[OT] L'investitore italiano medio

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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Esperienza personale...io avendo cominciato dopo anni da pollo a documentarmi anche tramite questo forum noto che ad esempio i miei figli (la prima laureata con 110 con lode contratto a tempo indeterminato e stipendio di circa 1300 euro mensili di questi tempi non male)memori delle sciocchezze finanziarie commesse dal padre (più o meno indotte) proprio non ne vogliono sapere di investimenti,circa 40k su c/c e via almeno non rischio di perderli la risposta scontata.anche se cosi si rendono conto che tra tasse inflazione ecc ecc....

avevo questo atteggiamento fino al 2010-2011, poi piano piano ho iniziato ad investire prima in cose a basso rischio (conto deposito) e poi con altre forme (ad ora ho un mix composto da conto deposito vincolato, fondo pensione di categoria, azioni ITA e US e posizioni su moneyfarm ed euclidea), con la liquidità disponibile che è poco più del 5% del mio patrimonio.

con il famoso senno di poi mi sarei potuto acquistare l'auto con il gain borsistico se avessi approfittato del rally di unicredit tra febbraio e settembre 2009 e se avessi acquistato un pacchetto di apple e coca cola, oltre alle polonia 2023 in USD che ho sotto occhio da diversi anni, molto probabilmente avrei più disponibilità finanziarie. ma con i se, è risaputo, non si fà la storia.
 
Due aggiunte al post:
1) Su Plus24 di ieri si prosegue nella posta, con lettori sorpresi del delistening di qualche etf;
2) Mps offre consulenza finanziaria a pagamento nei loro istituti. In pratica paghi (credo qualche decina di euro al mese) per farti vendere i loro prodotti ed i prodotti collegati Anima e Jpmorgan.
Consulenza finanziaria - Persone - Banca MPS
 
I miei coetanei hanno sicuramente più dimestichezza nel confrontare i costi, ciò che hanno imparato dai comparatori/Amazon ecc. lo riescono in parte a traslare sui prodotti finanziari. Per il resto c'è da mettersi le mani nei capelli.
 
Esperienza personale...io avendo cominciato dopo anni da pollo a documentarmi anche tramite questo forum noto che ad esempio i miei figli (la prima laureata con 110 con lode contratto a tempo indeterminato e stipendio di circa 1300 euro mensili di questi tempi non male)memori delle sciocchezze finanziarie commesse dal padre (più o meno indotte) proprio non ne vogliono sapere di investimenti,circa 40k su c/c e via almeno non rischio di perderli la risposta scontata.anche se cosi si rendono conto che tra tasse inflazione ecc ecc....
Una ragazza che ha studiato minimo 18 anni della sua vita non dovrebbe avere problemi a capire qualche concetto, studiando come si forma un prezzo e cosa è il rendimento composto nel medio lungo termine.


Due aggiunte al post:
1) Su Plus24 di ieri si prosegue nella posta, con lettori sorpresi del delistening di qualche etf;

La prima cosa che ho pensato quando ho letto a pagina intera, il proseguo del articolo della settimana scorsa.. che forse qualche 3d venga letto dalla redazione di Plus24 ;)



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2) Mps offre consulenza finanziaria a pagamento nei loro istituti. In pratica paghi (credo qualche decina di euro al mese) per farti vendere i loro prodotti ed i prodotti collegati Anima e Jpmorgan.
Consulenza finanziaria - Persone - Banca MPS
Solo pubblicità per portare nuovi clienti (ops polli) senza fare di tutte l'erbE un fascio.... dovrebbero mettersi la mano sul cuore.
 
