinari e politici mascalzoni e senza scrupoli.
 
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