Piero Gilardi

  • Ecco la 68° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    La settimana è stata all’insegna degli acquisti per i principali listini internazionali. Gli indici americani S&P 500, Nasdaq e Dow Jones hanno aggiornato i massimi storici dopo i dati americani sui prezzi al consumo di mercoledì, che hanno evidenziato una discesa in linea con le aspettative, con l’inflazione headline al 3,4% e l’indice al 3,6% annuo, allentando i timori per un’inflazione persistente. Anche le vendite al dettaglio Usa sono rimaste invariate su base mensile, suggerendo un raffreddamento dei consumi che hanno fin qui sostenuto i prezzi. Questi dati, dunque, rafforzano complessivamente le possibilità di un taglio dei tassi a settembre da parte della Fed (le scommesse del mercato sono ora per due tagli nel 2024). Per continuare a leggere visita il link

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

    Per continuare a leggere visita questo LINK
Sei diventato esperto di gilardi in qualche giorno?
Quante opère recenti hai visto?
Quante storiche?
Io lo apprezzo da diversi anni ma non darei un giudizio cosi tranchant sul suo lavoro
Esistono lavori recenti molto belli te l' assicuro.

condivido e aggiungo che ci sono notizie finalmente di mostre importanti dopo l'estate.
 
Sei diventato esperto di gilardi in qualche giorno?
Quante opère recenti hai visto?
Quante storiche?
Io lo apprezzo da diversi anni ma non darei un giudizio cosi tranchant sul suo lavoro
Esistono lavori recenti molto belli te l' assicuro.

Se per belli intendi "leziosi" hai ragione. Ma la qualità ultima piena di fiorellini colorati, frutta più finta di quella finta, erba grossolana, nevicate stucchevoli e qualche uccello da richiamo, non è mediamente granché.
Certo non sono belle solo le opere vecchie: io ho una sassaia spettacolare del 2006. Ma se avesse curato meglio la produzione oggi avrebbe parecchie soddisfazioni in più.
 
Sei fissato con questi uccelli di gilardi tu eh...
Io ho tre lavori tutti sassi bellissimi.
Ribadisco basta scegliere e pagare il giusto.
Le opere brutte o poco riuscirte costano poco e valgono ancor di meno e ciò vale per tutti.
 
Grande artista!

Concordo con accipicchia anche se mi aspettavo oltre alle critiche (pesantuccie!) una lode a uno dei pochi artisti meritevoli..e' comunque vero ciò che dici...ci sono opere meno belle...ma aggiungo io, per fortuna! In tal modo il collezionista deve trovare come te con la sassaia, opere di qualità..se fossero tutte di qualità sarebbe noioso...! Cosa che vale per tutti gli artisti, pensate ad Uncini (alcune opere sono piatte...ripetizioni venute male...
Mi piacerebbe sapere di più sulle mostre che lo aspettano..io cerco opere anni 60/70 ma non le trovoooo!
 
Finalmente..
Le opere brutte le trovi per ogni artista.
Se non ci fossero le opere mediocri non ci sarebbero neppure quelle belle.
Tutto sarebbe uguale.
Appiattito.
 
Finalmente..
Le opere brutte le trovi per ogni artista.
Se non ci fossero le opere mediocri non ci sarebbero neppure quelle belle.
Tutto sarebbe uguale.
Appiattito.

Condivido..
Vale proprio per tutti persino per gli estroflessi...
 
Se per belli intendi "leziosi" hai ragione. Ma la qualità ultima piena di fiorellini colorati, frutta più finta di quella finta, erba grossolana, nevicate stucchevoli e qualche uccello da richiamo, non è mediamente granché.
Certo non sono belle solo le opere vecchie: io ho una sassaia spettacolare del 2006. Ma se avesse curato meglio la produzione oggi avrebbe parecchie soddisfazioni in più.

Personalmente, premettendo che non ho conoscenza approfondita dell'artista, le sue opere recenti possono sembrare anche gradevoli allo sguardo... Ma non trasmettono nulla come se non avessero più nulla da dire oltre a quanto già espresso... Pura decorazione e costosa per di più....

