Piani Individuali di Risparmio (PIR) Vol. II

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La parte Value del mio Pir sta risalendo velocemente e ha riportato il portafoglio in positivo, non ho aggiunto molto nel 2020.
 
La cosa incredibile e' che non si riesce mai a piazzare una entrata ai minimi. Questa recente discesa e' stata quasi tutto riassorbita e a questo punto....a Gennaio salto il giro e resto in stand by.

Molti titoli italiani sono ancora molto sotto ai prezzi di febbraio, certo non sono i minimi.
 
Per gli Etf consiglio di prenderli ad accumulo in modo che possano crescere e usufrire del rimborso fiscale anche i dividendi.
Scusa ma non capisco la frase in oggetto; io ho ETF a cedola e non pago assolutamente nessuna imposta sulla cedola che ricevo dall’ETF. Pertanto non capisco bene la differenza fiscale di cui parli.
 
Scusa ma non capisco la frase in oggetto; io ho ETF a cedola e non pago assolutamente nessuna imposta sulla cedola che ricevo dall’ETF. Pertanto non capisco bene la differenza fiscale di cui parli.

Molti sono propensi ad acquistare etf o azioni che danno dividendi elevati per avere un immediato vantaggio fiscale non pagando il 26% di tasse....ma cosi' facendo il dividendo andra' fuori dal ptf Pir e non beneficera' in futuro dell'esenzione fiscale.

Ora mettiamo che Tizio investa i 50.000 euro in etf a distribuzione e Caio 50.000 in etf ad accumulo. Mettiamo pure che gli etf guadagnino un 5% annuo comprensivo del dividendo che e' anch' esso del 5%.

Tizio dopo 10 anni avra' nel suo Pir sempre 50.000 euro di etf e avra' incassato il 5% annuo esentasse che depositera' su un altro conto ( 2500 x 10 = E.25.000)
Caio invece dopo 10 anni avra' nel suo Pir E. 75.000 essendo Etf ad accumulo.

Con lo stesso rendimento L'undicesimo anno Tizio incassera' il 5% di 50.000 esentasse + il 5% di 25.000 tassato al 26% perche' fuori dal conto Pir
Caio viceversa incassera' il 5% di 75.000 tutto esentasse.

Lo stesso discorso lo possiamo fare sule azioni: se inseriamo nel ptf azioni che danno dividendi bassi ma che reinvestono gli utili in acquisizioni e valorizzano il titolo nel lungo periodo il ptf avra' un vantaggio fiscale maggiore rispetta ad un'altra che da divendi elevati ma che abbassano il valore dell'azione.
Capisco che selezionare le azioni su questo criterio risultera' piu' difficile ma per gli etf prenderli ad accumulo invece che a distribuzione credo sia la soluzione migliore.

Non so se ho reso l'idea...... Magari il vantaggio puo' sembrare irrisorio ma secondo me facendo questo discorso nel lungo periodo il ptf risultera' piu' efficiente.
 
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Molti sono propensi ad acquistare etf o azioni che danno dividendi elevati per avere un immediato vantaggio fiscale non pagando il 26% di tasse....ma cosi' facendo il dividendo andra' fuori dal ptf Pir e non beneficera' in futuro dell'esenzione fiscale.

Ora mettiamo che Tizio investa i 50.000 euro in etf a distribuzione e Caio 50.000 in etf ad accumulo. Mettiamo pure che gli etf guadagnino un 5% annuo comprensivo del dividendo che e' anch' esso del 5%.

Tizio dopo 10 anni avra' nel suo Pir sempre 50.000 euro di etf e avra' incassato il 5% annuo esentasse che depositera' su un altro conto ( 2500 x 10 = E.25.000)
Caio invece dopo 10 anni avra' nel suo Pir E. 75.000 essendo Etf ad accumulo.

Con lo stesso rendimento L'undicesimo anno Tizio incassera' il 5% di 50.000 esentasse + il 5% di 25.000 tassato al 26% perche' fuori dal conto Pir
Caio viceversa incassera' il 5% di 75.000 tutto esentasse.

