Peso del sommerso sul PIL Italiano: risultati ricerca VISA

Io credo che qualsiasi uomo, nascendo, debba potersi ritenere relativamente libero.

Ad esempio popolazioni indigene di alcuni paesi, in australia o gli indiani negli usa, per quanto mi riguarda hanno o perlomeno hanno avuto in passato tutti i diritti di rifiutare un sistema imposto.
Vivevan lì tranquilli e sono arrivati altri che han detto loro: Buongiorno, noi siamo lo stato e voi da ora dovete rispettare queste regole perchè vivete in questa cosa che noi definiamo stato".:confused::confused:
E' naturale che tutto questo venga in molti casi rifiutato e si passi alle leggi di natura, ovvero la legge del più forte, quella dei fucili e, in tempi più moderni, dei carri armati e delle mitragliatrici.

Il sistema attuale non è poi troppo differente, basta considerare questo governo e quelli precedenti, non cambia molto tra destra e sinistra, se questi stati degenereranno sempre più diventando una pura lobby dedita allo sfruttamento di alcune classi sociali, mi sembra normale che qualcuno, prima o poi, nascendo, si chieda alcune cose.
Se uno stato non fa altro che togliere e non dà nulla, allora ecco che chi nulla riceve da questo stato non ha poi molti motivi per riconoscerlo, anzi, noterà quante leggi limitano le sue possibilità. Il passo successivo sarà il non riconoscere nessuna di queste leggi.

Nonostante tutto questo e nonostante sia vero il fatto che la tassazione che toglie anche a chi ha redditi bassissimi, a chi guadagna magari 700 euro al mese (paga l'iva sui consumi ad esempio), è dal punto di vista economico semplicemente e puramente un danno (e ne consegue che l'evasione è in molti casi salutare per l'economia), credo che sia decisamente poco sensato incentivare l'evasione e parlarne troppo bene in certi termini.

Queste società più o meno funzionano ancora e parlare di diritto all'evasione per persone che hanno e hanno avuto tantissimo da questi stati cresciuti seppur con molti difetti non ha molto senso. L'imprenditore che guadagna 150mila euro l'anno ha questo incasso anche grazie al fatto che esistono degli stati che, seppur con 100 difetti, danno ora garanzie che forse nella storia non sono mai esistite, danno la garanzia che la legge del più forte è scarsamente applicata, non è probabile che il mio imprenditore concorrente mi spari per vendere al mio posto. Questi stati sono ancora utili e chi ora vive e lavora sfrutta la crescita passata e il mantenimento di un certo ordine delle cose e della società.
Dove non c'è stato ci sono altri poteri, la mafia o peggio.

Non si può non riconoscere il ruolo benefico di questi stati più o meno democratici nello sviluppo economico, senza questo tipo di stati saremmo ancora al meioevo, alle pure leggi di natura.
E' troppo facile criticare le leggi e le regole degli stati definendole imposizioni o furti, l'alternativa è la pura legge del più forte: il mio vicino è più grosso o più armato di me, allora mi fotte la moglie e i miei beni.

Credo che la civiltà, il senso del rispetto delle leggi come valore in sè e non come "contratto sociale" o scambio di interessi o favori, abbiano avuto un ruolo importantissimo anche nello sviluppo economico. Senza valori come l'onestà è tutto più difficile, è difficile assumere una segretaria perchè forse appena potrà userà le chiavi dell'ufficio o una copia per entrare di notte a rubar tutto. E' molto difficile aprire e far funzionare aziende ove l'onestà e il rispetto delle norme in quanto tali non sono valori riconosciuti...
Incentivare all'evasione nei termini a volte usati e giustificarla con alcune parole eccessive è un danno, la crescita dei valori è un processo favorevole allo sviluppo economico, cose come la costante critica alle leggi o alla magistratura definita a volte come associazione a delinquere è un danno e basta.
Non va incentivata la perdita del senso di appartenenza ad uno stato e alle sue norme, sarebbe solo un incentivo al diventare come il Venezuela, al non avere più la possibilità di assumere qualcuno che non rubi, al non avere più la possibilità di trovare un socio che non abbia l'obiettivo di fregarti.