Se smetteva vari anni addietro per me era tanto di guadagnato per la storia dell'artista... Poi subentrano anche altre logiche...

Ma se piace ancora a così tanti sicuramente sbaglio io :bye:
 
Potresti dire la stessa cosa, trasfigurando tutto nell'estroflessione, per Bonalumi e ancor più per castellani....

Ma su un artista che costa poco e' più facile criticare.. Non la metto sul personale cerco di spiegare come la penso io..sia chiaro rispetto la tua visione..

Penso anche che Gilardi non costi nulla...davvero nulla..e per la storia che ha e' davvero incredibile... ( domanda può costare più amadio di Gilardi? Può costare più gusmaroli? Non faccio il paragone con nunziante perché senno' mi sparo!!!!)
 
Aggiungerei pino pinelli, Mariani, marchiegiani e tanti altri che al confronto con la storia che ha gilardi sono nulla
 
A mio avviso, la qualità dell'opera è un discorso sempre molto relativo.
Sono d'accordo con chi dice che la produzione anni '60 si caratterizza per la freschezza del concetto, per l'innovazione dell'idea e per l'impegno sul soggetto.
Non sono invece convinto, anzi, sul fatto che la produzione recente sia di serie B. Certo, oramai l'idea è quella e forse manca la freschezza concettuale, ma la tecnica e l'estetica sono certamente affinate.
Vero poi che alcuni soggetti sono "leziosi", ma qui sta al gusto ed all'esperienza del collezionista.
Io preferisco spendere una cifra X per comprare un 70 x 70 invece di acquistare, con il medesimo importo (o quasi), un 100 x 100 come quello passato da Meeting la scorsa asta.
Siamo sempre lì..
Ma non credo che Gilardi sia un artista da sottovalutare per il tipo di produzione artistica.
Anzi, forse quell'eccessiva finzione che si ritrova nelle opere più recenti potrebbe corrispondere ad una verità ulteriore: la natura, per come era, oggi sta morendo, cerchiamo di indorare la pillola.. Negli a anni '60 ciò non accadeva, o meglio, non era ancora così evidente..
 
A mio avviso, la qualità dell'opera è un discorso sempre molto relativo.
Sono d'accordo con chi dice che la produzione anni '60 si caratterizza per la freschezza del concetto, per l'innovazione dell'idea e per l'impegno sul soggetto.
Non sono invece convinto, anzi, sul fatto che la produzione recente sia di serie B. Certo, oramai l'idea è quella e forse manca la freschezza concettuale, ma la tecnica e l'estetica sono certamente affinate.
Vero poi che alcuni soggetti sono "leziosi", ma qui sta al gusto ed all'esperienza del collezionista.
Io preferisco spendere una cifra X per comprare un 70 x 70 invece di acquistare, con il medesimo importo (o quasi), un 100 x 100 come quello passato da Meeting la scorsa asta.
Siamo sempre lì..
Ma non credo che Gilardi sia un artista da sottovalutare per il tipo di produzione artistica.
Anzi, forse quell'eccessiva finzione che si ritrova nelle opere più recenti potrebbe corrispondere ad una verità ulteriore: la natura, per come era, oggi sta morendo, cerchiamo di indorare la pillola.. Negli a anni '60 ciò non accadeva, o meglio, non era ancora così evidente..

O forse al contrario si usano materiali più sofisticati come lode al progresso...

Sarà ma a me sembra una minestra riscaldata, pur riconoscendo la storia di Gilardi :bow:
 
O forse al contrario si usano materiali più sofisticati come lode al progresso...

Sarà ma a me sembra una minestra riscaldata, pur riconoscendo la storia di Gilardi :bow:

Si, sicuramente non c'è stata evoluzione, ma allora abbiamo bisogno di un maxi-microonde, per riscaldare anche:
- Castellani;
- Bonalumi;
- Simeti;
- Griffa;
- Vedova;
Beh, se ci penso, un effetti, sono più quelli da riscaldare rispetto a quelli da assaggiare per dessert..
 