Due aggiunte al post:
1) Su Plus24 di ieri si prosegue nella posta, con lettori sorpresi del delistening di qualche etf;
2) Mps offre consulenza finanziaria a pagamento nei loro istituti. In pratica paghi (credo qualche decina di euro al mese) per farti vendere i loro prodotti ed i prodotti collegati Anima e Jpmorgan.
Consulenza finanziaria - Persone - Banca MPS

si è vero e si prosegue nel solco dell'incomprensione (che non giova a nessuno): i clienti hanno comprato ETC ed ETN pensando fossero ETF e chi risponde (per essere delicato) parla di ETP (definizione generale che comprende ETF - ETC - ETN); il fatto che i clienti dopo anni non abbiano ancora compreso cosa hanno acquistato di loro iniziativa la dice lunga

tornando all'esempio della bmw e volendo semplificare al massimo l'esempio, immaginiamo un cliente che acquisti di sua iniziativa online una moto BMW e poi vada dal concessionario BMW locale a lamentarsi (o scriva a quattoruote) perchè ha messo gasolio nella moto (sempre da solo) e ha fatto un incidente cadendo (dato che non sa pilotare una moto) in autostrada dicendo: "ho acquistato un auto BMW a gasolio e ho avuto dei danni cadendo ma io guido l'auto da ventanni e nessuno mi ha avvertito"
 
Per carità, credetemi, lavoreremmo molto meglio anche noi con la consulenza a parcella. Dedalo ha le sue ragioni, ma quel che mi dispiace e che l impiegato passa per disonesto quando, se ha delle colpe, sono minime rispetto a chi è sopra di lui e non si sporca le mani, ma le fa sporcare agli altri

Concordo. L'impiegato è un pollo mangia-polli per la banca.
È l'altra vittima del sistema.
In parte anche i piccoli azionisti se è per questo...
I beneficiari sono dirigenti con bonus stellari e funzionari con RAL a fine anno assolutamente sbilanciato alle loro competenze, professionalità ed al lavoro che svolgono/hanno svolto.
Ma questi ultimi raramente li trovi a contatto con il pubblico.

Se si volesse fare un sistema equo, come benefici, come consulenza e come servizio si creerebbe una consulenza in regime indipendente (niente provvigioni ma a canone o parcella) basata sulla consulenza che effettivamente ottieni, con libertà totale di utilizzare tutti gli strumenti ed al massimo con un piccolo bonus al consulente se il rendimento medio negli anni è pari o superiore al benchmark del medesimo profilo di rischio/orizzonte temporale.

Ma questo sposterebbe la centralità (il potere) verso il consulente che sa fare consulenza. A che servirebbe un manager commerciale? Uno che chiama e fa pressioni per ottenere il 7% l'anno da ogni poll... ops... cliente (o gestore sotto budget)? Perderebbe il lavoro. E visto che a decidere è lui, questo sistema è perfetto.
 
si è vero e si prosegue nel solco dell'incomprensione (che non giova a nessuno): i clienti hanno comprato ETC ed ETN pensando fossero ETF e chi risponde (per essere delicato) parla di ETP (definizione generale che comprende ETF - ETC - ETN); il fatto che i clienti dopo anni non abbiano ancora compreso cosa hanno acquistato di loro iniziativa la dice lunga

tornando all'esempio della bmw e volendo semplificare al massimo l'esempio, immaginiamo un cliente che acquisti di sua iniziativa online una moto BMW e poi vada dal concessionario BMW locale a lamentarsi (o scriva a quattoruote) perchè ha messo gasolio nella moto (sempre da solo) e ha fatto un incidente cadendo (dato che non sa pilotare una moto) in autostrada dicendo: "ho acquistato un auto BMW a gasolio e ho avuto dei danni cadendo ma io guido l'auto da ventanni e nessuno mi ha avvertito"

Esatto, è la specie di clienti che dicevo io. Hanno ancora il coraggio di lamentarsi dicendo che la banca gli fa pagare una commissione senza alcun servizio.
Che servizio, se vuoi fare in autonomia
 
Sì, sono ignoranti finanziariamente, i loro genitori nonni avendo avuto più soldi alle stesse età hanno avuto anche più necessità occasioni di investirli.
Conosco vecchietti con bassa scolarizzazione che fanno portafogli di azioni da quando ero un bimbetto con il cestino dell'asilo.
Però SANNO informarsi.
Se gli propongo il fondo al 5% non sanno che è, si bevono le chiacchiere e lo firmano.
Dopo una settimana mi mandano il link a questo forum su WhatsApp o email, chiudono tutto e vanno a Fineco.