E' però evidente che se questi sistemi politici, questi stati, tireranno troppo la corda saranno sempre più numerose le persone che, giustamente, si sentiranno derubate da questo sistema e non ne riconosceranno i vantaggi, forse quel giorno avremo l'ennesima rivoluzione...ma passeranno decenni.





I comunisti erano/sono abbastanza rivoluzionari e propensi al non rispetto delle norme e del potere costituito consigliar di non pagar le tasse mi sembra più comunista che liberista.:):D

Sono assolutamente d'accordo con te su tutta la linea. Non ho potuto bollinare il tuo intervento solo perché devo bollinare altri prima di ribollinarti :)

Purtroppo il non saper ascoltare fa sì che quando qualcuno dice di essere d'accordo sul principio di legalità, viene automaticamente interpretato come se si volesse dire che va tutto bene così, che lo stato non spreca, che con l'altra parte politica al governo tutto sarebbe risolto (da qui le facili "accuse" di comunista a destra e a manca). Mai sostenuta una cosa del genere.
 
Si vede che a te piace lavorare gratis: come gli schiavi!

Non mi pare di aver mai detto una cosa del genere. Magari se si leggessero gli interventi provando a capire, invece di individuare la prima facile replica per darsi ragione, sarebbe meglio.

Devo comunque dire che ho più volte lavorato gratis. A volte per scelta mia, a volte per semplice ingenuità. Sono state sempre esperienze molto formative :D
 
No, io la faccio più semplice. Se risiedo in un certo stato (ed io non risiedo in Italia) devo accettare le regole di quello stato, altrimenti sono uno che non rispetta la legge.

Ovviamente a te torna comodo e credo che tu ritenga giusto che nello stato in cui risiedi ci sia una legge che punisce, ad esempio, qualcuno che avendoti poco simpatico viene da te e ti gonfia di botte. Credo che tu ritenga giusto che nello stato in cui risiedi ci sia una legge che punisce, ad esempio, qualcuno che ti rapina o che ti stupri.
Ma, chiaramente, a te come a tanti altri, non torna comodo e ritieni ingiusto che nello stato in cui risiedi ci sia una legge che ti obbliga a pagare imposte e tasse. E ti è facile dare del luogocomunista a chi semplicemente ti ricorda che evadere le tasse è illegale, infiocchettando la parolina magica Komunista in una frasina ad effetto che di fatto non significa nulla.
Ricordati che se nello stato in cui risiedi ritieni che le imposte e tasse che ti fanno pagare siano troppo alte rispetto ai servizi che ricevi in cambio, beh, semplice, puoi cambiare stato di residenza. Oppure sei uno di quelli che preferirebbe l'anarchia? Non credo.

E comunque il fatto che tu abbia usato la parola comunista proprio per definire una persona che magari non la pensa come te è molto significativo e dimostra una certa apertura mentale e rispetto del tuo interlocutore :D

Partiamo dai dettagli: ho detto che il tuo è un luogo comune ne ho fatto una crasi anzi una parola composta chiamando luogocomunismo questa tua posizione. Che ha a che fare col comunismo? Nulla se non come evocazione: lo richiama, esiste un genio del linguaggio lo si può capire o ignorare.

Secondo, è riconosciuto qui e altrove che sia la misura delle imposte che l'esistenza delle stesse siano scelte politiche ed economiche variabili, non fatti di natura ineluttabili e indiscutibili.
La proprietà non nasce con lo stato moderno, l'appropriazione tramite la forza dello stato neppure. Di "moderno" c'è solo questa pretesa eticità del sottomettersi a questo imperio, è un fatto politico che risponde ad una precisa radice culturale.

