Portafoglio pigro, consistenza portafoglio e tranquillità (Vol IX)

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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Stato
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Ciao Greedy, grazie per la tua risposta, provo a commentarla perchè, nonostante abbia letto il tuo libro, e altri, faccio ancora fatica a mettere insieme tutti i pezzi del puzzle, quindi perdonerai le mie domande ingenue :)

L'investitore europeo stessa pappa: non ha alcun senso comprare bond americani o giapponesi, se ci si fida della politica monetaria della BCE e si vive in un continente non in eterna recessione e con una politica monetaria vagamente sensata.
Perchè dici questo? Perchè ci si espone al rischio valuta o per altri ragionamenti che mi sfuggono?

Ma questo non è più: i tassi sono zero da anni sia che siamo in espansione economica che se stiamo in recessione. I bund tedeschi a 10 anni rendono zero, sotto zero o zero virgola da non so quanto tempo e lo stesso per bond svizzeri o danesi etc. Perchè un investitore europeo dovrebbe comprare bund trentennali o decennali per completare il suo portafoglio lazy. Ecco allora che nasce l'illusione di poter comprare bond USA che rendono di più e rappresentano un cuscinetto (come dimostrato pesantemente a marzo 2020) però senza rischio cambio, perchè quello è cattivo e va tolto.
Ho paura che molti pensino di poter comprare bond che rendono 2,5% in dollari, però hedgiati ossia in euro, come se fosse possibile godere dei rendimenti americani in Europa. Consiglio a questi signori di andarsi a vedere, per esempio, di vedere quanto rende un bond turco e italiano stessa scadenza in dollari e in euro.

Quindi chi compra bond con hedge sta sicuramente eliminando il rischio cambio e su questo non ci piove rinunciando al rendimento differenziale bund - treasury. Quindi se un bond senza hedge rende 2% quello con hedge rende 0% che è più o meno la differenza tra un bund a tre mesi e un treasury a tre mesi.
Quindi per te un investitore europeo non dovrebbe investire in bond USA (con protezione) perchè si illuderebbe di rendimenti che in realtà verrebbero azzerati dai costi di protezione. E aggiungo, qualora non si scegliesse la protezione valutaria, il rischio sarebbe ancora maggiore... ho capito bene?

Una volta che si è capito questo e che in un portafoglio 60-40 il grosso della volatilità deriva dalla parte azionaria, hesge o non hedge è questione quasi di lana caprina. Certo in un portafoglio 20-80 la questione sarà diversa.
Perchè di fatto sulla parte azionaria l'hedge non lo consideri proprio... se si investe in USA azionario, con portafoglio lazy, per un europeo non ha senso la protezione?

Chi si vuole hedgiare faccia pure, io continuo con i prodotti no hedge perchè secondo me il dollaro amplifica i movimenti difensivi, fermo restando che ho 70% dei bond in valuta euro in attesa (probabilmente vana) di una normalizzazione della politica monetaria BCE, perchè se i rendimenti stanno sempre a zero o sottozero la parte bond ci fai molto molto poco a meno di non postulare tassi interbancari a -2% -3%.
Ti stai riferendo solo alla parte obbligazionaria o anche azionaria?
 
Ammesso che quanto sopra sia corretto e la media USD/EUR sia - ad esempio - 1,18, dovresti entrare sul mercato solo quando il rapporto di cambio è 1,18 e uscire quando il tasso di cambio è ancora 1,18. Lo puoi fare investendo e disinvestendo solo in quei momenti. Coincidono con quelli del tuo orizzonte temporale? Molto improbabile. Tra un 1,18 e un altro 1,18, il tasso di cambio magari va vicino a 0,8 e 1,6 e può rimanere lontano da 1,18 anche per diversi anni di seguito. Se quando devi/dovrai disinvestire il tasso di cambio è lontano da 1,18 ti affidi alla fortuna: guadagnerai di più o di meno a seconda di come vuole il caso.

