Per quale motivo la Roma non può e non deve essere ceduta?

anche io voglio clemenza per quello che ho fatto

più precisamente non ho sputt. centinaia di milioni nel calcio guadagnando milioni di euro l'anno come i Sensi

p.s.: dove passo a ritirare i miei 350 milioni di prestito?
 
anche io voglio clemenza per quello che ho fatto

più precisamente non ho sputt. centinaia di milioni nel calcio guadagnando milioni di euro l'anno come i Sensi

p.s.: dove passo a ritirare i miei 350 milioni di prestito?

sai che ci avevo pensato pure io....:mmmm::D:D:D:D:D:D
 
rimbalzo tecnico?..0.89.?!:confused:..io a 0.65 entro:D
per me ha ragione ivan72..come sempre:yes:

Buongiorno ROMAni

che sia destinata verso i 0.6 - 0.65? forse si se non salta fuori un compratore, ma se Miss Rosella vendesse potrebbe raddoppiare, o no? :mmmm:
 
Buongiorno ROMAni

che sia destinata verso i 0.6 - 0.65? forse si se non salta fuori un compratore, ma se Miss Rosella vendesse potrebbe raddoppiare, o no? :mmmm:

tutto è possibile a questo mondo....:o:o

sia la prima ipotesi che la seconda:D
 
IL TEMPO: Cessione del club, questa volta si fa sul serio
Fallito l'ennesimo tentativo di lasciare la Roma in mano a imprenditori romani, scatta la fase due per il passaggio di mano della società giallorossa
04.08.2009 08:12 di Redazione Romagiallorossa articolo letto 191 volte
Fonte: Il Tempo
Rosella Sensi
Rosella Sensi

Dopo diverse settimane e mille colloqui riservati una cosa pare ormai certa: non c'è nessuno in città in grado di formulare un'offerta credibile per l'intero pacchetto di maggioranza del glorioso club giallorosso controllato dalla Compagnia Italpetroli. Il pressing di Profumo, ad di Unicredit, sulla famiglia Sensi mette l'attuale proprietà nelle condizioni di non poter più prorogare la cessione di una società che rischia di iniziare la stagione con il piede sbagliato mettendo così a rischio il campionato e lo stesso valore delle sue azioni. Un deprezzamento inaccettabile per i vertici dell'istituto bancario che tiene a «proteggere» in primis il suo credito. E, incredibile ma vero, dovrebbe finalmente essere proprio questa la settimana chiave per il passaggio di proprietà che porterebbe la Roma per la prima volta nelle mani di un gruppo straniero. Un salto nel buio che comunque dovrebbe garantire un futuro più roseo per un club che rischiava altrimenti il fallimento. Valore dell'operazione 250 milioni di euro, quelli che i nuovi acquirenti sarebbero pronti a versare per risanare il debito e liquidare così la gestione Sensi: quella del terzo scudetto della storia romanista. Un ruolo chiave lo sta giocando il sindaco Alemanno, che proprio in questi giorni cercherà di ottenere un impulso decisivo alla trattativa che dovrebbe garantire ai tifosi una squadra degna della capitale d'Italia: come anticipato dallo stesso Alemanno in Campidoglio nel giorno della consegna del premio a Francesco Totti per i suoi 178 gol in campionato con la Roma. Le boccate d'ossigeno chieste a politica ed economia dall'attuale presidente Rosella Sensi, non hanno fatto altro che rinviare un passaggio di mano inevitabile visti i conti della Italpetroli. Conti che hanno bloccato il mercato estivo costringendo ancora Spalletti a far miracoli con quanto che si ritrova in casa. Ma il calcio è una macchina da soldi spietata e senza acquisti mirati e «progetti» adeguati, non lascia scampo: e la stagione chiusa a maggio scorso sta lì a ricordarlo con la Roma fuori, dopo tanti anni, dal salotto buono d'Europa. Resta un mistero chi siano gli acquirenti, visto che i soliti ben informati garantiscono come finora mai sia trapelato il nome di chi è realmente dietro questa trattativa avviata da tempo. Ma al popolo giallorosso poco importa: americani, russi o libici che siano, ai tifosi della Roma interessa solo il bene della società e quindi i successi della squadra. Ben vengano quindi soldi esteri se garantiranno al club che lega il suo nome alla Città Eterna il ritorno ai fasti di un tempo
 
