Portafoglio pigro, consistenza portafoglio e tranquillità (Vol IX)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Mi accodo, dopo il buon consiglio sui bond cinesi.

Pensavo di strutturare così il mio portafoglio, ogni consiglio è benvenuto, l'orizzonte temporale è decennale, direi che visto il soggetto (io) è un 60\40 ignorante:

LU1681048804 S&P500 15%
IE00BWBXM948 Tecnologico 30%
IE00BMC38736 semiconduttori 15%
LU1525419294 bond us inflazione 15%
IE00BYPC1H27 bond cn 15%
IE00B579F325 gold 10%

Ho due "preoccupazioni" diremo così:
1) l'etf su s&p500, quello sui tecnologici e quello sui semiconduttori mi sembrano 3 copioni, mentre il primo è un contenitore generale, il secondo e il terzo hanno in paniere società diverse ma il settore mi sembra simile.
2) il gold l'ho inserito come elemento stabilizzatore nei momenti di crisi e panico, ha senso o il 10% è troppo elevata come percentuale?

Mi sono buttato full us perchè nella maggior parte degli anni presi in esempio ha sovraperformato l'Europa e nei momenti di crisi, quando pisciano gli americani finiamo per pisciare pure noi.
Voi che ne pensate?
Grazie.

Come schiantarsi contro il parabrezza alla prima frenata del mercato USA. Ma @simo78 qui sopra lo ha spiegato meglio di me. Prendi un Lifestrategy 60 e dedicati ad altri hobby nei prossimi 10 anni senza preoccuparti del cambio cinese o della bolla del NASDAQ.
 
Portafoglio 60-40 con Vangard LifeStyle "alternativo"

Ri-ciao!

Vedo che la discussione si fa calda con vari commenti sui PT vari per inziare il 2022..e qsono quindi pronto a prendermi la mia sana dose di pernacchie e ceffoni :)

Durata stimata: 10/15 Anni
Pac Mensile
Ribilanciamento Annuale


PT1 - Vanguard AllLifeLong

VNGA80 75%
EMI 10%
EMG/VGEA 15%

Considerato il peso 80/20 di Vanguard il bilanciamento finale è 60Equity/40Bond.
Razionale: VNGA ha poco "peso" bond su EUR che compenso con ETF Bond EUR.
Domanda: Ho dubbi se scegliere EMG o VGEA. Suggerimenti?

PT2 - FaccioDaMe
SWDA / XMWO 60%
EMG / VGEA 30%
VUCE 10%
Sempre 60/40 ma metterei VUCE al 10% per coprire la parte Bond Globali Corporate.
Domanda: Ho dubbi se scegliere SWDA e XMWO: su grafico sembrano rendere uguale ma XMWO (il piu consigliato nel forum) ha un TER 0.45.. C'e' un motivo per scegliere uno o l'altro?

PT3 - La sparigliata
VNGA60 80%
XDEM / VUAA 10%
EMG / VGEA 10%
Sempre 60/40 con sovrapreso bond EUR con aggiunta azionario SP500 (manca VNGA60) o un Price Momentum (ero a corto di idee :)).

Sentitivi liberi di esperimere consigli, variazioni e commenti come ritenete piu giusto. Non mi offendo!

Grazie a tutti.

Ciao, Gab!
 
Diciamo che raramente si vedono portafogli così "originali".

È una serie di scommesse.

Sull'azionario, evidentemente hai deciso che ciò che non è USA non è investibile. Benché "i rendimenti passati" ecc. Poi, hai preso un settore del SP, il tech, e ci hai piazzato qualcosina come il 30% del portafoglio. Ma non era abbastanza, e allora hai scelto un sotto-settore, i semiconduttori. Concentrazione estrema per Paese e per settore.

Poi hai deciso che per te obbligazionario equivale ai Tips Usa e ai bond cinesi in valuta. Ma giustamente, che ce frega del rischio cambio. Io stesso ho CNYB in pf, ma appena il 2% e faccio notare che la gran parte della performance eccellente dell'ultimo anno è dovuta all'apprezzamento del Renmimbi sull'euro. Che succederebbe in caso di andamento opposto del cambio, te lo sei chiesto?

Gold 10%... per me è tanto, ma in molti non la pensano così.

È anche difficile fare qualsiasi "stima", anche a spanne, su rendimento e volatilità di una costruzione del genere.

Prima di mettere soldi in un pf così, farei qualche approfondimento.

Buonasera, ti ringrazio per l'osservazione.
Sull'azionario ho deciso che ciò che non è USA cresce mediamente meno di ciò che lo è. Nella prima versione del portafoglio avevo inserito un 50% di Europa.
Lo stoxx però sottoperforma l'S&P500 sulla performance annuale, se ricordo bene, 8 volte su 10.
Per quanto riguarda il settoriale invece, sono dell'idea che i semiconduttori avranno spazio di crescita, il tecnologico in generale è in bolla, si lo credo anche io, però continua a salire a ritmi pazzeschi (greedy).