Terzo, attribuire a chi sostiene la tesi che le imposte siano atti di sopraffazione l'etichetta di evasore è come attribuire a te che sostieni questo luogo comune l'etichetta di *********. Puoi sostenere una tesi diversa dalla mia ma non è detto tu sia un ********* semmai volutamente provocatorio sulla base di una presunta e inaccettabile eticità della sopraffazione. Eticità dello stato. Che è lo stesso.

Quarto sono al corrente del fatto che chi non paga le tasse è un evasore...chi le paga cos'è? Un cittadino "onesto"?
Raga rimettete in discussione un pochino il vostro vocabolario e i vostri principi ( mi viene da fare come microalfa sarà l'età :o) a me viene in mente che chi le tasse le paga si sottomette volontariamente ad un sistema per quieto vivere e per il rispetto che si deve al prossimo anche quando le regole che si è dato pur legali ( e spesso palesemente illegittime) sono ingiuste...lavoro di più (guadagno di più) pago di più? invece che il contrario... e di conseguenza faccio un tubo e non pago niente...il ridicolo al potere ha superato le fantasie del sessantotto soprattutto in un paese nel quale la costituzione dice tante belle cose sul lavoro.

A Piof non rispondo. Discutere con lui è come discutere con me stesso quando sono di buon umore...:D. Certo però che sottovaluta\i un aspetto: esiste una frizione, un conflitto, che è creativo che genera il cambiamento, questo tu non lo vedi, mi sembra, e così ti sfugge l'elemento maggiormente dinamico della realtà. Accettare l'esistente, accettare di pagare le imposte e soggiacere a questa mentalità che trasforma una "dura lex sed lex" in un atto di fede nello stato vuol dire rinunciare a vedere ciò che i liberali per primi hanno voluto chiarire: non nello stato ma nell'individuo ( we the people..) risiede la sovranità. Dubito di essermi ben spiegato perchè oggi sono davvero stanco ma mi affido alla tua capacità di interpretazione.
 
io invece ti rispondo, tra qualche minuto:)
 
io invece ti rispondo, tra qualche minuto:)

Allora mi diverto a spammare un pò: di dove sei?

Quando vi deciderete a fare una cena\pizza\ della sezione macro? Io uno come Larry come piof, come sua maestà il mitico Rami, e come tanti altri li conoscerei volentieri, per non parlar di ScubaDuc o di quel ganassa klaus\il sovrano se è in home in questo momento... sempre che sky dall'alto ci dia la sua benedizione. Io offro il caffè a tutti così saldo tutti i debiti di caffè dimenticati.

E poi il doctorhouse e sansiro e la sinistra tutta....:D:p
 
Di "moderno" c'è solo questa pretesa eticità del sottomettersi a questo imperio, è un fatto politico che risponde ad una precisa radice culturale.

Sì, concordo perfettamente. Io non sono certo un fanatico delle tasse nè mi sognerei mai di valutare moralmente una persona a seconda che paghi o no le tasse (a parte il fatto che è difficile che io valuti qualcuno). Ho anche scritto che, messe un attimo da parte tutte le questioni etiche e di giustizia, mi sembra veramente un danno economico il fatto che chi ha redditi molto bassi paghi le tasse, un danno economico per tutti, anche per chi ha redditi elevati, ma questa è una questione di equilibri economici.

Fai bene a sottolineare quel punto: la pretesa di eticità.

Io sottolineo solo gli aspetti pragmatici della questione e mai ne farei una questione di eticità o di morale o di Onestà.

Dico solo che credo che il fatto che in molte persone, in popoli interi si sia sviluppato un senso del dovere, si siano sviluppati dei valori, ad esempio valori religiosi che comprendono il non rubare, il non uccidere e direi in generale l'"esser buoni", cose che sono vissute da molti anche come "rispettar le regole", ha favorito l'evoluzione e lo sviluppo economico.
Alcuni valori tra cui la legalità e il senso del dovere favoriscono lo sviluppo economico.
Quando un politico dice che evadere le tasse è un diritto, una difesa contro lo stato, indebolisce e intacca questi valori, favorisce una perdita di tutti questi valori, cosa che economicamente nel lungo periodo dannosa.
Chiaramente noi scriviamo in un forum e non siamo così letti da influenzare la storia, siamo però alcune tra le tante gocce che compongono il mare.