Se c'è il caso di mezzo, significa che non si possono fare previsioni: ecco perché si parla di rischio di cambio. A volte può andar bene, a volte no.
Ho capito cosa intend, ovvio se mi serve disinvestire le condizioni "favorevoli" sono 2 su 3 = 1) stesso tasso (medio) degli investimenti o 2) tasso più alto.

Ma, a parte questo, non si tiene mai o quasi mai conto dell'aumento di volatilità dell'investimento dovuto alle fluttuazioni del tasso di cambio, che è inevitabili che ci sono sempre, in continuazione. Anche se entri a 1,18 ed esci a 1,18, la volatilità in mezzo l'hai subita per forza di cose.
Chiaro anche qui, la volatilità è il rumore fra quando investi e quando disinvesti.

Qualcuno vuole provare a stimare l'andamento futuro del tasso di cambio? Buona fortuna: anche se non c'è accordo totale al riguardo, sembra che il modello random walk usato nella stima dei tassi di cambio non produca risultati inferiori a quelli ottenuti con modelli di serie storiche univariate, modelli autoregressivi vettoriali o modelli strutturali.

Per quello che ho scritto sopra. In altre parole, il cambio aperto non modifica il rendimento atteso di un investimento (o, al limite, solo per la parte del maggior costo dell'alternativa hedgiata, se il TER è più alto), ma ne aumenta la volatilità.
Chiarissima la tua posizione, grazie mille.
 
nei lazy portafolios l'hedge non esiste è un concetto assolutamente privo di senso per l'investitore americano. Infatti tutti i portafogli che ho esaminato (quasi un centinaio) prevedono tutti l'uso esclusivo di treasury USA per la parte bond, tranne forse un paio che includono corporate bonds e bond europa/emergenti senza copertura. E su questo c'è poco da discutere. Nei lazy l'obbligazionario non serve a generare rendimento ma ad attutire la volatilità grazie alla correlazione inversa con le stocks. Le azioni danno il rendimento, oro e bond servono solo per quello.

L'investitore europeo stessa pappa: non ha alcun senso comprare bond americani o giapponesi, se ci si fida della politica monetaria della BCE e si vive in un continente non in eterna recessione e con una politica monetaria vagamente sensata. Ma questo non è più: i tassi sono zero da anni sia che siamo in espansione economica che se stiamo in recessione. I bund tedeschi a 10 anni rendono zero, sotto zero o zero virgola da non so quanto tempo e lo stesso per bond svizzeri o danesi etc. Perchè un investitore europeo dovrebbe comprare bund trentennali o decennali per completare il suo portafoglio lazy. Ecco allora che nasce l'illusione di poter comprare bond USA che rendono di più e rappresentano un cuscinetto (come dimostrato pesantemente a marzo 2020) però senza rischio cambio, perchè quello è cattivo e va tolto.
Ho paura che molti pensino di poter comprare bond che rendono 2,5% in dollari, però hedgiati ossia in euro, come se fosse possibile godere dei rendimenti americani in Europa. Consiglio a questi signori di andarsi a vedere, per esempio, di vedere quanto rende un bond turco e italiano stessa scadenza in dollari e in euro.

Quindi chi compra bond con hedge sta sicuramente eliminando il rischio cambio e su questo non ci piove rinunciando al rendimento differenziale bund - treasury. Quindi se un bond senza hedge rende 2% quello con hedge rende 0% che è più o meno la differenza tra un bund a tre mesi e un treasury a tre mesi.

Una volta che si è capito questo e che in un portafoglio 60-40 il grosso della volatilità deriva dalla parte azionaria, hesge o non hedge è questione quasi di lana caprina. Certo in un portafoglio 20-80 la questione sarà diversa.

Chi si vuole hedgiare faccia pure, io continuo con i prodotti no hedge perchè secondo me il dollaro amplifica i movimenti difensivi, fermo restando che ho 70% dei bond in valuta euro in attesa (probabilmente vana) di una normalizzazione della politica monetaria BCE, perchè se i rendimenti stanno sempre a zero o sottozero la parte bond ci fai molto molto poco a meno di non postulare tassi interbancari a -2% -3%.

