Perchè Stefano Arienti non sarà ( neanche ) Alla Biennale di Gioni ???

GRAZIE anche all'"Amico dell'Arte" zauberberg per avere condiviso con noi la sua idea rispondendo al mio quesito.

Naturalmente sono aperto:yes: anche a tutti quelli che vorranno qui scrivere che Arienti NON MERITAVA a loro avviso nemmeno la Biennale di Gioni.​

Aspetto davvero un post da tutti gli "Amici dell'Arte":bow:

Ci sono degli artisti che, pur essendo bravi, sono stati "nuovi" all'epoca (anni novanta) del loro riconoscimento nazionale, hanno usato materiali "poveri" che funzionavano in quegli anni, riescono "anche" ad evolversi negli anni (mantenendo addirittura anche, a volte, la qualità) ma che, da un certo punto in poi, cominciano ad essere abbandonati dalla critica che conta e, piano piano, vanno a finire nel dimenticatoio dell'arte contemporanea. E' successo veramente a tanti ottimi artisti... poi ci sono quelli che, pur avendo tanta qualità, non riescono proprio ad affacciarsi negli ambienti che contano perchè... Perchè? :confused:
 
uffa ...

ma quanti bravissimi cantanti non hanno mai partecipato a Sanremo.:D

Insisto,
Gioni vuole uscire dagli schemi del mercato.

;)
 
Andare alla Biennale è così importante?
Anche lodola c'è andato.
 
OK!OK!
Appunto,
anche a Sanremo ci andarono cantanti
che oggi tutti abbiamo già scordato.
 
La Biennale ha perso molto del suo appeal rispetto agli anni dal dopoguerra fino al '68. E' indubbiamente prestigiosa, ma sicuramente non è un parametro valido per stabilire la qualità di un artista.
 
Andare alla Biennale è così importante?

Andare ai vari Padiglioni Nazionali forse nn fara la differenza per il futuro dell'Artista, ma essere presente alla "Biennale Internazionale", quella di Gioni x intenderci, un certo peso c'è l'ha a mio avviso per il futuro dell'Artista.
 
Caro Investart, proprio ieri ero a milano ed ho avuto occasione di visitare la mostra con le opere di intesa in piazza scala, dove ho potuto ammirare uno splendido Arienti, eseguito con il pongo.

Mi ha davvero impressionato, tu che sai tutto su questo artista (sicuramente validissimo) sai anche quale potrebbe essere il valore di tale opera e se per caso ci sono opere simili disponibili sul mercato?

Quanto al tuo quesito, come giustamente segnalato da altri credo che Arienti sia fuori dai giri "modaioli" che purtroppo oggi contano tantissimo per poter essere invitati a mostre di un certo tipo. Certo, se mi posso permettere lavorare con guenzani non aiuta (cfr. luisa lambri che sembrava dovesse spaccare il mondo con mostre anche all'hammer di l.a. e adesso non se la fila più nessuno).

Credo che Arienti rientri tra quegli artisti che saranno premiati dalla critica e (forse) dal mercato solo in un momento successivo, esclusivamente per meriti suoi e non per il lavoro dei suoi galleristi, il che generalmente dovrebbe essere una buona cosa, anche se nel suo caso non ne sarei del tutto certo.

Permettimi però una critica all'ottimo artista: non è che sia un pochino troppo poco ambizioso? va bene tutto ma io fossi in lui cercherei di essere rappresentato da operatori del settore ben diversi... senza che ciò comporti necessariamente uno sconvolgimento del suo lavoro.

Ciao
 
Ultima modifica:
Caro Investart, proprio ieri ero a milano ed ho avuto occasione di visitare la mostra con le opere di intesa in piazza scala, dove ho potuto ammirare uno splendido Arienti, eseguito con il pongo.

Mi ha davvero impressionato, tu che sai tutto su questo artista (sicuramente validissimo) sai anche quale potrebbe essere il valore di tale opera e se per caso ci sono opere simili disponibili sul mercato?

Quanto al tuo quesito, come giustamente segnalato da altri credo che Arienti sia fuori dai giri "modaioli" che purtroppo oggi contano tantissimo per poter essere invitati a mostre di un certo tipo. Certo, se mi posso permettere lavorare con guenzani non aiuta (cfr. luisa lambri che sembrava dovesse spaccare il mondo con mostre anche all'hammer di l.a. e adesso non se la fila più nessuno).

Credo che Arienti rientri tra quegli artisti che saranno premiati dalla critica e (forse) dal mercato solo in un momento successivo, esclusivamente per meriti suoi e non per il lavoro dei suoi galleristi, il che generalmente dovrebbe essere una buona cosa, anche se nel suo caso non ne sarei del tutto certo.
Io ho parlato con Arienti due volte, l'ultima alla presentazione del libro di Corrado Levi ad Arte Fiera 2012 ed a me è sembrato tutto al di fuori che presuntuoso. Certo è il primo che crede in se stesso, ma a me è sembrato quasi non dico timido ma certo non borioso e fiero di se.