Anche io faccio della presunta eticità e dei valori una questione puramente pragmatica e utilitaristica.

A Piof non rispondo. Discutere con lui è come discutere con me stesso quando sono di buon umore...:D. Certo però che sottovaluta\i un aspetto: esiste una frizione, un conflitto, che è creativo che genera il cambiamento, questo tu non lo vedi, mi sembra, e così ti sfugge l'elemento maggiormente dinamico della realtà. Accettare l'esistente, accettare di pagare le imposte e soggiacere a questa mentalità che trasforma una "dura lex sed lex" in un atto di fede nello stato vuol dire rinunciare a vedere ciò che i liberali per primi hanno voluto chiarire: non nello stato ma nell'individuo ( we the people..) risiede la sovranità. Dubito di essermi ben spiegato perchè oggi sono davvero stanco ma mi affido alla tua capacità di interpretazione.

Non ne ho scritto nulla, ma non è che mi sfugga del tutto questa questione, anzi ho delle idee abbastanza precise a riguardo.

Come scritto sopra credo che i valori, tra cui il senso di appartenenza ad uno stato che favorisce ad esempio il rispetto per i beni e le aziende pubbliche, abbia avuto efetti positivi.

E' evidente che proprio questa maniera di considerare un valore morale ed etico il rispetto delle leggi in sè, che quindi andrebbero rispettate e basta, semplicemente perchè leggi, faciliti molto la vita di chi, essenzilmente politici, crea, approva ed utilizza le leggi e le norme per ottenere vantaggi personali.

Le leggi e lo stato andrebbero criticati possibilmente senza intaccare i valori, se lo stato è ladro, preferisco che si dica che quei politici ladri devono esser eliminati e che nascano un confronto sull'utilità di alcune leggi e una maniera per punire quei politici, non amo invece che venga messa in dubbio l'utilità dello stato e delle leggi in sè, semplicemente perchè lo trovo dannoso.

Credo, forse lo credi anche tu, che più le persone percepiscono le leggi e le norme come valori, meno queste persone saranno propense al discutere di queste leggi prendendo atto del fatto che quei politici vanno eliminati in quanto ladri della peggior specie.
Quindi effettivamente sul lungo periodo penso proprio che si continuerà ad avere una classe politica che continuerà a rubare abbastanza indisturbata sino a quando saranno veramente troppi coloro i quali non potranno considerare sufficienti i vantaggi tratti dal vivere in questo stato per riconoscerne l'autorità: si avrà magari una rivolta.
Ma ora è presto, perchè invitare tutti a non pagar le tasse? Per far crollare ora un sistema? Non ne val ancora la pena, nonostante tutto non si sta così male...io sto benone:)

Magari tra 20 anni anche io mi assocerò ai rivoluzionari che voglion la rivolta contro lo stato, lo sciopero fiscale, il ritiro di tutti i risparmi dalle banche per farle fallire e distruggere completamente un sistema diventato troppo invadente e schiavista.

L'ideale sarebbe cambiare le cose senza distruggere un sistema, tu credi che il considerare lo stato ladro e magari il suggerire di non pagar le tasse possa favorire cambiamenti, io non credo perchè di fatto chi evade evade e basta, non si ribella a nulla, non propone nulla, non cambia nulla.
C'è un politico italiano che rappresenta bene questa situazione: è un politico, usa denaro pubblico e la politica anche per interessi personali (come tanti altri politici) e dice che le tasse alte sono un furto...:wall:
E pensa che io politicamente da sempre simpatizzo per la destra...
 
Allora mi diverto a spammare un pò: di dove sei?

