Piero Gilardi

  • Ecco la 70° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana di risk-off per i principali indici per via dei timori legati all’inflazione persistente e alle prospettive di tassi ancora elevati a lungo. Anche se il report di oggi sull’indice core Pce, la misura molto gradita alla Fed per valutare l’inflazione, ha mostrato un parziale raffreddamento, o quantomeno una stabilità. L’indice ha riportato una crescita su base annua del 2,8%, in linea con le previsioni degli analisti e con la rilevazione del mese precedente. Questo dovrebbe lasciare più margine di manovra alla Fed per abbassare i tassi di interesse nel corso del 2024. Passando al Vecchio Continente, il report sull’inflazione dell’Eurozona ha mostrato un indice al 2,6%, oltre il 2,5% atteso e in accelerazione rispetto al 2,4% precedente.
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Piuttosto difficile che in asta passi un pezzo veramente eccellente. Può capitare certamente ma di norma chi vuole per forza comprare solo in asta si deve accontentare. Poter scegliere il pezzo migliore presuppone altre ricerche un po’ più costose. La qualità ha un suo prezzo e tutto ciò ha un suo perché

Ragionare solo sui risultati d’asta porta inevitabilmente a scelte “da prezzo”. Le opere che passano in asta evidentemente sono state “scartate” da qualcuno. Cosa significa ciò? Che esiste quasi sempre un delta di qualità. Molto spesso acquistare in asta vuol dire rinunciare a un tot di qualità. Al momento di rivendere, la minor qualità rende l’opera meno appetibile. Spendere di più (non troppo ovviamente) in cambio di qualità si rivela sempre un buon investimento. Per questo motivo io guardo molto poco alle aste, soprattutto le minori

Rileggiti il tuo post. Principalmente te lo sei sognato così come le aste minori.

Leggi meglio, dai
 
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Ho letto e ribadisco hai detto una gran min chiata capita a tutti faresti prima ad ammetterlo invece di arrampicarti sui vetri
 
Complimenti, ragazzi!

Siete riusciti a riempire tre paginate di una noia mortale assoluta e perniciosa.:)

Non che sia il massimo, d'accordo, ma il povero Gilardi non meritava una fine così ingloriosa.

A tutti gli intervenuti su un tema da sesso degli angeli, il premio Mongolino d'Oro 2018.:):):)
 
Complimenti, ragazzi!

Siete riusciti a riempire tre paginate di una noia mortale assoluta e perniciosa.:)

Non che sia il massimo, d'accordo, ma il povero Gilardi non meritava una fine così ingloriosa.

A tutti gli intervenuti su un tema da sesso degli angeli, il premio Mongolino d'Oro 2018.:):):)

micro, quale moderatore in pectore, posso sparare una “bombetta" su Gilardi? … ormai ce l’ho pronta :-)
P.S. solo fatti non opinioni
 
stiamo aspettando tutti...
 
Gilardi è noto perché “dalla metà degli anni 60 ha smesso di produrre per quasi 15 anni” ed “è l’unico che ha smesso di fare l'artista per dedicarsi alla lotta politica”, è stato scritto nel forum.
Peccato che negli anni 70, mentre in Italia faceva il movimentista, in America esportasse (e vendesse a caro prezzo) tappeti natura, tavoli in plastica e cuscini a forma di zucchine, pomodori e zucche con i quali ha partecipato a diverse fiere di arredamento con lo studio di architettura “Stendig, Inc.” 410 East 62d street.
Per questo motivo negli USA Gilardi è noto più come designer e le sassaie sono considerate ... sedie: “soft rocks of painted polyurethane (which) provide a place to park posteriors” (scrive Grace Glueck NYT del 1 dic. 2000, recensendo “A century of design, part 3: 1950-1979 at Metropolitan Museum of Art).
Già dall’inizio degli anni 70, però, Rita Reif (NYT 7 gen. 1970 recensendo “the International Home Furnishing Market”) si era accorta che era meglio non sedercisi sopra “the biggest ottoman is 19 inches high … before it’s sat on and the air is squooshed out".
Pertanto meglio appenderli, come giustamente consigliava l’artista alla sua personale presso la Fischbach Gallery 29 west 57th street (NYT del 13 set. 1967).
 
Caro Andrea Bernardini,

Notizia bomba!
 
Ragazzi, questa diatriba con Acci mi pare ben descritta da @microalfa!

Le idee di Acci sono tanto chiare quanto “granitiche”, al limite dello schematico...
È chiaro che nelle grandi aste internazionali passano ANCHE opere molto importanti, ma è evidente che nelle aste di campagna accade molto più raramente... e (anche se non ha necessità della mia arringa difensiva...) a quelle in particolare si riferisce il discorso di Acci; anche perché si sta parlando di un 100x100 di G anni 90, non di una fine di Dio di Fontana in programma in una evening sale a NY...

La pluralità di idee arricchisce il Fol! Inutile sfruttare un tema per schierare l’artiglieria e cercare qualche regolamento di conti sommario..
Chiudo dicendo che Acci può apparire il re della rigidità, ma dialogando con lui alcune volte in mp ho da subito percepito che:1) propone le sue idee per poter essere utile a giovani collezionisti(non credo abbia interesse ideologico a difendere tesi teoriche, potrebbe coltivare la sua collezione e ...rilassarsi...) come per lui è stato utile a suo tempo avere confronto con persone più esperte di lui . 2) è più sensibile e “morbido” di quello che sembra (vero Lory...;) ), quindi non picchiate troppo forte....:D

Un saluto ad Acci , e a tutti gli altri del Fol!
 
ieri arrivati i miei tre Gilardi, davvero belli.
 
Neanche sotto tortura. Un saluto.
 
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