Quindi non conviene hedgiare ma comprare bond in Euro. In questo momento si possono affiancare bond in Euro della Romania per alzare il rendimento medio della parte bond. Cosa me pensi?
 
Quindi non conviene hedgiare ma comprare bond in Euro. In questo momento si possono affiancare bond in Euro della Romania per alzare il rendimento medio della parte bond. Cosa me pensi?

Vedi Greedy, siamo ancora qui su questo punto con utenti magari meno esperti, che traggono leggi universali dalle tue parole. Dovresti specificare che il differenziale tra i tassi è così oggi. Potrà anche essere peggio domani, ma non è detto che sarà così per sempre. Ripeto, oggi è così, ma domani non si sa. Si veda post 1758 di Dedalo in cui analizza per la centesima volta il fenomeno.

Vabbè, comunque siamo sempre a parlare delle stesso cose. Sono molto vicino a rinunciare.

Video davvero ben fatto. Per chi ha bisogno di una rinfrescata dei concetti base.
[Podcast #98] Quotazioni in picchiata? Ecco cosa sta SUCCEDENDO - YouTube

Saluti.
 
a me sembra che fate troppe questioni matematiche e poche di economia. il differenziale dei tassi è destinato a perdurare a meno di rottura della moneta unica. ma questi sono discorsi che hanno fatto persone molto più esperte di me nella sezione bond. il tasso dei bund non è basso così per caso, è assolutamente irrazionale e sconta il fatto che il bund è un bene rifugio molto al di là di essere un bond risk free.
Comunque in effetti mi sono stufato di parlare di hedge valutari che secondo me non servono a niente e di teorie economiche complesse che non si possono spiegare in due righe al di la degli aspetti strettamente matematici sulla volatilità dei sottostanti. Si potrebbe parlare per ore e qualcuno sta equivocando quello che dico, su questo devo dare ragione a H-abaddon.
e soprattutto chi si avvicina al metodo pigro, prima di guardare i rischi valutari, deve capire molte altre cose molto bene ;)
 
Il mio consiglio è di utilizzare Google sheet. Il motivo è che tramite la pratica funzione googlefinance è possibile inserire direttamente in tabella i valori attuali degli ETF (bisogna un po' smanettare coi ticker ma generalmente sono quelli con cui il prodotto è presente su Xetra).
Es
VWCE40%=googlefinance("VWCE";"price")QTA
ZPRV20%=googlefinance("Fra:ZPRV";"price")
XG7S20%=googlefinance("Fra:XG7S";"price")
XGIU10%=googlefinance("Fra:XGIU";"price")
SGLD10%=googlefinance("INDEXEURO:ISGLD";"price")
CASH10%1QTA

a questo punto si fanno dei calcoli banali banali. Prezzo*Quantità di ogni asset viene la somma allocata, somma allocata/totale è la percentuale allocata. Percentuale target - percentuale allocata è lo scostamento.
Ad ogni intervallo o quando si deve aggiungere la quota del PAC, si verifica:

- quanto è lo scostamento e si decide una soglia minima per ribilanciare. Ad esempio se si sceglie la soglia del 10%, significa che 40% può variare da 36% minimo a 44% max. La soglia è assolutamente soggettiva.
- Se e solo se la soglia è superata (ad esempio ho deciso che alloco il 40% e sono invece al 30%) provvedo a ribilanciare

con un po di dimestichezza con il conditional formatting e semplici funzioni excel è possibile visualizzare un cruscotto tutto automatico dove per esempio c'è una colonna che già presenta con un SI o NO se ribilanciare o meno. A quel punto è tutta questione di attenersi alle regole stabilite ;)

grazie
 
a me sembra che fate troppe questioni matematiche e poche di economia. il differenziale dei tassi è destinato a perdurare a meno di rottura della moneta unica. ma questi sono discorsi che hanno fatto persone molto più esperte di me nella sezione bond. il tasso dei bund non è basso così per caso, è assolutamente irrazionale e sconta il fatto che il bund è un bene rifugio molto al di là di essere un bond risk free.
Comunque in effetti mi sono stufato di parlare di hedge valutari che secondo me non servono a niente e di teorie economiche complesse che non si possono spiegare in due righe al di la degli aspetti strettamente matematici sulla volatilità dei sottostanti. Si potrebbe parlare per ore e qualcuno sta equivocando quello che dico, su questo devo dare ragione a H-abaddon.
e soprattutto chi si avvicina al metodo pigro, prima di guardare i rischi valutari, deve capire molte altre cose molto bene ;)

Si è qui anche per imparare ed avere smentite e conferme, quindi questi confronti fanno più che bene al forum e all'investitore inesperto.
 