Quando vi deciderete a fare una cena\pizza\ della sezione macro? Io uno come Larry come piof, come sua maestà il mitico Rami, e come tanti altri li conoscerei volentieri, per non parlar di ScubaDuc o di quel ganassa klaus\il sovrano se è in home in questo momento... sempre che sky dall'alto ci dia la sua benedizione. Io offro il caffè a tutti così saldo tutti i debiti di caffè dimenticati.

E poi il doctorhouse e sansiro e la sinistra tutta....:D:p

Anche io vorrei vedere (e toccare!) dal vivo Ramirez!!:D Ma anche te e gli altri!
Sono di Torino, credo di sapere di dove sei tu.
 

Si potrebbe continuare con:

- gli 750.000 euro dati dal comune a Elton John per il concerto tenuto a Napoli,

- i 650 euro spesi a Pompei (scavi) per sostituire una serratura,

ecc.
 

E si potrebbe continuare con:

- i 750.000 euro dati dal comune a Elton John per il concerto tenuto a Napoli,

- i 650 euro spesi a Pompei (scavi) per sostituire una serratura,

ecc.
 
Ma cosa stai vaneggiando???
Lo stato chiede un pagamento (a tutti e secondo le proprie disponibilità) in modo da erogare dei servizi, quali l'INPS, le ASL e le strade ad esempio.
Ok, non paga più nessuno??? A me sta bene, me lo dite prima, mi faccio due o tre assicurazioni sanitarie che dico io, un paio sulla vita ed una polizza previdenziale e sono a posto.

Ma non si può scusare chi ruba perchè gli sembra di pagare troppo.
E chi paga troppo per forza?? Deve andare a bussare alla porta di chi rubando distorce anche la copetitività aziendale??
Oppure fare concorrenza RUBANDO rientra nei principi liberisti??

Veramente deprimenti queste argomentazioni senza capo nè coda.

qui si tratta di congruita', sai spiegarmi come mai, negli ultimi 50 anni si sia costruito tutto nel nostro paese, strade, ferrovie, gallerie, ponti, canali di bonifica, stadi ed infrastrutture di ogni tipo e la contribuzione al cittadino richiesta era un decimo dell'attuale.....mentre nell'ultimo ventennio non si sia piu' costruito nulla, anzi non si sia neppure riusciti a sostenere una manutenzione dell'esistente...eppure le tasse sono decuplicate!

mi spieghi inoltre, perche' l'amministratore pubblico dei soldi tuoi si rifiuta di consegnare un rendoconto?

se il tuo amministratore di condominio ti addebitasse ogni anno tariffe di spese condominiali sempre maggiori, rifiutandosi di rendicontare il dovuto e nel contempo moltiplicasse le proprie spese di rappresentanza ed il proprio tenore di vita abbandonandosi a lussi sfrenati e (bunga bunga)...non ti verrebbe qualche dubbio, non lo cominceresti ad accusare di essere un ladro?

tutto questo discorso e' per sottolineare il fatto che, anche se alla base c'e' un concetto moralmente lecito di contribuzione alla causa comune, diviene un furto quando questo non e' piu' il suo scopo principale....e' la sottile differenza odierna tra suddito e cittadino......


e scusa se te lo dico: ma quando il suddito e' pure contento..........:wall:
 
E si potrebbe continuare con:

- i 750.000 euro dati dal comune a Elton John per il concerto tenuto a Napoli,

- i 650 euro spesi a Pompei (scavi) per sostituire una serratura,

ecc.
Se andiamo avanti non si finisce più :D
Non pagare le tasse è un lecito mezzo per cercare di arginare lo strapotere dei disonesti amministratori, che sono i primi ad intascare illecitamente la nostra ricchezza prodotta lavorando.
Anche perchè è storicamente provato che ad aumento degli introiti fiscali, vi è un aumento della spesa pubblica, in Italia. Basti vedere al Tremonti, che in mancanza di risorse ha dovuto fare dei tagli necessari e ridurre la mini finanziaria a 5.5 miliardi. Se ci fosse stato più gettito...chissà quanto avrebbe donato in più ai gentili ministeri.
Da qui la smentita della favoletta di una certa fazione che se pagassero tutti, le tasse sarebbero più basse: amenità monumentale!
Pensassero prima ad abbassarle le tasse e vedrai come comincerebbero tutti ad evadere di meno!
 