Permettimi però una critica all'ottimo artista: non è che sia un pochino troppo poco ambizioso? va bene tutto ma io fossi in lui cercherei di essere rappresentato da operatori del settore ben diversi... senza che ciò comporti necessariamente uno sconvolgimento del suo lavoro.

Ciao

Ricordando che ho scelto Arienti x questo thread perchè è l'Artista degli ANNINOVANTA che ci ha qui sempre messi tutti ( vedo con piacere anche te ) d'accordo, provo a risponderti.
Che sappia io di "pongo" sul mercato non c'è ne sono, quanto possono costare ? Bisognerebbe chiedere a quanto l'"Amico dell'Arte" chi possiede quello pubblicato nel libro di Claudio a quanto sarebbe disposto a cederlo.
 
OK!OK!
Appunto,
anche a Sanremo ci andarono cantanti
che oggi tutti abbiamo già scordato.

La Biennale ha perso molto del suo appeal rispetto agli anni dal dopoguerra fino al '68. E' indubbiamente prestigiosa, ma sicuramente non è un parametro valido per stabilire la qualità di un artista.

Sara anche vero/cosi.... ma leggendo bene qui Verso il Padiglione Italia. Parla Luca Vitone | Artribune la risposta che Luca Vitone da al suo interlecutore nel passaggio che dice:

"Buona la seconda, allora. Considerato che due anni fa avevi risposto picche alla chiamata di Vittorio Sgarbi.

L’invito alla scorsa Biennale era avvenuto con modalità che ho trovato bislacche, per questo ho scelto di non accettare. È stata una decisione che da un lato mi ha dato molta visibilità, se penso al riscontro mediatico che ha avuto il mio rifiuto, ma che non è stata affatto semplice. Si tratta, comunque, della Biennale di Venezia: non è semplice dire di no. E non è stato immediato spiegare al mio gallerista di Berlino [Christian Nagel, N.d.R.] il perché di una scelta così forte."

Mi sembra di evincere che anche per "i duri & puri" tedeschi avere o meno un Artista alla Biennale di Venezia non sia cosa poi da cosi poco.......
 
Luca Vitone che dice:

"Buona la seconda, allora. Considerato che due anni fa avevi risposto picche alla chiamata di Vittorio Sgarbi.

L’invito alla scorsa Biennale era avvenuto con modalità che ho trovato bislacche, per questo ho scelto di non accettare. È stata una decisione che da un lato mi ha dato molta visibilità, se penso al riscontro mediatico che ha avuto il mio rifiuto, ma che non è stata affatto semplice. Si tratta, comunque, della Biennale di Venezia: non è semplice dire di no. E non è stato immediato spiegare al mio gallerista di Berlino [Christian Nagel, N.d.R.] il perché di una scelta così forte."

....

vabbè,
saranno anche state modalità bislacche ma se ha rifiutato una Biennale non vedo perchè dovrebbero pregarlo per partecipare ancora.
 
vabbè,
saranno anche state modalità bislacche ma se ha rifiutato una Biennale non vedo perchè dovrebbero pregarlo per partecipare ancora.

Scusa artebrixia,

Premesso che su Vitone "sono partigiano"(:D) e imparziale, ma dove leggi che "avrebbero/hanno dovuto regarlo per partecipare ancora" ???

P.S. : personalmente e da suo collezionista, ho già scritto qui a suoi tempo che ho rispettato ma non avallato la sua scelta di rinunciare al Padiglione Italia 2011.
 
la mia voleva intendersi soltanto una supposizione,
nessuna certezza o segnalazione.
 
dissacratore,
il nostro Mod.
:D:D:D:D

scherzo, eh?
;)

Ho fatto un paio di visite. Complessivamente e' stata una delusione. Sembrava di andare alla Fiera di Verona dei bei tempi, non a Bologna.Contemporaneo pietoso: salvo solo Colombo, Boxart, Continua, Sales (che aveva un bel libro di Arienti), Mazzoli Jr e poco altro......

Quando un attento osservatore degli ANNINOVANTA come varoon nel suo resoconto ( sopra ) da Arte Fiera 2013 vede Arienti ( di cui credo nn lo abbia nemmeno ad oggi in collezione ) come "luce" in Fiera e poi lo stesso Artista non viene convocato in Biennale puo solo significare/dire una cosa, o Gioni ha sbagliato qualche nome ( e ci sta ! ) oppure che Arte Fiera era davvero "triste/buia".
 
vedo che Politi ha scritto
"Stefano Arienti invece partito bene si un pò perso per strada"

ahimè,
che è successo
è andato a cercar cicorie per i campi?


