Polizza assicurativa per pensione

Sotto (ed è solo un dei tanti esempi ) dove sostieni invece la riduzione dell'IRPEF corrente del lavoratore a seguito del contributo datoriale.

Certo, e lo ripeto ancora.

Voi continuate a scambiare i due concetti di Reddito totale (corrente e differito) e di Reddito corrente, come se fossero sinonimi.
Se tutto il mio reddito è corrente, sarà tutto tassato correntemente, e l'Euro marginale sarà tassato al coefficiente dello scaglione marginale.
Se sposto parte del reddito a reddito differito (che è l'ipotesi per Caio, esplicitata sino alla noia), allora non solo differisco la tassazione, ma essa avverrà in modo vantaggioso (tra il 15% e il 9% rispetto al coefficiente dello scaglione marginale).

L'esempio era lapalissiano:
Tutto il reddito è corrente = scaglione medio 24% (supponiamo)
Una percentuale del reddito è differita = scaglione futuro in cui risparmio il 24% immediatamente (ma pagherò dal 15% fino al 9% in futuro, ma mi sembra di non averlo mai nascosto)

Nessuno di voi, che tanto scrivete, ha dimostrato che quella quota di Reddito differito sarà invece tassata alla marginale del 24% (o, peggio ancora, che viene tassata alla marginale del 24% nell'anno stesso)... io continuo ad aspettare...

Una bella fetta di miei colleghi in fase di scivolo pensionistico sarebbe allora una massa di cretini se, invece di farsi dare l'incentivo alla pensione in busta paga (cioè come reddito corrente, in realtà soggetto a tassazione separata basata però sullo scaglione medio dell'ultimo periodo di lavoro... cioè sempre il 24% dell'esempio sopra se non c'è stata alta dinamica salariale), implora di farsela dare come contributo al TFS (cioè come reddito differito).

Siccome in genere con "vantaggio fiscale" si indica il risparmio immediato, io continuo a chiamarlo così.
Se volete, di comune accordo, lo chiamiamo "Pippo".
 
Ultima modifica:
Per me rimarrebbe da chiarire la singolare istruzione del punto 412 della CU, nel passaggio che ho già specificato, dove sempre secondo me, da adito ad equivoci , nel senso che la formulazione così , dà ad intendere che ,dal reddito del lavoratore, è dedotto pure l’importo dei contributi datoriali.

E' certo che è dedotto, non dal Reddito corrente, ma dal Reddito totale (o prima riga del mio modellino) = Corrente + Differito!!!!
E' la riga subito sotto del modello, in applicazione del Decreto legislativo già citato.
 
Certo, e lo ripeto ancora.

Voi continuate a scambiare i due concetti di Reddito totale (corrente e differito) e di Reddito corrente, come se fossero sinonimi.
Se tutto il mio reddito è corrente, sarà tutto tassato correntemente, e l'Euro marginale sarà tassato al coefficiente dello scaglione marginale.
Se sposto parte del reddito a reddito differito (che è l'ipotesi per Caio, esplicitata sino alla noia), allora non solo differisco la tassazione, ma essa avverrà in modo vantaggioso (tra il 15% e il 9% rispetto al coefficiente dello scaglione marginale).

L'esempio era lapalissiano:
Tutto il reddito è corrente = scaglione medio 24% (supponiamo)
Una percentuale del reddito è differita = scaglione futuro in cui risparmio il 24% immediatamente (ma pagherò dal 15% fino al 9% in futuro, ma mi sembra di non averlo mai nascosto)

Nessuno di voi, che tanto scrivete, ha dimostrato che quella quota di Reddito differito sarà invece tassata alla marginale del 24% (o, peggio ancora, che viene tassata alla marginale del 24% nell'anno stesso)... io continuo ad aspettare...

Una bella fetta di miei colleghi in fase di scivolo pensionistico sarebbe allora una massa di cretini se, invece di farsi dare l'incentivo alla pensione in busta paga (cioè come reddito corrente, in realtà soggetto a tassazione separata basata però sullo scaglione medio dell'ultimo periodo di lavoro... cioè sempre il 24% dell'esempio sopra se non c'è stata alta dinamica salariale), implora di farsela dare come contributo al TFS (cioè come reddito differito).