Perché, se mi è consentito, stimare questo, ovvero che nel lungo periodo costo e rendimento generato dall'hedging si compensino, non è statisticamente equivalente a dire che nel lungo periodo le politiche monetarie, ed i relativi differenziali di cambio, tendano ad andare in compensazione?

Ottima osservazione Joshua77. Essenzialmente - credo - perché (come ho scritto in un ampio articolo che pubblicherò a breve), il tasso di cambio tra due valute dipende da molti fattori macroeconomici che caratterizzano gli Stati in cui circolano tali valute: tra i più importanti troviamo il differenziale tra i tassi di inflazione, quello tra i tassi di interesse, i deficit di bilancio, il debito pubblico, la bilancia dei pagamenti, l’andamento economico e così via.
In altre parole, i tassi di cambio non sono influenzati soltanto dai tassi di interesse.

Comunque, anche se si prende per valido il fatto che i tassi di cambio tornino sui valori medi (la media è di per sé una quantità che si modifica nel tempo, ma ipotizziamo che sia una media stabile), rimangono 2 grossi problemi nell'esporsi (troppo) al tasso di cambio:

- Non si ha alcuna garanzia che la regressione verso la media avvenga in concomitanza dell'orizzonte temporale dell'investitore. Ovvero, esempio che ho fatto in precedenza: se la media del tasso di cambio è 1,18 le probabilità che io compri e venda su quei valori sono molto basse. Più probabilmente, i valori saranno (più o meno) distanti e questo avrà un impatto positivo o negativo sul rendimento --> rischio di cambio. Il rendimento dell'investimento sarà impattato dall'andamento dei mercati sottostanti (rischio mercato) + l'andamento del tasso di cambio (rischio di cambio).
Ovviamente 1,18 è un valore ipotetico: se entro a 1,1 il discorso vale con l'uscita a 1,1. Se entro a 0,95 uguale.

- Se sono fortunato ed entro ed esco col tasso di cambio sugli stessi valori, la volatilità dell'investimento sarà stata comunque quasi sicuramente (per non dire sicuramente) un po' o molto più alta dello stesso investimento hedgiato. Un investimento più è volatile e - per definizione - più è rischioso, almeno in un'ottica di investimento lazy.

Si dovrebbe allora hedgiare sempre e comunque o investire soltanto nell'area euro? No, non ho mai detto questo. E' una possibilità ma si può anche non hedgiare niente, sono scelte di ogni investitore: ognuno si accolla il rischio che desidera. L'importante è fare scelte consapevoli.

Io consiglio di hedgiare almeno tutta la parte obbligazionaria e un 50% di quella azionaria che non sono dell'area euro. Altri consigliano diversamente. Ognuno è libero di fare quello che vuole con i propri soldi.
 
Quindi tu consideri accettabile l'hedging si treasuries per dare stabilità al portafoglio?

Io sì, nel momento in cui si scelgano i treasuries all'interno di un lazy portfolio. Considerate che quasi tutti i lazy più conosciuti vengono dagli USA e chi li ha pensati li ha pensati senza rischio di cambio (il dollaro è la loro valuta). L'investitore dell'area euro che utilizza uno di questi lazy deve adattarlo all'area euro, e allora invece dei treasuries dovrebbe utilizzare i bond dell'area euro.