Obbligazionario: nella prima versione del portafoglio avevo comprato 60\40 EU\US, nello specifico: bond collegati all'inflazione UE e bond 1-3 anni us. Avevo fatto questa scelta perchè: vivo in Italia, quindi mi colpisce (o meglio il mio capitale) l'inflazione nostrana, sugli us ero andato sui bond di breve per via del prossimo rialzo dei tassi. Risultato? I bond collegati all'inflazione europea erano molto più volatili e meno remunerativi di quelli us 1-3 anni.
Ora ho proceduto ad andare verso l'inflazione us (che è più alta rispetto a quella europea, quindi presumo rendimenti migliori) e sui bond cinesi perchè offrono un rendimento migliore rispetto a quelli europei (i governativi sono quasi tutti a tasso 0), d'altra parte, ignoravo che la buona performance fosse dovuta solo al cambio.

Gold: inizialmente avevo messo il 10% sulle materie prime, nello specifico il LU1291109616 (L'indice BNP Paribas Energy & Metals Enhanced Roll replica materie prime appartenenti alle seguenti categorie: metalli industriali, metalli preziosi ed energia.). Insomma un bel mescolone, salvo poi realizzare che era foriero di maggior volatilità, per questo ho optato poi sull'oro in quanto elemento invece stabilizzante.

Questione cambio: purtroppo gli etf in EUR hanno rendimenti, ritengo, probabilmente a torto per via dell'hedge. Ammetto anche che non so valutare (e ho sottovalutato) la volatilità nel cambio eur\usd.


Il problema è che questo portafoglio, benchè io lo definisca ignorante, in realtà me lo sono studiato per alcuni mesi, alla fine siamo qui per imparare, personalmente so di aver molto da imparare, ma se parto dai presupposti sbagliati, finisco per imparare peggio, questo è anche il motivo per il quale ho ritenuto opportuno, con il cappello in mano, chiedere consigli a voi, che siete sicuramente più esperti di me.

Investire su un lf60-80 può essere, forse un investimento più oculato, ma sicuramente non mi è di alcun insegnamento.
 
Buonasera, ti ringrazio per l'osservazione.
Sull'azionario ho deciso che ciò che non è USA cresce mediamente meno di ciò che lo è. Nella prima versione del portafoglio avevo inserito un 50% di Europa.
Lo stoxx però sottoperforma l'S&P500 sulla performance annuale, se ricordo bene, 8 volte su 10.
Per quanto riguarda il settoriale invece, sono dell'idea che i semiconduttori avranno spazio di crescita, il tecnologico in generale è in bolla, si lo credo anche io, però continua a salire a ritmi pazzeschi (greedy).

Obbligazionario: nella prima versione del portafoglio avevo comprato 60\40 EU\US, nello specifico: bond collegati all'inflazione UE e bond 1-3 anni us. Avevo fatto questa scelta perchè: vivo in Italia, quindi mi colpisce (o meglio il mio capitale) l'inflazione nostrana, sugli us ero andato sui bond di breve per via del prossimo rialzo dei tassi. Risultato? I bond collegati all'inflazione europea erano molto più volatili e meno remunerativi di quelli us 1-3 anni.
Ora ho proceduto ad andare verso l'inflazione us (che è più alta rispetto a quella europea, quindi presumo rendimenti migliori) e sui bond cinesi perchè offrono un rendimento migliore rispetto a quelli europei (i governativi sono quasi tutti a tasso 0), d'altra parte, ignoravo che la buona performance fosse dovuta solo al cambio.

Gold: inizialmente avevo messo il 10% sulle materie prime, nello specifico il LU1291109616 (L'indice BNP Paribas Energy & Metals Enhanced Roll replica materie prime appartenenti alle seguenti categorie: metalli industriali, metalli preziosi ed energia.). Insomma un bel mescolone, salvo poi realizzare che era foriero di maggior volatilità, per questo ho optato poi sull'oro in quanto elemento invece stabilizzante.

Questione cambio: purtroppo gli etf in EUR hanno rendimenti, ritengo, probabilmente a torto per via dell'hedge. Ammetto anche che non so valutare (e ho sottovalutato) la volatilità nel cambio eur\usd.


Il problema è che questo portafoglio, benchè io lo definisca ignorante, in realtà me lo sono studiato per alcuni mesi, alla fine siamo qui per imparare, personalmente so di aver molto da imparare, ma se parto dai presupposti sbagliati, finisco per imparare peggio, questo è anche il motivo per il quale ho ritenuto opportuno, con il cappello in mano, chiedere consigli a voi, che siete sicuramente più esperti di me.

Investire su un lf60-80 può essere, forse un investimento più oculato, ma sicuramente non mi è di alcun insegnamento.

Nessun problema, siamo qui per confrontarci e magari per offrire qualche spunto di riflessione.

L'assunzione di maggior rendimento che fai per l'azionario Usa è frutto dell'analisi del passato. Anzi, solo di alcuni decenni. Non, ad esempio, per il drammatico decennio 2000-2010. Tu hai detto che hai un orizzonte decennale. Perché puntare fin d'ora su un Paese, per quanto importantissimo e pieno di megacap che investono a livello mondiale, quando puoi scegliere di investire sul "mondo"? E nel mondo metto ovviamente anche i mercati emergenti. In genere, nell'impossibilità di prevedere il futuro, si fa la scelta più agnostica e, per dirla con Bogle, si compra il "pagliaio". Tu invece scommetti su: USA + tech USA + semiconduttori USA.

