Portafoglio Bond Lunghissimi....in Saecula Saeculorum cap. 26

  • Ecco la 67° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link

Stato
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Temo i nonfarm payrolls di oggi. A fronte dei 275k dell'ultima rilevazione, sia il consensus che il forecast ne stimano 200k.

Ora, venendo da tre mesi di +290k +229k +275k non vorrei sia fin troppo facile deludere una stima così apparentemente ottimistica e far partire di nuovo qualche attacco di isteria
La penso come te però se i rumors arrivati ieri in serata dovessero essere confermati, con due giorni di contrattazioni chiuse davanti potrebbero compensare
 
Buongiorno,una curiosità,ma i rendimenti che da directa sui titoli americani inglobano già i tassi di cambio?
 
Buongiorno,una curiosità,ma i rendimenti che da directa sui titoli americani inglobano già i tassi di cambio?

Non ho Directa, ma a naso , visto che il rendimento serve per stabilire il ritorno a lungo termine o scadenza di un titolo, credo proprio che sia riferito alla valuta in cui il bond è stato emesso ( e sarà rimborsato).

Inglobare i tassi di cambio presupporrebbe conoscere in anticipo il comportamento del cambio Euro/dollaro.

Vado a logica, Directa come detto non ce l'ho
 
Buongiorno,una curiosità,ma i rendimenti che da directa sui titoli americani inglobano già i tassi di cambio?
No, i rendimenti che leggi su directa sono nella valuta del titolo, il cambio lo devi aggiungere tu, quello di giornata lo trovi su investimenti - informazioni operative - cambi per eseguiti su valuta estera (io uso Libera, non so se su dite o classica cambia)
 
Bhe, oggi c'è anche il tasso di disoccupazione insieme e visti i dati di ieri potrebbe essere superiore al consensus, magari brutti dati su nfp potrebbero compensare.
Visti i recenti trascorsi non so che affidabilità dargli, gli ultimi dopo un pò sono stati tutti rivisti al ribasso e nemmeno di valori contenuti. Che senso ha un dato che esce +200K e in sordina dopo qiualche tempo diventa +100K?
 
Buongiorno,una curiosità,ma i rendimenti che da directa sui titoli americani inglobano già i tassi di cambio?
Rendimento espresso in valuta di emissione..
In quanto un valore di ritorno nel futuro non potrebbe essere espresso nella tua valuta vista la variabilità dei tassi di cambio
 
Brent supera i 91$
 

Allegati

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Buon dì 😃

Mensile del VIX....forse prematuro, ma se "salsa"......potrebbe anche dere uno spunto di quello che è successo ad ottobre scorso...

tassol.jpg
 
Visti i recenti trascorsi non so che affidabilità dargli, gli ultimi dopo un pò sono stati tutti rivisti al ribasso e nemmeno di valori contenuti. Che senso ha un dato che esce +200K e in sordina dopo qiualche tempo diventa +100K?
Il "vero" dato in effetti può essere il dato rivisitato. Se viene fuori una cosa del genere, il dato di oggi diventa quasi ininfluente.
 
Il mese scorso i NFP non sono stati brillanti perchè hanno rivisto pesantemente i dati precedenti ed inoltre il dato percentuale ha fatto due uptick non previsti

se fosse stato l'inizio di una tendenza oggi potrebbe essere una buona giornata per i nostri extra lunghi perche JP non si stanca mai di dire senza mezze parole che in caso la disoccupazione salisse taglierebbe immediatamente i tassi (ignorando i decimali di inflazione ancora da eliminare probabilmente)
 
Buongiorno
Settore costruzioni sempre in affanno nella zona euro, da noi regge ancora ma finita la sbornia del 110% dovrebbe scendere più degli altri nei prossimi mesi.

 
Buongiorno
Settore costruzioni sempre in affanno nella zona euro, da noi regge ancora ma finita la sbornia del 110% dovrebbe scendere più degli altri nei prossimi mesi.

come vedi il dato cpi US della prossima settimana?
Non sarà ottimistico quel 0.3% MoM visto l'aumento dei carburanti nel mese di marzo?
 
come vedi il dato cpi US della prossima settimana?
Non sarà ottimistico quel 0.3% MoM visto l'aumento dei carburanti nel mese di marzo?
Spero le stime ci prendano che già un +0.3% non va d'accordo con un ritorno al target anche se pur sempre più basso del +0.4% di febbraio. Loro per me come ripeto da tempo hanno una situazione molto più difficile della zona euro per quanto riguarda un ritorno a target. Per questo motivo la Bce si dovrà staccare dalla Fed, se non lo farà e aspetterà una Fed che magari taglia solo a fine anno se non addirittura nel 2025 si rischia di restare impantanati in un laterale per altri 6 mesi. Ma io sono fiducioso che la Bce salvo sorprese dell'ultimo minuto taglierà 1-2 volte prima della Fed. I dati IPC di aprile saranno più determinanti di quelli di febbraio e marzo.
 
Spero le stime ci prendano che già un +0.3% non va d'accordo con un ritorno al target anche se pur sempre più basso del +0.4% di febbraio. Loro per me come ripeto da tempo hanno una situazione molto più difficile della zona euro per quanto riguarda un ritorno a target. Per questo motivo la Bce si dovrà staccare dalla Fed, se non lo farà e aspetterà una Fed che magari taglia solo a fine anno se non addirittura nel 2025 si rischia di restare impantanati in un laterale per altri 6 mesi. Ma io sono fiducioso che la Bce salvo sorprese dell'ultimo minuto taglierà 1-2 volte prima della Fed. I dati IPC di aprile saranno più determinanti di quelli di febbraio e marzo.
Va sempre ricordato però che le carte della Fed ancora oggi parlano di 3 tagli quest'anno, quindi la mia ipotesi di un solo taglio al massimo verso fine anno è solo un mio parere (che prende in considerazione anche il fatto che a novembre ci saranno le elezioni).
 