Però per una maggiore diversificazione potrebbe utilizzare anche i treasuries: se non li hedgia, quella parte obbligazionaria nel lazy avrà una volatilità molto più alta della volatilità "naturale" dei treasuries. Ho un'idea di quanto sia? Me la voglio accollare? Ok, va bene non hedgiare. Non me la voglio accollare? Hedgio o rinuncio ai treasuries per i bond dell'area euro. Così facendo diversifico di meno, è ovvio, ma questo è il problema di chi vive nell'area euro che rappresenta un 8% circa dei mercati mondiali rispetto a chi vive negli USA che rappresentano un buon 60% dei mercati mondiali.
 
A onor del vero a voler fare come dice Dedalo ho paura che i prodotti non esistano. Ad esempio c'è un corrispondente di us10 ?

Per la parte azionaria sono assolutamente contrario ad hedge e così per emergenti , anche bond. Il motivo è molto semplice: l'azienda è un bene di reale e come tale va trattata. Non è che un chilo d'oro cambia valore se il dollaro scende. Così una Amazon secondo voi che ha metà del business fuori USA se il dollaro perde la metà dimezza il valore? Ormai è tutto internazionalizzato, l'idea stessa di valuta non ha alcun senso.
Così si illude chi magari compra un LVMH di avere un oggetto in euro ovviamente visto che i cambi incidono di profitti.
Bond emergenti in dollari tipicamente soffrono se il dollaro sale perché ne aumenta il peso in valuta locale quindi secondo me si hedgiano da soli in buona parte.
Resta il discorso dei treasury che non sono un bene reale ma un pagherò in valuta.
D'altronde chi sceglie la finanza sceglie giocoforza il dollaro e se fare -+10% sulla valuta vi spaventa beh. A me spaventerebbe perdere le performance straordinarie dei mercati piuttosto di fronte al quale le fluttuazioni valutarie lasciano il tempo che trovano
 
A onor del vero a voler fare come dice Dedalo ho paura che i prodotti non esistano. Ad esempio c'è un corrispondente di us10 ?

Per la parte azionaria sono assolutamente contrario ad hedge e così per emergenti , anche bond. Il motivo è molto semplice: l'azienda è un bene di reale e come tale va trattata. Non è che un chilo d'oro cambia valore se il dollaro scende. Così una Amazon secondo voi che ha metà del business fuori USA se il dollaro perde la metà dimezza il valore? Ormai è tutto internazionalizzato, l'idea stessa di valuta non ha alcun senso.
Così si illude chi magari compra un LVMH di avere un oggetto in euro ovviamente visto che i cambi incidono di profitti.
Bond emergenti in dollari tipicamente soffrono se il dollaro sale perché ne aumenta il peso in valuta locale quindi secondo me si hedgiano da soli in buona parte.
Resta il discorso dei treasury che non sono un bene reale ma un pagherò in valuta.
D'altronde chi sceglie la finanza sceglie giocoforza il dollaro e se fare -+10% sulla valuta vi spaventa beh. A me spaventerebbe perdere le performance straordinarie dei mercati piuttosto di fronte al quale le fluttuazioni valutarie lasciano il tempo che trovano

Qualcosa ci sarebbe, come VDTE o 7USH.

Sul discorso che l'idea stessa di valuta non ha alcun senso non sono d'accordo, ma va bene così, ognuno rimanga pure con le sue idee.
 
Vedi Greedy, siamo ancora qui su questo punto con utenti magari meno esperti, che traggono leggi universali dalle tue parole. Dovresti specificare che il differenziale tra i tassi è così oggi. Potrà anche essere peggio domani, ma non è detto che sarà così per sempre. Ripeto, oggi è così, ma domani non si sa. Si veda post 1758 di Dedalo in cui analizza per la centesima volta il fenomeno.

Vabbè, comunque siamo sempre a parlare delle stesso cose. Sono molto vicino a rinunciare.

Video davvero ben fatto. Per chi ha bisogno di una rinfrescata dei concetti base.
[Podcast #98] Quotazioni in picchiata? Ecco cosa sta SUCCEDENDO - YouTube

Saluti.

Visto che se ne parla per la centesima volta, mi unifichi un thread dove questi argomenti vengono trattati nel dettaglio?

Vedo che c’è poca pazienza da parte dei “veterani”…

Utile il video, grazie mille.
 