Poi non dico che un 20% di polli (tra i polli mi ci metto anche io, agli occhi della banca dovrei essere il pollo mangia polli) non resisterà comunque. Figurati ci sono trentenni che magari fanno gli operai e non sanno usare il bancomat e tengono i soldi, che gli girano in mano in contanti, nel libretto al supermercato... neanche 50 anni fa. Però son pochi.

P.S.
Comunque ho una mezza idea di buttarmi dal blog all'informazione finanziaria proprio rivolgendomi a questa fascia. Però devo capire quanto posso espormi. Tempo addietro ho scritto un libro-manualetto per farlo circolare però solo tra amici...

Leggo con grande interesse il tuo blog, "oro, spezie e tulipani", merita maggiore visibilità, i contenuti sono di grande valore, grazie per il lavoro che fai OK!
 
Oro spezie e tulipani?Vado a leggerlo pure ioOK!
 
Leggo con grande interesse il tuo blog, "oro, spezie e tulipani", merita maggiore visibilità, i contenuti sono di grande valore, grazie per il lavoro che fai OK!

Ehi grazie :)
Devo dire che mi sbizzarrirci in simulazioni alle volte estreme (il portafoglio con approccio opportunity con azionari argentini è un po' esagerato) ma li uso come parametro rispetto a portafogli reali. Cioè performance ed evoluzione alla mano di quelle strategie mi faccio un'idea su portafogli più classici e reali. Ho una mezza idea di metterci una piccola guida agli investimenti, un saggetto di poche decine di pagine che scrissi anni fa per un po' di amici... ma il tempo e
 
Mi permetto di rispondere alla discussione in quanto lavorando in banca posso confermare le impressioni già risultanti dai precedenti interventi.
Il cliente medio non ha la minima competenza in materia, molti si fidano senza chiedere ulteriori approfondimenti, qualcuno chiede informazioni.
Detto ciò esistono colleghi che si comportano con coscienza e cercano di costruire un portafoglio adatto alle esigenze del cliente basandosi sulle proprie competenze, altri colleghi invece prendono dei "pacchetti" preconfezionati. Intendiamoci non si tratta certo di voler truffare il cliente ma, a mio avviso, non si tratta nemmeno di consulenza. I problemi più rilevanti secondo me sono due: il primo deriva dal fatto che il panorama di strumenti che anche il consulente competente può utilizzare è abbastanza limitato, prodotti emessi dalla banca, btp e poco altro; il secondo che le pressioni commerciali sono devastanti. Ogni giorno, per ogni cliente il direttore chiede cosa è stato collocato per verificare se si sta rispettando il "budget" mensile. Se il prodotto non è quello previsto (dato che è previsto un budget per ogni tipologia di prodotto e di emittente) al collega viene "semplicemente" ricordato che è la banca a pagarti lo stipendio e continuando così quelli bravi saranno altri. Detto ciò penso che sia possibile operare secondo coscienza e nell'interesse del cliente, non è però facile. Più semplice risulta essere un bravo soldatino, non ricevere pressioni e prendere sempre una pacca sulla spalla andando avanti con la propria carriera. Dipende solo da che tipo di persona si vuole essere.
 