Siccome in genere con "vantaggio fiscale" si indica il risparmio immediato, io continuo a chiamarlo così.
Se volete, di comune accordo, lo chiamiamo "Pippo".

credo che tu oltre ad essere un quadro enel possa essere anche un sindacalista o un politico,e peggior "complimento" non potrei farti:censored:

cosa cavolo c'entra adesso la tassazione finale???

hai scritto al "povero"steveone che a fronte di 2400 di contribuzione annuale (1200+1200)lo stato ti rende il 27% di 2400!!!

e' non e' veroooooooooooooo!!!!!!!


e dopo mille fesserie adesso tiri fuori la tassazione finale!

la tassazione finale e' vantaggiosa ma non c'entra nulla con quello che hai detto da una settimana!!! KO!KO!KO!
 
Certo, e lo ripeto ancora.

Voi continuate a scambiare i due concetti di Reddito totale (corrente e differito) e di Reddito corrente, come se fossero sinonimi.
Se tutto il mio reddito è corrente, sarà tutto tassato correntemente, e l'Euro marginale sarà tassato al coefficiente dello scaglione marginale.
Se sposto parte del reddito a reddito differito (che è l'ipotesi per Caio, esplicitata sino alla noia), allora non solo differisco la tassazione, ma essa avverrà in modo vantaggioso (tra il 15% e il 9% rispetto al coefficiente dello scaglione marginale).

L'esempio era lapalissiano:
Tutto il reddito è corrente = scaglione medio 24% (supponiamo)
Una percentuale del reddito è differita = scaglione futuro in cui risparmio il 24% immediatamente (ma pagherò dal 15% fino al 9% in futuro, ma mi sembra di non averlo mai nascosto)

Nessuno di voi, che tanto scrivete, ha dimostrato che quella quota di Reddito differito sarà invece tassata alla marginale del 24% (o, peggio ancora, che viene tassata alla marginale del 24% nell'anno stesso)... io continuo ad aspettare...

Una bella fetta di miei colleghi in fase di scivolo pensionistico sarebbe allora una massa di cretini se, invece di farsi dare l'incentivo alla pensione in busta paga (cioè come reddito corrente, in realtà soggetto a tassazione separata basata però sullo scaglione medio dell'ultimo periodo di lavoro... cioè sempre il 24% dell'esempio sopra se non c'è stata alta dinamica salariale), implora di farsela dare come contributo al TFS (cioè come reddito differito).

Siccome in genere con "vantaggio fiscale" si indica il risparmio immediato, io continuo a chiamarlo così.
Se volete, di comune accordo, lo chiamiamo "Pippo".

Eh no ! Come minimo tenti di girare la frittata ! Probabilmente nel tentativo di arrampicarsi sui vetri vuoi pigliarci in giro?

Del differimento dell’imposta e della riduzione di aliquota alla prestazione , non abbiamo bisogno di una tua lezioncina per saperlo.

Qui in discussione c’era soltanto la questione : il contributo datoriale procura o no già in busta paga un vantaggio fiscale ? NO . Non lo procura. STOP.

I conti di Caio come quelli di Tizio li hai fatti tu esclusivamente per dimostrare che Caio otteneva in busta o nel CUD (secondo la tua teoria ) un vantaggio fiscale immediato dai contributi datoriali.
 
Qui in discussione c’era soltanto la questione : il contributo datoriale procura o no già in busta paga un vantaggio fiscale ? NO . Non lo procura. STOP.

In busta paga lo hai scritto tu, adesso.
Io non lo ho mai scritto.
 
I conti di Caio come quelli di Tizio li hai fatti tu esclusivamente per dimostrare che Caio otteneva in busta o nel CUD (secondo la tua teoria ) un vantaggio fiscale immediato dai contributi datoriali.

Se voi non avete seguito i passi logici, non posso farci nulla, li ho semplificati all'inverosimile.
Se l'esempio a parole ti va bene, perché hai criticato quello con i numeri?

Dì chiaramente che il Reddito differito non genera vantaggi fiscali e dimostralo. Sono qui tutt'orecchie!
 
hai scritto al "povero"steveone che a fronte di 2400 di contribuzione annuale (1200+1200)lo stato ti rende il 27% di 2400!!!

Certo, e lo ribadisco.

Se tu hai un reddito totale di 30.000 tutto in Reddito totale = Reddito corrente = Imponibile previdenziale, pagherai di tasse X (con scaglione marginale del 27%).

Se invece hai 30.000 in Reddito totale, suddivise in 27.600 di Reddito corrente (Imponibile previdenziale) e 2.400 di Reddito differito pagherai di tasse X-il 27% di 2.400 (a meno delle necessarie correzioni per il contributo del 9%).

Aspetto dimostrazioni contrarie.
 
Certo, e lo ribadisco.

Se tu hai un reddito totale di 30.000 tutto in Reddito totale = Reddito corrente = Imponibile previdenziale, pagherai di tasse X (con scaglione marginale del 27%).