Si, sicuramente non c'è stata evoluzione, ma allora abbiamo bisogno di un maxi-microonde, per riscaldare anche:
- Castellani;
- Bonalumi;
- Simeti;
- Griffa;
- Vedova;
Beh, se ci penso, un effetti, sono più quelli da riscaldare rispetto a quelli da assaggiare per dessert..

Si diciamo che anche il mercato premia la continuita' e la riconoscibilita' nonche', mi permetto, la serialita'. Credo che le produzioni iniziali abbiano come motore l'arte, le produzioni finali il mercato, e la qualita' si vede. Nonostante i super esperti di Gilardi ( nonche' di altri 20 artisti almeno) sostengano il contrario.
 
Si, sicuramente non c'è stata evoluzione, ma allora abbiamo bisogno di un maxi-microonde, per riscaldare anche:
- Castellani;
- Bonalumi;
- Simeti;
- Griffa;
- Vedova;
Beh, se ci penso, un effetti, sono più quelli da riscaldare rispetto a quelli da assaggiare per dessert..

Non mi sono spiegato... Se degli autori da te citati (citiamo anche Finzi con la doppia datazione...) , guardando le loro opere più recenti vedo cmq arte, in Gilardi vedo qualcosa di assimilabile a una produzione industriale di qualità... La sensazione artificiale che mi danno certe sue opere...
 
Finzi?
Io direi che siamo un un altro pianeta rispetto a quei nomi
 
A mio avviso, la qualità dell'opera è un discorso sempre molto relativo.
Sono d'accordo con chi dice che la produzione anni '60 si caratterizza per la freschezza del concetto, per l'innovazione dell'idea e per l'impegno sul soggetto.
Non sono invece convinto, anzi, sul fatto che la produzione recente sia di serie B. Certo, oramai l'idea è quella e forse manca la freschezza concettuale, ma la tecnica e l'estetica sono certamente affinate.
Vero poi che alcuni soggetti sono "leziosi", ma qui sta al gusto ed all'esperienza del collezionista.
Io preferisco spendere una cifra X per comprare un 70 x 70 invece di acquistare, con il medesimo importo (o quasi), un 100 x 100 come quello passato da Meeting la scorsa asta.
Siamo sempre lì..
Ma non credo che Gilardi sia un artista da sottovalutare per il tipo di produzione artistica.
Anzi, forse quell'eccessiva finzione che si ritrova nelle opere più recenti potrebbe corrispondere ad una verità ulteriore: la natura, per come era, oggi sta morendo, cerchiamo di indorare la pillola.. Negli a anni '60 ciò non accadeva, o meglio, non era ancora così evidente..


perfetto! volevo dire questo..
 
Non mi sono spiegato... Se degli autori da te citati (citiamo anche Finzi con la doppia datazione...) , guardando le loro opere più recenti vedo cmq arte, in Gilardi vedo qualcosa di assimilabile a una produzione industriale di qualità... La sensazione artificiale che mi danno certe sue opere...

la senzazione artificiale e' proprio quello che Gilardi vuole trasmettere nella su arte nonché il rapporto conflittuale che l'uomo ha con la natura
 
Si diciamo che anche il mercato premia la continuita' e la riconoscibilita' nonche', mi permetto, la serialita'. Credo che le produzioni iniziali abbiano come motore l'arte, le produzioni finali il mercato, e la qualita' si vede. Nonostante i super esperti di Gilardi ( nonche' di altri 20 artisti almeno) sostengano il contrario.

Segnalo l' ottimo risultato di gilardi 30x30 da meeting a 4700 e diritti
 
Un'altro ha fatto 2900 e un'altro 3300 ( stesse misure) e quello dell'85 (50x50)ha fatto 5400. Giusto per dare il quadro completo e non dare le solite informazioni a meta'.
 
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