I bond cinesi sono un asset rispettabile, ma per un investitore euro metterci il 15% del portafoglio è puro azzardo. Se la Cina si mette ripetutamente a svalutare (molto improbabile, ma non impossibile), ti fai male.

Dire che siccome l'inflazione USA è più alta i tips "convengono" vuol dire che non hai chiaro il funzionamento dei bond inflation linked, che in effetti sono strumenti molto complessi.

Semplificando, essi ti tutelano dall'inflazione inattesa, non certo da quella che il mercato già conosce e incorpora con l'inflazione di break even (differenza di rendimento tra bond nominali e reali). Non esistono pasti gratis. Esistono diversi tipi di rischi dai quali si può cercare di proteggersi. Mettere un po' di bond reali, anche USA, non è affatto sbagliato, ma non devi riporci particolari aspettative.

Un portafoglio esposto al 100%, a parte la quota in oro, a due valute estere (nel tuo caso il dollaro e il renmimbi), non è ragionevole.

Dall'obbligazionario, in generale, e soprattutto in questa fase storica, non dovresti aspettarti rendimento. Quello lo cerchi dosando a tuo piacimento la componente azionaria.

Per l'oro, penso che nessuno possa tentare seriamente di prevedere se tra 10 anni si sarà rivelato una pura zavorra o invece una buona copertura dall'inflazione (e/o dai tassi reali negativi). Metterne un po' non fa grossi danni. Il 10 non è esagerato. Io per me non ne voglio più del 5, ma dipende da quale portafoglio si ha in mente. Di per sé è solo una bellissima roba gialla che, per dirla con Buffett, non produce nulla. Ma agli esseri umani piace fin dalla preistoria.
 
Nessun problema, siamo qui per confrontarci e magari per offrire qualche spunto di riflessione.

L'assunzione di maggior rendimento che fai per l'azionario Usa è frutto dell'analisi del passato. Anzi, solo di alcuni decenni. Non, ad esempio, per il drammatico decennio 2000-2010. Tu hai detto che hai un orizzonte decennale. Perché puntare fin d'ora su un Paese, per quanto importantissimo e pieno di megacap che investono a livello mondiale, quando puoi scegliere di investire sul "mondo"? E nel mondo metto ovviamente anche i mercati emergenti. In genere, nell'impossibilità di prevedere il futuro, si fa la scelta più agnostica e, per dirla con Bogle, si compra il "pagliaio". Tu invece scommetti su: USA + tech USA + semiconduttori USA.

I bond cinesi sono un asset rispettabile, ma per un investitore euro metterci il 15% del portafoglio è puro azzardo. Se la Cina si mette ripetutamente a svalutare (molto improbabile, ma non impossibile), ti fai male.

Dire che siccome l'inflazione USA è più alta i tips "convengono" vuol dire che non hai chiaro il funzionamento dei bond inflation linked, che in effetti sono strumenti molto complessi.

Semplificando, essi ti tutelano dall'inflazione inattesa, non certo da quella che il mercato già conosce e incorpora con l'inflazione di break even (differenza di rendimento tra bond nominali e reali). Non esistono pasti gratis. Esistono diversi tipi di rischi dai quali si può cercare di proteggersi. Mettere un po' di bond reali, anche USA, non è affatto sbagliato, ma non devi riporci particolari aspettative.

Un portafoglio esposto al 100%, a parte la quota in oro, a due valute estere (nel tuo caso il dollaro e il renmimbi), non è ragionevole.

Dall'obbligazionario, in generale, e soprattutto in questa fase storica, non dovresti aspettarti rendimento. Quello lo cerchi dosando a tuo piacimento la componente azionaria.

Per l'oro, penso che nessuno possa tentare seriamente di prevedere se tra 10 anni si sarà rivelato una pura zavorra o invece una buona copertura dall'inflazione (e/o dai tassi reali negativi). Metterne un po' non fa grossi danni. Il 10 non è esagerato. Io per me non ne voglio più del 5, ma dipende da quale portafoglio si ha in mente. Di per sé è solo una bellissima roba gialla che, per dirla con Buffett, non produce nulla. Ma agli esseri umani piace fin dalla preistoria.

Ti ringrazio per la pazienza con cui mi dai preziose informazioni.

Ti confermo che l'analisi è frutto dei dati dal 2010 in poi (per i precedenti non saprei come fare, dove trovare i dati, anche perchè molti etf sono di emissione relativamente recente (2015), tu come procedi in tal senso? Inoltre, non potendo prevedere il futuro, nel caso del tecnologico e dell's&p500 mi baso per forza sullo storico, è un assunto completamente sbagliato?
Chiedo perchè se il passato non ha importanza, non ci rimane che affidarci al futuro e quindi ogni ragionamento è inutile se non seguire le proprie visioni.

Nelle mie letture avevo capito che lo storico ha la sua importanza, quantomeno sul lungo periodo. Per quanto riguarda i semiconduttori invece, in base alle mie conoscenze è un settore che avrà spazio di crescita.