Se invece hai 30.000 in Reddito totale, suddivise in 27.600 di Reddito corrente (Imponibile previdenziale) e 2.400 di Reddito differito pagherai di tasse X-il 27% di 2.400 (a meno delle necessarie correzioni per il contributo del 9%).

Aspetto dimostrazioni contrarie.

purtroppo ribadisci solo di non capirci nulla!!!

ti abbiamo dato 100 milioni di dimostrazioni contrarie ma continui farci passare per fessi:wall::wall::wall:

lo stato ti rende il 27 di 1200 e basta! poi in sede di tassazione finale (ma e' tutto un'altro discorso,e vale per tutto quello che c'e' nel fp) godrai di una tassazione agevolata!

poi smettila di inventare termini che non esistono per confondere i tuoi messaggi mistici...reddito totale,reddito corrente,imponibile previdenziale ecc ecc KO!KO!KO!
 
Certo, e lo ribadisco.

Se tu hai un reddito totale di 30.000 tutto in Reddito totale = Reddito corrente = Imponibile previdenziale, pagherai di tasse X (con scaglione marginale del 27%).

Se invece hai 30.000 in Reddito totale, suddivise in 27.600 di Reddito corrente (Imponibile previdenziale) e 2.400 di Reddito differito pagherai di tasse X-il 27% di 2.400 (a meno delle necessarie correzioni per il contributo del 9%).

Aspetto dimostrazioni contrarie.


Il contributo datoriale non è reddito né totale né differito. E’ è solo un contributo finchè non perviene al FP , dopo di chè diventa montante della posizione pensionistica. STOP.

Non è corretto che il contributo datoriale sia considerato reddito perché non lo è. In busta paga è solo esposto . Stop.


Più dimostrazione contraria di così!!
 
Ultima modifica:
Il contributo datoriale non è reddito né totale né differito.

Posizione nuova: il contributo datoriale non è reddito, quindi non ha alcun titolo a cui essere tassato. Il vantaggio fiscale è quindi non solo la differenza tra la marginale e la tassazione del fondo pensione, ma proprio è la marginale totale!

Sapresti citare l'articolo di legge in base al quale il contributo datoriale non viene tassato per nulla, non essendo reddito?
 
L'osservazione mi ha fatto però venire in mente il caso che dovrebbe tagliare la testa al toro-.
Caio, che ha già aderito al FPS, e che si è fatto anche dare un contributo aziendale di 4.000 Euro nell'anno in corso, raggiunge l'età pensionistica alla fine dello stesso anno.
Vediamo come viene trattato fiscalmente il reddito corrente e il reddito differito...

La base è sempre l'ultima dichiarata: Caio, con 20 anni di partecipazione al FPS, si fa dare un bonus come contributo extra di 4.000 Euro a titolo qualsivoglia.

Retribuzione al lordo contributo aziendale = 34.600
Contributo aziendale FPS (2% Imp. prev. + 4.000) = 4.600 [NB: prima quota di reddito differito]
Imponibile previdenziale = 30.000
Previdenza generale (9%) = 2.700 [NB: seconda quota di reddito differito]
Contributo lavoratore FPS (2% imp. prev.) = 600 [NB: terza quota di reddito differito]
Imponibile netto IRPEF = 26.700
Contributi FPS totali dedotti (dalla prima riga, si intende) = 5.200 [NB: siccome supera il limite di legge, sono ragionevolmente certo che la quota eccedente andrà recuperata a tassazione (* vedi nota sotto)]
Tassazione (aliquota semplificata 25%) = 6.705
Netto = Consumi = 20.115

Ma nella sua dichiarazione entra questa volta anche il FPS.

Reddito differito = Reddito corrente per lo stesso anno
Contributo aziendale FPS (2% Imp. prev. + 4.000) = 4.600 [NB: prima quota di reddito differito]
Previdenza generale (9%) = 2.700 [NB: seconda quota di reddito differito]
Contributo lavoratore FPS (2% imp. prev.) = 600 [NB: terza quota di reddito differito]

L'aliquota per le ultime due cifre non credo sia in discussione, è il 15%.
Su tali 2.700+900=3.600 Euro Caio viene tassato al 15%, invece dell'aliquota unica semplificata del 25%. Tutto vantaggio fiscale, visto che non vi è differimento.

Tassazione della prima voce

(Ipotesi 1)
Sulla prima voce, il contributo dall'azienda, ora laradio implicitamente sostene che la tassazione è zero (NON E' REDDITO!).
Quindi su tale voce Caio avrebbe risparmiato il 25% (l'aliquota marginale).

