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Bhè il cambio è dettato da una serie di fattori, uno di questi è dato dal tasso di interesse stabilito da BCE nel caso Europeo e FED nel caso americano, e le politiche monetarie di entrambe le regioni tenderanno nel lungo periodo ad allinearsi per forza di cose visto che viviamo in un mondo globalizzato e con un sistema capitalistico, non è interesse di nessuno avere un cambio nettamente a favore di uno o dell'altro mercato.
Questo non vuol dire che non ci siano fluttuazioni, ma che sono più apprezzabili nel breve, meno nel lungo.
Ammesso che quanto sopra sia corretto e la media USD/EUR sia - ad esempio - 1,18, dovresti entrare sul mercato solo quando il rapporto di cambio è 1,18 e uscire quando il tasso di cambio è ancora 1,18. Lo puoi fare investendo e disinvestendo solo in quei momenti. Coincidono con quelli del tuo orizzonte temporale? Molto improbabile. Tra un 1,18 e un altro 1,18, il tasso di cambio magari va vicino a 0,8 e 1,6 e può rimanere lontano da 1,18 anche per diversi anni di seguito. Se quando devi/dovrai disinvestire il tasso di cambio è lontano da 1,18 ti affidi alla fortuna: guadagnerai di più o di meno a seconda di come vuole il caso.
Se c'è il caso di mezzo, significa che non si possono fare previsioni: ecco perché si parla di rischio di cambio. A volte può andar bene, a volte no.
Ma, a parte questo, non si tiene mai o quasi mai conto dell'aumento di volatilità dell'investimento dovuto alle fluttuazioni del tasso di cambio, che è inevitabili che ci sono sempre, in continuazione. Anche se entri a 1,18 ed esci a 1,18, la volatilità in mezzo l'hai subita per forza di cose.
Qualcuno vuole provare a stimare l'andamento futuro del tasso di cambio? Buona fortuna: anche se non c'è accordo totale al riguardo, sembra che il modello random walk usato nella stima dei tassi di cambio non produca risultati inferiori a quelli ottenuti con modelli di serie storiche univariate, modelli autoregressivi vettoriali o modelli strutturali.
Questo è evidente... anche se tutti parlano di "rischio" valuta e non "opportunità" valuta...
Per quello che ho scritto sopra. In altre parole, il cambio aperto non modifica il rendimento atteso di un investimento (o, al limite, solo per la parte del maggior costo dell'alternativa hedgiata, se il TER è più alto), ma ne aumenta la volatilità.
Perchè dici che il PAC aggiunge volatilità nell'azionario o obbligazionario? Mi sfugge il concetto, vorrei saperne di più.
Grazie
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No, intendevo il contrario ma forse mi sono espresso male: il PAC "media il rischio di cambio" nel senso che lo abbassa, dato che il PAC riduce la volatilità attesa di un investimento.