A mio avviso, la qualità dell'opera è un discorso sempre molto relativo.
Sono d'accordo con chi dice che la produzione anni '60 si caratterizza per la freschezza del concetto, per l'innovazione dell'idea e per l'impegno sul soggetto.
Non sono invece convinto, anzi, sul fatto che la produzione recente sia di serie B. Certo, oramai l'idea è quella e forse manca la freschezza concettuale, ma la tecnica e l'estetica sono certamente affinate.
Vero poi che alcuni soggetti sono "leziosi", ma qui sta al gusto ed all'esperienza del collezionista.
Io preferisco spendere una cifra X per comprare un 70 x 70 invece di acquistare, con il medesimo importo (o quasi), un 100 x 100 come quello passato da Meeting la scorsa asta.
Siamo sempre lì..
Ma non credo che Gilardi sia un artista da sottovalutare per il tipo di produzione artistica.
Anzi, forse quell'eccessiva finzione che si ritrova nelle opere più recenti potrebbe corrispondere ad una verità ulteriore: la natura, per come era, oggi sta morendo, cerchiamo di indorare la pillola.. Negli a anni '60 ciò non accadeva, o meglio, non era ancora così evidente..