Si è qui anche per imparare ed avere smentite e conferme, quindi questi confronti fanno più che bene al forum e all'investitore inesperto.

La penso come te, ho provato più volte a chiedere spiegazioni sull’argomento ma con scarsi risultati… pazienza, cercherò altrove!
 
Cosa non è chiaro? Penso che Dedalo, Greedy e Abaddon e altri siano stati molto chiari…
 
Qualcosa ci sarebbe, come VDTE o 7USH.

Sul discorso che l'idea stessa di valuta non ha alcun senso non sono d'accordo, ma va bene così, ognuno rimanga pure con le sue idee.

È un concetto espresso in maniera tranchant ma se le aziende specialmente big cap realizzano il 70% dei profitti e oltre in aree fuori dal mercato domestico, il fatto che una Microsoft, Amazon, L'Oréal, LVMH, Nike e quello che volete abbiamo contabilità in moneta nazionale, ha così tanta importanza? Questo era quello che volevo dire
 
Visto che se ne parla per la centesima volta, mi unifichi un thread dove questi argomenti vengono trattati nel dettaglio?

Vedo che c’è poca pazienza da parte dei “veterani”…

Utile il video, grazie mille.

Ai miei figli,
quando chiedono qualcosa in malo modo, come se nella loro mente avessero un diritto dovuto ma non ancora goduto, mi limito a dirgli : "Per pia...." e poi loro completano la frase in un attimo. E' chiedere tropp sperare in tanta cortesia anche in questa sede? E' tutto dovuto anche qui? Forse sì. Ottimo.

Comunque, mie considerazioni da "impaziente veterano" a parte, ne ho approfittato per cercare un pò online - attività questa che dovrebbe essere endemica nel nuovo che avanza - qualcosa che fosse diverso dalla solita decina di link che potrai ritrovare nelle pagine indietro, ed ho recuperato questa interessante intervista:

VIDEO: Quando serve coprirsi dal rischio di cambio | Morningstar

Riporto un passaggio che sintetizza molto bene il tema:

Benz: Voi avete quindi deciso di coprire dal rischio di cambio la vostra esposizione obbligazionaria estera, ma non lo avete fatto per la parte equity. Perché?
Jestice: Un’altra ottima domanda. Le azioni sono una classe di attivito piuttosto volatile già di per sé, come misurato dalla deviazione standard. Anche le valute lo sono. Quando guardiamo la volatilità che la moneta aggiunge a un portafoglio azionario, quindi la volatilità della valuta, quella delle azioni e la correlazione dei due, in realtà vediamo che l’esposizione valutaria aggiunge solo un modesto aumento della volatilità totale di un portafoglio azionario.
Quando guardiamo le obbligazioni, la situazione è molto diversa. I bond rappresentano la parte più stabile nella maggioranza dei portafogli. Così, quando si analizzano i loro movimenti, si scopre che la valuta è in realtà molto volatile, mentre i rendimenti obbligazionari sono stabili. Quindi, se si ha un portafoglio di bond globali internazionali senza copertura valutaria, circa i due terzi della volatilità totale proviene delle fluttuazioni delle monete.
A nostro avviso, il ruolo del reddito fisso in un portafoglio è quello di minimizzare la volatilità. Quindi, coprendo l’esposizione obbligazionaria, si torna ad avere bassa volatilità per la parte a reddito fisso, il che pensiamo sia appropriato all’interno di un’esposizione diversificata. Quindi, se i costi della coperura sono gli stessi per azioni e obbligazioni, allora vale più la pena di pagare quel costo per eliminare i due terzi della volatilità del reddito fisso. Non vale invece la pena di sostenere lo stesso costo per eliminare una quantità molto modesta di volatilità nella parte azionaria. Quindi, copriamo solo il reddito fisso.

