Andygo
Boia dé
- Registrato
- 19/12/06
- Messaggi
- 11.969
- Punti reazioni
- 528
Io credo che qualsiasi uomo, nascendo, debba potersi ritenere relativamente libero.
Ad esempio popolazioni indigene di alcuni paesi, in australia o gli indiani negli usa, per quanto mi riguarda hanno o perlomeno hanno avuto in passato tutti i diritti di rifiutare un sistema imposto.
Vivevan lì tranquilli e sono arrivati altri che han detto loro: Buongiorno, noi siamo lo stato e voi da ora dovete rispettare queste regole perchè vivete in questa cosa che noi definiamo stato".
E' naturale che tutto questo venga in molti casi rifiutato e si passi alle leggi di natura, ovvero la legge del più forte, quella dei fucili e, in tempi più moderni, dei carri armati e delle mitragliatrici.
Il sistema attuale non è poi troppo differente, basta considerare questo governo e quelli precedenti, non cambia molto tra destra e sinistra, se questi stati degenereranno sempre più diventando una pura lobby dedita allo sfruttamento di alcune classi sociali, mi sembra normale che qualcuno, prima o poi, nascendo, si chieda alcune cose.
Se uno stato non fa altro che togliere e non dà nulla, allora ecco che chi nulla riceve da questo stato non ha poi molti motivi per riconoscerlo, anzi, noterà quante leggi limitano le sue possibilità. Il passo successivo sarà il non riconoscere nessuna di queste leggi.
Nonostante tutto questo e nonostante sia vero il fatto che la tassazione che toglie anche a chi ha redditi bassissimi, a chi guadagna magari 700 euro al mese (paga l'iva sui consumi ad esempio), è dal punto di vista economico semplicemente e puramente un danno (e ne consegue che l'evasione è in molti casi salutare per l'economia), credo che sia decisamente poco sensato incentivare l'evasione e parlarne troppo bene in certi termini.
Queste società più o meno funzionano ancora e parlare di diritto all'evasione per persone che hanno e hanno avuto tantissimo da questi stati cresciuti seppur con molti difetti non ha molto senso. L'imprenditore che guadagna 150mila euro l'anno ha questo incasso anche grazie al fatto che esistono degli stati che, seppur con 100 difetti, danno ora garanzie che forse nella storia non sono mai esistite, danno la garanzia che la legge del più forte è scarsamente applicata, non è probabile che il mio imprenditore concorrente mi spari per vendere al mio posto. Questi stati sono ancora utili e chi ora vive e lavora sfrutta la crescita passata e il mantenimento di un certo ordine delle cose e della società.
Dove non c'è stato ci sono altri poteri, la mafia o peggio.
Non si può non riconoscere il ruolo benefico di questi stati più o meno democratici nello sviluppo economico, senza questo tipo di stati saremmo ancora al meioevo, alle pure leggi di natura.
E' troppo facile criticare le leggi e le regole degli stati definendole imposizioni o furti, l'alternativa è la pura legge del più forte: il mio vicino è più grosso o più armato di me, allora mi fotte la moglie e i miei beni.
Credo che la civiltà, il senso del rispetto delle leggi come valore in sè e non come "contratto sociale" o scambio di interessi o favori, abbiano avuto un ruolo importantissimo anche nello sviluppo economico. Senza valori come l'onestà è tutto più difficile, è difficile assumere una segretaria perchè forse appena potrà userà le chiavi dell'ufficio o una copia per entrare di notte a rubar tutto. E' molto difficile aprire e far funzionare aziende ove l'onestà e il rispetto delle norme in quanto tali non sono valori riconosciuti...
Incentivare all'evasione nei termini a volte usati e giustificarla con alcune parole eccessive è un danno, la crescita dei valori è un processo favorevole allo sviluppo economico, cose come la costante critica alle leggi o alla magistratura definita a volte come associazione a delinquere è un danno e basta.
Non va incentivata la perdita del senso di appartenenza ad uno stato e alle sue norme, sarebbe solo un incentivo al diventare come il Venezuela, al non avere più la possibilità di assumere qualcuno che non rubi, al non avere più la possibilità di trovare un socio che non abbia l'obiettivo di fregarti.
E' però evidente che se questi sistemi politici, questi stati, tireranno troppo la corda saranno sempre più numerose le persone che, giustamente, si sentiranno derubate da questo sistema e non ne riconosceranno i vantaggi, forse quel giorno avremo l'ennesima rivoluzione...ma passeranno decenni.
I comunisti erano/sono abbastanza rivoluzionari e propensi al non rispetto delle norme e del potere costituito consigliar di non pagar le tasse mi sembra più comunista che liberista.
Sono assolutamente d'accordo con te su tutta la linea. Non ho potuto bollinare il tuo intervento solo perché devo bollinare altri prima di ribollinarti
Purtroppo il non saper ascoltare fa sì che quando qualcuno dice di essere d'accordo sul principio di legalità, viene automaticamente interpretato come se si volesse dire che va tutto bene così, che lo stato non spreca, che con l'altra parte politica al governo tutto sarebbe risolto (da qui le facili "accuse" di comunista a destra e a manca). Mai sostenuta una cosa del genere.