Polizze vita...cosa mi tocca sentire

visto che pare che sia tutto cio' che rimane... ci spieghi meglio cosa e' rimasto post 2000 ?

PIP/FPA: abbattimento del reddito imponibile di un importo pari al versato. A scadenza vai a pagare il 15% decrescente (minimo 9%)
Qui trovi qualche dettaglio in più ma le considerazioni non funzionano bene per piani lunghi ( http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=1175276 )

TFR: tassazione a scadenza molto più conveniente per i dipendenti (15% decrescente anzichè 23% crescente), sgravi fiscali per le imprese (portano in deduzione una parte del TFR trasferito in assicurazione) e se la proprietà è generosa retrocedono il guadagno fiscale ai dipendenti

TFM: border line perchè non è normato in modo chiarissimo e quindi c'è sempre il rischio di incorrere in contenziosi con l'agenzia delle entrate.. tuttavia data la convenienza molti lo sfruttano. Chi ha il ruolo di amministratore (anche il proprietario di un bar può farlo, tanto per dire) può pattuirsi un compenso che viene scaricato dall'azienda come costo e a scadenza viene incassato con l'applicazione della tassazione separata.. invece di pagare il 41-43% + regionali e comunali facendolo passare come reddito, si finisce per pagarci il 23% crescente di tassazione separata.


per chi non ha redditi con iquali lavorare le assicurazioni non sono "convenienti" in senso stretto, ma servono a risolvere bisogni specifici.

Esempi tipici:

- cliente che non è in grado di risparmiare perchè se ha soldi sul conto li spende -> risparmio forzato, si trova qualcosa a scadenza. Ti posso assicurare che sono molti più di quello che pensi.

- cliente che per professione ha spesso i conti congelati e ha bisogno di poter attingere a liquidità per spese varie (es: chirurgo plastico, sono quasi sempre sotto causa con i beni immobilizzati). Le assicurazioni sono impignorabili e insequestrabili. Una buona alternativa all'intestare tutto alla moglie.. soprattutto se la moglie ha 30 anni in meno e adora fare shopping :D

- cliente che vuole essere sicuro di poter pagare il "college" al figlio qualsiasi csa succeda (fa un piano di accumulo abbinato ad una caso morte decrescente, che gli GARANTISCE che qualsiasi cosa succeda il figlio avrà quei soldi a scadenza)

- cliente che vuole una rendita vitalizia per se o per qualcuno a cui tiene (es: figlio con capacità gestionali limitate, padre che vuole garantirgli una rendita sicura quando lui non ci sarà più)

e così via.
 
cliente che per professione ha spesso i conti congelati e ha bisogno di poter attingere a liquidità per spese varie (es: chirurgo plastico, sono quasi sempre sotto causa con i beni immobilizzati). Le assicurazioni sono impignorabili e insequestrabili


Fossi nel chirurgo, non sarei propriamente tranquillo. E' il classico caso di revocatoria da parte dei creditori, come anche la Cassazione ha sancito.
 
Con questo non voglio dire che tutte le polizze vita in essere siano prodotti universalmente validi ma che INTERROMPERE UNA POLIZZA (sia in caso di sospensione dei pagamenti che in caso di liquidazione totale) la renderà sicuramente NON CONVENIENTE.


non sono d'accordo .

con la RIDUZIONE si continua a beneficiare del tasso tecnico ( in alcune vecchie è del 4% lordo) e, contemporaneamente, si smettono di pagare i caricamenti.

molte società (es: Fideuram nel mio caso) non sono più in grado di fare il 4% e devono aggiungere soldi di tasca propria per darmi il pattuito.
 
non sono d'accordo .

con la RIDUZIONE si continua a beneficiare del tasso tecnico ( in alcune vecchie è del 4% lordo) e, contemporaneamente, si smettono di pagare i caricamenti.

molte società (es: Fideuram nel mio caso) non sono più in grado di fare il 4% e devono aggiungere soldi di tasca propria per darmi il pattuito.

Allora.. urgono alcune correzioni.

Esistono polizze con minimo garantito 2% e tasso tecnico zero. Questo di per sè dovrebbe già far capire che nella frase di cui sopra ci sono imprecisioni.

Lasciate perdere la ricerca "tasso tecnico" su google, escono fuori un sacco di stupidaggini e definizioni poco precise. Non avendo sotto mano un glossario appropriato ho trovato le seguenti che sono soddisfacenti:

TASSO MINIMO GARANTITO

Garanzia di rendimento minimo che può essere offerta dall’assicuratore in una polizza vita. Rappresenta la soglia al di sotto della quale non può scendere la rivalutazione della prestazione dell’assicuratore, qualunque sia il risultato della gestione degli investimenti conseguito dall’assicuratore stesso.