Lo stesso discorso lo possiamo fare sule azioni: se inseriamo nel ptf azioni che danno dividendi bassi ma che reinvestono gli utili in acquisizioni e valorizzano il titolo nel lungo periodo il ptf avra' un vantaggio fiscale maggiore rispetta ad un'altra che da divendi elevati ma che abbassano il valore dell'azione.
Capisco che selezionare le azioni su questo criterio risultera' piu' difficile ma per gli etf prenderli ad accumulo invece che a distribuzione credo sia la soluzione migliore.

Non so se ho reso l'idea...... Magari il vantaggio puo' sembrare irrisorio ma secondo me facendo questo discorso nel lungo periodo il ptf risultera' piu' efficiente.

Ottima spiegazione del concetto.

Se si ragiona nel breve periodo i vantaggi sembrano trascurabili, ma ne lungo periodo il loro peso si sentirà.
 
Molti sono propensi ad acquistare etf o azioni che danno dividendi elevati per avere un immediato vantaggio fiscale non pagando il 26% di tasse....ma cosi' facendo il dividendo andra' fuori dal ptf Pir e non beneficera' in futuro dell'esenzione fiscale.

Ora mettiamo che Tizio investa i 50.000 euro in etf a distribuzione e Caio 50.000 in etf ad accumulo. Mettiamo pure che gli etf guadagnino un 5% annuo comprensivo del dividendo che e' anch' esso del 5%.

Tizio dopo 10 anni avra' nel suo Pir sempre 50.000 euro di etf e avra' incassato il 5% annuo esentasse che depositera' su un altro conto ( 2500 x 10 = E.25.000)
Caio invece dopo 10 anni avra' nel suo Pir E. 75.000 essendo Etf ad accumulo.

Con lo stesso rendimento L'undicesimo anno Tizio incassera' il 5% di 50.000 esentasse + il 5% di 25.000 tassato al 26% perche' fuori dal conto Pir
Caio viceversa incassera' il 5% di 75.000 tutto esentasse.

Lo stesso discorso lo possiamo fare sule azioni: se inseriamo nel ptf azioni che danno dividendi bassi ma che reinvestono gli utili in acquisizioni e valorizzano il titolo nel lungo periodo il ptf avra' un vantaggio fiscale maggiore rispetta ad un'altra che da divendi elevati ma che abbassano il valore dell'azione.
Capisco che selezionare le azioni su questo criterio risultera' piu' difficile ma per gli etf prenderli ad accumulo invece che a distribuzione credo sia la soluzione migliore.

Non so se ho reso l'idea...... Magari il vantaggio puo' sembrare irrisorio ma secondo me facendo questo discorso nel lungo periodo il ptf risultera' piu' efficiente.

non ho pir, ma nel tuo discorso perdi il concetto che se ho cash ohni anno 2500 € posso reinvestirli pure io......anche direttamente con un versamento nel PIR su qualcos'altro....
 
non ho pir, ma nel tuo discorso perdi il concetto che se ho cash ohni anno 2500 € posso reinvestirli pure io......anche direttamente con un versamento nel PIR su qualcos'altro....

Se reinvesti i dividendi nel PIR, vengono considerati come nuova liquidita' e piu' di 150.000 euro non puoi versare.
 
non ho pir, ma nel tuo discorso perdi il concetto che se ho cash ohni anno 2500 € posso reinvestirli pure io......anche direttamente con un versamento nel PIR su qualcos'altro....

I dividendi reinvestiti non erano stati trascurati nel discorso di Oscar.
Semplicemente faceva notare che il rendimento generato dai dividendi reinvestiti fuori dal PIR sarà tassato al 26%.
Invece, il rendimento generato dai dividendi reinvestiti all'interno del PIR (in ETF ad accumulo ad es.) sarà tassato al 0%.

D'altra parte, prelevare dividendi dal PIR per reinvestirli nel PIR stesso fa solo avvicinare inutilmente la soglia dei 150.000€ (soglia oltre la quale non si potrà più investire ulteriormente nello strumento PIR).
 
I dividendi reinvestiti non erano stati trascurati nel discorso di Oscar.
Semplicemente faceva notare che il rendimento generato dai dividendi reinvestiti fuori dal PIR sarà tassato al 26%.
Invece, il rendimento generato dai dividendi reinvestiti all'interno del PIR (in ETF ad accumulo ad es.) sarà tassato al 0%.