Quella dell'investire sul "mondo" era un pensiero che ho fatto anche io, tanto che inizialmente mi ero indirizzato verso MSCI World (LU1781541179), ti riferisci all'etf in questione?
Noto che ha il vantaggio di una volatilità ridotta (12% vs 20%), sono entrambi in valuta dollaro e come crescita (nell'ultimo anno) abbiamo un 32% contro un 46%.

Ti ringrazio per i chiarimenti sulla componente obbligazionaria. Chiedo: quindi ad oggi gli unici bond sui quali conviene scommettere sono quelli a scadenza breve? Considerando che alzeranno i tassi negli US durante questo anno solare e a ruota (magari a distanza di un ulteriore anno) seguiremo anche noi? Era corretta la valutazione sulle scadenze 1-3 anni? Posso aspettarmi che non mi trainino il portafoglio, ma è irragionevole ritenere che dovrebbero, quantomeno, non farsi erodere il valore dall'inflazione?
 
Lo vuoi un altro consiglio?
Credo che tu stia facendo troppe previsioni. Neanche le migliori menti del mondo sapranno come andranno i mercati nei prossimi 10 anni, vogliamo saperlo noi?
I tuoi ragionamenti non sono compatibili con un lazy portfolio che investe asetticamente rispetto a quello che fa il mercato.
Stabilisci un grado di rischio che vuoi assumerti e diversifica il più possibile.
Il problema è che è troppo facile e per questo si crede che non sia la via giusta ma si cerca sempre qualcosa di più complicato.

My two cents.
 
Ti ringrazio per la pazienza con cui mi dai preziose informazioni.

Ti confermo che l'analisi è frutto dei dati dal 2010 in poi (per i precedenti non saprei come fare, dove trovare i dati, anche perchè molti etf sono di emissione relativamente recente (2015), tu come procedi in tal senso? Inoltre, non potendo prevedere il futuro, nel caso del tecnologico e dell's&p500 mi baso per forza sullo storico, è un assunto completamente sbagliato?
Chiedo perchè se il passato non ha importanza, non ci rimane che affidarci al futuro e quindi ogni ragionamento è inutile se non seguire le proprie visioni.

Nelle mie letture avevo capito che lo storico ha la sua importanza, quantomeno sul lungo periodo. Per quanto riguarda i semiconduttori invece, in base alle mie conoscenze è un settore che avrà spazio di crescita.

Quella dell'investire sul "mondo" era un pensiero che ho fatto anche io, tanto che inizialmente mi ero indirizzato verso MSCI World (LU1781541179), ti riferisci all'etf in questione?
Noto che ha il vantaggio di una volatilità ridotta (12% vs 20%), sono entrambi in valuta dollaro e come crescita (nell'ultimo anno) abbiamo un 32% contro un 46%.

Ti ringrazio per i chiarimenti sulla componente obbligazionaria. Chiedo: quindi ad oggi gli unici bond sui quali conviene scommettere sono quelli a scadenza breve? Considerando che alzeranno i tassi negli US durante questo anno solare e a ruota (magari a distanza di un ulteriore anno) seguiremo anche noi? Era corretta la valutazione sulle scadenze 1-3 anni? Posso aspettarmi che non mi trainino il portafoglio, ma è irragionevole ritenere che dovrebbero, quantomeno, non farsi erodere il valore dall'inflazione?

Ti suggerisco di approfondire alcune conoscenze di base prima di investire da solo, perché da quello che scrivi si intuiscono molte false convinzioni.

I mercati finanziari non sono semplicemente rischiosi, ma incerti. Non è possibile, quindi, calcolare in modo realmente attendibile il rischio sulla base di serie di dati passati. Il passato ci serve a darci una ragionevole gamma di possibilità, ci suggerisce molto sul comportamento che possiamo aspettarci in linea di massima dai diversi asset (mi riferisco soprattutto alle azioni), ma non ci dà certezze.

Basarsi, poi, sui dati di appena un decennio non ha alcun senso.

Il tech è cresciuto molto, è ben possibile che continui a sovraperformare anche in futuro, ma maggior rendimento atteso (ammesso che vi sia) significa anche maggior rischio, almeno in termini di volatilità. Sovrappesare un settore destinandovi il 50% della parte azionaria è un grande azzardo.

Per "mondo" mi riferisco a qualunque etf che replichi un indice globale a capitalizzazione, con i soli paesi sviluppati (l'etf che va per la maggiore è SWDA) o anche con gli emergenti (soluzione a mio avviso preferibile ; e in tal senso l'etf più usato ultimamente è VWCE).

Sovrappesare un sotto-settore, come i semiconduttori, in base alle "tue conoscenze" equivale a pensare di disporre di informazioni di cui il mercato, formato anche da milioni di professionisti, non dispone. Non ti sembra leggermente presuntuoso?

Sui bond si potrebbe scrivere un libro. Ci sono decine di discussioni apposite in cui ci si arrovella su come impostare la parte bond in un mondo che viaggia a tassi reali (e spesso anche nominali) negativi.

