PiVi1962
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Sotto (ed è solo un dei tanti esempi ) dove sostieni invece la riduzione dell'IRPEF corrente del lavoratore a seguito del contributo datoriale.
Certo, e lo ripeto ancora.
Voi continuate a scambiare i due concetti di Reddito totale (corrente e differito) e di Reddito corrente, come se fossero sinonimi.
Se tutto il mio reddito è corrente, sarà tutto tassato correntemente, e l'Euro marginale sarà tassato al coefficiente dello scaglione marginale.
Se sposto parte del reddito a reddito differito (che è l'ipotesi per Caio, esplicitata sino alla noia), allora non solo differisco la tassazione, ma essa avverrà in modo vantaggioso (tra il 15% e il 9% rispetto al coefficiente dello scaglione marginale).
L'esempio era lapalissiano:
Tutto il reddito è corrente = scaglione medio 24% (supponiamo)
Una percentuale del reddito è differita = scaglione futuro in cui risparmio il 24% immediatamente (ma pagherò dal 15% fino al 9% in futuro, ma mi sembra di non averlo mai nascosto)
Nessuno di voi, che tanto scrivete, ha dimostrato che quella quota di Reddito differito sarà invece tassata alla marginale del 24% (o, peggio ancora, che viene tassata alla marginale del 24% nell'anno stesso)... io continuo ad aspettare...
Una bella fetta di miei colleghi in fase di scivolo pensionistico sarebbe allora una massa di cretini se, invece di farsi dare l'incentivo alla pensione in busta paga (cioè come reddito corrente, in realtà soggetto a tassazione separata basata però sullo scaglione medio dell'ultimo periodo di lavoro... cioè sempre il 24% dell'esempio sopra se non c'è stata alta dinamica salariale), implora di farsela dare come contributo al TFS (cioè come reddito differito).
Siccome in genere con "vantaggio fiscale" si indica il risparmio immediato, io continuo a chiamarlo così.
Se volete, di comune accordo, lo chiamiamo "Pippo".
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