Ero io, ed è anche vero che il paragone tiene fino ad un certo punto, tuttavia credo opportuna qualche riflessione.
La legge assegna ai parlamentari, in quanto rappresentanti dell'elettorato, la facoltà (non il privilegio, e tanto meno l'obbligo) di far visita ai detenuti.
Tale facoltà può essere esercitata in modo aspecifico (si va, tanto per dire, a Poggioreale per verificare le condizioni di vita della popolazione dei detenuti, la salubrità degli ambienti, l'igiene, il sovraffollamento ecc...). Attraverso tale genere di visite, i parlamentari assolvono al diritto/dovere di vigilare su uno dei tanti aspetti che connotano il grado di civiltà di un Paese.
Se invece la visita è fatta "ad personam", e qui includo, tanto per essere chiaro, oltre questo tutti gli altri casi precedenti, a parer mio questa visita va in qualche modo motivata, "spiegata" alla gente; e qui sorge spontanea la constatazione di una vicinanza, una solidarietà, una simpatia, un accidente di motivo che spieghi perche "lui" e non un altro.
Ora, dico io, dopo che per tante settimane, a reti unificate, un giorno si e l'altro pure è stato ripetutamente chiesto (e preteso) ai vincitori delle elezioni di abiurare dal peccato originale del fascismo, del razzismo, dell'antiebraismo, ecc...quale delitto si imputa a Donzelli per avere, ancorchè in modo sgangherato, chiesto di prendere le distanze da un movimento eversivo, che di anarchico avrà pure le basi ideologiche ma è palesemente ben strutturato e coordinato ?