TASSO TECNICO

Nelle assicurazioni sulla vita è il rendimento minimo che viene già riconosciuto dall’assicuratore all’atto della conclusione del contratto in sede di determinazione dei premi dovuti dal contraente a fronte del capitale o della rendita inizialmente assicurati.

Per le assicurazioni di capitalizzazione (dove il caso morte è funzione del numero di versamenti già effettuati) il tasso tecnico ha poco significato.

Per le polizze miste (con capitale caso morte pari al capitale assicurato a scadenza sin da dopo il primo versamento) invece il discorso cambia. Il capitale assicurato è infatti la proiezione a scadenza del piano di versamenti al netto di tassazione e caricamenti e rivalutato del tasso tecnico.

In pratica
Se una polizza senza costi di caricamento e gestione ha durata 10 anni e premio annuo 1000 euro, al variare del tasso tecnico si vede che:
- se il tasso tecnico è 0%, il capitale assicurato iniziale è 10.000 euro
- se il tasso tecnico è del 2%, il capitale assicurato iniziale è 11.168 euro
- se il tasso tecnico è del 4%, il capitale assicurato iniziale è 12.486 euro

Che effetto ha un tasso tecnico alto
Un tasso tecnico alto in una polizza mista significa un maggiore costo per tutta la durata della polizza del caso morte. Come si capisce dall'esempio riprotato sopra, con tasso tecnico 4% il capitale iniziale caso morte è superiore di quasi il 25% rispetto ad una polizza equivalente con tasso tecnico 0%, e di conseguenza la fettina di premio prelevata per il caso morte su ogni rata sarà superiore del 25%.

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Effetti della riduzione

Ovviamente dipende molto da polizze e compagnie. Tendenzialmente però in caso di riduzione, la riserva matematica (il "saldo attuale" in termini bancari) viene ridotta di un ammontare all'incirca pari all'attualizzazione dei caricamenti ancora dovuti. In realtà si parla di poco meno, ma se in caso di prosecuzione sareste stati tenuti a versare 100 euro di caricamento annui per 10 anni (1000 euro totali), nella maggior parte dei casi ridurre la polizza equivale a perderne almeno 800.


Perchè ridurre "costa" meno di riscattare

semplice, perchè in caso di riduzione la compagnia incassa subito i caricamenti diretti ma si lascia aperta la possibilità di prelevare annualmente il rendimento trattenuto. Nel caso in cui si decida di liquidare anticipatamente viene appunto fatta pagare una penale pari più o meno all'attualizzazione del costo di gestione degli anni successivi.


Cosa conviene fare

farsi due conti sulla struttura della polizzae sulle penali.. se mancano 2-3 anni alla scadenza può darsi che l'interruzione sia conveniente (alcune compagnie permettono comunque di non versare l'ultima annualità attraverso pratiche di "reinvestimento ad 1 anno" per evitare l'effetto palese di "ho versato 1000 e ottengo 800 dopo un anno"). Nella stragrande maggioranza dei casi INTERROMPERE/RIDURRE/RISCATTARE LA POLIZZA EQUIVALE A PAGARE TUTTI I CARICAMENTI ATTUALIZZATI ed di conseguenza NON E' CONVENIENTE per l'utente.
 
mi sembra che tutta l'analisi esposta sia in termini di costi.

personalmente mi interessano le prestazioni erogate ( in termini di montante rivalutato )

il montante (dopo aver tolto tasse e caricamenti dai premi al momento del versamento del singolo premio) mi si rivaluta secondo quanto pattuito da contratto: cioè MINIMO al tasso tecnico.

se pongo in riduzione non verso più premi ........... ( però tu (perdona la confidenza) dici che la società si prende i soldi attualizzati dei caricamenti sui premi futuri che non verserò :mmmm: ..... e ciò mi sembra strano anche perchè in alcune polizze potenzialmente potrei fare dei versamenti aggiuntivi o pagare premi ridotti) .............. ed il montante accumulato continua a rendere secondo tasso tecnico.

Ovviamente non mi rende una lira in più di quanto già presente come capitale assicurato (lordo) in quanto è già stato fatto lo sviluppo a quel tasso.
Però è pur certo che, se tale tasso tecnico non ci fosse, il capitale assicurato negli anni crescerebbe di meno.