qui si tratta di congruita', sai spiegarmi come mai, negli ultimi 50 anni si sia costruito tutto nel nostro paese, strade, ferrovie, gallerie, ponti, canali di bonifica, stadi ed infrastrutture di ogni tipo e la contribuzione al cittadino richiesta era un decimo dell'attuale.....mentre nell'ultimo ventennio non si sia piu' costruito nulla, anzi non si sia neppure riusciti a sostenere una manutenzione dell'esistente...eppure le tasse sono decuplicate!

Facile: quante pensioni si pagavano negli anni'60??
Il metodo RETRIBUTIVO non è mai stato sostenibile a lungo termine ma finchè c'erano le vacche grasse, molti giovani e pochi vecchi (perchè gran parte morti in guerra), il sistema si sosteneva benissimo.
Adesso ci sono solo 24 milioni di lavoratori su quasi 60 milioni di abitanti. Cosa vuoi che le tasse siano una scoreggia nello spazio?? Impossibile.
Prima bisogna portare tutti al CONTRIBUTIVO, levare migliaia di false pensioni di invalidità, la cassintegrazione che dura quattro o cinque anni ecc ecc ecc.
Tutte queste cose COSTANO ben di più di uno stipendio annuale di un parlamentare.

mi spieghi inoltre, perche' l'amministratore pubblico dei soldi tuoi si rifiuta di consegnare un rendoconto?

Questa, concordo con te, è una assoluta mancanza di trasparenza, incivile ed anacronostica nel 2010

tutto questo discorso e' per sottolineare il fatto che, anche se alla base c'e' un concetto moralmente lecito di contribuzione alla causa comune, diviene un furto quando questo non e' piu' il suo scopo principale....e' la sottile differenza odierna tra suddito e cittadino......
e scusa se te lo dico: ma quando il suddito e' pure contento..........:wall:

Io mi sento ancora cittadino, nella mia esperienza, nella mia famiglia, lavoriamo in tre, e vengono percepite 5 pensioni INPS, di cui 3 con 35 anni di contributi versati e 2 con una decina soltanto più due reversibilità.

Mi spieghi com'è possibile abbassare le tasse con un rapporto, non credo certo non comune, di 3 lavoratori per cinque pensionati di cui 3 retributivi e 2 minime tutt'e due con reversibilità in corso??

Senza contare le spese sanitarie per una distribuzione demografica del genere
 
Partiamo dai dettagli: ho detto che il tuo è un luogo comune ne ho fatto una crasi anzi una parola composta chiamando luogocomunismo questa tua posizione. Che ha a che fare col comunismo? Nulla se non come evocazione: lo richiama, esiste un genio del linguaggio lo si può capire o ignorare.
D'accordo. Non penso che quello che ho detto fosse un luogo comune, semmai l'opposto, ma un opinione vale l'altra. Nessun problema.