Specifico che quanto scritto sopra non è la legge. Niente è legge negli investimenti. E' un modo di vedere la questione che mi trova concorde. Tutto qui.
 
la posizione di Vanguard non mi trova d'accordo :D (ma questo già l'ho scritto varie volte) e nn rappresenta per quanto mi riguarda la teoria pigra tout-court. Non tanto per l'hedge (di cui come già detto non si parla mai in teoria pigra "ammerikena") ma per l'uso di un aggregate invece di soli governativi.
Questo è assolutamente un errore per quanto mi riguarda, perchè sono molto meno decorrelati all'azionario. Comunque se uno vuole fare un calderone di tutto e di più può mettere un aggregate, ma non ci vedo molto senso. Tra l'altro c'è anche un discorso di tassazione differenziata.

Detto questo, siccome il LS così è fatto e i vantaggi di un prodotto del genere sono molto superiori agli svantaggi (di avere un po' di corporate bonds) ci si acchiappa il LS specie se 60 o 80 e si ingoia Hedge e Corporate.

Viceversa se si usano prodotti separati per bond e azioni più vado avanti e più mi piace US10 (che esiste anche in versione coperta per i maniaci U10H a distribuzione) perchè è in assoluto il prodotto che ha dimostrato di ridurre la volatilità del ptf nei momenti critici (vedi spike del 5 marzo ad esempio).

rispondo anche alla domanda sulla Romania: no bond di quel tipo non vanno bene in un ptf pigro. La mia esposizione vs questi bond è esclusivamente tattica (sul mio ptf on-line le parti tattiche sono segnate con "No" nella colonna core). Bond lunghi e al limite dell'investment grade si comportano molto più come un'azione che come un bond.
 
la posizione di Vanguard non mi trova d'accordo :D (ma questo già l'ho scritto varie volte) e nn rappresenta per quanto mi riguarda la teoria pigra tout-court. Non tanto per l'hedge (di cui come già detto non si parla mai in teoria pigra "ammerikena") ma per l'uso di un aggregate invece di soli governativi.
Questo è assolutamente un errore per quanto mi riguarda, perchè sono molto meno decorrelati all'azionario. Comunque se uno vuole fare un calderone di tutto e di più può mettere un aggregate, ma non ci vedo molto senso. Tra l'altro c'è anche un discorso di tassazione differenziata.

Detto questo, siccome il LS così è fatto e i vantaggi di un prodotto del genere sono molto superiori agli svantaggi (di avere un po' di corporate bonds) ci si acchiappa il LS specie se 60 o 80 e si ingoia Hedge e Corporate.

Viceversa se si usano prodotti separati per bond e azioni più vado avanti e più mi piace US10 (che esiste anche in versione coperta per i maniaci U10H a distribuzione) perchè è in assoluto il prodotto che ha dimostrato di ridurre la volatilità del ptf nei momenti critici (vedi spike del 5 marzo ad esempio).

rispondo anche alla domanda sulla Romania: no bond di quel tipo non vanno bene in un ptf pigro. La mia esposizione vs questi bond è esclusivamente tattica (sul mio ptf on-line le parti tattiche sono segnate con "No" nella colonna core). Bond lunghi e al limite dell'investment grade si comportano molto più come un'azione che come un bond.


Mi hai fatto andare fino a pagina 169 per recuperare il portafoglio dell'oracolo... :D

Ho notato che nel tuo portafoglio del 38% della componente bond possiedi bond corporate di società singole per l'11,8%, bond Romania per il 12,85% e Turchia per il 3,35% e solamente il 3,6% in bond globali a cambio aperto.
Quindi, in pratica, il 31% della tua parte bond è corporate non diversificata, il 34% sono titoli di stato di paesi singoli e meno del 10% (9,5%) sono bond globali a cambio aperto.

Ma sopra non avevi detto l'esatto contrario? Chiedo per capire, senza nessuna vena polemica.
 
Ai miei figli,
quando chiedono qualcosa in malo modo, come se nella loro mente avessero un diritto dovuto ma non ancora goduto, mi limito a dirgli : "Per pia...." e poi loro completano la frase in un attimo. E' chiedere tropp sperare in tanta cortesia anche in questa sede? E' tutto dovuto anche qui? Forse sì. Ottimo.
Ero dal telefono e la parola "unifichi un thread" in realtà era "indichi un thread", detto questo la sostanza non cambia credo, mi sono permesso di chiederti di indicarmi dove vengono trattati questi argomenti così ho modo di studiarli, con tutta l'umiltà di chi queste cose le sta imparando. Non capisco il discorso sul "per piacere" visto che ti ringrazio a fine post per il link al video e quello che ti chiedo, ma evidentemente un futuro userò anche il per piacere, per evitare un'altra ramanzina sulla buona educazione...