A dimostrazione di ciò è anche il fatto che i tassi tecnici si sono abbassati negli anni e che le società assicuratrici hanno trovato altri sistemi per essere sempre meno vincolate (es: tassi tecnici fissi solo per i primi 10 anni )

ovviamente è la mia opinione di riduttore di polizze NON esperto.

ps: nelle mie polizze , il capitale assicurato iniziale era funzione SOLO dei primi versamenti. Ovviamente ero a conoscenza del capitale assicurato a scadenza in virtù del tasso tecnico e, eventualmente, con ipotesi di rendimenti ad hoc.
 
Ultima modifica:
mi sembra che tutta l'analisi esposta sia in termini di costi.

personalmente mi interessano le prestazioni erogate ( in termini di montante rivalutato )

il montante (dopo aver tolto tasse e caricamenti dai premi al momento del versamento del singolo premio) mi si rivaluta secondo quanto pattuito da contratto: cioè MINIMO al tasso tecnico.

se pongo in riduzione non verso più premi ........... ( però tu (perdona la confidenza) dici che la società si prende i soldi attualizzati dei caricamenti sui premi futuri che non verserò :mmmm: ..... e ciò mi sembra strano anche perchè in alcune polizze potenzialmente potrei fare dei versamenti aggiuntivi o pagare premi ridotti) .............. ed il montante accumulato continua a rendere secondo tasso tecnico.

Ovviamente non mi rende una lira in più di quanto già presente come capitale assicurato (lordo) in quanto è già stato fatto lo sviluppo a quel tasso.
Però è pur certo che, se tale tasso tecnico non ci fosse, il capitale assicurato negli anni crescerebbe di meno.


A dimostrazione di ciò è anche il fatto che i tassi tecnici si sono abbassati negli anni e che le società assicuratrici hanno trovato altri sistemi per essere sempre meno vincolate (es: tassi tecnici fissi solo per i primi 10 anni )

ovviamente è la mia opinione di riduttore di polizze NON esperto.

ps: nelle mie polizze , il capitale assicurato iniziale era funzione SOLO dei primi versamenti. Ovviamente ero a conoscenza del capitale assicurato a scadenza in virtù del tasso tecnico e, eventualmente, con ipotesi di rendimenti ad hoc.

Ripeto quanto detto sopra: le mie considerazioni valgono per il 95% dei casi e ribadisco di non interrompere o ridurre a testa bassa perchè molto spesso (non sempre) le condizioni i interruzione/riduzione/riscatto sono vantaggiose solo per la compagnia. Questo non toglie che ci siano tante compagnie e tanti prodotti e che alcuni prodotti abbiano meccaniche completamente diverse.

Nel tuo caso ti sarai fatto i tuoi conti e sarà anche conveniente interrompere. il rischio è che l'utente medio del forum leggendo ovunque commenti positivi riguardo le interruzioni (e non facendosi i conti - effetto pecora) blocchi le proprie polizze andandoci automaticamente in perdita garantita e pagando di penale tutto quello che andrebbe a risparmiare sui caricamenti futuri.

ps: Quello che ti garantisce la rivalutazione annuale sulla tua polizza non è il tasso tecnico, ma il minimo garantito medio a scadenza. Poi che i due valori coincidano è pura casualità. E' come se parlassi di ipotesi di rendimento presunto e di rendimento garantito.. proprio a livello tecnico è improprio dire che "ottengo xyz ogni anno perchè il mio tasso tecnico è n%".. ottieni xyz perchè hai una garanzia di rendimento minimo di m%. Con garanzia di rendimento del 4% e tasso tecnico 0% otterresti lo stesso che hai adesso. Con tasso tecnico 4% e minimo garantito 0% ogni anno il capitale a scadenza verrebbe ritarato in base al rendimento della gestione (eventualmente anche ridotto se il rendimento effettivo è meno del 4%).
 
Ultima modifica:
Ripeto quanto detto sopra: le mie considerazioni valgono per il 95% dei casi e ribadisco di non interrompere o ridurre a testa bassa perchè molto spesso (non sempre) le condizioni i interruzione/riduzione/riscatto sono vantaggiose solo per la compagnia. Questo non toglie che ci siano tante compagnie e tanti prodotti e che alcuni prodotti abbiano meccaniche completamente diverse.

Nel tuo caso ti sarai fatto i tuoi conti e sarà anche conveniente interrompere. il rischio è che l'utente medio del forum leggendo ovunque commenti positivi riguardo le interruzioni (e non facendosi i conti - effetto pecora) blocchi le proprie polizze andandoci automaticamente in perdita garantita e pagando di penale tutto quello che andrebbe a risparmiare sui caricamenti futuri.

(omissis)

.