Secondo, è riconosciuto qui e altrove che sia la misura delle imposte che l'esistenza delle stesse siano scelte politiche ed economiche variabili, non fatti di natura ineluttabili e indiscutibili.
La proprietà non nasce con lo stato moderno, l'appropriazione tramite la forza dello stato neppure. Di "moderno" c'è solo questa pretesa eticità del sottomettersi a questo imperio, è un fatto politico che risponde ad una precisa radice culturale.
D'accordo. E qui mi permetto di dire che la cosa che forse non hai capito nel mio precedente intervento, è che non ho mai definito giusto o corretto il livello di imposizione fiscale italiano. Personalmente lo ritengo spropositato. Non ho mai detto che non ci sono sprechi. Ovvio che ci sono e sono enormi.
Ma se ci sono delle leggi, se si vuole vivere in un certo Stato quelle leggi è bene rispettarle. Diffondere una cultura del non rispetto, dello Stato che ruba e che quindi io posso tranquillamente fregarmene della legge mi sembra una pericolosissima arma a doppio taglio.
Se una legge non piace ci sono tanti modi per provare a cambiarla: cambiare i governanti, cambiare Stato, al limite fare una rivoluzione. Per me vanno più che bene tutti.
Terzo, attribuire a chi sostiene la tesi che le imposte siano atti di sopraffazione l'etichetta di evasore è come attribuire a te che sostieni questo luogo comune l'etichetta di *********. Puoi sostenere una tesi diversa dalla mia ma non è detto tu sia un ********* semmai volutamente provocatorio sulla base di una presunta e inaccettabile eticità della sopraffazione. Eticità dello stato. Che è lo stesso.
Sinceramente non ho capito quello che volevi dire. Sarà anche luogo comune, ma se qualcuno evade che le tasse lo chiamo evasore più che un luogo comune mi sembra una descrizione della realtà.
Quarto sono al corrente del fatto che chi non paga le tasse è un evasore...chi le paga cos'è? Un cittadino "onesto"?
Chi le paga, quantomeno, non è un evasore. Se poi sia anche onesto non penso dipenda soltanto dal pagare o meno le tasse (ricordati che c'è anche chi NON può evadere anche volendo).
Raga rimettete in discussione un pochino il vostro vocabolario e i vostri principi ( mi viene da fare come microalfa sarà l'età :o) a me viene in mente che chi le tasse le paga si sottomette volontariamente ad un sistema per quieto vivere e per il rispetto che si deve al prossimo anche quando le regole che si è dato pur legali ( e spesso palesemente illegittime) sono ingiuste...lavoro di più (guadagno di più) pago di più? invece che il contrario... e di conseguenza faccio un tubo e non pago niente...il ridicolo al potere ha superato le fantasie del sessantotto soprattutto in un paese nel quale la costituzione dice tante belle cose sul lavoro.
Punti di vista. Al limite proponi un'aliquota unica, che ti devo dire. Tutto il resto mi pare un buon tentativo di giustificare in qualche modo il proprio non pagare le tasse - il proprio essere evasori - (per chi lo è ovviamente). Evidentemente non pagare le tasse ti crea qualche problemino di coscienza se si devi ricorrere ad un giro di parole del genere per giustificarti. Opinione mia personale, quindi prima di ridarmi del ******** ti prego di rispettarla.
A Piof non rispondo. Discutere con lui è come discutere con me stesso quando sono di buon umore...:D. Certo però che sottovaluta\i un aspetto: esiste una frizione, un conflitto, che è creativo che genera il cambiamento, questo tu non lo vedi, mi sembra, e così ti sfugge l'elemento maggiormente dinamico della realtà. Accettare l'esistente, accettare di pagare le imposte e soggiacere a questa mentalità che trasforma una "dura lex sed lex" in un atto di fede nello stato vuol dire rinunciare a vedere ciò che i liberali per primi hanno voluto chiarire: non nello stato ma nell'individuo ( we the people..) risiede la sovranità. Dubito di essermi ben spiegato perchè oggi sono davvero stanco ma mi affido alla tua capacità di interpretazione.
Ma chi ha detto di voler accettare l'esistente? Come si fa a mettere in bocca ad altri ciò che non ha detto? L'esistente si può cambiare ed è auspicabile che cambi: sono i modi che mi sono permesso di contestare.
Per il resto, dovremmo parlare un po' del concetto di democrazia rappresentativa, ma mi pare che andremmo esageratamente OT.
 
Facile: quante pensioni si pagavano negli anni'60??
Mi spieghi com'è possibile abbassare le tasse con un rapporto, non credo certo non comune, di 3 lavoratori per cinque pensionati di cui 3 retributivi e 2 minime tutt'e due con reversibilità in corso??]