(Ipotesi 2)
Io dico che invece risparmia il 25%-15% (la marginale meno quella di favore), cioè il 10%.

(Ipotesi 3)
bince78 sostiene che non c'è risparmio fiscale, e quindi -secondo lui- la tassazione è del 25% (la marginale, nel nostro caso eguale alla media). Ovvero, immagino, direbbe che si adotterebbe una tassazione separata, come quella del TFR, e cioè la media delle aliquote degli ultimi anni, che però è sempre il 25% (o un valore molto simile ad esso).

Lascio ai lettori scoprire qual'è la previsione di legge sulla posta in questione... e quindi il reale vantaggio per Caio generato unicamente dalla legislazione fiscale.

PS. A ripensarci bene, la questione dei 4.000 Euro è irrilevante.
Caro lettore, fatti pure tu il caso in cui Caio sia un normale aderente a un FPS ;) e si "becchi" solo i 600 Euro di un'ipotetico 2% previsto dal suo ipotetico FPS.

PPS. Ciò mostra -per l'ennesima volta- perché la tassazione sul FPS è così bassa. Se fosse stata eguale alla marginale, o anche alla tassazione differita sul TFR, nessuno avrebbe avuto reale incentivo ad aderire: tutti avrebbero chiesto il contributo in busta paga, perché il differimento non avrebbe portato alcun vantaggio (sempre la stessa aliquota, più o meno, si sarebbe pagato, per ottenere i soldi 20 anni dopo!)
 
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(Ipotesi 1)
Sulla prima voce, il contributo dall'azienda, ora laradio implicitamente sostene che la tassazione è zero (NON E' REDDITO!).
Quindi su tale voce Caio avrebbe risparmiato il 25% (l'aliquota marginale).

(Ipotesi 2)
Io dico che invece risparmia il 25%-15% (la marginale meno quella di favore), cioè il 10%.

(Ipotesi 3)
bince78 sostiene che non c'è risparmio fiscale, e quindi -secondo lui- la tassazione è del 25% (la marginale, nel nostro caso eguale alla media). Ovvero, immagino, direbbe che si adotterebbe una tassazione separata, come quella del TFR, e cioè la media delle aliquote degli ultimi anni, che però è sempre il 25% (o un valore molto simile ad esso).


io penso semplicemente che sei un grandissimo ciarlatano,degno compare di vanna marchi!

hai scritto a steve che con il suo ctr di 1200 + i 1200 dell'azienda lo stato ti rida' il 27% di 2400!!!

e' una ******* colossale:wall: te lo vuoi mettere in testa o no?

lo stato ti rida' subito in busta paga (o al piu' con il 730 nei casi di fondi aperti) il 27% di 1200.punto e stop!!!

poi tra 30 anni quando andrai in pensione allora la tua posizione sara' tassata dal 15% al 9%.tutto...sia i tuoi ctr che il tfr che il ctr azienda...quindi visto che sei specialista nell'arrampicarti sui vetri ,ricalcola il vantaggio della tassazione finale per tutto il montante,non solo per il contributo aziendale come hai fatto finora!

ma con chi pensi di parlare pivi?????

cmq siccome mi diverti rispondo alle tue ipotesi:
ipotesi 1)
la radio non ha mai detto che il ctr non deve essere tassato,quindi come al solito scrivi fesserie.

ipotesi 2)

tu dici(primo tuo post a steve) che si risparmia il 27%!!!! non il 25-15:specchio:

ipotesi 3)
io ho sempre detto che il ctr aziendale non porta nessun recupero fiscale!ed e' il contrario di quello che dici tu da una settimana!!!:wall:

e visto che ci hai illuminato sulla vantaggiosa tassazione finale ,almeno illuminaci bene e dicci quanto risparmiamo veramente perche' tutto il montante avra' una tassazione agevolata non solo il ctr aziendale!!! fenomeno:specchio::specchio::specchio:

poi cosa c'entra la tassazione finale con la questione della deducibilita' fiscale?????

la deducibilita' e' IMMEDIATA (o al piu' nel 730 in caso di fondi aperti) e CERTA (uguale per tutti in base agli scaglioni di reddito)

la tassazione finale sara' tra 1,2,5,15,30 anni e sara' diversa caso per caso.
quindi:

il contributo aziendale non porta nessun recupero fiscale.

tutto il montante del fp godra' tra x anni di una tassazione agevolata. (ma non c'entra nulla con quello che stiamo scrivendo da una settimana)

cmq per quanto mi riguarda hai gia' vinto il primo premio degli arrampicatori :specchio::specchio::specchio::specchio::specchio::D
 
Posizione nuova: il contributo datoriale non è reddito, quindi non ha alcun titolo a cui essere tassato. Il vantaggio fiscale è quindi non solo la differenza tra la marginale e la tassazione del fondo pensione, ma proprio è la marginale totale!