Mi permetto di rispondere alla discussione in quanto lavorando in banca posso confermare le impressioni già risultanti dai precedenti interventi.
Il cliente medio non ha la minima competenza in materia, molti si fidano senza chiedere ulteriori approfondimenti, qualcuno chiede informazioni.
Detto ciò esistono colleghi che si comportano con coscienza e cercano di costruire un portafoglio adatto alle esigenze del cliente basandosi sulle proprie competenze, altri colleghi invece prendono dei "pacchetti" preconfezionati. Intendiamoci non si tratta certo di voler truffare il cliente ma, a mio avviso, non si tratta nemmeno di consulenza. I problemi più rilevanti secondo me sono due: il primo deriva dal fatto che il panorama di strumenti che anche il consulente competente può utilizzare è abbastanza limitato, prodotti emessi dalla banca, btp e poco altro; il secondo che le pressioni commerciali sono devastanti. Ogni giorno, per ogni cliente il direttore chiede cosa è stato collocato per verificare se si sta rispettando il "budget" mensile. Se il prodotto non è quello previsto (dato che è previsto un budget per ogni tipologia di prodotto e di emittente) al collega viene "semplicemente" ricordato che è la banca a pagarti lo stipendio e continuando così quelli bravi saranno altri. Detto ciò penso che sia possibile operare secondo coscienza e nell'interesse del cliente, non è però facile. Più semplice risulta essere un bravo soldatino, non ricevere pressioni e prendere sempre una pacca sulla spalla andando avanti con la propria carriera. Dipende solo da che tipo di persona si vuole essere.

Grazie per il post, che è per me una conferma del clamoroso conflitto di interessi delle banche.

Per quanto un dipendente in quelle condizioni cerchi di operare nell'interesse del cliente, è chiaro che lo stress psicologico non può non influenzarne l'operato. Per un investitore è davvero finanziariamente pericoloso entrare in banca a chiedere una "consulenza" di investimento.
 
Grazie per il post, che è per me una conferma del clamoroso conflitto di interessi delle banche.

Per quanto un dipendente in quelle condizioni cerchi di operare nell'interesse del cliente, è chiaro che lo stress psicologico non può non influenzarne l'operato. Per un investitore è davvero finanziariamente pericoloso entrare in banca a chiedere una "consulenza" di investimento.

non esageriamo, non siamo tutti delinquenti, e i prodotti non fanno tutti schifo. Ci sono diverse sfumature e gradazioni tra il "bravo soldatino" e le persone come Bow, che rischiano la loro serenità per fare di testa loro ( e sono per questo ammirevoli).
Tenete presente che , alla lunga , anche il cliente più gnugnu se non vede risultati si guarda attorno
 
Mi permetto di rispondere alla discussione in quanto lavorando in banca posso confermare le impressioni già risultanti dai precedenti interventi.
Il cliente medio non ha la minima competenza in materia, molti si fidano senza chiedere ulteriori approfondimenti, qualcuno chiede informazioni.
Detto ciò esistono colleghi che si comportano con coscienza e cercano di costruire un portafoglio adatto alle esigenze del cliente basandosi sulle proprie competenze, altri colleghi invece prendono dei "pacchetti" preconfezionati. Intendiamoci non si tratta certo di voler truffare il cliente ma, a mio avviso, non si tratta nemmeno di consulenza. I problemi più rilevanti secondo me sono due: il primo deriva dal fatto che il panorama di strumenti che anche il consulente competente può utilizzare è abbastanza limitato, prodotti emessi dalla banca, btp e poco altro; il secondo che le pressioni commerciali sono devastanti. Ogni giorno, per ogni cliente il direttore chiede cosa è stato collocato per verificare se si sta rispettando il "budget" mensile. Se il prodotto non è quello previsto (dato che è previsto un budget per ogni tipologia di prodotto e di emittente) al collega viene "semplicemente" ricordato che è la banca a pagarti lo stipendio e continuando così quelli bravi saranno altri. Detto ciò penso che sia possibile operare secondo coscienza e nell'interesse del cliente, non è però facile. Più semplice risulta essere un bravo soldatino, non ricevere pressioni e prendere sempre una pacca sulla spalla andando avanti con la propria carriera. Dipende solo da che tipo di persona si vuole essere.

i colleghi che "si basano sulle proprie competenze" usano prodotti della banca o altro?
 