Investart,
puoi tradurre il messaggio del director del flash?

... sull'affermazione di Arienti mi pare paradossale che dei poveri umili come tutti noi siamo veniamo immediatamente richiamati se si muove una critica su un artista (vedasi il ben noto post su Samorì:D:D), mentre su una piazza ben più letta come quella di Flash si spanda letame a gogò ....:mad:
Vabbè,
taccio ed esco a lavorare!OK!
 
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vedo che Politi ha scritto
"Stefano Arienti invece partito bene si un pò perso per strada"

ahimè,
che è successo
è andato a cercar cicorie per i campi?


Investart,
puoi tradurre il messaggio del director del flash?

... sull'affermazione di Arienti mi pare paradossale che dei poveri umili come tutti noi siamo veniamo immediatamente richiamati se si muove una critica su un artista (vedasi il ben noto post su Samorì:D:D), mentre su una piazza ben più letta come quella di Flash si spanda letame a gogò ....:mad:
Vabbè,
taccio ed esco a lavorare!OK!

Carissimo artebrixia,

per me intendeva questo:

caro Ivestart,il lavoro di Stefano Arienti è sempre di livello assoluto, ... le opere con i puzzle (il giardino di monet è bellissimo e penso l'abbia ancora Guenzani).....Non ho nessuna perplessita sul suo lavoro e sulle sue potenzialità di rivalutazione economica. Ad un certo momento accadrà, non ho dubbi.

personalmente ho sempre scritto qui sul forum che Arienti ha fatto bene a non riprendere più a fare i "pongo". Abbiamo visto con Giorgio De Chirico ( certo faccio le dovute differenze tra lui e Arienti ! ) che riprese a fare le "piazze d'Italia" metafisiche con scarsi risultati rispetto alle originali.

Ma se invece Arienti fosse in grado ancor oggi di produrre i "pongo" con la stessa forza e freschezza di un tempo ? Se Arienti si mettesse oggi a produrre tanti nuovi "pongo" tanto da poterne fare mercato ?
 
Mah,
forse sei troppo "buono"
io magari un pò "scomodo" invece ...

non credi che anche Politi in qualche modo stia nella stanza dei bottoni?
Flash Art Event
tanto per far un esempio
:asd::asd::doh:

Tornando ad Arienti,
che lo preferisco a Politi:p
"Se Arienti si mettesse oggi a produrre tanti nuovi "pongo" tanto da poterne fare mercato ?"

:no::no::no:
sarebbe una minestra riscaldata,
a mio parere.
 

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...Tornando ad Arienti,
che lo preferisco a Politi:p
"Se Arienti si mettesse oggi a produrre tanti nuovi "pongo" tanto da poterne fare mercato ?"

:no::no::no:
sarebbe una minestra riscaldata,
a mio parere.

Come te vado da anni qui scrivendo che a mio avviso proprio non avere più riproposto "i pongo" era una nota positiva da parte di Arienti, ma, e c'è sempre un ma, mi vado accorgendo che molti "Amici dell'Arte" non conoscono la produzione di Arienti o meglio "i pongo" ormai da molti anni introvabili sia sul mercato primario che secondario.

Sempre facendo le dovute distinzioni con De Chirico e le sue "piazze d'Italia" in questo caso per i più non si tratterebbe di rivedere proposti "i pongo" ma di poterli vedere ed acquistare per la prima volta. Tutto dipende a mio avviso unicamente "dalla freschezza"/dalla forza con cui Arienti riuscirebbe oggi a realizzare quelle Opere.

Tu varoon cosa ne pensi ???
 
Il paragone con De Chirico (valori a parte) non è proponibile. Lui ha rifatto le piazze d'Italia a distanza di 30/40 anni mentre Arienti è ancora giovane ed il periodo cui ti riferisci è relativamente breve. Per tornare in tema io ritengo che un artista possa ritornare sui suoi lavori precedenti e rivisitarli alla luce delle esperienze successive. Io vedrei con favore una riproposizione dei pongo.
 
proprio improponibile il parallelo con de chirico da cui credo arienti distante anni luce come correttezza professionale :yes:

pero degli errori stefano ne ha fatti e piu d'uno :o nel gestire la sua carriera

e guenzani, nonostante mille sollecitazioni, non é mai riuscito a mettere un freno ad una sete di nuove sperimentazioni non sempre riuscite :confused:

e forse questo finirà per pesare :'(

ma quanto interessa ad arienti tutto cio? conoscendolo, direi niente ;)
 
Buongioro.
Io penso che Arienti dovrebbe essere più sostenuto dalle sue gallerie.
Soprattutto da Guenzani!
 
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