Sapresti citare l'articolo di legge in base al quale il contributo datoriale non viene tassato per nulla, non essendo reddito?

Leggi bene quello che ho scritto . Non parlo di tasse ma di reddito … del lavoratore o dipendente naturalmente.

Scusa , ma il dlg 314/97 che tu stesso hai linkato al post 61 l’hai letto? Guarda un po’ cosa dice l’art. 3 al comma 2 lettera a)

……2- Non concorrono a formare il reddito:

a) i contributi previdenziali e assistenziali versati
dal datore di lavoro o dal lavoratore in ottemperanza
a disposizioni di legge; i contributi di assistenza
sanitaria versati dal datore di lavoro o dal
lavoratore ad enti o casse aventi esclusivamente fine
assistenziale in conformità a disposizioni di contratto
o di accordo o di regolamento aziendale per
un importo non superiore complessivamente a lire
7.000.000; i contributi versati dal datore di lavoro
alle forme pensionistiche complementari di cui al
decreto legislativo 21 aprile 1993, n. 124
, e successive
modificazioni e integrazioni, salvo quanto disposto
dall’articolo 18……………..
 
Ultima modifica:
Leggi bene quello che ho scritto . Non parlo di tasse ma di reddito … del lavoratore o dipendente naturalmente.

Scusa , ma il dlg 314/97 che tu stesso hai linkato al post 61 l’hai letto? Guarda un po’ cosa dice l’art. 3 al comma 2 lettera a)

……2- Non concorrono a formare il reddito:

a) i contributi previdenziali e assistenziali versati
dal datore di lavoro o dal lavoratore in ottemperanza
a disposizioni di legge; i contributi di assistenza
sanitaria versati dal datore di lavoro o dal
lavoratore ad enti o casse aventi esclusivamente fine
assistenziale in conformità a disposizioni di contratto
o di accordo o di regolamento aziendale per
un importo non superiore complessivamente a lire
7.000.000; i contributi versati dal datore di lavoro
alle forme pensionistiche complementari di cui al
decreto legislativo 21 aprile 1993, n. 124
, e successive
modificazioni e integrazioni, salvo quanto disposto
dall’articolo 18……………..

Tu continui a non definire di che reddito si parla.

Lì si indica il reddito corrente! Ma tu hai scritto che non è nemmeno reddito corrente differito.

Non arrampicarti sugli specchi.

Anche il contributo del lavoratore al FPS è reddito differito, come tale escluso dall'imponibile dell'anno corrente, ma viene tassato al momento dell'erogazione. E la differenza viene chiamata "Vantaggio fiscale" (ma, se non tiva, ripeto che possiamo chiamarlo "Pippo").

Ma il signor laradio ha scritto che non è nemmeno reddito differito.
Se non è reddito corrente né reddito differito, allora non dovrebbe essere tassabile, punto!

Ricordo a laradio che non tutti i redditi vanno indicati in dichiarazione dei redditi, ma questo non significa che non vengano tassati, o che non costituiscano reddito del contribuente.
Cedole su obbligazioni private e pubbliche sono i primi che mi vengono in mente.
Si noti che anche per quest'ultimi vi è una differenza (cioè un vantaggio fiscale per il contribuente): le cedole delle obbligazioni emesse da istituzioni private hanno un certo livello di tassazione, le cedole delle istituzioni pubbliche in white list un altro livello di tassazione (cioè un vantaggio fiscale, cioè "Pippo" se preferisci).

Ma la questione non è questa, in realtà, ammesso che adesso, tornando sui tuoi passi, ammetti che sia Reddito tassabile; la questione vera è che l'aliquota è diversa da quella base (o, nel caso di tassazione a scaglioni, da quella marginale.

Anche quella che ho indicato come Previdenza generale (cioè il contributo al TFR o al FPS) non compare in dichiarazione dei redditi, ma è sempre tassata (anche se in un anno solo, quello di erogazione), e fa parte ovviamente (come le cedole, o i dividendi, o...) del reddito del contribuente.
 
ipotesi 2)
tu dici(primo tuo post a steve) che si risparmia il 27%!!!! non il 25-15:specchio:

Questo lo ho scritto perché così si indica normalmente il "vantaggio fiscale"; ho ripetuto più volte che dentro la parola "vantaggio fiscale" si esclude la tassazione differita dello stesso.