IL TEMPO: Cessione del club, questa volta si fa sul serio
Fallito l'ennesimo tentativo di lasciare la Roma in mano a imprenditori romani, scatta la fase due per il passaggio di mano della società giallorossa
04.08.2009 08:12 di Redazione Romagiallorossa articolo letto 191 volte
Fonte: Il Tempo
Rosella Sensi
Rosella Sensi

Dopo diverse settimane e mille colloqui riservati una cosa pare ormai certa: non c'è nessuno in città in grado di formulare un'offerta credibile per l'intero pacchetto di maggioranza del glorioso club giallorosso controllato dalla Compagnia Italpetroli. Il pressing di Profumo, ad di Unicredit, sulla famiglia Sensi mette l'attuale proprietà nelle condizioni di non poter più prorogare la cessione di una società che rischia di iniziare la stagione con il piede sbagliato mettendo così a rischio il campionato e lo stesso valore delle sue azioni. Un deprezzamento inaccettabile per i vertici dell'istituto bancario che tiene a «proteggere» in primis il suo credito. E, incredibile ma vero, dovrebbe finalmente essere proprio questa la settimana chiave per il passaggio di proprietà che porterebbe la Roma per la prima volta nelle mani di un gruppo straniero. Un salto nel buio che comunque dovrebbe garantire un futuro più roseo per un club che rischiava altrimenti il fallimento. Valore dell'operazione 250 milioni di euro, quelli che i nuovi acquirenti sarebbero pronti a versare per risanare il debito e liquidare così la gestione Sensi: quella del terzo scudetto della storia romanista. Un ruolo chiave lo sta giocando il sindaco Alemanno, che proprio in questi giorni cercherà di ottenere un impulso decisivo alla trattativa che dovrebbe garantire ai tifosi una squadra degna della capitale d'Italia: come anticipato dallo stesso Alemanno in Campidoglio nel giorno della consegna del premio a Francesco Totti per i suoi 178 gol in campionato con la Roma. Le boccate d'ossigeno chieste a politica ed economia dall'attuale presidente Rosella Sensi, non hanno fatto altro che rinviare un passaggio di mano inevitabile visti i conti della Italpetroli. Conti che hanno bloccato il mercato estivo costringendo ancora Spalletti a far miracoli con quanto che si ritrova in casa. Ma il calcio è una macchina da soldi spietata e senza acquisti mirati e «progetti» adeguati, non lascia scampo: e la stagione chiusa a maggio scorso sta lì a ricordarlo con la Roma fuori, dopo tanti anni, dal salotto buono d'Europa. Resta un mistero chi siano gli acquirenti, visto che i soliti ben informati garantiscono come finora mai sia trapelato il nome di chi è realmente dietro questa trattativa avviata da tempo. Ma al popolo giallorosso poco importa: americani, russi o libici che siano, ai tifosi della Roma interessa solo il bene della società e quindi i successi della squadra. Ben vengano quindi soldi esteri se garantiranno al club che lega il suo nome alla Città Eterna il ritorno ai fasti di un tempo
speriamo nel miracolo!!!

comunque devo dire che questo articolo mi ha ridato un po' di ottimismo
 
alemanno2.jpg

il grande mediatore
 
IL TEMPO: Cessione del club, questa volta si fa sul serio
Fallito l'ennesimo tentativo di lasciare la Roma in mano a imprenditori romani, scatta la fase due per il passaggio di mano della società giallorossa
04.08.2009 08:12 di Redazione Romagiallorossa articolo letto 191 volte
Fonte: Il Tempo
Rosella Sensi
Rosella Sensi