Le scommesse dei mercati su una prima sforbiciata imminente dei tassi da parte di Powell & Co. continuano di fatto ad affievolirsi. Per la riunione del Fomc – il braccio di politica monetaria della Banca centrale Usa – di maggio, lo strumento CME Fed WatchTool indica una probabilità pari a quasi il 99% di un nulla di fatto, ovvero di tassi Usa invariati al range attuale, compreso tra il 5,25% e il 5,5%. Per il mese di giugno, la probabilità è scesa invece dal 70,1% di una settimana fa al 62,5%. A far diminuire le speranze di un taglio ai giugno – che i trader avevano dato nelle ultime settimane quasi per certo – è stata la diffusione di altri dati macro, in primis il PMI manifatturiero Usa stilato dall’ISM che, nel mese di marzo, è tornato a superare la soglia di 50 punti – linea di demarcazione tra fase di contrazione (valori al di sotto) e fase di espansione (valori al di sopra) – per la prima volta dal settembre 2022, particolare che è stato più che sufficiente per ribaltare la convinzione su una Fed prossima a tagliare i tassi,: convinzione che era stata riaccesa dalla diffusione, nel giorno del Good Friday, del PCE core, il dato preferito dalla Fed per monitorare il trend dell’inflazione. Insomma, lo spettro dell’inflazione continua ad assillare le banche centrali, soprattutto la Bce e la Fed. Quest’ultima si trova ad agire anche in un contesto in cui l’economia americana continua a rimanere più che solida, rendendo sicuramente meno urgente un taglio immediato dei tassi. Tanto che non è mancato chi ha previsto anche la possibilità che Powell & Co tornino ad alzare i tassi.
 
Le scommesse dei mercati su una prima sforbiciata imminente dei tassi da parte di Powell & Co. continuano di fatto ad affievolirsi. Per la riunione del Fomc – il braccio di politica monetaria della Banca centrale Usa – di maggio, lo strumento CME Fed WatchTool indica una probabilità pari a quasi il 99% di un nulla di fatto, ovvero di tassi Usa invariati al range attuale, compreso tra il 5,25% e il 5,5%. Per il mese di giugno, la probabilità è scesa invece dal 70,1% di una settimana fa al 62,5%. A far diminuire le speranze di un taglio ai giugno – che i trader avevano dato nelle ultime settimane quasi per certo – è stata la diffusione di altri dati macro, in primis il PMI manifatturiero Usa stilato dall’ISM che, nel mese di marzo, è tornato a superare la soglia di 50 punti – linea di demarcazione tra fase di contrazione (valori al di sotto) e fase di espansione (valori al di sopra) – per la prima volta dal settembre 2022, particolare che è stato più che sufficiente per ribaltare la convinzione su una Fed prossima a tagliare i tassi,: convinzione che era stata riaccesa dalla diffusione, nel giorno del Good Friday, del PCE core, il dato preferito dalla Fed per monitorare il trend dell’inflazione. Insomma, lo spettro dell’inflazione continua ad assillare le banche centrali, soprattutto la Bce e la Fed. Quest’ultima si trova ad agire anche in un contesto in cui l’economia americana continua a rimanere più che solida, rendendo sicuramente meno urgente un taglio immediato dei tassi. Tanto che non è mancato chi ha previsto anche la possibilità che Powell & Co tornino ad alzare i tassi.
Si ma la storiella che le banche centrali non tagliano per qualche indice ISM sopra 50 e in ripresa io non me la bevo, le banche centrali al limite guardano la crescita dei salari ma soprattutto l'inflazione. Se la Core PCE scendesse al 2% per me la Fed taglierebbe anche con indici ISM a 80. E la storiella che un'economia forte porta solo inflazione allo stesso modo non me la sono mai bevuta.
 
Si ma la storiella che le banche centrali non tagliano per qualche indice ISM sopra 50 e in ripresa io non me la bevo, le banche centrali al limite guardano la crescita dei salari ma soprattutto l'inflazione. Se la Core PCE scendesse al 2% per me la Fed taglierebbe anche con indici ISM a 80. E la storiella che un'economia forte porta solo inflazione allo stesso modo non me la sono mai bevuta.
Inflazione dipende dalla moneta che circola e basta.
Ism o altro fanno ben poco.
 
Ringraziamo i vari superbonus..
Se realmente arriva una recessione voglio vedere dove arrivano sti rapporti..
In Germania hanno un limite sancito dalla costituzione per non sforare.. difatti, se sforano, vanno in corte dei conti..
Noi.. NO..

Italia, deficit/Pil trim4 migliora su anno a 5,5%, 2023 confermato a 7,2% -Istat​

ROMA, 5 aprile (Reuters) - Nel quarto trimestre dello scorso anno l'indebitamento delle Amministrazioni pubbliche sul Pil è migliorato in termini tendenziali, mentre Roma si prepara a una procedura per deficit eccessivo.

Secondo le stime diffuse stamani da Istat, nel periodo ottobre-dicembre il rapporto deficit/Pil è passato a 5,5% dal 6,7% (rivisto da 6,1%) di un anno prima.
 
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