E' esattamente lo stesso per la quota a carico del lavoratore: il vantaggio fiscale immediato è quello della tassazione sullo scaglione marginale (nell'esempio del 25%), come contropartita vi sarà una tassazione tra il 15% e il 9% al momento dell'incasso del TFS. Se i due momenti coincidono, il vantaggio fiscale è la differenza tra il coefficiente marginale e quello di favore. Tu stesso indichi che il vantaggio, in questo caso, è quello della tassazione marginale...
 
Partiamo dalla arcinota l'eguaglianza macroeconomica
R = T + C + I
Cioè il Reddito è eguale alla somma di Tasse, Consumi e Investimenti (o Risparmi).

Come anche i miei critici hanno ripetuto, il contributo al FPS fa parte del Risparmio, in quanto è determinato nominalmente, esce dal patrimonio dell'azienda e entra nel patrimonio del lavoratore gestito dal FPS.

Ripetiamo allora il caso base.

1) Tizio aderisce al FPS, senza contributo base né del lavoratore né aziendale

Reddito al lordo del contributo aziendale = 30.000
Contributo aziendale FPS = 0
Reddito imponibile previdenziale = 30.000
Contributo generale FPS (9% del RIP) = 2.700
Contributo lavoratore FPS = 0
Reddito imponibile fiscale = 27.300
Tasse (aliquota unica 25%) = 6.825
Consumi + Altri risparmi = 20.475
(Per inciso, Redditi dedotti = 0)

Ricostruiamo il Reddito a partire da Tasse, Consumi e Investimenti:

Tasse = 6.825
Consumi + Altri risparmi = 20.475
Risparmio obbligatorio=FPS = 2.700

se li sommo ottengo proprio il Reddito della prima riga: 30.000

2) Caio aderisce al FPS, con contributo base del lavoratore (ipotesi 1%) e aziendale (ipotesi 2%)

Reddito al lordo del contributo aziendale = 36.000
Contributo aziendale FPS (2% RIP) = 600
Reddito imponibile previdenziale = 30.000
Contributo generale FPS (9% del RIP) = 2.700
Contributo lavoratore FPS (1% RIP) = 300
Reddito imponibile fiscale = 27.000
Tasse (aliquota unica 25%) = 6.750
Consumi + Altri risparmi = 20.250
(Per inciso, Redditi dedotti = 900, come correttamente scrive il CUD)

Ricostruiamo il Reddito a partire da Tasse, Consumi e Investimenti:

Tasse = 6.750
Consumi + Altri risparmi = 20.250
Risparmio obbligatorio=FPS = 3.600

se li sommo ottengo proprio il Reddito della prima riga: 30.600

La prima cosa da notare è che i due redditi ora differiscono (è per questo motivo che nei miei modelli, per isolare unicamente l'effetto del contributo aziendale, cercavo di partire da eguali redditi al lordo del contributo aziendale).

Da notare anche che la riga “Reddito imponibile fiscale” è eguale e l'unica differenza successiva nella dichiarazione dei redditi fiscali è quella relativa al contributo del lavoratore.

Quali sono le differenze nei valori (Caio-Tizio):

Tasse = 6.750 – 6.825 = -75
Consumi + Altri risparmi = 20.250 – 20.475 = -225
Risparmio obbligatorio=FPS = 3.600 – 2.700 = 900

ed infatti

Reddito Caio – Reddito Tizio (prima riga) = 30.600 – 30.000 = 600

Ma se ho 600 Euro di reddito in più, dove sono le relative tasse? Non ci sono in nessuna delle righe.
Quindi, sui 600 Euro Caio ha risparmiato nell'anno corrente la tassazione del 25%:
600 * 25% = 150.
E questo viene chiamato in gergo (anche Beppe Scienza lo chiama così): “vantaggio fiscale”.
I 600 Euro in più sono tutti andati nel Risparmio obbligatorio, e sono quelli relativi al contributo dell'azienda al FPS (ho differenziato le aliquote proprio per individuarli distintamente).

Ovviamente, tutti quello che lo chiamano così sanno che tale “vantaggio fiscale” è quello immediato, relativo alla tassazione corrente. Dopo X anni verrà in parte cancellato dalla tassazione separata e vantaggiosa prevista per il FPS.
Esattamente come per il contributo del lavoratore.
 
Partiamo dalla arcinota l'eguaglianza macroeconomica
R = T + C + I
bince78 prima e poi io, siamo intervenuti solo per contestare che i tuoi conti sul risparmio fiscale annuo non erano corretti e che non c’è alcun vantaggio fiscale in busta paga per il lavoratore dovuto al contributo datoriale. Poi nessuno di noi (proprio perché li conosce) ha mai negato i vantaggi fiscali della PC .