Dopo diverse settimane e mille colloqui riservati una cosa pare ormai certa: non c'è nessuno in città in grado di formulare un'offerta credibile per l'intero pacchetto di maggioranza del glorioso club giallorosso controllato dalla Compagnia Italpetroli. Il pressing di Profumo, ad di Unicredit, sulla famiglia Sensi mette l'attuale proprietà nelle condizioni di non poter più prorogare la cessione di una società che rischia di iniziare la stagione con il piede sbagliato mettendo così a rischio il campionato e lo stesso valore delle sue azioni. Un deprezzamento inaccettabile per i vertici dell'istituto bancario che tiene a «proteggere» in primis il suo credito. E, incredibile ma vero, dovrebbe finalmente essere proprio questa la settimana chiave per il passaggio di proprietà che porterebbe la Roma per la prima volta nelle mani di un gruppo straniero. Un salto nel buio che comunque dovrebbe garantire un futuro più roseo per un club che rischiava altrimenti il fallimento. Valore dell'operazione 250 milioni di euro, quelli che i nuovi acquirenti sarebbero pronti a versare per risanare il debito e liquidare così la gestione Sensi: quella del terzo scudetto della storia romanista. Un ruolo chiave lo sta giocando il sindaco Alemanno, che proprio in questi giorni cercherà di ottenere un impulso decisivo alla trattativa che dovrebbe garantire ai tifosi una squadra degna della capitale d'Italia: come anticipato dallo stesso Alemanno in Campidoglio nel giorno della consegna del premio a Francesco Totti per i suoi 178 gol in campionato con la Roma. Le boccate d'ossigeno chieste a politica ed economia dall'attuale presidente Rosella Sensi, non hanno fatto altro che rinviare un passaggio di mano inevitabile visti i conti della Italpetroli. Conti che hanno bloccato il mercato estivo costringendo ancora Spalletti a far miracoli con quanto che si ritrova in casa. Ma il calcio è una macchina da soldi spietata e senza acquisti mirati e «progetti» adeguati, non lascia scampo: e la stagione chiusa a maggio scorso sta lì a ricordarlo con la Roma fuori, dopo tanti anni, dal salotto buono d'Europa. Resta un mistero chi siano gli acquirenti, visto che i soliti ben informati garantiscono come finora mai sia trapelato il nome di chi è realmente dietro questa trattativa avviata da tempo. Ma al popolo giallorosso poco importa: americani, russi o libici che siano, ai tifosi della Roma interessa solo il bene della società e quindi i successi della squadra. Ben vengano quindi soldi esteri se garantiranno al club che lega il suo nome alla Città Eterna il ritorno ai fasti di un tempo

su la gazzetta c'è un articolo assurdo.
pare che Gianna Letta dopo la visita della scimmietta abbia scritto a Profumo chiedendo di "essere indulgenti"

complimenti a gianna letta

cmq il fatto che sia uscito sui giornali significa che in UC ne hanno le palle veramente piene............
 
su la gazzetta c'è un articolo assurdo.
pare che Gianna Letta dopo la visita della scimmietta abbia scritto a Profumo chiedendo di "essere indulgenti"

complimenti a gianna letta

cmq il fatto che sia uscito sui giornali significa che in UC ne hanno le palle veramente piene............

questa e democrazia?
la legge e' uguale per tutti?
se e' vero giudicate voi.

ma vaff .....lo.
e' la gente che va a votare questa gente che si mette in questi sporchi giochi di potere, incul .....ando la gente comune, che ha fatto sacrifici per mettere qualcosa da parte ed investire in questo titolo,con la speranza di guadagnare qualcosa.
 
su la gazzetta c'è un articolo assurdo.
pare che Gianna Letta dopo la visita della scimmietta abbia scritto a Profumo chiedendo di "essere indulgenti"

complimenti a gianna letta

cmq il fatto che sia uscito sui giornali significa che in UC ne hanno le palle veramente piene............