Si potrebbe risparmiare tagliando moltissimo le pensioni alte, che sono parecchie!!
 
IO:
Terzo, attribuire a chi sostiene la tesi che le imposte siano atti di sopraffazione l'etichetta di evasore è come attribuire a te che sostieni questo luogo comune l'etichetta di *********. Puoi sostenere una tesi diversa dalla mia ma non è detto tu sia un ********* semmai volutamente provocatorio sulla base di una presunta e inaccettabile eticità della sopraffazione. Eticità dello stato. Che è lo stesso.

Andygo:
Sinceramente non ho capito quello che volevi dire. Sarà anche luogo comune, ma se qualcuno evade che le tasse lo chiamo evasore più che un luogo comune mi sembra una descrizione della realtà.
...
Punti di vista. Al limite proponi un'aliquota unica, che ti devo dire. Tutto il resto mi pare un buon tentativo di giustificare in qualche modo il proprio non pagare le tasse - il proprio essere evasori - (per chi lo è ovviamente). Evidentemente non pagare le tasse ti crea qualche problemino di coscienza se si devi ricorrere ad un giro di parole del genere per giustificarti. Opinione mia personale, quindi prima di ridarmi del ******** ti prego di rispettarla

Provo a rispiegarmi meglio allora: Io ribadisco di avere il dovere morale e il diritto civile di affermare che è giusto non pagare le tasse per cambiare le cose.
Equivale a evadere? Credo di no.
Esprimo la mia idea, cerco il consenso qui al bar, in casa, con gli amici i dipendenti ovunque. C'è chi capisce e chi è pronto ad insinuare che chi sostiene questa idea sia un evasore. Poichè dopo averti letto non credo minimamente alla tua onestà intellettuale, ritengo inutile proseguire in questo dialogo.
 
Sarà anche luogo comune, ma se qualcuno evade che le tasse lo chiamo evasore più che un luogo comune mi sembra una descrizione della realtà.

Provo a rispiegarmi meglio allora: Io ribadisco di avere il dovere morale e il diritto civile di affermare che è giusto non pagare le tasse per cambiare le cose.
Equivale a evadere? Credo di no.
Forse, se tu avessi letto meglio, avresti capito che io ho semplicemente detto che definisco evasore chi evade le tasse. Vedi la parte quotata sopra. Non vedo cosa c'entri il resto.
Esprimo la mia idea, cerco il consenso qui al bar, in casa, con gli amici i dipendenti ovunque. C'è chi capisce e chi è pronto ad insinuare che chi sostiene questa idea sia un evasore. Poichè dopo averti letto non credo minimamente alla tua onestà intellettuale, ritengo inutile proseguire in questo dialogo.
Vedi sopra. Eppure non mi sembrava di aver detto qualcosa di complicato.
Se poi non credi alla mia onestà intellettuale pazienza, stanotte dormirò comunque tranquillo. In fondo è soltanto una tua opinione, che vale aria fritta proprio come la mia.
Prosegui pure il dialogo con chi ti dà ragione o dove puoi trovare il consenso. In fondo vi darete ragione a vicenda. E' molto più facile così, no?
 
Se andiamo avanti non si finisce più

Illuninato, mi permetti di fare ancora 2 esempi di italici sprechi?

Eccoli:

1) 240 mln per la scuola privata (100 mln più dell'anno scorso)!

2) 240 mln per il presidente della repubblica (COSTA quanto 4 REGINE d'Inghilterra)!!!
 
opinione, che vale aria fritta proprio come la mia.
alleluia !!!!!
il primo post nel quale esprimi un concetto condivisibile...

No, l'ho sempre detto e ripetuto, è che anche te leggi solo quello che ti torna comodo sentire.

Semmai, prova a vedere se te sei tra quelli coscienti che la propria opinione è aria fritta, o se sei tra quelli che pensa di avere la verità in tasca ad ogni uscita.

Per il resto, il fatto che quello sia il primo concetto condiviso anche da te... mi è di conforto :D
 
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