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le finanze pubbliche ringraziano renzi-costamagna-descalzi per l'operazione saipem - Business
"C'è un imbarazzante silenzio sul bagno di sangue che sta subendo Saipem in questi giorni. E' bene ricordare da dove nasce tutto ciò. Qualche tempo fa, Descalzi si è presentato da Renzi con un messaggio molto chiaro: o Eni si disfa della sua (un tempo) gloriosa controllata, oppure dite addio al dividendo che ogni anno il cane a sei zampe stacca per il Tesoro. E pure a Eni, che già soffre con il petrolio a questi livelli, e avrebbe subito un crollo in borsa ancora peggiore con Saipem in pancia, e raggiunti i prezzi di saldo sarebbe diventata possibile preda di rivali o fondi internazionali.
Così il governo ha armato la mano di Costamagna, appena insediato alla Cassa depositi e prestiti per fare questo tipo di operazioni avendo alle spalle la solidità del risparmio postale (garantito dallo Stato), e ha tolto questa liability dalle mani di Descalzi. Solo che si sono fatti prendere la mano: il prezzo pagato dalla Cdp è spropositato, soprattutto alla vigilia di un aumento di capitale da 3,5 miliardi che avrebbe polverizzato il valore della società.
Così le casse pubbliche hanno bruciato 900 milioni in due settimane, scommettendo su un futuro molto incerto – viste le incontrollabili dinamiche dello shale oil, dell'Iran tornato sul mercato, degli sceicchi sauditi – in cui Eni dovrebbe tornare a essere gallina dalle uova d'oro. Per ora, piangono tutti: le banche del consorzio di garanzia, lo Stato, gli azionisti Saipem. Che oggi vale 0,36 euro, a fronte dei 7 euro che valeva il 14 gennaio, neanche un mese fa."
Ooo.. Finalmente... Ma ci voleva molto a capire la truffa dell'ADC?