Tutto il tuo affannarsi a costruire modellini , è certamente servito solo a tè stesso , a chiariti quanto confondevi all’inizio. A noi non possono chiarire nulla. Ciao
 
Ultima modifica:
- SE, oltre a conferire il TFR, aderisci con la quota del tuo stipendio prevista dal fondo, ALLORA la cooperativa verserà una quota simile alla tua (che cosa succede fiscalmente: la somma delle due quote viene dedotta dal tuo reddito, e quindi risparmi l'aliquota marginale su quel reddito. Tanto per indicare dei numeri: diciamo 100+100=200 Euro mensili, cioè 2.400 Euro l'anno, e lo stato ti rende 2.400*27%=640 Euro annui. In pratica, per 100 Euro in meno in busta paga, lo stato te ne rende 54; come dire che con 46*12=552 Euro di costo, avrai incrementato il tuo investimento di 2.400 Euro).

Questo ho scritto io. Vorreste essere così gentili da dirmi dove io avrei scritto che il recupero fiscale avviene sulla riga del Reddito imponibile?
Anzi, come subito dopo mi ha scritto brushless "Molto bella questa risposta di Pivi (non riesco a darti la reputazione), Se ho ben capito, nel passaggio in cui scrivi "In pratica, per 100 Euro in meno in busta paga, lo stato te ne rende 54", non sarebbe piu' corretto dire "lo Stato te ne fa pagare 54 in meno di tasse?"
Ho risposto che era proprio così. "lo stato ti rende" = "lo stato non ti fa pagare" = "lo stato esclude dall'imponibile"... e via via con i sinonimi che vogliate mettere.
Ed è esattamente lo stesso meccanismo della contribuzione del lavoratore... pari pari, perché anch'essa viene esclusa prima del calcolo dell'imponibile.

perdonami Pivi,ma il recupero fiscale dovresti averlo solo su quello che versi tu,non sul contributo aziendale.
quindi recupero fiscale 38% *790 =300 euro per cui ti costa 490 all'anno ,41 euro al mese per ottenere 1962 euro investiti nel fondo.

Questa è stata la risposta.
Siccome l'italiano non è un'opinione, se un reddito non dà origine a recupero fiscale corrente, allora deve essere tassato correntemente. Ma mai alcuna dimostrazione di come vengano tassati i 600 Euro di Caio nell'ultima simulazione.
Qui si è iniziato a dire che il CUD ha una posta misteriosa (la somma dei contributi di azienda e di lavoratore), che non si capisce come quadri con il reddito imponibile, et cetera...

Siccome c'è però gente come brushless che cerca consigli in questo forum (almeno a un primo livello), allora mi sono peritato di tentare di ristabilire la verità.
Anzi, invitando tutti di chiedere al loro FPS, o al loro PO o al loro sindacato (su questi ultimi due non metterei la mano sul fuoco che diano la risposta corretta, peraltro...), come funzionano le cose.
 
Questo ho scritto io. Vorreste essere così gentili da dirmi dove io avrei scritto che il recupero fiscale avviene sulla riga del Reddito imponibile?
Anzi, come subito dopo mi ha scritto brushless "Molto bella questa risposta di Pivi (non riesco a darti la reputazione), Se ho ben capito, nel passaggio in cui scrivi "In pratica, per 100 Euro in meno in busta paga, lo stato te ne rende 54", non sarebbe piu' corretto dire "lo Stato te ne fa pagare 54 in meno di tasse?"
Ho risposto che era proprio così. "lo stato ti rende" = "lo stato non ti fa pagare" = "lo stato esclude dall'imponibile"... e via via con i sinonimi che vogliate mettere.
Ed è esattamente lo stesso meccanismo della contribuzione del lavoratore... pari pari, perché anch'essa viene esclusa prima del calcolo dell'imponibile.



Questa è stata la risposta.
Siccome l'italiano non è un'opinione, se un reddito non dà origine a recupero fiscale corrente, allora deve essere tassato correntemente. Ma mai alcuna dimostrazione di come vengano tassati i 600 Euro di Caio nell'ultima simulazione.
Qui si è iniziato a dire che il CUD ha una posta misteriosa (la somma dei contributi di azienda e di lavoratore), che non si capisce come quadri con il reddito imponibile, et cetera...