Mi permetto di rispondere alla discussione in quanto lavorando in banca posso confermare le impressioni già risultanti dai precedenti interventi.
Il cliente medio non ha la minima competenza in materia, molti si fidano senza chiedere ulteriori approfondimenti, qualcuno chiede informazioni.
Detto ciò esistono colleghi che si comportano con coscienza e cercano di costruire un portafoglio adatto alle esigenze del cliente basandosi sulle proprie competenze, altri colleghi invece prendono dei "pacchetti" preconfezionati. Intendiamoci non si tratta certo di voler truffare il cliente ma, a mio avviso, non si tratta nemmeno di consulenza. I problemi più rilevanti secondo me sono due: il primo deriva dal fatto che il panorama di strumenti che anche il consulente competente può utilizzare è abbastanza limitato, prodotti emessi dalla banca, btp e poco altro; il secondo che le pressioni commerciali sono devastanti. Ogni giorno, per ogni cliente il direttore chiede cosa è stato collocato per verificare se si sta rispettando il "budget" mensile. Se il prodotto non è quello previsto (dato che è previsto un budget per ogni tipologia di prodotto e di emittente) al collega viene "semplicemente" ricordato che è la banca a pagarti lo stipendio e continuando così quelli bravi saranno altri. Detto ciò penso che sia possibile operare secondo coscienza e nell'interesse del cliente, non è però facile. Più semplice risulta essere un bravo soldatino, non ricevere pressioni e prendere sempre una pacca sulla spalla andando avanti con la propria carriera. Dipende solo da che tipo di persona si vuole essere.

Il problema è più profondo perchè quegli stessi clienti, sono quelli, che se un loro parente fa carriera in banca, lo guardano con ammirata ammirazione...."oh, lui è proprio uno bravo, sai.... ha fatto carriera, pensa che è diventato direttore nella filiale di..."
...non si rendono conto che in questo sistema la carriera l'ha fatta coi loro soldi...

p.s. per onestà intellettuale bisogna anche dire che poi non ci va bene niente, perchè se uno fa carriera in banca vuol dire che ha piazzato a man bassa, se un consulente di una rete fa carriera è perchè è un grande venditore piacione e frequenta i circoli bene, se un consulente autonomo fa carriera è perchè fa l'occhiolino sui social e vende corsi e sistemini...
 
Il problema è più profondo perchè quegli stessi clienti, sono quelli, che se un loro parente fa carriera in banca, lo guardano con ammirata ammirazione...."oh, lui è proprio uno bravo, sai.... ha fatto carriera, pensa che è diventato direttore nella filiale di..."
...non si rendono conto che in questo sistema la carriera l'ha fatta coi loro soldi...

p.s. per onestà intellettuale bisogna anche dire che poi non ci va bene niente, perchè se uno fa carriera in banca vuol dire che ha piazzato a man bassa, se un consulente di una rete fa carriera è perchè è un grande venditore piacione e frequenta i circoli bene, se un consulente autonomo fa carriera è perchè fa l'occhiolino sui social e vende corsi e sistemini...

ma infatti, non è che nelle aziende metalmeccaniche gli ingegneri per dire siano dei santi, basti vedere il diesel gate che amio avviso è molto peggio del fare cattiva consulenza finanziaria
 
non esageriamo, non siamo tutti delinquenti, e i prodotti non fanno tutti schifo. Ci sono diverse sfumature e gradazioni tra il "bravo soldatino" e le persone come Bow, che rischiano la loro serenità per fare di testa loro ( e sono per questo ammirevoli).
Tenete presente che , alla lunga , anche il cliente più gnugnu se non vede risultati si guarda attorno

Continui a mettermi in bocca parole che non ho mai scritto (delinquenti, schifo ecc.)

Io ho parlato di conflitto di interessi e di sistema che non permette a una persona che mette al primo posto l'interesse del cliente di operare serenamente. La testimonianza di prima, come le molte di bow, lo dimostrano (ma non solo ovviamente).

Non ho mai detto che le banche dovrebbero essere delle onlus e non sono proprio nato ieri da pensare che dovrebbero lavorare gratis. Il problema per me si chiama conflitto di interessi (e mancanza di etica in molti casi). Che va anche bene che ci sia, entro certi limiti: va però comunicato al cliente subito e in modo chiaro e la cosa non succede quasi mai.
 
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