Sì, è del tutto irragionevole pensare di coprire l'inflazione con bond investment grade a breve termine. Ti informo che oggi un etf obbligazionario globale su tutte le scadenze, con duration media intorno ai 7/8 anni, offre un rendimento a scadenza di circa 1% lordo. In generale, i rendimenti reali sono abbondantemente negativi, a meno di andare su bond high yeld (e anche lì la coperta è corta) , con tutti i rischi e la volatilità del caso.
 
Ri-ciao!

Vedo che la discussione si fa calda con vari commenti sui PT vari per inziare il 2022..e qsono quindi pronto a prendermi la mia sana dose di pernacchie e ceffoni :)

Durata stimata: 10/15 Anni
Pac Mensile
Ribilanciamento Annuale


PT1 - Vanguard AllLifeLong

VNGA80 75%
EMI 10%
EMG/VGEA 15%

Considerato il peso 80/20 di Vanguard il bilanciamento finale è 60Equity/40Bond.
Razionale: VNGA ha poco "peso" bond su EUR che compenso con ETF Bond EUR.
Domanda: Ho dubbi se scegliere EMG o VGEA. Suggerimenti?

PT2 - FaccioDaMe
SWDA / XMWO 60%
EMG / VGEA 30%
VUCE 10%
Sempre 60/40 ma metterei VUCE al 10% per coprire la parte Bond Globali Corporate.
Domanda: Ho dubbi se scegliere SWDA e XMWO: su grafico sembrano rendere uguale ma XMWO (il piu consigliato nel forum) ha un TER 0.45.. C'e' un motivo per scegliere uno o l'altro?

PT3 - La sparigliata
VNGA60 80%
XDEM / VUAA 10%
EMG / VGEA 10%
Sempre 60/40 con sovrapreso bond EUR con aggiunta azionario SP500 (manca VNGA60) o un Price Momentum (ero a corto di idee :)).

Sentitivi liberi di esperimere consigli, variazioni e commenti come ritenete piu giusto. Non mi offendo!

Grazie a tutti.

Ciao, Gab!

Per l'allocazione che hai in mente, non vedo alcun motivo per preferire le varie "triadi" ipotizzate al solo VNGA60, che sarebbe di gran lunga più efficiente per fiscalità, commissioni e sbattimento (zero ribilanciamenti manuali).

Le "deviazioni" che hai ipotizzato (10% di Bond reali, o di azioni "momentum" ecc.) non giustificano, imho, il fare a meno dell'efficienza del singolo strumento.

Soprattutto, non mi pare abbia molto senso l'eventuale sovrappeso sui bond europei (l'obbligazionario VNGA riflette la capitalizzazione su scala globale ed è già coperto dal rischio cambio) o su SP500 (idem come sopra ma per la parte azionaria: USA già presenti in base alla capitalizzazione).

Inoltre, bond europei ig adesso: duration 8, YTM - 0,03. Roba da leccarsi i baffi.
 
PT 2022

Buongiorno a tutti !

per inquadrare un minimo il caso vi dico che ho 34 anni e lavoro come impiegato a tempo indeterminato, investo dal 2014.
Inizialmente facevo stock picking, tuttavia mi sono accorto da un paio d'anni a questa parte che sottoperformavo gli indici mondiali come VWCE e quindi ho deciso un paio di anni fa di switchare sul metodo passivo (grazie @GreedyTrader !).
Scrivo per avere un opinione dai più esperti sul PT che mi sono costruito e che continuo ad alimentare con il risparmio mensile (cercando di versare su ciò che è restato indietro):

Attualmente il mio PT è ripartito in:
70% stocks (% calcolata per differenza da 100% meno il resto.. quindi diminuisce negli anni all'aumentare della quota bonds)
5% active investing (percentuale fissa)
5% gold (percentuale fissa)
17% bonds (età diviso due)
3% cash in conto corrente (cifra fissa)


Nel dettaglio:

STOCKS PASSIVE INVESTING
  • 16,1% VWRL world
  • 4,4% VEUR europa
  • 10,7% VFEM emergenti
  • 4,4% VGWD high dividend
  • 6,9% ZPRV small cap value USA
  • 4,3% ZPRX small cap value EU
  • 9,4% IWMO world momentum
ACTIVE INVESTING
Stocks:
  • 0,7% ENEL
  • 0,7% SNAM
  • 0,7% TERNA
Crypto:
  • 0,7% VANECK BTC
  • 0,8% VANECK ETH
  • 1,8% VANECK DOT
  • 0,7% DOT in stacking
BONDS
  • 4,1% VUTY Treasuries USA
  • 0,6% CNYB Treasuries China
  • 4,2% GLAE Bond global aggregate
GOLD
  • 5,3% SGLD
FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE
  • 19,8% di cui 60% STOCKS 40% BONDS
CASH
  • 3,3% CC

Che ne pensate della ripartizione? E delle stocks selezionate (prese per compensare minus)?
Vorrei fare

Thanks
D
 
Ultima modifica:
Buongiorno a tutti !