Siccome c'è però gente come brushless che cerca consigli in questo forum (almeno a un primo livello), allora mi sono peritato di tentare di ristabilire la verità.
Anzi, invitando tutti di chiedere al loro FPS, o al loro PO o al loro sindacato (su questi ultimi due non metterei la mano sul fuoco che diano la risposta corretta, peraltro...), come funzionano le cose.

sei il numero 1 indiscusso!!!

ipotizzando un reddito di 25mila
per 100 euro in meno in busta paga lo stato te ne rende immediatamente 27 NON 54 !!!!!!!!!!!!!!!!!:wall::wall::wall:

poi tra 5,10,20,30 anni in sede di tassazione finale godrai su tutto quello che c'e' nel fp di una tassazione agevolata!
 
Vediamo un po' la differenza tra due lavoratori, Tizio e Caio, che ricevono un premio di produzione di 600 Euro. Per semplificare, assumiamo che sinora essi abbiano aderito entrambi solo con il TFR al fondo pensionistico di settore.

Tizio preferisce farsi dare il premio di produzione come contributo al FPS, mentre Caio se lo fa dare in busta paga, per poi versare lui un contributo del lavoratore al FPS di 600 Euro.

Tizio
Retribuzione al lordo del contributo aziendale = 30.600
Contributo aziendale = 600
Imponibile previdenziale = 30.000
Contributo generale al FPS (9%) = 2.700
Contributo lavoratore FPS = 0
Imponibile fiscale = 27.300
Tassazione (aliquota fissa 25%) = 6.825
Netto post tasse = 20.475

Caio
Retribuzione al lordo del contributo aziendale = 30.600
Contributo aziendale = 0
Imponibile previdenziale = 30.600
Contributo generale al FPS (9%) = 2.754
Contributo lavoratore FPS = 600
Imponibile fiscale = 27.246
Tassazione (aliquota fissa 25%) = 6.811,5
Netto post tasse = 20.434,5

Quindi Caio ha pagato 13,5 Euro in meno di tasse rispetto a Tizio, ed ha 40,5 Euro in meno di netto in busta paga, ma ha 54 Euro in più accantonati al FPS.
In questo caso non credo si possa dire a priori chi sta meglio: Tizio preferisce qualche Euro in più per l'immediato, a scapito di qualche Euro in meno per la pensione; mentre Caio viceversa.

Il lettore attento noterà che la differenza fra i due casi è ben minore del 25% di 600 Euro (150 Euro), il che significa che i due contributi (lavoratore e aziendale) fiscalmente sono...

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Vediamo di rendere ancor più eguali due lavoratori, cioè facciamo sì che due lavoratori decidano di mantenere la stessa proporzione tra reddito differito (non tassato immediatamente) e reddito tassabile.
Stesso settore, ma aziende diverse, se vi fa fastidio pensare che alcuni prendano un aumento in busta paga, ed altri nel contributo aziendale.
Tizio rimane lo stesso, Sempronio invece -che prende l'aumento in busta paga-, diventa così:

Reddito totale = 30.600
Contributo aziendale al FPS = 0
Reddito imponibile previdenziale = 30.600
Contributo generale al FPS (9%) = 2.754
Contributo lavoratore FPS = 546
Reddito imponibile fiscale = 27.300
Tassazione (aliquota fissa 25%) = 6.825
Reddito netto post tasse = 20.475

Qui sembra che tutti siamo d'accordo che allora Sempronio ha risparmiato fiscalmente ("lo stato gli rende") il 25% di 546. In realtà egli risparmia anche il 25% di 54 rispetto al Reddito imponibile previdenziale precedente, quindi in totale risparmia fiscalmente (ovvero non viene tassato immediatamente, ovvero lo stato gli rende, ovvero...) il 25% di 600 rispetto alla situazione senza aumento.

Guardiamo ora le ultime tre righe:
Reddito imponibile fiscale: eguale per entrambi, Tizio e Sempronio.
Tassazione: eguale per entrambi Tiazio e Sempronio.
Reddito netto post tasse: eguale per entrambi Tizio e Sempronio.

Ma allora, se Sempronio ha risparmiato (per l'anno corrente) il 25% di tasse su 600 Euro, quanto ha risparmiato di tasse Tizio? E su quale posta di reddito?
Lapalisse: ha risparmiato il 25% di 600 Euro, sulla quota di reddito differito denominata "Contributo aziendale FPS".
Quindi è evidente che il trattamento fiscale del contributo del lavoratore e di quello dell'azienda (a meno degli effetti sul contributo del 9%, che è l'equivalente dell'accantonamento al TFR per chi invece aderisce ai fondi di pensione settoriali) è lo stesso.
 
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