Credo che l' utente medio del forum, dopo la lettura di queste diatribe (e' meglio ridurre ? e' meglio interrompere ?) ci pensi per benino e legga anche le clausole in piccolo prima di apporre la fatidica firma...
 
Ciao a tutti,

ho una forma pensionistica individuale, una vecchia polizza ARES FIP da qualche anno acquisita dal gruppo Unicredit CNPvita. L'ho bloccata quest'anno a causa dei costi elevati che sono calcolati sul versamento annuale. Praticamente la polizza sarebbe in attivo ma, proprio a causa degli elevatissimi costi, sono in perdita di qualche centinaio di euro per non parlare dell'inflazione!!

Il contratto firmato qualche anno fà, prevedeva anche la possibilità di trasferire la posizione ad altro fondo complementare MA, con delle forti penali!
Signori, mi sono informato in questi mesi e non è stato facile come sicuramente potete immaginare. Ma più volte il call center della CNP mi ha detto che oggi, grazie alla legge Bersani - per noi piccoli risparmiatori - e purtroppo dico io per questi promotori e istituti, le penali di trasferimento sono state eliminate. Anche per le polizze stipulate precedentemente al decreto, purchè siano decorsi almeno 3 anni dalla stipula stessa. Per avere un qualcosa di scritto, a mia domanda mi hanno risposto con una mail dove per il trasferimento non menzionano ne penali ne costi.

Quindi personalmente trasferirò la mia attuale scadentissima polizza, a SecondaPensione di Amundi. E' un fondo aperto (sono i migliori per la finalità di questo risparmio per via dei costi ridotti) di Credit Agricol. Ho confrontato i fondi aperti presenti sul mercato e SecondaPensione, per me è, non dico la migliore, ma sicuramente una delle migliori.

Sul sito della Covip potete analizzarli tutti. Qui potete scaricare un comodissimo documento per confrontare i costi (ISC):

http://www.covip.it/Indicatore.htm

Da qui potete accedere all'albo:

http://www.covip.it/ALBO.ASP
 
Ciao a tutti,

ho una forma pensionistica individuale, una vecchia polizza ARES FIP da qualche anno acquisita dal gruppo Unicredit CNPvita. L'ho bloccata quest'anno a causa dei costi elevati che sono calcolati sul versamento annuale. Praticamente la polizza sarebbe in attivo ma, proprio a causa degli elevatissimi costi, sono in perdita di qualche centinaio di euro per non parlare dell'inflazione!!

Il contratto firmato qualche anno fà, prevedeva anche la possibilità di trasferire la posizione ad altro fondo complementare MA, con delle forti penali!
Signori, mi sono informato in questi mesi e non è stato facile come sicuramente potete immaginare. Ma più volte il call center della CNP mi ha detto che oggi, grazie alla legge Bersani - per noi piccoli risparmiatori - e purtroppo dico io per questi promotori e istituti, le penali di trasferimento sono state eliminate. Anche per le polizze stipulate precedentemente al decreto, purchè siano decorsi almeno 3 anni dalla stipula stessa. Per avere un qualcosa di scritto, a mia domanda mi hanno risposto con una mail dove per il trasferimento non menzionano ne penali ne costi.

Quindi personalmente trasferirò la mia attuale scadentissima polizza, a SecondaPensione di Amundi. E' un fondo aperto (sono i migliori per la finalità di questo risparmio per via dei costi ridotti) di Credit Agricol. Ho confrontato i fondi aperti presenti sul mercato e SecondaPensione, per me è, non dico la migliore, ma sicuramente una delle migliori.

Sul sito della Covip potete analizzarli tutti. Qui potete scaricare un comodissimo documento per confrontare i costi (ISC):

http://www.covip.it/Indicatore.htm

Da qui potete accedere all'albo:

http://www.covip.it/ALBO.ASP

aspetta prima di buttarti a pesce sul seconda pensione , leggiti bene il mio thread sui fondi garantiti ...

se vuoi comparti garantiti c'è di meglio del seconda pensione , in particolare a mio avviso il genertel , il Fon Sai e soprattutto unipol insieme (se si riuscisse a sottoscrivere) a mio avviso sono migliori
 
Fossi nel chirurgo, non sarei propriamente tranquillo. E' il classico caso di revocatoria da parte dei creditori, come anche la Cassazione ha sancito.

La Cassazione non ha sancito che NON sono impignorabili. Ha solo ribadito quello che già prevede la legge e cioè che detto in maniera molto terra-terra non le si può usare per "fregare" i creditori. Non mi dilungo oltre perchè ci sono altri post sui quali si affronta l'argomento.
Un saluto
 
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