.....ben venga poi facciamo tutti la fila da letta il Magnanimo per avere qualche sconto da Unicredit sui vari Mutui ecc..........:clap::clap::clap::clap::clap:
 
.....ben venga poi facciamo tutti la fila da letta il Magnanimo per avere qualche sconto da Unicredit sui vari Mutui ecc..........:clap::clap::clap::clap::clap:

:no::no::no:

ai comuni mortali non li concedono gli sconti.....

anzi se vai da Unicredit...ti devi accollare pure la quota dei Sensi...:cool::o:o:o
 
speriamo nel miracolo!!!

comunque devo dire che questo articolo mi ha ridato un po' di ottimismo

Miracolo??

Certo che fate presto a cambiare di prospettiva a seconda degli articoli di stampa e del prezzo dell'azione....

Le trattative serie si conducono nel silenzio.
Quando andate dal verduraio e vi dice cosa sta per succedere su una società quotata state pur certi che non succederà.

La roma sarà ceduta. E' solo questione di tempo (no credo più di qualche mese) e di prezzo.
Credo che di dubbi non ce ne siano molti.

Parlare di miracolo mi sembra veramente fuori luogo
 
Miracolo??

Certo che fate presto a cambiare di prospettiva a seconda degli articoli di stampa e del prezzo dell'azione....

Le trattative serie si conducono nel silenzio.
Quando andate dal verduraio e vi dice cosa sta per succedere su una società quotata state pur certi che non succederà.

La roma sarà ceduta. E' solo questione di tempo (no credo più di qualche mese) e di prezzo.
Credo che di dubbi non ce ne siano molti.

Parlare di miracolo mi sembra veramente fuori luogo

Ciao Fabrizio

ci sei già dentro? (o ci stai per fare il pensierino :D)
 
Ciao Fabrizio

ci sei già dentro? (o ci stai per fare il pensierino :D)

Cippettino per scommessa a 1 euro circa, mentre a 80 ho mediato più forte.

Visto che ritengo piuttosto probabile la cessione secondo me a 100 milioni di capitalizzazione il rapporto beneficio /rischio è molto interessante.

Ovviamente in ottica cessione e con cifre moderate.
 
Il sasso nello stagno l'ha lanciato questa mattina il quotidiano “Il Tempo”, scrivendo che ci sarebbe un gruppo straniero interessato all'acquisto dell'As Roma per un valore di circa 250 milioni di euro. In realtà sono molti i gruppi stranieri interessati alla società capitolina che hanno effettuato sondaggi e chiesto informazioni soprattutto ad Unicredit, l'istituto bancario che vanta il maggior credito nei confronti di Italpetroli. E' quanto riferiscono accreditate fonti bancarie a Romagiallorossa.com. Ad onor del vero, non si sanno effettivamente i tempi della possibile chiusura delle trattative con uno di questi gruppi stranieri interessati, né se le negoziazioni andranno realmente in porto. E' una questione – riferiscono le stesse fonti – che sta portando avanti direttamente Roma 2000, la sub-holding di Compagnia Italpetroli, con la collaborazione “asettica” di Unicredit, che sta alla finestra aspettando gli eventi. Inoltre il gruppo Unicredit non commenta in genere le operazioni di un cliente e non ha, almeno in questa fase, grande visibilità della situazione che sta accadendo, lasciando ampia libertà per la negoziazione. Come anticipato qualche giorno fa da Romagiallorossa.com, c'è stata una brusca frenata per quanto riguarda la nomina del supermanager, ovvero l'amministratore delegato di Roma 2000 che avrebbe dovuto garantire la cessione del club. Voci di corridoio riferiscono che tale frenata sia dovuta in particolar modo ad alcune dichiarazioni pubbliche di un personaggio importante dell'autorità locale romana che ha avuto una netta presa di posizione riguardo questa situazione.
 
oggi buoni i volumi;)

a 0.914 sosp:censored::D:D
 
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