hotto
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Quello che dici è vero ma è sempre accaduto , le mode e il gusto cambiano e di conseguenza alcuni artisti tendono ad essere dimenticati con inevitabile crollo delle loro quotazioni tranne che per I top player che portano in sè valore finanziario aggiunto talmente solido che avranno vita molto più lunga se non eterna ( accade anche per le opere antiche ). Il problema semmai è il profilo del collezionista che acquisterà opere in futuro e cioè quanto la fruizione di un’opera tridimensionale sarà soppiantata da quella sostanzialmente virtuale e quanto questo inciderà sul loro valore. In modo estremamente prosaico , forse anche dovuto all’età , penso che le case avranno sempre pareti di mattoni e che la parete è e sarà sempre il luogo ideale per appenderci un’opera d’arte e consentirti di ammirarla .Condivido il ragionamento di Giorgio Gost sul cambiamento dei gusti e degli interessi. Provate ad andare in una Gam qualsiasi e guardate le opere a parete. Quanti autori e quante opere con curriculum importante ormai dimenticati, anche dal mercato. Di alcuni si legge di sala personale alla biennale di Venezia: nulla da fare, se il gusto cambia, l'interesse commerciale cala e non c'è storicizzazione e presenza nei Musei che tenga...