per inquadrare un minimo il caso vi dico che ho 34 anni e lavoro come impiegato a tempo indeterminato, investo dal 2014.
Inizialmente facevo stock picking, tuttavia mi sono accorto da un paio d'anni a questa parte che sottoperformavo gli indici mondiali come VWCE e quindi ho deciso un paio di anni fa di switchare sul metodo passivo (grazie @GreedyTrader !).
Scrivo per avere un opinione dai più esperti sul PT che mi sono costruito e che continuo ad alimentare con il risparmio mensile (cercando di versare su ciò che è restato indietro):

Attualmente il mio PT è ripartito in:
70% stocks (% calcolata per differenza da 100% meno il resto.. quindi diminuisce negli anni all'aumentare della quota bonds)
5% active investing (percentuale fissa)
5% gold (percentuale fissa)
17% bonds (età diviso due)
3% cash in conto corrente (cifra fissa)


Nel dettaglio:

STOCKS PASSIVE INVESTING
  • 16,1% VWRL world
  • 4,4% VEUR europa
  • 10,7% VFEM emergenti
  • 4,4% VGWD high dividend
  • 6,9% ZPRV small cap value USA
  • 4,3% ZPRX small cap value EU
  • 9,4% IWMO world momentum
ACTIVE INVESTING
Stocks:
  • 0,7% ENEL
  • 0,7% SNAM
  • 0,7% TERNA
Crypto:
  • 0,7% VANECK BTC
  • 0,8% VANECK ETH
  • 1,8% VANECK DOT
  • 0,7% DOT in stacking
BONDS
  • 4,1% VUTY Treasuries USA
  • 0,6% CNYB Treasuries China
  • 4,2% GLAE Bond global aggregate
GOLD
  • 5,3% SGLD
FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE
  • 19,8% di cui 60% STOCKS 40% BONDS
CASH
  • 3,3% CC

Che ne pensate della ripartizione? E delle stocks selezionate (prese per compensare minus)?
Vorrei fare

Thanks
D

Sulla percentuale di azionario non mi esprimo perché ognuno ha quella giusta per sé.

Vedo che ti piace l'azionario a distribuzione. Al contrario io privilegio l'accumulo, ma anche questa è una scelta soggettiva (e molto meno importante del primo punto).

Personalmente, ci andrei un po' più piano con le cripto.

Per il resto... mi pare un gran bel portafoglio. Ad avercene, fatti così.

Per le stock singole... non ti so dire molto, se non che Terna e Snam piacciono sul forum anche a persone esperte che in generale preferiscono i grandi nomi dell'azionario USA. Magari non sono molto adatte al recupero di minus a causa dell'elevato dividend yeld, ma mi sembrano dettagli. Potresti valutare forse azioni come Alphabet e soprattutto Brkb (molto più diversificata) per lo stesso scopo (non è ovviamente un consiglio di investimento, solo uno spunto per approfondire e valutare).
 
Buongiorno a tutti !

per inquadrare un minimo il caso vi dico che ho 34 anni e lavoro come impiegato a tempo indeterminato, investo dal 2014.
Inizialmente facevo stock picking, tuttavia mi sono accorto da un paio d'anni a questa parte che sottoperformavo gli indici mondiali come VWCE e quindi ho deciso un paio di anni fa di switchare sul metodo passivo (grazie @GreedyTrader !).
Scrivo per avere un opinione dai più esperti sul PT che mi sono costruito e che continuo ad alimentare con il risparmio mensile (cercando di versare su ciò che è restato indietro):

Attualmente il mio PT è ripartito in:
70% stocks (% calcolata per differenza da 100% meno il resto.. quindi diminuisce negli anni all'aumentare della quota bonds)
5% active investing (percentuale fissa)
5% gold (percentuale fissa)
17% bonds (età diviso due)
3% cash in conto corrente (cifra fissa)


Nel dettaglio:

STOCKS PASSIVE INVESTING
  • 16,1% VWRL world
  • 4,4% VEUR europa
  • 10,7% VFEM emergenti
  • 4,4% VGWD high dividend
  • 6,9% ZPRV small cap value USA
  • 4,3% ZPRX small cap value EU
  • 9,4% IWMO world momentum
ACTIVE INVESTING
Stocks:
  • 0,7% ENEL
  • 0,7% SNAM
  • 0,7% TERNA
Crypto:
  • 0,7% VANECK BTC
  • 0,8% VANECK ETH
  • 1,8% VANECK DOT
  • 0,7% DOT in stacking
BONDS
  • 4,1% VUTY Treasuries USA
  • 0,6% CNYB Treasuries China
  • 4,2% GLAE Bond global aggregate
GOLD
  • 5,3% SGLD
FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE
  • 19,8% di cui 60% STOCKS 40% BONDS
CASH
  • 3,3% CC

Che ne pensate della ripartizione? E delle stocks selezionate (prese per compensare minus)?
Vorrei fare

Thanks
D

A mio avviso sembra un po' troppo polarizzato la divisione "STOCKS PASSIVE INVESTING" soprattutto da mantenere tramite PAC che potrebbero risultare onerosi. Sicuramente avrai le tue convinzioni e idee però io valuterei anche una riduzione di prodotti...imho
 
A mio avviso sembra un po' troppo polarizzato la divisione "STOCKS PASSIVE INVESTING" soprattutto da mantenere tramite PAC che potrebbero risultare onerosi. Sicuramente avrai le tue convinzioni e idee però io valuterei anche una riduzione di prodotti...imho

In effetti sono tanti, ma non conosciamo le cifre in gioco. Certo se le basse cifre rendessero inefficiente il pac per commissioni o altro, e i ribilanciamenti successivi almeno a livello di macro-asset, allora effettivamente converrebbe "sfrondare" un po'.
 