Comunque, mie considerazioni da "impaziente veterano" a parte, ne ho approfittato per cercare un pò online - attività questa che dovrebbe essere endemica nel nuovo che avanza - qualcosa che fosse diverso dalla solita decina di link che potrai ritrovare nelle pagine indietro, ed ho recuperato questa interessante intervista:

VIDEO: Quando serve coprirsi dal rischio di cambio | Morningstar
"Impaziente veterano" non ha un'accezione negativa per me, non vorrei l'avessi vissuta diversamente. Comunque ti ringrazio per il link, lo leggerò con molta attenzione.

Riporto un passaggio che sintetizza molto bene il tema:

Benz: Voi avete quindi deciso di coprire dal rischio di cambio la vostra esposizione obbligazionaria estera, ma non lo avete fatto per la parte equity. Perché?
Jestice: Un’altra ottima domanda. Le azioni sono una classe di attivito piuttosto volatile già di per sé, come misurato dalla deviazione standard. Anche le valute lo sono. Quando guardiamo la volatilità che la moneta aggiunge a un portafoglio azionario, quindi la volatilità della valuta, quella delle azioni e la correlazione dei due, in realtà vediamo che l’esposizione valutaria aggiunge solo un modesto aumento della volatilità totale di un portafoglio azionario.
Quando guardiamo le obbligazioni, la situazione è molto diversa. I bond rappresentano la parte più stabile nella maggioranza dei portafogli. Così, quando si analizzano i loro movimenti, si scopre che la valuta è in realtà molto volatile, mentre i rendimenti obbligazionari sono stabili. Quindi, se si ha un portafoglio di bond globali internazionali senza copertura valutaria, circa i due terzi della volatilità totale proviene delle fluttuazioni delle monete.
A nostro avviso, il ruolo del reddito fisso in un portafoglio è quello di minimizzare la volatilità. Quindi, coprendo l’esposizione obbligazionaria, si torna ad avere bassa volatilità per la parte a reddito fisso, il che pensiamo sia appropriato all’interno di un’esposizione diversificata. Quindi, se i costi della coperura sono gli stessi per azioni e obbligazioni, allora vale più la pena di pagare quel costo per eliminare i due terzi della volatilità del reddito fisso. Non vale invece la pena di sostenere lo stesso costo per eliminare una quantità molto modesta di volatilità nella parte azionaria. Quindi, copriamo solo il reddito fisso.

Specifico che quanto scritto sopra non è la legge. Niente è legge negli investimenti. E' un modo di vedere la questione che mi trova concorde. Tutto qui.
Chiarissimo e premetto che ti sto rispondendo PRIMA di aver letto il link che mi hai indicato. Il punto è proprio questo in realtà, sulla parte obbligazionaria capisco la logica economica che c'è dietro e, in linea di massima, concordo con le conclusioni tratte. Sulla parte azionaria è dove ho chiesto più indicazioni e dove ne ho ottenute in realtà meno. Chiaro è che ci sono scuole di pensiero, chi hedgia e chi no, e va benissimo, per l'amor di Dio, ma il mio dubbio era principalmente rivolto al caro "investitore europeo" e sul perchè non sia consigliato investire in USA per esempio. Alla mia domanda: "Ma è solo ed esclusivamente perchè si accollerebbe il rischio valuta", ho avuto spesso risposte più vicine alle supercazzole che ad altro. Per fortuna chi ha chiare le idee riesce anche a esprimerle chiaramente senza troppi giri di parole, come nel testo che riporti sopra.

Grazie ancora per gli spunti e mi dispiace che abbia percepito la mia richiesta di informazioni in maniera maleducata, non era mia intenzione.
 
Stato
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