D'altra parte, prelevare dividendi dal PIR per reinvestirli nel PIR stesso fa solo avvicinare inutilmente la soglia dei 150.000€ (soglia oltre la quale non si potrà più investire ulteriormente nello strumento PIR).

Che poi, per avere un margine di tranquillita' da aumenti di capitale o errori mi fermero' intorno a 140.000 euro.
 
Io nel pir tengo azioni prevalentemente italiane con alti dividendi, esternamente ho azioni prevalentemente estere con bassi dividendi,etf ad accumulo e bordi ( oggi quasi assenti a favore dei cd che sono attualmente più convenienti)
 
Ciao a tutti ho un pir axa.
In genere il mio consulente mi fa addebbitare 375€ ogni trimeste, ma nell'ultimo non l'ho fatto perchè la borsa era riscesa (18k circa) o comunque l'ultimo mini crollo dopo questo maxi rally; ora mi consigliate di addebitare di nuovo visto il momento, e probabilmente con il fatto che da qui la situazione migliorerà, il mercato continuerà a crescere?

p.s. mi diceva che se ricarico in modo continuo e con le scadenze prefissate a 10 avrei avuto un bonus, ne fate qualcosa?
grazie a tutti :)
 
Se per “addebitare” intendi fare un versamento nel Pir, non capisco perché l’hai sospeso proprio quando la borsa era scesa. Senza addentrarmi nella bontà (o meno) del prodotto Axa, in linea generale se si ha il giusto orizzonte temporale i periodi di borsa negativa andrebbero sfruttati per aumentare gli investimenti, non per sospenderli.
 
Se per “addebitare” intendi fare un versamento nel Pir, non capisco perché l’hai sospeso proprio quando la borsa era scesa. Senza addentrarmi nella bontà (o meno) del prodotto Axa, in linea generale se si ha il giusto orizzonte temporale i periodi di borsa negativa andrebbero sfruttati per aumentare gli investimenti, non per sospenderli.

Perché ho pensato il contrario! Sono inesperto, ma poi riflettendo!
È un buon pir per quadagnare qualcosa? Mi consigliate di incrementare il fisso ogni 3 mesi? Grazie
 
Perché ho pensato il contrario! Sono inesperto, ma poi riflettendo!
È un buon pir per quadagnare qualcosa? Mi consigliate di incrementare il fisso ogni 3 mesi? Grazie

Rispondo alla seconda domanda: senza conoscerti ma leggendo l'intervento direi di no.
I PIR espongono per il (minimo) 70% al mercato italiano, che tutti speriamo dia soddisfazioni superiori alla media dei mercati internazionali, ma che nel passato non è sempre stato il mercato su cui puntare. Un portafoglio diversificato geograficamente non dovrebbe avere una parte superiore al 5% (rimanendo larghi) di Italia.
Valuta se i tuoi versamenti nel PIR sono una piccola parte del tuo risparmio/patrimonio e se quindi è il caso di incrementare.
 
Perché ho pensato il contrario! Sono inesperto, ma poi riflettendo!
È un buon pir per quadagnare qualcosa? Mi consigliate di incrementare il fisso ogni 3 mesi? Grazie

.....consulente....pir.....axa.....


Gia che rifletti....riparti da zero imparando il vero concetto di consulenza i pro e contro dei pir e la convenienza o meno di utilizzare determinati strumenti

Il pir va gestito da mani esperti e piccole percentuali del proprio patrimonio.
 
Buonasera a tutti, siamo ancora in attesa di una proposta per un "pir fai da te" da qualche intermediario oppure sapete già possibilità che io non so?
Peccato per Directa..
 
Buonasera a tutti, siamo ancora in attesa di una proposta per un "pir fai da te" da qualche intermediario oppure sapete già possibilità che io non so?
Peccato per Directa..

in che senso "peccato per directa"??
 
in che senso "peccato per directa"??

Che con la definizione dei nuovi Pir dopo il Decreto Rilancio non permette più la gestione del conto titoli pir "fai-da-te".
Per questo chiedevo se sapete delle alternative, grazie
 
i Bond CDP vedo che sono equiparati a titoli di stato avendo ritenuta del 12,5%
il che mi fa pensare che quindi non li si può acquistare nel conto PIR facendoli rientrare nella parte Italia giusto?
confermate?
grazie
 
Stato
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