Sulla percentuale di azionario non mi esprimo perché ognuno ha quella giusta per sé.

Vedo che ti piace l'azionario a distribuzione. Al contrario io privilegio l'accumulo, ma anche questa è una scelta soggettiva (e molto meno importante del primo punto).

Personalmente, ci andrei un po' più piano con le cripto.

Per il resto... mi pare un gran bel portafoglio. Ad avercene, fatti così.

Per le stock singole... non ti so dire molto, se non che Terna e Snam piacciono sul forum anche a persone esperte che in generale preferiscono i grandi nomi dell'azionario USA. Magari non sono molto adatte al recupero di minus a causa dell'elevato dividend yeld, ma mi sembrano dettagli. Potresti valutare forse azioni come Alphabet e soprattutto Brkb (molto più diversificata) per lo stesso scopo (non è ovviamente un consiglio di investimento, solo uno spunto per approfondire e valutare).

Grazie per il "bel portafoglio" !
Penso ci siano ancora delle ottimizzazioni che si possono fare..
Per la % di stocks sono arrivato per differenza.. il processo logico è il seguente: voglio un cuscinetto fisso sul cc, voglio un 5% di active investing (per soddisfare la golosità), un 5% in gold, bond ne prendo una % pari alla mia età diviso 2 (quindi crescente nel tempo.. a 60 anni ne avrò un 30%) e quindi la % di azionario è ciò che rimane.. che oggi è pari al 70%..
Per le singole stocks, lavorando in ambito energia, mi sono tenuto le aziende che conosco bene.. valuterò anche altre azioni da inserire ma a dire il vero tra quelle tre e i 3 ETC sulle crypto dovrei recuperare le minus nei prossimi 5 anni abbastanza agevolmente.. BRKB è un'ottima idea, grazie !
Perché dici di andarci più piano sulle crypto ? sono al 4% totale.. effettivamente il target è al 2,5% ma nel 2021 hanno corso tanto.. dovrei venderne un po' per tornare alla quota target corretta..
Grazie dell'osservazione !!!
 
A mio avviso sembra un po' troppo polarizzato la divisione "STOCKS PASSIVE INVESTING" soprattutto da mantenere tramite PAC che potrebbero risultare onerosi. Sicuramente avrai le tue convinzioni e idee però io valuterei anche una riduzione di prodotti...imho

Sono perfettamente d'accordo.. voglio eliminare VEUR e VFEM.. e travasare su VWRL.. purtroppo sono in gain su entrambi del 35% e mi scoccia vendere pagando plus.. quindi le tengo li e aspetto lo storno del 35% in modo da venderle sulla parità e comprare VWRL a "sconto".. Poi gli altri ETF li voglio tenere.. L'idea è avere il passive stocks diviso in 68% mondo e 32% in factor investing di cui 16% small cap value (Ben Felix docet) e 16% momentum..

A parte VEUR e VFEM ci sono altri prodotti che elimineresti/razionalizzeresti ?
 
In effetti sono tanti, ma non conosciamo le cifre in gioco. Certo se le basse cifre rendessero inefficiente il pac per commissioni o altro, e i ribilanciamenti successivi almeno a livello di macro-asset, allora effettivamente converrebbe "sfrondare" un po'.

Quale dovrebbe essere il valore del PT per giustificare questa frammentazione ?
 
Buongiorno a tutti,

Vi presento il mio portafoglio che ho iniziato oggi:

35% VWCE
15% GGRA
5% R2US
10% SGLD

35% Cash destinato ad obbligazioni non appena la situazione tassi sarà un po' più chiara.

Visto che i soldi ce li ho già, ho deciso di fare una prima entrata con un PIC per poi andare di PAC per i prossimi 15 mesi.

Che ne pensate?
 
Mah ho studiato un po' la selezione che viene fatta e mi piace l'idea di avere una diversificazione settoriale maggiore con più propensione verso la parte di quality: " Nello specifico, l'Indice misura la "crescita" e la "qualità"
ponderando determinate caratteristiche, ovvero: (i) le stime di crescita degli utili nel
lungo periodo (ii) la media storica a tre anni della redditività del capitale netto e (iii) la
media storica a tre anni del ROA. Le società che presentano queste "caratteristiche di
qualità e crescita" sono poi ponderate al fine di riflettere la quota proporzionale dei
dividendi aggregati liquidi che ogni società costituente ha distribuito durante il
precedente ciclo annuale."

Al massimo potrei eliminare il 5% di small cap(anche se mi dispiacerebbe togliere questo settore). Che ne dite?
 
Quale dovrebbe essere il valore del PT per giustificare questa frammentazione ?

