Mi sembra veramente strano che nessuno commenti lo studio scientifico da me postato stamani ed invece si continui a fare congetture sull'andamento dei rendimenti dei nostri bond senza nessun commento....
lo studio dice cose risapute, per gente che segue questa discussione dal capitolo 1 (non da tanto, era appena l'anno scorso) o quella sui centenari austriaci. tutta la parte delle call, su come influisce e quanto sia miscoconosciuta è inutile, perchè i titoli di stato non hanno call.
è descrittivo, nessuna nuova formula, nessuna ipotesi e relativa dimostrazione. la sezione II sulla relazione tra questi bond e la curva dei tassi di interesse sarebbe interessante ma non è approfondita.
la sezione III è dal punto di vista dell'emittente, e quindi non ci interessa. l'unica curiosità è che secondo loro emettere un bond centenario può essere una buona idea perchè costa spannometricamente appena un punto base all'anno rispetto a scadenze più corte, e questo ci dice di quanto dovrebbe pendere la curva.
la sezione IV su duration e convessità dice cose risapute
la sezione V presenta qualche caso reale ma si limita a fornire i dati, senza nessuno sforzo di astrazione, di generalizzazione, di ricondurre il caso reale a modelli e formule conosciute.
complessivamente come prodotto scientifico è molto deludente, non oltre il livello di tesi di una laurea triennale
Se vedi quello studio ce ne sono di emessi ben prima del Messico. I perpetui mi pare siano strumenti diversi o no?
in Olanda vengono emessi e poi contrattati sulla borsa di Amsterdam dal 1600; all'inizio erano emessi dalle società/consorzi che costruivano e poi gestivano i sistemi idraulici per le bonifiche
famoso il caso di un bond perpetuo olandese degli inizi del 1600, ora detenuto dall'università di Yale, che ancora paga le cedole
delle obbligazioni corporate non mi (pre)occupo, so che ce n'è migliaia