Su questo, non è che ci sia una "regola" (Greedy nel suo libro propone un numero di etf massimo pari alla radice cubica del valore del portafoglio, ma chiaramente è una sua invenzione, anche se devo dire piuttosto carina e ingegnosa).

Tu, escluse le cripto, hai elencato 10 etf e 1 etc. Come minimo direi 500k, ma meglio 1kk. Però, se a una persona con 200k gli piace avere 10 etf, amen. Basta che poi non sia iper-rigido con i ribilanciamenti, sennò ammattisce e spende commissioni per nulla.

Sulle cripto, IO ci andrei piano, ma tu magari ti trovi benissimo con il tuo target del 2,5, vedi "valore" certo e crescente in questi strumenti, che io invece tocco con estrema cautela perché a tutt'oggi non riesco a trovarvi una funzione oggettiva e universalmente riconoscibile, né come riserva di valore, né da altri punti di vista. Ma sono decisamente ignorante su questo tema, e finora su btc e eth ho avuto indiscutibilmente torto a starne fuori.

Il discorso che fai sulla vendita di due etf mi ha fatto sorridere. Ora, va bene l'avversione alle tasse, ma arrivare al punto di sperare di perdere per non pagarle... mi pare eccessivo. Se devi fare uno switch, ogni momento è buono. Potrei capire l'esitazione se il prezzo di carico di VWRL fosse in proporzione molto più alto rispetto agli altri due, e ti desse perciò fastidio avvicinarti troppo con il nuovo pmc al prezzo corrente... ma siamo nel campo delle paturnie psicologiche.

Se devi tagliare qualche strumento, occhio comunque a non aumentare troppo il rischio cambio complessivo (l'etf sull'Europa da questo punto di vista un pochino aiutava). Comunque, oltre ai due che hai citato, taglierei senz'altro quello 0,6 sui bond cinesi, che in questa misura non serve a nulla, e magari anche l'high dividend e/o lo small cap USA. Il momentum è una scelta discrezionale; se dovessi scegliere uno e un solo fattore, anch'io andrei su quello (ma si vive bene anche senza). Tutto imho.
 
Su questo, non è che ci sia una "regola" (Greedy nel suo libro propone un numero di etf massimo pari alla radice cubica del valore del portafoglio, ma chiaramente è una sua invenzione, anche se devo dire piuttosto carina e ingegnosa).

Tu, escluse le cripto, hai elencato 10 etf e 1 etc. Come minimo direi 500k, ma meglio 1kk. Però, se a una persona con 200k gli piace avere 10 etf, amen. Basta che poi non sia iper-rigido con i ribilanciamenti, sennò ammattisce e spende commissioni per nulla.

Sulle cripto, IO ci andrei piano, ma tu magari ti trovi benissimo con il tuo target del 2,5, vedi "valore" certo e crescente in questi strumenti, che io invece tocco con estrema cautela perché a tutt'oggi non riesco a trovarvi una funzione oggettiva e universalmente riconoscibile, né come riserva di valore, né da altri punti di vista. Ma sono decisamente ignorante su questo tema, e finora su btc e eth ho avuto indiscutibilmente torto a starne fuori.

Il discorso che fai sulla vendita di due etf mi ha fatto sorridere. Ora, va bene l'avversione alle tasse, ma arrivare al punto di sperare di perdere per non pagarle... mi pare eccessivo. Se devi fare uno switch, ogni momento è buono. Potrei capire l'esitazione se il prezzo di carico di VWRL fosse in proporzione molto più alto rispetto agli altri due, e ti desse perciò fastidio avvicinarti troppo con il nuovo pmc al prezzo corrente... ma siamo nel campo delle paturnie psicologiche.

Se devi tagliare qualche strumento, occhio comunque a non aumentare troppo il rischio cambio complessivo (l'etf sull'Europa da questo punto di vista un pochino aiutava). Comunque, oltre ai due che hai citato, taglierei senz'altro quello 0,6 sui bond cinesi, che in questa misura non serve a nulla, e magari anche l'high dividend e/o lo small cap USA. Il momentum è una scelta discrezionale; se dovessi scegliere uno e un solo fattore, anch'io andrei su quello (ma si vive bene anche senza). Tutto imho.

Grazie simo78 per la risposta !!
Sul tema numero strumenti sono d'accordo che devo razionalizzare eliminandone qualcuno.. per questo sono a chiedere aiuto :-) .. il gain su VEUR e VFEM è importante e davvero non riesco a cliccare "vendi" per travasare razionalizzando il numero di strumenti su VWRL (progetto di lungo) .. per quello pensavo di farlo quando e se arriva lo storno o dopo un periodo in cui VEUR o VFEM sovraperformino il FTSE All World (cosa che potrebbe anche non avvenire mai).. di sicuro su quei due ETF non ho intenzione di incrementare quindi la loro quota % negli anni calerà non essendo alimentati a differenza di VWRL.. però prova a convincermi del vantaggio nel venderli oggi per travasare, piuttosto che tenerli li dormienti.. per quanto riguarda high dividend uguale stesso ragionamento.. ero partito 2 anni fa con questi ETF a distribuzione e poi nel tempo ho aggiunto ZPRV e ZPRX e IWMO spostandomi verso l'accumulazione..
 
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